Sicilia on the road

Con i bambini. Un viaggio tra i sapori e non solo
Scritto da: AngelaAndC
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Se la Sicilia fosse un posto tetro, senza sole, nebbioso e inospitale, io la adorerei comunque. Sapete perché? Perché in Sicilia ci sono le cassate! E i cannoli, le busiate, gli arancini (o le arancine?), la pasta con il tonno fresco, l’aglio e il pan grattato, le mandorle, i pistacchi, le panelle, le melanzane, la ricotta, i gelati, le granite… Adoro la Sicilia per mille motivi ma in particolare per i suoi sapori e profumi.

Siamo stati in Sicilia tra maggio e giugno del 2019. Ho viaggiato con la mia famiglia (oltre a mio marito, i nostri figli che al tempo avevano 3 anni e mezzo e 1 anno). Con noi ha viaggiato una famiglia di amici con i figli più o meno coetanei.

Oltre al cibo eravamo alla ricerca del sole e del mare, che ci mancava da un anno, e abbiamo scoperto un’isola ricca di paesaggi, musei a cielo aperto e città splendenti.

Qualche dritta organizzativa

Volo aereo

Siamo partiti da Verona con la compagnia Alitalia atterrando a Catania e siamo tornati da Palermo con volo Volotea sempre su Verona. Per il volo in quattro, due adulti, un bambino e un enfant abbiamo speso circa 400 euro. Organizzandosi per tempo si può spendere molto meno, ma noi abbiamo prenotato con scarso anticipo.

Alloggi

Abbiamo provato Airbnb e ne siamo stati soddisfatti. In otto persone abbiamo affittato appartamenti piuttosto grandi a prezzi abbordabili. Io ero scettica, perché quando viaggio mi piace fare colazione in albergo e temevo che mi sarebbe mancata, ma le cassate prese nelle vicine pasticcerie sono state una buona alternativa. Abbiamo invece potuto approfittare di  grandi spazi gioco per i bambini, di una cucina per le emergenze e per scaldare un latte la sera, e di condividere di più con la famiglia che ha viaggiato con noi, permettendo ai bambini di dormire insieme.

Le prime quattro notti abbiamo alloggiato a Siracusa, in un appartamento bellissimo molto vicino a Ortigia alla cifra, in otto persone, di 400 euro. L’appartamento era particolarmente adatto a famiglie con bambini: vi erano giocattoli, anche da spiaggia, seggioloni, lettini con spondine.

Per le successive quattro notti abbiamo soggiornato a Palermo, in un appartamento in zona piuttosto centrale appena fuori dalla ZTL e ai pochi passi dal porto, così da raggiungere comodamente la città a piedi. In totale in otto persone per quatto notti abbiamo speso circa 500 euro. La casa si trova in viale Vittorio Emanuele, proprio dietro al parco Garibaldi, piccola gradevole zona verde con all’interno uno spettacolare ficus di oltre 150 anni che si può vedere anche dalla strada.

Abbiamo scelto di tenere Palermo e Siracusa come basi perché due punti strategici in Sicilia: abbiamo evitato di cambiare appartamento ogni notte ma abbiamo potuto comunque raggiungere buona parte dell’isola. In questo modo abbiamo fatto sicuramente qualche chilometro in più, ma mai troppi in una giornata, ma abbiamo fatto e disfatto solo una volta la valigia.

Le ultime notti le abbiamo invece trascorse a San Vito Lo Capo, presso l’Hotel Solarium. Scelto quasi a caso, lo consiglio spassionatamente. Il balcone della nostra camera al primo piano era un po’ piccolo, ma le stanze del piano di sopra hanno terrazze, alcune vista mare, davvero spaziose. La nostra stanza era comunque molto confortevole, di ottime dimensioni, arredata con cura. L’Hotel Solarium offre servizio bed&breakfast, la colazione era così curata e abbondante che copriva ampiamente anche il pranzo. L’hotel offre gratuitamente ombrelloni e giochi per i bambi. La posizione è strategica: si trova direttamente sul lungomare e a due passi a piedi si raggiunge il centro del paese. Se dovessi tornare a San Vito, cosa che spero, non avrei nessun dubbio su dove soggiornare. Anche il prezzo era molto onesto, in quattro, a giugno  abbiamo speso circa 500 euro per 5 notti.

