Una settimana a Malta in bus
Innanzitutto i doverosi ringraziamenti a luplay, elle67, mdisoccio,. I cui resoconti, affiancati alla fida LonelyPlanet ci hanno aiutato nell’organizzazione del nostro viaggio.
Indice dei contenuti
Ricordate che a Malta guidano “dalla parte sbagliata” e che le prese elettriche a muro sono molto diverse, procuratevi un adattatore.
Sabato 4 giugno
Partiamo da MI Linate con Alitalia e in un paio d’ore siamo a Malta. In aeroporto [dove non ci hanno chiesto nulla, né documenti, né il PLF che avevamo diligentemente compilato…] individuiamo. con facilità l‘ufficio delle linee di bus, dove ( come sapevamo da I-net) con 21 € a testa compriamo la “Tallinja card” per poter circolare liberamente per una settimana (Nota: non accettano pagamenti in contanti, solo Bancomat o c. di credito). La cartina fornita, con indicati i collegamenti di tutta l’isola è piccolina, ma noi ne avevamo una copia più grande, tratta da I-net e più leggibile. Poi usciamo a cercare un taxi e il primo taxista trovato ci rimanda dentro l’aeroporto per pagare la corsa. L’ufficio è facile da trovare e le tariffe (fisse) sono appese al muro. Per arrivare a Mosta (la cittadina che abbiamo scelto in quanto in posizione centrale rispetto all’isola) ci vanno 24 €. Troviamo l’alloggio che avevamo prenotato con Booking [600 € per 8 notti] e ci sistemiamo.
Domenica 5 giugno
Andiamo a Marsaxklokk, dove –inframmezzato alle molte bancarelle sempre presenti intorno al porto – c’è anche il mercato (domenicale) del pesce; interessante ma non particolarmente esteso. In rada ci sono molte “luzzu”, le barche-con-gli-occhi, dipinte con colori vivaci, tipiche di qui.
Arrivati in fondo alla passeggiata periportuale, in 40-45 min. a piedi (fa molto caldo) arriviamo a vedere –in basso- la St. Peter’s bay, che rinunciamo a raggiungere sia per il caldo sia perché (è domenica) ci appare ormai piena di gente. Ritorniamo alla “Rotunda” (chiesa) di Mosta e cerchiamo di tornare al nostro alloggio, vagando per un paio d’ore per i varì “triq” (stradine), visto che la Lonely non fornisce una cartina “cartacea” della cittadina e navigare con lo schermo piccolo del telefonino in pieno sole è decisamente poco agevole.
Nei giorni successivi, ormai esperti, imboccheremo con sicurezza il “Triq Bazilika”, a piedi o con il bus giusto e faremo molto prima (i nostri padroni di casa, pur molto disponibili, ci avevano dato indicazioni imprecise, essendo abituati a spostarsi in macchina/scooter).
Lunedì 6 giugno
Oggi Valletta [quasi tutti i bus fanno capolinea nella piazza proprio davanti all’ingresso] ; nella piazza trovate un Tourist information, uno sportello “bus information” e dei gabinetti. Fotografiamo la Fontana del Tritone, il “City gate”, poi giriamo un po’, fotografiamo qualche “gallarija” (balconi chiusi) quindi entriamo al Museo Archeologico (quello delle “donne grasse”) dopo aver comprato non il singolo biglietto ma la tessera per ingressi multipli suggerita dalla LP.
Occhio: confrontate l’elenco dei musei inclusi con il vostro programma di visite, perché la convenienza si ha solo se ne visitate almeno 5 o 6 tra quelli elencati, non tutti quelli dell’isola sono “convenzionati”. La Co-cattedrale di San Giovanni (NON inclusa nella “card”) è bellissima, molto ricca e decorata; più avanti, se il Palazzo del Gran Maestro è chiuso per lavori, sul retro è visitabile l’armeria. In cima alla penisola il Forte di Sant’Elmo e il War museum, divisi in 6 sezioni, sono interessanti e ben organizzati. In pratica ci si rende conto del fatto che la vita di Malta si è snodata di assedio in assedio. Se ne capisce la ragione guardando sia la sua posizione geografica sia la sua conformazione, ricca di baie profonde, riparate e predisposte alla difesa. Ritorniamo ai bus attraverso Merchant street.
Martedì 7 giugno
Torniamo alla bus station di Valletta, proseguendo per Vittoriosa/Birgu con il bus 2.Il War museum non è compreso nella “card” e lo saltiamo, mentre visitiamo il Palazzo dell’inquisitore, tutto un salire e scendere, scale e scalette, abbastanza interessante. Ci incamminiamo per la strada “centrale” verso Forte Sant’Angelo (fronteggia il Forte Sant’Elmo) solo per scoprire che l’accesso (come pure al Museo marittimo, purtroppo chiuso anch’esso per lavori) è dalla via lungo il porto.
