Romanticismo, colori e spritz: ecco come trascorrere un weekend a Venezia

Scritto da: Fra e Lulu
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Romantico ponte (e weekend) a Venezia, la città da visitare almeno una volta nella vita.

Giorno 1: Venezia

Dopo aver preso l’autobus, arriviamo all’aeroporto di Catania dal quale partiamo alle 9:30 del mattino con la compagnia aerea Volotea (180 euro andata e ritorno con uno zaino ciascuno). Arriviamo puntualmente all’aeroporto Marco Polo alle 11 e decidiamo di raggiungere la laguna con l’autobus che collega l’aeroporto al Piazzale Roma (10 euro a persona). Dopo circa 20 minuti arriviamo finalmente nella laguna e ci accorgiamo fin da subito che quella che stiamo per visitare è davvero una città unica al mondo! Sembra quasi di stare in uno dei tanti film che sono stati girati in questa meravigliosa città. Dopo aver effettuato i primi scatti fotografici ci dirigiamo verso la fermata del vaporetto (15 euro) che ci ha portati direttamente nelle vicinanze di Piazza San Marco, dove avevamo l’Hotel. Durante il viaggio in vaporetto di circa 30 minuti abbiamo potuto ammirare, attraversando il Canal Grande, l’incredibile fascino dei palazzi e delle numerose barche e gondole che lo attraversano. Arrivati alla nostra fermata, dopo meno di 10 minuti a piedi arriviamo all’Hotel Do Pozzi, situato in un corso in pieno centro. Questa struttura ve la consigliamo sia per l’ottima posizione che per il prezzo (190 euro per due persone e per due notti). Essendo appunto molto economica, vi consigliamo di prenotare almeno due mesi prima per avere la certezza di trovare disponibilità. 

Dopo aver posato gli zaini ed esserci alleggeriti, usciamo subito per andare a vedere i luoghi di maggior interesse di Venezia. Come prima tappa decidiamo di raggiungere la Scala Contarini del Bovolo, un enorme scala a chiocciola divenuta famosa per la sua architettura molto artistica. Paghiamo l’ingresso, 14 euro in totale, ed arriviamo in cima al quinto piano, dal quale è stato possibile avere un’ottima visuale della città, scorgendo il campanile di San Marco e varie cupole di altre chiese. Originariamente il palazzo apparteneva alla famiglia Contarini che fecero costruire la scala dopo qualche anno poiché, avendo la camera da letto all’ultimo piano, con la scala a chiocciola potevano andare a dormire più facilmente. Una volta completata la visita, facciamo una breve sosta per pranzare in una delle tante rosticcerie che si trovano tra Campo San Maurizio e Campo del Traghetto. Qui prendiamo i famosi Cicchetti veneziani, molto simili alle tradizionali bruschette ma con più variazioni di gusti e delle bevande. pagando circa 15 euro. Dopo una breve pausa, proseguiamo il nostro cammino a piedi tra i ponti e dopo meno di 10 minuti arriviamo al bellissimo Ponte di Rialto che avevamo già potuto ammirare passandoci qualche ora prima con il vaporetto. Qui ci fermiamo un po’ ad ammirare il panorama che il ponte offre, facendoci anche qualche risata dopo aver visto un gabbiano rubare in volo il cono-gelato ad un bambino.

Successivamente troviamo un gondoliere libero e decidiamo di cogliere l’attimo acquistando un giro in gondola di 50 minuti (al costo di 80 euro in totale). Durante il rilassante giro tra i canali, il gondoliere ci ha raccontato alcune storie e curiosità sulla città di Venezia e sui punti dai quali stavamo passando, tra cui anche la vecchia casa di Marco Polo. Una volta terminato il giro impostiamo il GPS e ci dirigiamo verso la Libreria Acqua Alta, un negozio molto caratteristico in quanto i libri sono tutti messi ad almeno 1 metro di altezza da terra (alcuni anche sopra una gondola) per evitare che si bagnino quando c’è l’alta marea e l’acqua penetra nel negozio.