Trasporti

Appena atterrati a Catania abbiamo noleggiato un pulmino a nove posti, che abbiamo poi riconsegnato all’aeroporto di Palermo. Avevamo un codice sconto grazie al lavoro del nostro amico, il costo del noleggio è stato circa di 500 euro, comprensivo di supplemento per secondo guidatore e consegna in un punto diverso rispetto al ritiro. Forse noleggiando due auto non avremmo speso di più, ma vuoi mettere che bello potersi muovere tutti insieme? Gli ultimi giorni a Palermo e poi a San Vito lo Capo invece ci siamo mossi a piedi, traferendoci da Palermo a San Vito con uno shuttle.

Clima

Il clima è stato dalla nostra parte, abbiamo trovato una temperatura quasi estiva gradevolissima, circa 26 gradi. Abbiamo trovato, a detta degli autoctoni, una temperatura leggermente sotto le medie stagionali, ma comunque adatta per muoversi senza patire mai il freddo e per fare vita da spiaggia

Itinerario

Ecco il nostro itinerario alla scoperta della Sicilia

Mappa

1° giorno: Aeroporto Catania – Siracusa

Abbiamo preso il volo all’alba, quindi abbiamo avuto tutta la giornata a disposizione. Una volta raggiunta Siracusa, siamo subito partiti per la sua scoperta. Ortigia, l’isola-quartiere che costituisce la parte più antica di Siracusa, è bellissima, lastricata di marmo bianco. Le vie strette e eleganti creano un piccolo labirinto, che si apre nella splendida piazza dove sorge il duomo. Non richiede che mezza giornata, ma non può essere persa. Noi ci siamo stati di domenica pomeriggio e il clima da festa mi è piaciuto tantissimo. Per un attimo (in verità ci penso ancora oggi) ho desiderato vivere in questa vivace città e poter prendere ogni domenica un aperitivo intorno alla fontana Aretusa (opera monumentale che sorge su una vasca d’acqua dolce a due passi dal mare e dove crescono papiri), ammirare le barche al tramonto e godere di quel clima e di quella luce stupende.

Il parco archeologico della Neapolis non mi ha fatto impazzire, lo immaginavo più scenografico e meglio conservato. Immagino però che assistere a uno spettacolo classico in questa scenografia straordinaria debba essere stupendo. I nostri bambini invece hanno apprezzato tantissimo giocare nelle cave di calcare retrostanti il teatro e nell’Orecchio di Dionisio.

In serata credo di aver cenato nel ristorante migliore che abbia mai provato nella mia vita: la Medusa, a Ortigia. 10 e lode.

2° giorno: Modica e Ragusa

Abbiamo avuto la fortuna di visitare Modica e Ragusa con dei siciliani, che ci hanno mostrato la città e le chiese della città bassa e alta di Modica. Ci hanno poi fatto scoprire l’antica dolceria Bonajuto, nascosta in una piccola via centrale, dove è possibile assaggiare tantissimi tipi di cioccolato, dalla vaniglia ad peperoncino, dagli agrumi alla liquirizia, dal fondente puro al mascobado.

Verso sera abbiamo raggiunto Ragusa, in particolare Ragusa Ibla, la parte storica antica, con il suo dedalo di viuzze e il suo imponente duomo. Noi siamo arrivati al tramonto, quindi non abbiamo potuto approfittarne, ma nel centro c’è un bel parco (giardino Ibleo) che merita una sosta.

3° giorno: Noto – riserva naturale oasi faunistica di Vendicari – Marzamemi

Noto ha un centro storico stupendo. Per raggiungere la cattedrale di San Nicolò, posta in cima al corso Vittorio Emanuele abbiamo passeggiato per un paio d’ore abbondanti fermandoci ad ammirare i palazzi barocchi e entrando nelle chiese affacciati alla via. Siamo saliti poi sul tetto della chiesa di Santa Chiara, dal quale si gode di una vista splendida della città e della campagna intorno, ma ci è piaciuto molto anche il breve tragitto, fatto di scale, di pianerottoli e di scorci sull’interno della chiesa, dove era illustrata la vita delle monache di clausura. I bambini hanno fatto le scale senza grossi problemi, ma è impossibile muoversi con i passeggini.

