7 giorni in Provenza, tra antiche abbazie e campi di lavanda

Scritto da: francogigante1953
7 giorni in provenza, tra antiche abbazie e campi di lavanda
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7 giorni in Provenza. Un diario di viaggio che ci porta nella parte meno conosciuta della magnifica regione del Sud della Francia, con il Luberon e Les Alpilles

Diario di viaggio

Giovedì 5 maggio. Genova – Aix en Provence Avignone (488 km)

Da Genova partiamo alla volta di Aix-en-Provence dove iniziamo con la visita dell’atelier di Cezanne (la visita va obbligatoriamente prenotata in anticipo sul sito Web); è stato interessante vedere dove l’artista lavorava, molti oggetti erano veramente appartenuti al celebre pittore. Una volta usciti sistemiamo l’auto nel parcheggio Pasteur, a 500 mt. dalla cattedrale Saint Sauveur (14-18), con un bel portale gotico e l’interno pure gotico con soffitti a costoloni e alcune vestigia dei primi secoli d.C.

Poi passeggiamo nel Cours Mirabeau dove si trovava la cappelleria del padre di Cezanne e, in fondo, giriamo a destra per il museo Granet (ingresso a 6 €) con alcuni quadri di Cezanne e di altri importanti pittori e con una piccola sezione archeologica, purtroppo non riusciamo a visitare la Chiesa di Sainte-Marie-Madeleine, in compenso visitiamo la bella chiesa gotica di Saint Jean de Malte e poi ritorniamo all’auto dirigendoci ad Avignone dove pernottiamo.

Venerdi 6 maggio. Avignone e dintorni (64 km)

Ponte di Gard

Di buon’ora, passando dalle rovine del monastero di San Marziale (resta integra solo la chiesa), ci dirigiamo al Palazzo dei Papi (orario 10-18) per il quale avevamo già prenotato la visita sul sito web al costo di 17 euro, tariffa ridotta over 60, che comprende anche l’ingresso ai giardini e al vicino ponte Saint Benezet. Ad Avignone c’ero già stato molti anni fa, ma rivedere il palazzo è sempre motivo di stupore, alcune architetture gotiche lasciano senza fiato! Quello dei papi è veramente un palazzo imponente. A due passi c’è la cattedrale ma alle 12 era già chiusa, andiamo allora sull’altura dei Doms, con un bel panorama sul Rodano e sulla grande isola de la Barthelasse, l’isola fluviale più grande d’Europa. Scendiamo poi a visitare quel che resta del ponte Benezet, che risale all’XI secolo.

Intorno alle 14, prendiamo l’auto per andare a Villeneuve, dall’altra sponda del Rodano, dove visitiamo il ben conservato forte Saint-Andrè (10-13 e 14-17 biglietto 6 €) e la certosa del Val-de-Benediction (orario 9.30-18.30 ingresso 8 €), al suo interno conserva il restaurato monumento funebre di Innocenzo VI, un bell’esempio di arte gotica. Infine, a circa 28 Km. da Avignone, andiamo a vedere il famoso Pont du Gard (biglietto 9,5 € comprendente il ponte con orario 9-21 ed il museo con orario 9-18.30). Si tratta di un ponte romano che attraversa il fiume Gardon e che fa parte dell’acquedotto romano che porta lo stesso nome; costituito da tre livelli di arcate, il ponte domina il fiume Gardon con i suoi 49 metri di altezza e 275 di lunghezza.

Vista l’esosità del parcheggio decidiamo di vedere il ponte da un altro punto, che individuiamo con l’aiuto di Maps.Me: facciamo una stradina secondaria per quasi un chilometro, poi lasciamo l’auto e proseguiamo a piedi su un sentiero segnato per un altro chilometri, arrivando proprio sopra al ponte. La vista è splendida, noi siamo scesi sino al ponte per fare foto ancora più belle! Rientriamo infine ad Avignone in tempo utile per una breve sosta in hotel prima della cena.

Sabato 7 maggio. Zona delle Alpilles

Saint Paul de Mausole

Alle 8, via D570 e D5 direzione Graveson, ci dirigiamo a Saint-Remy-de-Provence (circa 30 min. 25 Km da Avignone), dove visitiamo la città vecchia (abbastanza carina, con la casa natale di Nostradamus), Les Antiques (un’arco e un mausoleo romani, un pò difficili da trovare, sono lungo la strada che esce dal paese e porta a Baux) e l’adiacente Glanum (9,30-18 biglietto 8 €, se però pensate di vedere anche l’abbazia di Montmajour, che merita, fate il biglietto cumulativo a 11 €). Gli scavi meritano, attenzione però perché l’adiacente parcheggio è a pagamento, con tariffe esorbitanti, considerando il costo del biglietto, almeno il parcheggio poteva essere concesso gratuitamente! Comunque, circa 400 metri oltre il sito, lungo la strada, c’è uno slargo dove ho parcheggiato gratuitamente.

