Il borgo della cascata è un luogo di pace e spiritualità immerso tra le montagne dell’Aniene

Ivano Carpentieri, 17 Mag 2023
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Nel cuore del Parco Regionale dei Monti Simbruini, a 820 metri sul livello del mare si trova Trevi nel Lazio. Il piccolo borgo di Trevi nel Lazio, gli abitanti sono poco meno di 2.000, si colloca in una delle zone naturalistiche più belle del Lazio, l’Alta Valle dell’Aniene.

Un po’ di storia

trevi nel lazio

Le origini di Trevi nel Lazio sono antichissime. Tutta la zona è sempre stata abitata fin dalla preistoria e qui erano stanziati gli Equi, per essere poi conquistata dai Romani. Sotto i Romani la cittadina era conosciuta con il nome di Treba Augusta e nei dintorni erano state costruite numerose ville per gli ozi dei patrizi romani. Il territorio era, ed è tuttora, molto ricco di acque sorgive, tanto che proprio da qui aveva origine l’acquedotto dell’Acqua Marcia, che con un percorso di 91 chilometri portava l’acqua dalla Valle dell’Aniene fino al centro di Roma.

Dopo essere entrato a far parte dei domini papali, Trevi nel Lazio fu acquistato nel XIII secolo dalla famiglia del papa Bonifacio VIII, i Caetani, e sotto di essi rimase per svariati secoli. Dal 1927 è parte della provincia di Frosinone.

Passeggiando tra i vicoli della Civita

chiesa santa maria assunta

Nel centro del piccolo borgo di Trevi nel Lazio, c’è la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta, un edificio risalente al XIII secolo ma rimaneggiato più volte nei secoli passati. Oggi si mostra ai nostri occhi come una edificio religioso composto da due chiese sovrapposte, di cui l’inferiore è dedicata al patrono di Trevi nel Lazio, san Pietro Eremita. La torre campanaria presenta pregevoli elementi in stile gotico-rinascimentale, mentre all’interno il nostro sguardo è catturato dal maestoso ciborio barocco, dal fonte battesimale posto su un capitello di epoca romana e dall’organo seicentesco, opera di Ennio Bonifazi, uno dei maggiori organari del Barocco.

Poco distante dalla Collegiata si trova il piccolo Oratorio di San Pietro Eremita del 1685, che sorge sul luogo in cui tradizione vuole il santo sia morto. Interessante la statua posta sull’altare, che nelle forme ricorda la celeberrima Estasi di Santa Teresa del Bernini, conservata nella chiesa romana di Santa Maria della Vittoria. Altri edifici di culto da non perdere sono la quattrocentesca Cappella della Madonna del Riposo e la Cappella di San Sebastiano.

Ma l’edificio più importante di Trevi nel Lazio è senza dubbio il Castello Caetani, che sorge in pieno centro storico, nella parte più alta del paese detta Civita. Le origini di questo castello sono antichissime e sorge sul luogo dove anticamente c’era l’acropoli, tanto che le sue fondamenta altro non sono i resti delle mura che la circoscrivevano. Nel 1984 subì dei danni dal terremoto della Marsica e fu restaurato negli anni seguenti. Attualmente le sue sale ospitano una mostra archeologica con numerosi manufatti rinvenuti sul territorio di Trevi nel Lazio. Nella mostra archeologica è esposta anche una copia dello scheletro di Lucy, un ominide vissuto circa 4 milioni di anni fa e scoperto nel 1974 in Etiopia.

Tra arte e natura

turistipercaso

Immerso nella natura rigogliosa del Parco Regionale dei Monti Simbruini, a poco meno di 15 minuti a piedi dal chilometro 39.500  ca. della SS 411 Sublacense, si trova lo splendido Arco di Trevi, un arco di epoca preromana perfettamente conservato. Questo antico arco in pietra calcarea locale, è alto ben sei metri e segnava il confine tra i domini degli Ernici e quello degli Equi. La sua posizione di confine, ha fatto ipotizzare alcuni studiosi che la sua funzione era quella di dogana, anche perché da qui passava il bestiame durante la transumanza verso i vicini pascoli.

Uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi di tutto il Parco regionale dei Monti Simbruini è la Cascata di Trevi nel Lazio. Immersa in una e vera propria oasi di pace, la cascata è facilmente raggiungibile attraverso dei comodi sentieri. Qui, le limpide acque dell’Aniene, sgorgano da una roccia e si tuffano in un piccolo laghetto circondato da una fitta vegetazione.

Poco distante si trova l’area archeologica di Comunacque, dove si possono vedere i resti di una villa romana e quelli di alcune opere idrauliche, che anticamente veniva usate per convogliare le acque dell’Aniene.

Il Parco Regionale dei Monti Simbruini

simbruini

Con i suoi 30.000 ettari di territorio protetto, il Parco Regionale dei Monti Simbruini è una delle aeree naturalistiche più antiche e importanti del Lazio. L’area di interesse del parco ricade nei comuni di Cervara di Roma, Camerata Nuova, Subiaco, Jenne, Vallepietra, Trevi nel Lazio e Filettino. Una faggeta secolare (è tra le più estese d’Europa con i suoi 22.000 ettari), querceti e lecceti, insieme al corso del fiume Aniene, sono i protagonisti assoluti del parco. Numerosi sentieri, di tutti i livelli di difficoltà e con durate variabili, ci portano alla scoperta di questa oasi naturalistica di grande fascino.

Spettacolare è il periodo autunnale, quando il foliage colora di calde sfumature i boschi del parco, ma anche durante le altre stagioni visitare questi luoghi è un vero piacere. 

Borghi per tutti i gusti

Subiaco

Sono molti i piccoli borghi che costellano il territorio nei dintorni di Trevi nel Lazio. Fiuggi, cittadina termale e stazione climatica, si trova a poco meno di 20 chilometri, stessa distanza da Subiaco, cittadina famosa per i monasteri benedettini del Sacro Speco e di Santa Scolastica e per l’area naturalistica di Monte Livata – Campo dell’Osso, che durante la stagione invernale si trasforma nella stazione sciistica di Roma.

A 15 chilometri troviamo Piglio, borgo ciociaro celebre per il suo vino, il Cesanese del Piglio. Numerose sono le cantine dove è possibile degustare e acquistare il dolce nettare d’uva.
A 10 chilometri da Trevi nel Lazio c’è Filettino, da dove è possibile raggiungere l’area sciistica di Campo Staffi, al confine con l’Abruzzo. Vallepietra, altro piccolo borgo immerso nella natura, invece è conosciuto per il santuario della Santissima Trinità, che sorge sul Colle della Tagliata, sotto la vetta del Monte Autore (1855 m).

A Jenne imperdibili sono le Grotte dell’Inferniglio, caratterizzate dalla presenza di una fonte di acqua sorgiva al loro interno.

Tutti a tavola

Uno dei piatti che non manca mai nelle tavole di Trevi del Lazio sono le fettuccine fatte a mano e condite con un sugo a base di frattaglie di pollo (che in dialetto sono chiamate recaglie) e il fallone, una pizza fatta con farina di polenta e condita con i broccoli stufati. Tutta la zona è famosa per la lavorazione della carne di maiale, quindi non mancate di assaporare gli ottimi salumi prodotti localmente. Per gustare tutte queste bontà, il connubio perfetto è con un buon bicchiere dell’ottimo Cesanese del Piglio, prodotto in gran quantità e qualità in tutta la zona.

Come arrivare

Trevi nel Lazio è servito dai bus del servizio regionale Cotral, ma le corse sono limite solo ad alcuni orari di punta. La stazione dei treni più vicina è quella di Anagni – Fiuggi sulla linea regionale FL6. Per godersi appieno delle bellezze di Trevi nel Lazio, il modo migliore per raggiungere la piccola cittadina è con la macchina.

In macchina, per chi proviene da Roma le alternative sono due: o raggiungere Subiaco e da li prendere la SS 411 Sublacense, che in circa mezz’ora ci porterà a destinazione, oppure percorrendo l’autostrada A1, uscire al casello di Anagni – Fiuggi Terme e da li prendere la SR 155 di Fiuggi e poi la SS 411 Sublacense fino a Trevi nel Lazio. Per chi proviene da sud, dopo essere arrivati a Frosinone bisogna percorre la SR 155 di Fiuggi e poi la SS 411 Sublacense. Da Frosinone a Trevi nel Lazio occorre circa un’ora di viaggio.



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