Due settimane di mare a Creta
Due settimane a Creta
24 giugno – 8 luglio 2022
Partecipanti: io e Franca
Prologo
Con la situazione Covid che non è risolta, le compagnie aree che dopo aver licenziato il personale durante la pandemia ora si trovano a corto di personale e cancellano i voli, gli aeroporti sempre più in difficoltà anche questi per mancanza di personale, non ce la sentiamo di lanciarci in viaggi a lungo raggio. Quindi si tratta di trovare una meta facile da raggiungere. Le isole greche sono un buon candidato.
Da Torino Ryanair ha un volo diretto a Chania (Creta) con un orario non comodissimo perché si arriva dopo mezzanotte. Però non c’è molto da scegliere. Di andare fino a Milano non abbiamo voglia e quindi prendiamo i biglietti (2 PAX A/R con trolley in cabina e zainetto 273€). Per poter girare comodamente l’isola senza vincoli di orari ci serve un’auto.
Sul sito di rentalcars.it dove da anni noleggio le auto non ci sono offerte convenienti. Su un forum Facebook Franca trova un broker che gestisce noleggi sull’isola di Creta. Non chiede nessun anticipo. Sulla fiducia. L’unica cosa che ci chiede è di dargli ancora una conferma un paio di giorni prima dell’arrivo. E così anche l’auto è a posto. Con booking si prenotano gli hotel tra quelli che hanno buone recensioni e la cancellazione gratuita fino a pochi giorni prima dell’arrivo. Un lavoro abbastanza lungo.
Tutti i tasselli sono a posto e non resta che attendere la partenza.
Venerdì 24/6
All’aeroporto di Caselle c’è parecchia gente. Buon segno. Vuol dire che la voglia di viaggiare c’è nonostante le difficoltà. Sul tabellone sono indicati molti voli con forte ritardo. Per fortuna il nostro sembra essere in orario. A 30’ dalla partenza EasyJet cancella il volo per Olbia. Immagino l’incavolatura dei passeggeri in attesa dell’imbarco che magari hanno già pure pagato hotel non rimborsabili. Viaggiare è diventato un terno al lotto.
La partenza del nostro volo è schedulata alle 20.50. Quindi già sul tardi. E per migliorare le cose l’aereo è arrivato da Chania in ritardo di circa mezz’ora. Per recuperare e partire in orario accelerano le operazioni di sbarco e imbarco creando due lunghi corridoi affiancati e mentre in uno scendono i passeggeri in arrivo nell’altro fanno la fila in senso opposto quelli che devono salire. Per non perdere tempo danno una pulita molto sommaria all’aereo.
Così facendo recuperano tempo e alle 21 chiudono i portelloni, attendono il permesso per decollare e alle 21.20 siamo in volo per Chania con un modesto ritardo. Viaggio tranquillo senza scrolloni.
Sabato 25/6
Ore 1.00 a.m. (ora di Creta, che è un’ora più avanti) nell’atrio arrivi ci aspetta Dimitris della società Generalmotors (www.generalmotor.gr) per consegnarci l’auto a noleggio. Una Panda diesel copertura kasko totale, no franchigie, no deposito con carta di credito per 2 settimane 450€ (rigorosamente in contanti) più 40€ per la consegna notturna. Prenotata attraverso il broker Andrea di Xerocamboscreta.com. Tempo di compilare il contratto, farci qualche raccomandazione su come non prendere multe (molto costose soprattutto per eccesso di velocità) ritiriamo la Panda diesel (rumorosa come un trattore) e alle ore 1.30 a.m. si parte per l’hotel Royal Sun nei dintorni di Chania, sulla collina. Ma con il navigatore arriviamo in fretta senza problemi. Check in ultra rapido (tenete le chiavi, domani vi registrate) e alle 2 a.m. siamo finalmente in camera.
Alle 9 ci aspetta una colazione superlativa. Dopodiché approfittiamo della bella piscina per una nuotata e alle 11 puntiamo il navigatore verso il B&B Sunrise Boutique di Malia. La strada nazionale è infarcita di autovelox fortunatamente ben evidenti e con limiti di velocità che sembrano tirati a sorte.
Arrivati a destinazione ci sistemiamo in camera e poi andiamo alla spiaggia. Eravamo stati qui un giorno a ottobre 1981 durante il viaggio di nozze in Grecia. A giugno 2022 è tutto molto diverso. Gran casino, moto d’acqua, sci nautico, motoscafi, rompiscatole con musica a tutto volume, ecc. Per 2 lettini e ombrellone si paga 10 €/giorno. Noi siamo arrivati alle 15 e ci ha fatto pagare 5€.