Terminata la visita di Glanum, andiamo al vicinissimo monastero di Saint Paul de Mausole con la chiesa romanica, il chiostro e la stanza dove dimorò Van Gogh (9.30-19 biglietto 7 €). A parte il bel chiostro romanico però non c’è niente che valga la pena di essere visto, anche la camera di Van Gogh non è autentica ma è solo una ricostruzione!

Intorno alle 12.30 ci dirigiamo a Les Baux de Provence, in questo caratteristico (e visitatissimo) villaggio visitiamo la cappella dei Penitenti Bianchi (XVII sec.), la chiesa di S. Vincenzo (XII sec.) il castello (orario 9-19, ingresso 8 €, senior 7 €) e la vicina pittoresca Val d’Enfer. Anche qui per lasciare l’auto si paga (ben 6 euro per 2 ore), inoltre se andate al sabato, come noi, o alla domenica (che sconsiglio) l’auto la dovete lasciare molto più in basso, facendo poi 10 min. a piedi. Però il paesino, con le sue viuzze e i suoi negozietti, merita davvero molto, vale davvero la pena visitarlo.

Verso le 14 proseguiamo per l’Abbazia romanica di Montmajour (orario 10-17 biglietto a 6 € ma noi avevamo già il biglietto cumulativo acquistato a Glanum), ci si arriva da Le Baux de Provence (25 Km.), seguendo per Fontvieille e poi per Arles. L’abbazia o, per meglio dire, ciò che ne resta, visto che la rivoluzione francese ne ha fatto scempio, è ancora imponente, da rimarcare il chiostro romanico con capitelli scolpiti uno diverso dall’altro e la chiesa con l’imponente navata.

Infine, verso le 16.30, ci dirigiamo a Salon-de-Provence per visitare il castello medioevale dell’Emperì (da martedì a domenica 13.30-18) che ospita un importante museo di Storia militare, la casa-museo di Nostradamus (ingresso 8 €, ridotto 6, 10-12.30 e 14-18), il saponificio Marius Fabre e la collegiale di S. Laurent con la tomba di Nostradamus. Purtroppo non ce ne va bene una, saltato il museo per mancanza di tempo (erano quasi le 17.30), andiamo alla casa di Nostradamus ma arriviamo alle 17.35 e l’ultima visita era alle 16.20. Puntiamo allora sulla chiesa di Saint Laurent dove è sepolto Nostradamus ma la troviamo chiusa per malattia del guardiano. Non ci resta che rientrare ad Avignone!

Domenica 8 maggio. Zona del Luberon

Luberon Roussilon

Partiamo alle 7.30 per Cavaillon dove vediamo l’arco di trionfo (niente a che vedere con altri del genere) e la cattedrale romanica Saint-Veran, ma solo dall’esterno perchè era chiusa per restauri (14-18, domenica chiusa, entrata libera); proseguendo, facciamo una breve visita di Cadenet, posteggiamo l’auto nell’ampio parcheggio gratuito a due passi dal centro e andiamo a vedere la bella chiesa romanica che però possiamo ammirare solo dall’esterno perché, nonostante sia domenica, è chiusa.

Sulla piazza principale notiamo il curioso monumento ad un tamburino che, grazie al suo coraggio, fece vincere la battaglia per il ponte di Arcole (presso Verona) a Napoleone. È poi la volta dell’Abbazia cistercense di Silvacane (orario 10-12.30 e 14-17, biglietto 8 €, lunedì chiusa) a 7 Km a sud di Cadenet, in direzione della Roque d’Antheron; ci è piaciuta molto soprattutto per le sue linee pulite ed alcune sue peculiarità, ad es. i finestroni in facciata. Sulla strada per Apt troviamo Lourmarin (principale attrattiva il castello) ma non abbiamo tempo per visitarlo e quindi proseguiamo, con strada panoramica, sino ad Apt, capitale della frutta candita. Facciamo una passeggiata nella città vecchia e andiamo a vedere la cattedrale di Sainte-Anne; purtroppo le due cripte, a causa di alcuni atti di vandalismo, sono chiuse e vengono aperte solo su richiesta.

Proseguiamo quindi per Roussillion, un bel borgo con bei negozietti e un terreno ocra molto singolare, che si presta ad essere fotografato. Oltrepassiamo Gordes per visitare, 2 Km. a nord, l’abbazia cistercense Notre Dame de Senanque (orario domenicale 13.30-17 consigliata la prenotazione biglietto 8,5 €), che risale al 1148. Ormai è molto spoglia, senza arredi, ma il luogo è unico, grazie alle note di colore fornite dai campi di lavanda che lo contornano. Purtroppo c’è solo la possibilità di effettuare una visita guidata, in francese, di cui capisco si e no il 10% anche perché la guida parla abbastanza velocemente. Avrei preferito fare la visita da solo anche perché non c’è molto da vedere e quindi da solo avrei effettuato la visita in 40 minuti al massimo, con la guida ci abbiamo invece impiegato 1 h e 15 senza capire granchè!

