Questi 3 borghi abbandonati del Lazio ti catapulteranno in un’atmosfera da film

Stefano Maria Meconi, 16 Lug 2023
questi 3 borghi abbandonati del lazio ti catapulteranno in un'atmosfera da film
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Nonostante siano abbandonati, ci sono dei borghi che conservano ancora inalterato il loro fascino e la loro bellezza. Sono luoghi sospesi nel tempo, dove la natura si è riappropriata degli spazi urbani. I turisti amano visitare questi borghi per respirare un’atmosfera unica e per scoprire la storia e la cultura di queste comunità. C’è una regione italiana dove questi comuni, un tempo floridi e ricchi di vita, si sono cristallizzati in una attrattiva incredibile per il visitatore: i borghi abbandonati del Lazio conquistano per una serie di fattori:

  • Sono luoghi unici e suggestivi, dove la natura si è riappropriata degli spazi urbani.
  • Offrono un’esperienza di viaggio diversa dal solito, immersi nella storia e nella cultura di queste comunità.
  • Sono luoghi silenziosi e tranquilli, dove è possibile rilassarsi e staccare la spina dalla routine quotidiana.
  • Offrono un’opportunità di scoprire la bellezza del Lazio in un modo diverso.

Eppure, nonostante terremoti, alluvioni, epidemie, decrescita demografica e guerra, sono riusciti a mantenere salda la propria bellezza e, in alcuni casi, addirittura a rinascere sulla spinta del turismo. Eccoli, in tutto il loro splendore.

I borghi abbandonati del Lazio più belli da visitare

Celleno, il Borgo Fantasma intorno al castello

celleno

Celleno è un borgo fantasma situato nella provincia di Viterbo, nel Lazio. È arroccato su uno sperone di tufo, a circa 500 metri di altitudine, e domina la Valle del Tevere. Il borgo ha origini antichissime, risalenti al periodo etrusco. Nel Medioevo fu un importante centro commerciale e religioso, ma fu colpito da diversi terremoti che lo resero inabitabile. Nel 1952, a causa di un’altra scossa tellurica, la maggior parte degli abitanti del borgo fu costretta a trasferirsi a Celleno Nuova, un nuovo paese costruito a valle. Oggi Celleno è una meta turistica molto apprezzata, soprattutto per la sua atmosfera suggestiva e per le sue bellezze naturali.

Il borgo è composto da un labirinto di stradine e vicoli, fiancheggiati da case in pietra e da edifici storici, tra cui la Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Palazzo Orsini e la Rocca Orsini. Le case del borgo sono in gran parte disabitate, ma alcune sono ancora abitate da persone che hanno deciso di non abbandonare il loro paese. Celleno è un luogo unico e suggestivo, sospeso nel tempo. È un luogo dove la natura si è riappropriata degli spazi urbani, e dove è possibile respirare un’atmosfera di pace e tranquillità. Il borgo è anche un luogo ricco di storia e cultura, e offre ai visitatori un’esperienza di viaggio unica e indimenticabile.

Canale Monterano, il borgo del Bernini

canale monterano

Canale Monterano è situato su una collina a circa 378 metri di altitudine, e domina la Valle del Tevere. Il borgo ha origini antichissime, risalenti al periodo romano. Nel Medioevo fu un importante centro commerciale e religioso, ma fu colpito da diversi terremoti che lo resero inabitabile. Nel 1630, a causa di un’altra scossa tellurica, la maggior parte degli abitanti del borgo fu costretta a trasferirsi a Monterano Nuova, un nuovo paese costruito a valle. Oggi Canale Monterano è una meta turistica molto apprezzata, soprattutto per la sua atmosfera suggestiva e per le sue bellezze naturali.

Il borgo è composto da un labirinto di stradine e vicoli, fiancheggiati da case in pietra e da edifici storici, tra cui la Chiesa di San Rocco, il Palazzo Altieri e la Rocca Altieri. Le case del borgo sono in gran parte disabitate, ma alcune sono ancora abitate da persone che hanno deciso di non abbandonare il loro paese. Canale Monterano è un luogo unico e suggestivo, sospeso nel tempo. È un luogo dove la natura si è riappropriata degli spazi urbani, e dove è possibile respirare un’atmosfera di pace e tranquillità. Il borgo è anche un luogo ricco di storia e cultura, e offre ai visitatori un’esperienza di viaggio unica e indimenticabile.

Ecco alcune curiosità su Canale Monterano:

  • Il borgo è stato utilizzato come location per alcuni film e serie televisive, tra cui “Il Marchese del Grillo” e “La Piovra”.
  • Il borgo è circondato da una riserva naturale, dove è possibile praticare escursioni, trekking, mountain bike e birdwatching.
  • Il borgo ospita una serie di eventi durante l’anno, tra cui una rievocazione storica e un festival del cinema.

Civita di Bagnoregio, la città che (non) muore

civita di bagnoregio

Civita di Bagnoregio si trova sul versante orientale della Valle dei Calanchi, in provincia di Viterbo. Il borgo è arroccato su un tufo isolato, a circa 500 metri di altitudine sul livello del mare, ed è collegato alla terraferma da un ponte pedonale di circa 300 metri. Il borgo ha origini antichissime, risalenti al periodo etrusco. Nel Medioevo fu un importante centro commerciale e religioso, ma l’instabilità della roccia tufacea su cui è stato costruito contrinse gli abitanti del borgo a trasferirsi a Bagnoregio, un nuovo paese costruito a valle, lasciando Civita praticamente disabitata.

Oggi Civita di Bagnoregio è una meta turistica molto apprezzata, soprattutto per la sua atmosfera suggestiva e per le sue bellezze naturali. Soprannominata “la città che muore”, grazie agli interventi di restauro e riqualificazione, il borgo è stato salvato dall’abbandono e oggi è una delle mete turistiche più popolari del Lazio.



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