Acqua limpida e tiepida, però un po’ troppe alghe. Peccato.
A cena alla Taverna Queen Family. Tutto molto buono: tzatziki, dolmadakia, souvlaki, moussaka. Breve giro a piedi per il paese che non presenta particolari attrazioni turistiche poi in camera (siamo ancora un po’ suonati dal viaggio).
Domenica 26/6
Colazione così così. Ci sono molte cose, ma di qualità mediocre.
Con l’auto andiamo alla spiaggia “Potamos Beach” nei pressi delle rovine dell’antico palazzo minoico. Una spiaggia decisamente più tranquilla. Qui 2 lettini e ombrellone costano 7€/giorno. Spiaggia di sabbia e mare con acqua turchese, un po’ bassa, un po’ più fredda rispetto alla spiaggia di ieri. A mezzogiorno si alza il vento che mitiga il caldo del sole.
Alle 18 rientriamo in camera.
A cena da Milos. Una taverna che propone cucina tipica greca. L’agnello era ottimo e la porzione gigante. Ho fatto fatica a finirlo. Invece il papoutsaki si è rivelato poco soddisfacente.
Girando a caso siamo finiti nella parte vecchia di Malia (vale la pena farci un giro) dove abbiamo trovato aperta la piccola chiesa di San Demetrio, molto bella. Invece la chiesa principale Panagia Galatiani era chiusa.
Lunedì 27/6
Partenza per Sitia. La guida Lonely suggerisce una visita della città di Agios Nicolaos. Andiamo al parcheggio comunale nei pressi del porto. Costo 3€ da stare tanto a stare poco.
Ad Agios Nicolaos c’è la curiosità del laghetto collegato al mare da un canale e una bella chiesa ortodossa che visitiamo. Dopo un’ora siamo ripassati davanti ed era chiusa. Siamo stati fortunati.
Il laghetto invece non è nulla di che. C’è una piccola chiesa antica che però è chiusa.
Una sosta che non ha certo dato grandi soddisfazioni. Potevamo saltarla senza particolari rimpianti.
Arriviamo a Sitia al motel Petras Beach a 1.5 km dal centro (45€/notte senza colazione). La camera è già pronta. Arredamento molto essenziale piuttosto antiquato. I letti sono comodi. Il bagno è dignitoso. Parcheggio privato.
Mollati i bagagli andiamo alla spiaggia di Vai rinomata per le numerose palme che arrivano fino alla spiaggia. Arriviamo che sono circa le 16. Si parcheggia a pagamento (3€ da stare tanto a stare poco).
In spiaggia c’è parecchia gente e nella zona attrezzata ci sono pochi lettini e ombrelloni liberi. Anche se ormai è pomeriggio inoltrato per 2 lettini e ombrellone si pagano 15 euro, come per stare tutto il giorno. Dato che nel palmeto c’è una bella ombra e posto per stendere gli asciugamani ci mettiamo lì un paio d’ore. C’è molto vento e l’acqua è abbastanza freschetta.
Tornati a Sitia andiamo sul lungomare per cercare un ristorante che ci ispiri. Ci fermiamo da To Limani. Il pesce era cucinato bene e i prezzi giusti. Ci hanno servito come contorno una verdura verde mai vista. Ho chiesto cosa fosse alla cameriera e mi ha detto che in greco si chiama vlita. Wikipedia mi fa sapere che il nome scientifico è Amaranthus blitum.
Martedì 28/6
C’è un vento che porta via. Malefico Meltemi!
Proviamo ad andare a Chiona Beach sperando sia un po’ riparata dal vento. La spiaggia è molto bella e deserta. Purtroppo però il vento è fortissimo.
Non c’è noleggio lettini e ombrelloni.
Troviamo una ombrosa pianta e ci sistemiamo all’ombra.
Ci riempiamo di sabbia portata dal vento, il mare è molto mosso e l’idea di fare il bagno non ci attrae per niente. Resistiamo fino a metà pomeriggio. Dopodiché proviamo a spostarci a Kouromenos Beach, ma il vento è ancora più forte e la spiaggia è di sassi. Troviamo una micro insenatura riparata dal vento con spiaggetta di sabbia e mare limpido che ci fa ben sperare. Sistemiamo gli asciugamani, mettiamo i piedi a bagno e la temperatura dell’acqua è decisamente molto bassa. Soprassediamo e torniamo alla camera. Scopriamo che non l’hanno rassettata. È vero che non costa molto, ma essendo arredato in modo scrauso, senza colazione e pulizia giornaliera della camera, a 1.5 km dal centro di Sitia non possono certo chiedere di più.