Ci dirigiamo a questo punto verso Piazza San Marco arrivando in circa 15 minuti. Qui non possiamo che ammirare l’altissimo Campanile, la Torre dell’orologio e la caratteristica Basilica di San Marco in tutto il suo splendore. Essendo il giorno dell’Epifania in piazza era ancora presente anche il meraviglioso albero di Natale allestito dal Comune per le feste. Dopo aver fatto qualche foto, e entriamo a visitare anche il Palazzo Ducale, con le sue innumerevoli Sale e anche le prigioni che abbiamo raggiunto passando all’interno del famoso Ponte dei Sospiri. Prima di uscire dal palazzo, siamo passati dal bar che si trova all’interno ed abbiamo assaggiato due aperitivi Spritz e Select, tipici veneziani (pagando 15 euro). Una volta terminato il giro, era compresa nel biglietto anche la visita al Museo Corrier, situato proprio di fronte la Basilica. All’interno di quest’ultimo abbiamo potuto ammirare molti quadri e alcune sculture del Canova. 

Giunta la sera, torniamo nella zona dove avevamo pranzato la mattina e qui ceniamo con quattro fette di pizza e due birre (12 euro circa). Facciamo dunque un ultimo giro tra i vicoli di Venezia, molto folkloristici grazie alle luminarie natalizie e rientriamo in albergo per pernottare. 

Giorno 2: Murano, Burano e Torcello 

Per il secondo giorno avevamo prenotato anticipatamente un’escursione nelle isole vicine con partenza a mezzogiorno. In attesa dell’orario abbiamo deciso di entrare all’interno della Basilica di San Marco, di cui consigliamo la prenotazione anticipata in quanto i biglietti salta fila sono limitati e rischiate di rimanere bloccati anche un’ora in code chilometriche.  L’interno della Basilica è sensazionale, con le sue enormi pareti ricoperte interamente di immagini in mosaico su sfondo dorato, anche questo in mosaico. Completata la visita abbiamo dovuto pagare nuovamente (14 euro in totale) per visitare il piano superiore e accedere alla terrazza. Arrivati alla balconata abbiamo potuto godere del fantastico panorama e fotografare da vicino le enormi statue dei cavalli di San Marco. 

Successivamente andiamo dunque al punto d’incontro, sito a circa 500 metri dalla Piazza e ci imbarchiamo per Murano. Durante il viaggio la guida ci ha spiegato tutto quello che i nostri occhi stavano ammirando all’orizzonte.  Giunti a Murano abbiamo assistito alla produzione del vetro e dopo siamo andati a pranzare in un supermercato vicino con dei panini imbottiti. Successivamente siamo partiti alla volta di Torcello, un’altra piccola isola di soli 11 abitanti, le cui principali attrazioni sono il Ponte del Diavolo, famoso per diverse leggende, il trono in pietra di Attila ed un Agriturismo con animali che ha come caratteristica dei piatti in cialda che si mangiano insieme a quello che si compra da metterci sopra.  Concludiamo l’escursione con Burano, famosa per la produzione del merletto. Quest’isola è molto bella in quanto tutte le case sono coloratissime e sembra di stare in una favola. 

Di ritorno a Venezia concludiamo la giornata cenando con delle schiacciate e due aperitivi al Ponte di Rialto (25 euro in totale) e andando a visitare il Teatro La Fenice, sito ad un centinaio di metri dal nostro Hotel. 

Giorno 3: rientro in Sicilia

L’ultimo giorno, dopo aver effettuato il check out, abbiamo preso direttamente l’Ali Laguna (35 euro in totale) per tornare direttamente da San Marco all’aeroporto, contrariamente a come fatto all’andata con l’autobus che ci aveva lasciati solo al Piazzale Roma. Prendiamo l’aereo alle 11 e ritorniamo in Sicilia alle 13. 

Considerazioni finali

Venezia ci ha stupiti davvero tanto ed è una città che va visitata almeno una volta nella vita. Per come se ne parlava ai telegiornali era previsto un boom di turisti esagerato per il ponte della Befana, però dobbiamo dire che in realtà l’afflusso di persone era abbastanza regolare rispetto a come facevano credere.

I pochi veneti con i quali abbiamo parlato erano tutti quanti molto gentili e cordiali, ci hanno fatto sentire come a casa e dato parecchi consigli. I prezzi non sono così esagerati come si sente dire: abbiamo pagato solo 15 euro per due aperitivi all’interno del Palazzo Ducale, abbastanza regolare.  Nonostante non ci siano mezzi di trasporto se non via mare, si ci può muovere benissimo a piedi e tutti i punti di interesse sono facilmente raggiungibili. Il giro in gondola per quanto caro possa essere, consigliamo comunque di farlo, vi resterà un bellissimo ricordo!

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Foto di Kit Suman su Unsplash



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