Abbiamo fatto una breve passeggiata alla Riserva Naturale Oasi Faunistica di Vendicari, giusto per vedere il mare, ma il vento era gelido purtroppo non abbiamo potuto apprezzare la spiaggia come credo avrebbe meritato. Abbiamo concluso il nostro itinerario a Marzamemi, un villaggio di pescatori pittoresco che ci è piaciuto molto.

4° giorno: Siracusa – Piazza Armerina (villa romana del casale) – Palermo

Abbiamo lasciato Siracusa e siamo partiti in direzione Palermo. Lungo la strada abbiamo fatto una breve sosta culinaria e poi una sosta culturale alla Villa Romana del Casale, a Piazza Armerina. Ammetto che ero scettica, visti gli 11 euro di biglietto di ingresso, sono stata convinta dai mei compagni di viaggio, e ne è valsa ampiamente la pena: la Villa romana del Casale è bellissima! Ben conservata, al suo interno si trovano incredibili mosaici raffiguranti perlopiù immagini di vita quotidiana. Io non sono un’esperta d’arte ma grazie ai pannelli informativi ben fatti ho potuto imparare qualcosa di nuovo. La consiglio vivamente, magari da associare alla visita di Piazza Armerina e alla sua cattedrale.

In serata abbiamo raggiunto Palermo.

5° giorno: Segesta – saline di Trapani – Marsala

Premesso che, da casalinga di Voghera quale sono, non sono un’appassionata di resti antichi, sono stata contenta di aver fatto una tappa al sito archeologico di Segesta. Il suoi famosissimi e ben conservati tempio e teatro greco meritano un paio d’ore di visita. Per raggiungere il tempio è sufficiente una breve passeggiata, fattibile anche dai bambini ma non praticabile per i passeggini mentre per raggiungere il teatro abbiamo usufruito del servizio navetta (1,5 euro andata e ritorno) dato che faceva molto caldo e poi ci siamo mossi a piedi per un percorso anch’esso non adatto a passeggini.

Abbiamo poi proseguito per le saline di Trapani, che sognavo di visitare da parecchio tempo. Attesa ampiamente ripagata, dato che la visita guidata alla riserva dello Stagnone è stata bellissima (15 euro a persona, bambini gratis). Abbiamo preso un traghetto e ci siamo lasciato guidare nella laguna per un’oretta, tra l’acqua bassa, le isolette e gli uccelli che vivono qui, mentre la guida ci raccontava la storia del sito. Noi abbiamo avuto la fortuna di essere li al tramonto, quando il sole tingeva l’acqua di rosa facendola brillare, un spettacolo per gli occhi.

Abbiamo poi cenato a Marsala, dedicandoci purtroppo troppo poco tempo. A me è sembrata bellissima ed elegante, i nostri bambini hanno adorato scivolare lungo le strada lastricate di marmo. Se potete, dedicateci almeno mezza giornata.

Dal 6° all’8° giorno: Monreale – Palermo

Il sesto giorno siamo partiti per la visita al duomo di Monreale, ricca di splendidi mosaici. Io e mio figlio di 3 anni e mezzo siamo saliti sulle terrazze. Da sopra, passando per strette scale, si ammira tutta la città. Viste le scale ripide non lo consiglio a bambini sotto i tre anni, dato che devono fare le scale da soli.

Abbiamo poi lasciato il nostro pulmino a noleggio e scoperto finalmente Palermo. Palermo è un museo a cielo aperto, piena di contrasti, bellissima ma sporca, colorata ma fatiscente, con uno street food spaziale e a buon prezzo che da solo varrebbe il viaggio (a piedi, per smaltire le calorie!).

Per prima cosa abbiamo visitato palazzo dei Normanni, con all’interno la splendida Cappella Palatina, i cui mosaici sono riusciti ad entusiasmarmi. Per la visita del palazzo e della cappella abbiamo impiegato circa mezza giornata, ma bisogna calcolare anche la coda all’ingresso. Consiglio assolutamente una visita, ne vale la pena. A me sono piaciuti molto anche i giardini esterni.

Abbiamo visitato il centro storico di Palermo, con la piazza Pretoria e la bellissima fontana Pretoria, e Piazza Bellini con le sue tre chiese: la chiesa della Martorana (solo all’esterno, perché c’era un matrimonio), chiesa di san Cataldo e chiesa di santa Caterina.

