Tra merletti, case colorate e balconi fioriti: alle porte di Venezia c’è l’isola arcobaleno che tutti vogliono visitare
Oltre alla Venezia affollata di turisti, di Rialto e piazza San Marco, ce n’è un’altra, meno esplorata e in parte segreta. Infatti, solo poco distanti sorgono le isole della sua laguna, ampia distesa di acqua e terre semi-emerse, dominata dal silenzio. Una di queste isole è Burano, famosa in tutto il mondo per l’arte della lavorazione del merletto ad ago, ma anche per le sue casette colorate che costeggiano i canali, a punto che viene considerata la “città più colorata d’Italia” e una delle più colorate al mondo!
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5 tappe imperdibili di una visita a Burano
Forse in pochi sanno che secondo una leggenda, erano proprio i pescatori a dipingere la propria casa per riconoscerla da lontano durante i lunghi periodi di pesca. I colori, rosso, verde, giallo, arancione, viola, rosa e così via, sono diventati il simbolo dell’isola, insieme anche ai balconi variopinti di fiori che si riflettono sull’acqua verde dei canali. Scopriamo allora nello specifico cosa vedere a Burano una volta scesi dal vaporetto:
Piazza Galuppi e Museo del Merletto
È l’unica dell’isoletta, nella quale si trovano negozi gestiti da gentili signore che invitano ad entrare per ammirare la lavorazione del merletto. Qui si trova anche il Museo del Merletto, all’interno di un palazzo gotico, sede della storica Scuola dei Merletti di Burano, fondata nel 1872 (e chiusa nel 1981, quando nacque il Museo) dalla contessa Adriana Marcello con lo scopo di recuperare un’arte secolare che si stava perdendo. Qui è possibile ammirare dal vero le tecniche di lavorazione delle merlettaie, ma anche foto e testimonianze iconografiche.
Museo del Merletto. Piazza Baldassarre Galuppi 187, Burano, Venezia
- Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 16
- Sito web: museomerletto.visitmuve.it
- Biglietto d’ingresso: adulti 5 euro, studenti e over 65 3,50 euro
Chiesa di San Martino Vescovo e il “Campanile storto”
Risale all’anno Mille e non è dotata di un ingresso principale dall’esterno. Si entra, infatti, dalla porta rinascimentale sita vicino alla Cappella di Santa Barbara. La chiesa è considerata un piccola capolavoro di architettura e all’interno custodisce opere importanti come la “Crocifissione” di Giambattista Tiepolo. Il “campanil storto” in dialetto, si trova dietro il Duomo, è alto 53 metri e, realizzato in stile rinascimentale, è inclinato a causa di un cedimento del terreno. Costruito nel XVII secolo, ha subito vari restauri nel corso dei secoli. La sua forma è quadrata e oggi il suo stile è rinascimentale neoclassico. Sulla cima si trova una croce di ferro che ha sostituito, nel 1867, un angelo, caduto durante un forte temporale.
I tre ponti di Burano
Un ponte in legno che collega tre canali e tre delle vie più ricche di botteghe ristoranti tipico e case colorate. Da qui si gode di una delle viste più belle dell’isola.
Casa di Bepi e la Casa di Remigio Barbaro
La casa più famosa dell’isola è dipinta con tutti i colori divisi in forme geometriche e si trova dietro Via Galuppi, raggiungibile attraverso la caletta del Pistor, molto stretta e che sfocia in un piccolo campiello. Remigio Barbaro, invece, è un artista noto come “lo scultore eremita” che ha vissuto tutta la sua vita a Burano solo con il suo canarino. La sua casa, affacciata sulla laguna, è ancora oggi cosparsa di sculture da lui realizzate: un vero e proprio museo di terracotta, bronzo e argilla.
Mercato di Burano
In piazza Galuppi si svolge un mercato con bancarelle che propongono souvenir, mentre tutti i mercoledì mattina nella via adiacente c’è il mercato del pesce. Assolutamente da non perdere se si ha la possibilità di cucinare il pesce freschissimo che offre! Oltre a cosa vedere a Burano, vogliamo svelarti anche cosa mangiare: il dolcetto tipico, il “Bussolà” a forma di ciambella, una profumata delizia al burro legata alla Pasqua.