Cenato di nuovo da To Limani (ieri la cena è stata meglio).
Mercoledì 29/6
Non essendo compresa la colazione ci siamo procurati al supermarket della frutta (ciliegie e albicocche sono buonissime), dei biscotti Oreo e Digestive e del succo di frutta. Appena sistemati sul terrazzino per consumare la frugale colazione è arrivato un gattino magrissimo che ha cominciato a miagolare disperato. Non avendo altro cibo oltre ai biscotti e a della frutta, abbiamo provato a dargli dei pezzetti di biscotto. Il poverino se li è mangiati di gusto. Chissà che fame!
Partiamo per Ierapetra. Circa un’ora e alle 10 siamo all’hotel Porto Belissario. Un hotel abbastanza grande con una bella piscina.
Il check in è alle 14 ma ci danno la camera alle 10.30 e mentre aspettiamo ci offrono pure il caffè. Sono gentilissimi.
Dopo aver sistemato i bagagli in camera scendiamo al mare. La spiaggia non è grande ma è di pertinenza dell’hotel quindi c’è pochissima gente. È in una piccola caletta ben riparata dal vento. Anche qui l’acqua è fresca. Visto che è il Mar Libico, mi aspettavo una temperatura dell’acqua decisamente maggiore.
Torniamo su in piscina e ci piazziamo nei lettini all’ombra. A mezzogiorno di alza un vento molto forte.
Andiamo a pranzo in una taverna vicino all’hotel che ha i tavolini nel cortile interno che pare riparato dal vento, ma l’impressione dura poco. Sembra di essere in una turbina. Torniamo in hotel e rimaniamo qualche ora in una zona della piscina un po’ meno ventosa.
Dalla terrazza della piscina si vedono montagne sulla cui cima ci sono dei nevai abbastanza grandi. Non pensavo che a Creta nevicasse. Cercando un po’ di informazioni in rete, per curiosità, ho visto che in inverno vengono organizzati viaggi per appassionati di sci alpinismo che vogliono provare la neve più a sud d’Europa.
Per cena andiamo a Ierapetra anche per capire come andare all’isolotto di Chrissi. Scopriamo che il governo greco, da maggio di quest’anno, ha chiuso l’isola a causa della devastazione prodotta da orde di turisti negli anni passati.
Le barche si avvicinano ma non possono attraccare. Quindi rinunceremo.
Cena da La Strada (cucina tipica greca di buon livello e prezzi economici).
Giovedì 30/6
Vento vento vento e ancora vento. Forte. Fortissimo. Malefico Meltemi!
Spiaggia e piscina.
Cena a Ierapetra alla Taverna Gorgona (senza infamia e senza lode).
Facciamo una lunga passeggiata sul lungomare un po’ dissestato. Ci sediamo su una delle pochissime panchine e ci mettiamo a contemplare un bel cielo terso stellato. Di fronte si riconosce la costellazione dello scorpione poco visibile però a causa dei lampioni. Tornando all’hotel mi sono fermato in un punto privo di illuminazione e lo spettacolo delle stelle era una meraviglia. La costellazione dello scorpione si vedeva perfettamente dalla testa al ricciolo e si vedeva bene anche la via lattea.
Venerdì 1/7
Giornata balneare con vento forte.
Cena a Ierapetra di nuovo al ristorante La Strada.
Sabato 2/7
All’hotel Porto Belissario sono davvero gentilissimi. Quando siamo andati a consegnare la chiave ci hanno chiesto se volessimo dell’acqua e del caffè per il viaggio (naturalmente gratis).
Inizia il viaggio verso ovest a tappe. Prima tappa: Agia Galini.
Ad un certo punto del percorso troviamo un mercato che ostruisce la strada. Dato che i banchi sono sui bordi e non c’è uno straccio di indicazione di deviazioni faccio un centinaio di metri tra i banchi finché mi fanno segno di girare in una stradina sulla destra e comincio a girare in un labirinto largo poco più della Panda. Il navigatore cerca di rimandarmi sulla strada principale, ma il mercato è molto esteso. Finalmente si trova un punto in cui si può riprendere la strada principale e raggiungiamo l’Hotel Torre Greco. Molto bello.
La spiaggia invece è scrausa. Brutta sabbia, mare un po’ torbido. Al bar Potamida se si prende una consumazione lettini e ombrellone vengono noleggiati gratis (probabilmente anche gli altri bar fanno lo stesso).