Ripassati per Gordes ci fermiamo per visitarlo, il paese merita (in particolare merita il castello, visitabile), abbarbicato com’è su uno sperone roccioso, ma ci sono pochi negozietti, cosa che lo avrebbe reso più piacevole, come invece era successo con Roussilion. Continuiamo per Fontaine de Vaucluse, dopo una breve visita alla piccola chiesa di Notre-Dame-Saint-Veran, in stile romanico-provenzale del XII secolo, facciamo una passeggiata sino alla sorgente della Sorgue che, già alla fonte, dove sgorga da una cavità sotterranea, ha un’enorme portata d’acqua, sino a 80 mc al secondo. Ci sarebbe stato da visitare anche il museo Petrarca ma era abbastanza tardi e il museo era chiuso. Un consiglio: noi abbiamo lasciato l’auto in centro, ma la strada che abbiamo percorso a piedi per arrivare alle sorgenti in buona parte è percorribile in auto, si eviterebbe così un pezzo di strada di circa 3 Km tra andata e ritorno.

Ci dirigiamo poi a Carpentras dove pensavamo di pernottare all’hotel du Forum ma alle 20 e 30 chiudeva la reception noi siamo arrivati alle 20,28 ma ormai non c’era più nessuno, stessa cosa al vicino Best Western. Stupiti per la scarsa disponibilità di questa cittadina (da evitare per la notte!), decidiamo di rientrare ad Avignone, che dista circa 25 Km., dove ritorniamo all’hotel IBIS che ci offre ampia disponibilità di camere.

Lunedì 9 maggio. Carpentras, Mont Ventoux, Vaison la Romaine (152 km)

Ritorniamo a Carpentras per vedere la città vecchia, la cattedrale Saint Siffrein (presenta vari stili, in quanto la sua costruzione ha richiesto più di un secolo, l’interno è in stile gotico-provenzale), la sinagoga e l’arco romano che però si rivela una delusione, in quanto abbastanza disadorno, rispetto alle ricche decorazioni di altri archi romani. Ripresa l’auto prendiamo la D938 e dopo un pò giriamo a destra verso Bedoin per fare l’anello (D974) del monte Ventoux che termina a Malaucene. Il giro è molto bello, arrivati in cima (1910 mt.) il termometro segna 9 gradi, dopo alcune foto di rito scendiamo dalla parte opposta dove c’è una piccola stazione di sci con 3 impianti.

Poco dopo, in una graziosa area picnic, mangiamo i nostri panini e poi ripartiamo per Malaucene, poco prima, sulla sinistra, notiamo una bella chiesetta antica (scopriremo poi che si tratta della cappella Notre-Dame du Groseau, risalente al XII secolo, in stile romanico-provenzale) e allora ci fermiamo per scattare alcune foto; proseguiamo per Vaison la Romaine che si trova sopra Carpentras. In piena città, su un leggero declivio a nord dell’Ouvèze, il corso d’acqua che attraversa Vaison-la-Romaine, si trova il sito romano di Puymin, che visitiamo (biglietto 9 €, compreso l’ingresso ad un piccolo ma ben curato museo). Poi è la volta della cattedrale romanica di Notre Dame de Nazareth (con un bel chiostro) e del ponte romano sull’Ouvèze, unico ponte che nel 1992 resistette ad una grossa piena del fiume. Infine rientriamo ad Avignone per il pernottamento, sempre all’hotel Ibis.

Martedì 10 maggio. Abbazia Saint Michel de Frigolet, Tarascona e Saint Tropez (314 km)

Tarascona, Chiesa Santa Marta

Mattina: partiamo di buonora per visitare l’abbazia Saint Michel de Frigolet (orari 7-12.30 e 14-18) che si trova a nord est di Tarascona, sotto ad Avignone, vicino a Graveson; la visita degli esterni e delle due chiese è libera, tutti i giorni, però non c’è niente di entusiasmante, la chiesa romanica è spoglia, quella gotica in gran parte è stata rifatta nel 1800; la parte più interessante è sicuramente costituita dal chiostro romanico, che però è visitabile solo alla domenica. Terminata la visita, partiamo per Tarascona (tra Avignone e Les Baux) dove visitiamo la chiesa di Sainte Marthe, in stile gotico-provenzale, e Il castello di Re Renè (orari 9.30-12.30 e 13.45-18.30 biglietto 7,5 €). All’interno c’è un bell’edificio gotico-rinascimentale e dagli spalti più alti si può ammirare un bel panorama sul monte Ventoux e sulle abbazie di Frigolet e Montmajour. Ho trovato molto interessanti i graffiti incisi da un prigioniero, oltre alla struttura del castello che è veramente degna di nota, con i soffitti, un paio dei quali originali, e con la sua imponente impronta gotica.

