48 ore a Budapest
48 ore, tanto è durata la gita che io ed il mio ragazzo abbiamo deciso di regalarci per San Valentino 2020. Incuriositi dalla rinomata bellezza della città di Budapest e poi convinti dal basso costo dei biglietti d’aereo (45€ A/R) abbiamo prenotato il nostro soggiorno nell’elegantissima capitale ungherese.
Indice dei contenuti
Giorno 1 – Mercato Centrale e Parlamento
Siamo arrivati nella tarda mattinata del 14 febbraio e abbiamo raggiunto l’appartamento che avevamo prenotato nei pressi della centralissima fermata della metro di Astoria (35€/notte). È una posizione che consigliamo a tutti coloro che vogliono visitare Budapest: si tratta di un crocevia delle principali arterie della città e vi passa la linea 2 della metropolitana, che taglia la capitale attraversando il Danubio e quindi collega le due zone di Buda e Pest. Lasciate le valigie in appartamento, ci siamo diretti al Mercato Centrale (Nagy Vásárcsarnok) per mangiare qualcosa di tipico: con il corrispettivo di pochi euro abbiamo mangiato un saporito gulash e bevuto una birra.
Dopo una piccola pausa in appartamento ci siamo diretti verso l’attrazione più suggestiva di Budapest, il suo Parlamento (Országház). Si tratta di una struttura delicata ma imponente, bella sia di giorno, quando risplende il bianco dei suoi mattoni, sia di notte, con un’illuminazione che la rende incantevole. Purtroppo il poco tempo a disposizione non ci ha permesso di visitare le preziose sale interne del Parlamento, ma per compensare abbiamo deciso di osservarlo da un punto di vista molto particolare: abbiamo prenotato online una mini–crociera sul Danubio, di notte. È una delle attività preferite dai turisti, se ne trovano molte e a prezzi molto contenuti (noi abbiamo pagato 9€ a testa), e regala delle immagini meravigliose. Non solo permette di guardare il parlamento nella sua interezza ma dà anche una stupenda prospettiva sui bellissimi ponti della città (Elisabeth Bridge, Liberty Bridge ed il Ponte delle Catene) che attraversano gli oltre 500 metri del Danubio. Dopo la crociera di un’ora, che ci ha allietati anche con musica e vin brulè, siamo andati a cena (sempre piatti tipici intorno ai 10/13€ a testa) e poi a dormire.
Giorno 2 – Castello di Buda, Bastioni dei Pescatori
La mattina seguente, consapevoli del fatto che avremmo dovuto girare la città in lungo e in largo per vedere ciò che avevamo nel nostro itinerario, abbiamo acquistato il biglietto giornaliero dei mezzi di trasporto. Lo consigliamo vivamente a tutti i viaggiatori: con soli 4,50€ permette di usufruire di tutti i mezzi. La metro, inoltre, entra in funzione dalle 4:45 del mattino e chiude intorno a mezzanotte, con corse molto frequenti e puntuali. Fatto il biglietto, ci siamo diretti verso l’altra sponda del Danubio, nella zona di Buda. Essendo piuttosto sopraelevata, consigliato a tutti di usufruire della caratteristica funicolare: con un biglietto di 3,30€ permette di salire agilmente verso un’altra attrazione della città, il Castello di Buda.
Io e il mio ragazzo siamo saliti a piedi e poi scesi con la funicolare, una scelta tanto insensata quanto faticosa! Nella zona di Buda consigliamo di passeggiare sotto l’imponente Castello e camminare poi verso la Chiesa di San Mattia e i peculiari Bastioni dei Pescatori (Halászbástya). Quest’ultima è senza dubbio una struttura unica nel suo genere: in stile neogotico, con un’atmosfera fiabesca, dà un punto di vista sulla città meraviglioso.
Dopo aver passeggiato tra le famose attrazioni e le più anonime ma comunque caratteristiche vie di Buda, siamo scesi (come dicevo, con la funicolare) e abbiamo attraversato a piedi il Ponte delle Catene per tornare verso Pest. Abbiamo dedicato un po’ di tempo alle due strutture religiose più importanti della città: la Basilica di Santo Stefano (Szent István-Bazilika) e la Sinagoga grande (Dohány utcai Zsinagóga). La città di Budapest conserva infatti al suo interno un Ghetto, che fu uno dei più grandi mai realizzati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Dalla zona del Ghetto, dopo una breve passeggiata, consigliamo di visitare il New York Cafè, considerato da molti, e a buon diritto, il più bel caffè nel mondo. Si tratta di un caffè ottocentesco situato al piano terra di un lussuoso hotel. È di solito molto affollato e difficilmente si trova posto, ma per entrare non è necessaria la consumazione e vale la pena farci un salto. Da qui abbiamo preso i mezzi e abbiamo raggiunto un’altra peculiare zona di Budapest, quella del grande parco che contorna il Castello Vajdahunyad, l’area verde più estesa della città. Passeggiare immersi nel verde, sotto il castello fine-ottocentesco, tra giochi d’acqua permette di dimenticarsi per un po’ di essere in una capitale europea. All’interno dei parchi sono situati i Bagni Széchenyi, una delle tante strutture termali della città. Budapest è infatti nota per i caratteristici Bagni che offre, interessanti per la loro particolare architettura e molto frequentati dai turisti che vogliono rilassarsi. Nonostante ne avessimo avuto bisogno, purtroppo noi non abbiamo avuto il tempo di entrarci perché le 48 ore del nostro soggiorno stavano per scadere.
Passando rapidamente per la grande Piazza degli Eroi, un altro dei posti simbolo della città, abbiamo cenato in un buonissimo ristorante libanese (certo non tipico, ma buono ed economico!) e siamo poi andati a dormire. La mattina seguente, dopo un’abbondante colazione, ci siamo diretti in aeroporto per tornare a Roma.
Posso dire, in conclusione, che Budapest è una città che mi rimarrà impressa per vari motivi. Sicuramente per la sua bellezza e per il suo carattere austero che però si lascia scoprire dal turista. Mi ha colpito inoltre perché si tratta di una città ricca, pulita, ordinata, ma economicamente molto economica. Con meno di 115€ a testa, io e il mio ragazzo abbiamo pagato vitto e alloggio. Per il resto, contando che con il poco tempo a disposizione abbiamo “risparmiato” su alcune attrazioni, non abbiamo superato i 200€ complessivi. Se vi ritrovate ad avere bisogno di staccare un po’ la spina e non sapete dove andare, Budapest è la città che può ricaricarvi le batterie.