Anche qui vento che porta via e acqua fredda.
Per cena giriamo nella zona del porto alla ricerca di un ristorante con buone recensioni. Ci fermiamo alla Taverna Ariston dove in realtà non apprezziamo la cucina. I gamberetti saganaki sono un gratin di gamberi decongelati e formaggio gommoso e la moussaka non è niente di che.
Passeggiamo un po’ nella zona intorno al porto che pullula di locali e turisti.
Francamente non capisco il successo di questa località perché sull’isola ci sono un sacco di altri posti decisamente più belli.
Domenica 3/7
Colazione superlativa per qualità e varietà! Poi verso Elafonissi.
Per fare 130 km ci vanno più di 3 ore su strada di montagna con mille mila curve.
A mezzogiorno finalmente siamo al motel Kasteria. La camera ampia è bella e anche qui non viene fornita la colazione.
Rapida sistemazione e poi subito alla spiaggia (6 km – l’ultimo km è sterrato). C’è un parcheggio gratuito immenso. Anche la spiaggia è grandissima, ma strapiena di gente. Pochissimi ombrelloni liberi. Ci accaparriamo uno dei pochi disponibili (15€) in una zona in cui il vento è particolarmente forte. A parte il vento lo scenario caraibico però è fantastico.
La spiaggia di Elafonissi è nota per il bagnasciuga di sabbia rosa, però a causa del numero esagerato di bagnanti si vede solo in un piccolo tratto. Per vederne di più bisogna andare sull’isolotto che c’è di fronte raggiungibile con una camminata nell’acqua di un paio di centinaia di metri.
Nelle immediate vicinanze del motel ci sono alcune taverne. Da Kosmos Fish Tavern c’è parecchia gente seduta ai tavoli, mentre le altre due sono deserte. Tanta gente a tavola è buon segno e ci fermiamo pure noi. Hanno vari pesci pescati. Un Pagello pescato nemmeno tanto grande con un po’ di insalata 40€.
Lunedì 4/7
Colazione veloce o poi alla spiaggia. Al parcheggio alle 9 c’è già una quantità notevole di auto. Però lettini e ombrelloni sono ancora quasi tutti liberi. Troviamo posto fronte mare in una zona abbastanza riparata dal vento.
Acqua sempre fredda.
Giornata di sole, vento e bagni.
Cena di nuovo da Kosmos. Fritto di pesce buono.
Martedì 5/7
Alle 8.30 siamo alla spiaggia. Vento forte tanto per cambiare. Attraversiamo il tratto di mare per andare all’isolotto.
Non sono ancora arrivati i bus con le orde dei turisti del giro del giorno così ci godiamo per un paio d’ore la spiaggia vuota e il mare.
Tornati alla camera prepariamo i bagagli e poi partiamo per Kissamos. Per 36 km il navigatore dice che ci vuole 1h e in effetti la stima si rivelerà esatta. Con strada stretta e piena di curve non si può certo andare spediti.
Noi stiamo procedendo controcorrente, perché stanno arrivando i gitanti del giorno con pullman a ripetizione e un numero infinito di auto. In un punto molto stretto incrocio un grosso pullman. Passaggio da brivido! Passato per un pelo con le ruote a pochi centimetri dal fossato laterale. Meno male che la Panda è piccola. Con un’auto più grande non credo sarei passato.
Finalmente arriviamo al Crystal Bay di Kissamos. Un hotel con piscina vicino al mare (senza colazione).
Pranzo in un bistro un po’ scarso.
Ce ne stiamo qualche ora in piscina al riparo dal vento e poi andiamo al porto per acquistare i biglietti per andare a Balos in barca. Ci sarebbe anche la possibilità di andare via terra percorrendo una strada sterrata piuttosto impegnativa, ma l’assicurazione kasko non copre eventuali danni che si dovessero avere su questa strada. Inoltre anche se si potesse andare in auto si dovrebbe parcheggiare in alto e fare circa un km a piedi in discesa (che al ritorno notoriamente è salita).
Chiediamo i biglietti per la mini crociera Laguna di Balos + Isola di Gramvousa delle 10.40, ma ci dicono che non c’è posto. Dopo una breve contrattazione riusciamo ad avere i biglietti per le 10.40 e dato che siamo vecchi ci fanno pure lo sconto over 60: 23€ (invece di 27€) + 1€ di tassa comunale.