Nel primo pomeriggio prendiamo l’autostrada a Cavaillon e usciamo all’altezza di Hyeres proseguendo per St. Tropez che però ci ha un pò deluso, rispetto a quando c’eravamo stati circa 30 anni fa; infatti ci sono meno negozi tipici o di souvenirs che sono stati rimpiazzati da lussuosi negozi, boutiques soprattutto. Lasciata St. Tropez pernottiamo all’IBIS budget di Frejus-St. Rafhael,

Mercoledì 11 maggio. Rientro in Italia con soste a Nizza e Mentone (275 km)

Nizza, place Massena

Partiamo da Frejus e rientriamo in Italia facendo prima un tratto di costa e poi prendendo l’autostrada sino a Nizza dove sistemiamo l’auto nel parking sotterraneo di piazza Massena per fare un giro prima sulla promenade des Anglais e poi all’interno della città vecchia, con i vicoli e le classiche architetture liguri. Ripresa l’auto, facciamo un ulteriore sosta a Mentone per comprare gli ultimi souvenirs e un pò di formaggi ed infine rientriamo a Genova nel pomeriggio.

Considerazioni sul viaggio e informazioni utili

Abbiamo percorso in totale 1.633 Km, di cui più di 900 andata e ritorno per Avignone, praticamente il punto più distante del nostro viaggio. Probabilmente il viaggio, più o meno a parità di città e villaggi visitati, avrebbe dovuto durare almeno un paio di giorni in più in modo da vedere le cose con più calma. Ad esempio, alla città di Salon-de-Provence abbiamo dedicato poco più di un’ora in un orario dove ormai tutto era in fase di chiusura, quando invece avremmo dovuto pianificare almeno mezza giornata per la sua visita. Comunque molte attrazioni le abbiamo visitate e l’itinerario seguito si è dimostrato valido. Inoltre quanto visto ci è piaciuto molto, sia i paesaggi che i siti, tra cui abbazie e castelli, peccato solo che quando siamo andati noi non era ancora arrivato il periodo di fioritura della lavanda, che ci avrebbe consentito di fare foto ancora più belle!

Di seguito trovate gli hotel in cui abbiamo pernottato e i posti dove abbiamo cenato.

Hotel

  • IBIS Budget Avignone 5 notti
  • IBIS Budget Frejus-St. Rafhael 1 notte

Ristoranti

Avignone

  • Vivotto Cafè è un localino dove i piatti sono esposti in alcuni frighi, da cui si prendono in modalità self-service e poi si pagano alla cassa dove, se è il caso, li scaldano, poi si consuma il tutto ai tavolini del locale; questa formula non è male, in due abbiamo speso 26,90 € (entreè, primo, dessert a 11,95 € a testa a prezzo fisso con bevande a parte), l’unico inconveniente è che questo posto chiude intorno alle 21.
  • L’amista rue Bonnetterie 23, niente di chè, abbiamo scelto un menù con 6 tapas per 2, due dessert, coca cola e birra spendendo 54 € però dei sei piattini solo due erano buoni, uno era discreto e gli altri 3 erano appena passabili.
  • Chez Bodus Le Garcon Boucher Rue saint Michel 1, è un locale che fa anche asporto, con alcuni tavolini; abbiamo speso poco (41,8 € in due con 1 pesce, 1 bistecca, 1 contorno di patatine fritte, due dolci, 1 birra e 1 coca) ma il cibo era appena passabile.
  • Pipeline Cours Jean Jaures 34 R, dei 4 locali di Avignone dove abbiamo cenato è stato il migliore, tanto è vero che ci siamo stati 2 sere: si tratta di un pub che ha una scelta eccezionale di birre alla spina, e non solo.
  • La prima sera abbiamo speso 43 € mancia compresa (1 fish and chips, 1 misto enorme di affettati e formaggi, 1 coca e 1 birra grande alla spina) e la seconda sera abbiamo speso 50 € (2 bicchieri di rosè come aperitivo, 1 salmone, 1 bistecca, 1 coca e 1 birra grande alla spina).

St. Raphael

La Brocherie restaurant, è stato il migliore, abbiamo mangiato pesce di buona qualità potendo scegliere tra diversi menù a prezzo fisso, noi abbiamo scelto quello da 23,90 € che prevedeva un’entrè, un primo, un secondo e un dolce: con una bottiglia di buon vino rosè (a parte) abbiamo speso, in due, 66,70 €.

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ponte di gard

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