Girelliamo per il forte, che è anche sede dell’attuale Sovrano Ordine Militare di Malta, tutto ciò che resta degli antichi Cavalieri. Riprendiamo il bus 2 torniamo alla bus station e cerchiamo i Barrakka gardens. Per arrivarci bisogna passare alle spalle dell’edificio del Parlamento ma poi notiamo che ci si può arrivare anche salendo da una scaletta vicina ai settori “B” e “C” del terminal degli autobus. Aspettiamo le 16 per la salva della “saluting battery”.
Mercoledì 8 giugno
oggi tocca a GOZO. ¾ d’ora di bus (linee 41 e 42, da Mosta a Cirkewwa), 20 min. di traghetto e oplà siamo al porto di Mgarr Come avevamo programmato –visto il poco tempo a disposizione e la lentezza nello spostarsi con i bus- saliamo sul “Sightseeing” sfruttando sulla possibilità di scendere e risalire sul successivo, a piacimento.
Nota: sarebbero stati 18 € a testa, ma il tizio che ci ha abbordato appena scesi dal traghetto è poi sceso –negoziando- a 15.
A parte la Cittadella /Kastell di Rabat e i Gigantija da veder c’è soprattutto il paesaggio. Ritorno con traghetto e bus come al mattino.
Giovedì 9 giugno
Direzione Mdina & Rabat. Prendiamo il bus 182 alla “Rotunda” di Mosta, che ci scarica al capolinea nella piazza che confina con gli Howard gardens vicino all’ingresso di Mdina, la parte fortificata dell’insieme. Ci incamminiamo verso le Catacombe di S. Paolo e le visitiamo sfruttando la buona organizzazione del complesso, compresa audioguida. Ritornando (abbiamo assaggiato la “ftira” comprata in un takeaway lungo la strada), rinunciamo a vedere la chiesa di S. Paolo (non compresa nel nostro “pass” multimusei); attraversiamo i giardini adiacenti la piazza dei bus ed entriamo in Mdina.
Prima sosta, al Museo di storia naturale (discreto), poi passiamo alla Cattedrale di S. Paolo e al suo museo : 16 € in 2 –con la riduzione over 60- ben spesi. Girelliamo un po’ per Mdina, ma visto che il cielo si imbrusca riprendiamo il bus per Mosta.
Avendo tempo, visitiamo (10 € in 2) la famosa “Rotunda” (Mosta dome), fin qui considerata solo come riferimento per la fermata dei bus : pianta circolare, una bella cupola, visibile da vicino salendo 70 scalini, a chiocciola. Assistenti gentili ed entusiaste presenti all’interno della chiesa indicano il punto della cupola da cui era entrata la famosa bomba (che non è esplosa).
Venerdì 10 giugno
Andiamo a Valletta, poi ci dirigiamo (bus 74) ad Hagar Qim, sito di templi megalitici risalenti a più di 5000 anni fa, abbandonati dopo circa 1000 anni di utilizzo, dimenticati e lasciati a ricoprirsi di sabbia fino a metà del 1800. Nonostante siano stati protetti da 2 “tecnostrutture” e rimessi un po’ a posto, rimangono pochi indizi sul loro utilizzo e significato ultimo. Volevamo raggiungere il “Blue grotto”, ma i bus sono rari e dopo 50 min. di attesa un autista del “74” ci dice che avremmo dovuto prendere il “201” (passato da 5 minuti). Lasciamo perdere anche perché ci sono vento e mare formato. Saliamo sul “201” (in senso opposto) e andiamo verso le Dingli cliffs; scendiamo alla fermata “Dingli”, ma non vediamo molto; forse la fermata “Dingli visitaturi” poteva offrire di più (abbiamo scorto diverse persone intente a fotografare)- Altro bus e siamo a Rabat, il 186 ci riporta alla Rotunda e il 47 –con 2 fermate- ci scarica vicino al nostro alloggio. Una giornata all’insegna delle lunghe attese.
Va detto che a fronte di una buona organizzazione (tutte le fermate dei bus hanno un “nome” e vi trovate un foglio con gli orari dei passaggi), gli orari sono indicativi e piuttosto aleatori. E anche chi – a differenza di noi – aveva scaricato la “App. Tallinja” non riceveva info molto affidabili.
Sabato 11 giugno
Oggi dritti a Bugibba. La chiesa di S. Paolo e il fortino lì vicino erano chiusi.
Bello l’Acquario (in fondo al lungomare) , interessante il piccolo “Car Museum” (privato). Con il “212” preso poco più avanti (stazione centrale dei bus) ci siamo diretti alle saline (il cui ufficio di sabato e domenica è chiuso). L’accesso è comunque sempre libero; alcuni cartelli illustrano il funzionamento del complesso e i tipi di uccelli che si possono osservare. Riprendiamo il “212”, poi con 186 e 260 torniamo al nostro “studio” .
Domenica 12 giugno
È il momento di lasciare Malta: faremo rotta su Atene (scalo a Fiumicino) e poi Naxos, per la seconda parte della nostra vacanza “mediterranea”.