L’ultima giornata a Palermo è stata dedicata alla visita a piedi della città, con i suoi quartieri popolari, il mercato di Ballarò, dove abbiamo pranzato, e il mercato della Vucciria, dove abbiamo pensato due fare uno spuntini, entrambi pieni di gente, di vita, di colori e di profumi.

Abbiamo concluso la giornata alla cattedrale di Palermo. Fuori è bellissima, molto decorata, piena di dettagli, dentro è quasi spoglia, è stata definita un guscio di marmo vuoto e in effetti è così. Però consiglio comunque di dare un’occhiata, è gratis.

Dal 9° al 14° giorno: San Vito lo Capo

Gli ultimi giorni, prendendo uno dei numerosi transfer da Palermo, ci siamo trasferiti a San Vito lo Capo per fare un po’ di vita da spiaggia.

La cosa più bella di San Vito è, ovviamente, il mare. Limpido, cristallino, con una spiaggia bellissima e comoda. Sabbia bianca, morbida e pulita, spiaggia amplissima, fondale che degrada dolcemente. Acqua fredda, come è normale che sia a inizio giugno, ma una delizia per gli occhi.

La spiaggia si trova nel centro abitato, praticamente come sulla riviera romagnola, ma con un mare degno dei Caraibi. La spiaggia è comoda e accessibile e la rendono un posto perfetto per i bambini anche piccolissimi. Il lungomare è pedonale è sicuro, così come il centro del paese. Nel caso poi la vita da mare classica dovesse risultare noiosa dalla spiaggia di San vito partono spessino tour per le isole Egadi in barca e altre gite piacevoli, come la riserva dello Zingaro.

Consigli utili

Dove mangiare

In Sicilia i pasti sono un’esperienza dei sensi che lascia sempre soddisfatti. Abbiamo mangiato divinamente ovunque, anche nel ristorante più turistico, ma alcuni posti ci sono rimasti nel cuore.

Ecco la nostra personalissima classifica dei posti che noi e i nostri bambini abbiamo apprezzato di più in Sicilia:

  1. Ristorante La Medusa, Ortigia, Siracusa. Questo ristorante è, secondo me, non il ristorante migliore provato in Sicilia ma nel mondo. Tutto eccezionale, conto onesto, pasta a pesce senza eguali;
  2.  Pasticceria Terapia Cannolo, Siracusa, con delle cassatine straordinarie. Le cassate però vanno ordinate in anticipo, perché, come ci ha precisato il suo titolare, necessitano del giusto tempo per essere preparate;
  3. Putia del Coppo street food, Noto, cibo di strada straordinario;
  4. Pizzeria Divino Rosso, Marsala. Una pasta con tonno, trito d’aglio e pan grattato che non dimenticherò facilmente;
  5. Ristorante Francu U Vastiddaru, Palermo, cibo di strada semplice ma buonissimo a prezzi stracciati.

Anche a San Vito lo Capo la cucina è divina. Noi abbiamo cenato fuori tutte le sere, e ne siamo sempre stati soddisfatti. Ecco i posti dove abbiamo cenato:

  • I Giorgini, una tartare di tonno spaziale che non dimenticherò mai;
  • Ristorante Rais, un pochino più ricercato ma comunque abbordabile;
  • Pizzeria Pizza e Sfizi, che fa take away ma offre anche tavolini all’aperto;
  • Trattoria du lantirneri, offre busiate e polpo memorabili;

Consiglio una tappa presso la Pasticceria Peralta, dove propongono cassate indimenticabili.

Chiuso a cena, ma per uno spuntino a pranzo un ottimo posto è il Tasty. Tutto delizioso, dai toast semplicissimi, al pane cunzato, alla caprese, arancini, macedonie. Si trova proprio sul lungomare, offre cibo take away ma anche qualche tavolino. Prezzi molto buoni.

Questo è un elenco non esaustivo e spero in continua evoluzione, ma la Sicilia offre ovunque cibo delizioso a prezzi più che abbordabili, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Se volete contribuire ad allungare questa deliziosa lista ve ne sarei immensamente grata, spero di tornare presto in Sicilia, perché ormai è nel mio cuore, e provare i vostri posti consigliati!

Alla prossima!

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