Moena e dintorni
La bellezza dei nostri monti e laghi vista in quattro giorni indimenticabili. Per sfuggire al caldo torrido della città, abbiamo pensato di trascorre alcuni giorni ai monti e, precisamente a Moena in Val di Fassa e dintorni.
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Rivediamo, dopo alcuni anni, questa cittadina con piacere: ordinata, pulita, gli immancabili fiori sui terrazzi e balconi degli hotels e tantissimi ospiti-turisti. Notiamo che anche qui, a 1.180 metri di altezza la temperatura è alta: 32 gradi alle cinque del pomeriggio, ma non per questo ci scoraggiamo e, dopo esserci rilassati nella stanza assegnataci nell’hotel Ciampian, andiamo a fare un giro in centro.
I negozi di souvenir e di prodotti tipici sono presi d’assalto dai villeggianti. Siamo fortunati nel trovare un bar-pasticceria con un tavolo libero e qui, ci sediamo a prendere qualcosa di fresco.
Primo giorno
Visita al Lago di Carezza che si trova ad un’altezza di mt. 1520. Il gruppo del Latemar si trova alle sue spalle e sembra di toccare la montagna tanto è vicina. Il lago con le sue acque dal colore verde smeraldo è un po’ a secco causa la siccità delle scorse settimane, ma ugualmente riusciamo ad ammirarlo. Decidiamo di fare il giro dello stesso in un percorso facilissimo e breve, cogliendo punti panoramici strepitosi. E’lungo 300 mt. e facilissimo da percorrere.
Secondo giorno
Visitiamo un altro lago: il San Pellegrino. Arriviamo sopra il passo a 1900 metri e, dopo aver parcheggiato l’auto in un comodo e grande parcheggio, ci incamminiamo verso il lago. Neanche dieci minuti a piedi e siamo arrivati. Veramente un lago incantato! Tanti alberi di larice lo circondano. Nell’acqua cristallina ci sguazza felice un gruppo di anatre selvatiche. Facciamo il giro anche di questo lago (impieghiamo circa mezz’ora) e strada facendo, notiamo interessanti sculture in legno posizionate quasi sulla sua sponda.
Risaliamo in auto e dopo mezz’ora siamo a Canazei, cittadina dall’impronta ladina. Un po’ caotica per via della trafficatissima statale che passa al centro della città, ma ugualmente interessante. Bella la casa “La Floriana” tutta stucchi e merletti, situata nel centro storico e vicino alla chiesa di San Floriano.
La cena in hotel si presenta interessante. Cena ladina con le cameriere vestite nei tipici abiti, pietanze con ingredienti semplici ma buonissimi tra cui speck, salsicce affumicate, costine di maiale, gulasch, canederli e naturalmente il re dei dolci di queste parti, lo strudel.
Terzo giorno
Camminata su stradina asfaltata a ridosso del bosco che da Moena conduce a Pozza di Fassa e Canazei.
Bello il percorso, quasi immerso nella natura, con vista sulla Marmolada e Catinaccio. Percorso amato da tantissimi ciclisti che ci sfiorano a velocità esagerata col rischio di farci rovinare a terra. Abbiamo pranzato all’esterno di un locale in riva al fiume e sotto i pini sentendo il frinire ininterrotto delle cicale.
Quarto giorno
Visita veloce a Predazzo, tranquillo paese a mille metri d’altitudine. Bello il Museo geologico delle Dolomiti e la chiesa neogotica di San Filippo e Giacomo.
Lasciata questa cittadina, ci dirigiamo a Tesero. Piccola località situata anch’essa a mille metri d’altezza, famosa per il suo lago dove viene praticato d’inverno lo sci da fondo.
Arriviamo a Cavalese appartenente alla val di Fiemme e subito notiamo la similitudine con Moena, dovuta alle numerose botteghe artigiane, ristoranti, pub. Bello è passeggiare nel centro chiuso al traffico. Interessante la chiesa di San Sebastiano con il campanile a forma di torre civica.
La sera in hotel, si conclude nell’ascoltare un bravo cantante-strumentista che sparge la sua melodia fino nelle vie adiacenti.
Domani torniamo al caldo della città, rimpiangendo queste verdi e fresche valli.