A cena ci fermiamo alla taverna Stimadoris dove mangiamo una succulentissima e pantagruelica grigliata di pesce di cui hanno beneficato anche alcuni gattini famelici. Sono rimasto strabiliato da quanto siano riusciti a mangiare.
Mercoledì 6/7
Al porto.
Partiamo in perfetto orario.
La barca ci mette poco meno di un’ora e mezza per arrivare alla laguna di Balos.
Durante la navigazione vedo che al bar hanno una macchina per fare il caffè espresso con scritte italiane. Stufo di bere Nescafè mi faccio tentare, ma purtroppo è stata una delusione. Meglio del Nescafè, ma non certo un buon caffè espresso.
Arrivati a destinazione ci troviamo davanti ad un luogo molto scenografico. Andiamo alla spiaggia, ma purtroppo anche qui il vento forte ci riempie di sabbia.
C’è una zona di acqua bassa (max 40 cm) di un colore verde magnifico e temperatura gradevole, ma inadatta alla balneazione, invece la zona in cui l’acqua è alta è fredda.
Più tardi la barca ci porta all’isola di Gramvousa. Il vento è calato. Si sta benissimo. La spiaggia è un po’ pietrosa, ma l’acqua è più calda. Senza le scarpette di gomma è abbastanza difficile entrare in acqua.
Per i più atletici è anche possibile salire sulla collina dove si può visitare l’antico castello veneziano (sec. XVI).
Per cena siamo andati in un fast food alla greca a mangiare pita gyros e souvlaki spendendo pochissimo.
Giovedì 7/7
Vento debole. Andiamo sul presto a Falasarna così ci prendiamo i lettini in prima fila.
- Prima fila 60 € letti con materasso sotto pergola
- Seconda fila 25 € letti comodi e ombrellone
- Dalla terza indietro 15 € lettini normali.
Verso le 10.30 arrivano parecchi italiani. Finora ne abbiamo trovati pochissimi. La spiaggia a mezzogiorno è strapiena. Se a inizio luglio è già così affollata, ad Agosto come sarà?
La spiaggia è da 5* e il mare è di un color turchese da sogno ma la mia giornata trascorsa lì è stata da una stella a causa della quantità esagerata di gente che includeva purtroppo un nutrito gruppo di italiani sui sessant’anni chiassosi e maleducati che hanno disturbato tutto il giorno schiamazzando in dialetto. Inoltre il mare stupendo aveva una temperatura tipo lago di montagna per cui non era piacevole stare a bagno a lungo.
Per cena siamo andati a Chania. Parcheggiato al porto (80 cent/h). Il vento è calato e fa un caldo terribile. Una via di mezzo non c’é? O vento che porta via o niente. A Chania è molto carino il vecchio porto veneziano con gli edifici colorati.
Mentre giriamo per il centro ci fermiamo a guardare il menù della taverna Apovrado. Il tizio che presidia per attirare i clienti ci magnifica l’offerta gastronomica. Dato che fa un caldo terribile, che questa taverna ha dei grossi ventilatori fuori, che in generale mangiar male in Grecia è abbastanza difficile ci fermiamo. Purtroppo invece la giornata si conclude con una cena di bassa qualità, a parte tzatziki e taramosalata. Gyros pessimi. Mai mangiato gyros così cattivi.
Venerdì 8/7
Giorno di partenza. Il check out è a mezzogiorno, così ci facciamo ancora una nuotata in mare. La spiaggia vicino all’hotel non è un granché però l’acqua è limpidissima e nemmeno fredda.
A mezzogiorno partiamo alla volta di Chania.
Torniamo al parcheggio di ieri ed è pieno. Ci mettiamo in posizione strategica come avvoltoi e dopo una decina di minuti un’auto va via lasciandoci il posto. Passeggiata sulla banchina del porto che è un susseguirsi di ristoranti e bar uno attaccato all’altro. Ci fermiamo ala Taverna Kavouras che ha buone recensioni.
L’orata alla griglia non era male, invece il gyros era un po’ salato. Alle 16 ci dirigiamo all’aeroporto. Riconsegno la Panda. Operazioni di security control rapidissime. Poi ci mettiamo in paziente attesa dell’imbarco. Acquisto una coca cola al bar a soli 3.90€ (latrocinio).
Il volo parte in perfetto orario e alle 21.10 siamo a Caselle. Tenuto conto dei problemi che ci sono con i voli ci è veramente andata di lusso.
Riepilogo spese
- Voli: 273€
- Autonoleggio: 490€
- Hotel: 1045€
- Spese: 932€