Turisti per Caso derubati
“Ora stiamo valutando se far slittare la programmazione“, racconta un affranto Patrizio Roversi, “anche se non escludo che qualche puntata potrebbe direttamente saltare“. Negli hard disk rubati c’era infatti tutto il montato delle immagini dell’ultimo viaggio, un lavoro cominciato il 3 gennaio scorso. “Si tratta di un viaggio sulle orme di Darwin“, spiega Roversi: “La circumnavigazione dell’America del sud come l’aveva fatta il grande scienziato, ma nella direzione contraria, dalle Galapagos al Brasile, e in molto meno tempo. Partita il 1° dicembre, la spedizione è ancora in corso“. Il valore delle attrezzature sottratte ammonta a 30mila euro, un danno coperto dall’assicurazione, “il vero problema è aver perso il lavoro di questi mesi“, continua Roversi: “È il classico furto che rende poco o niente a chi lo compie e moltissimo a chi lo subisce. Un furto idiota. Per noi è un danno incalcolabile. Se i ladri vogliono rivendere sul mercato nero la refurtiva non credo che ne guadagnino poi molto: telecamere e computer sono rintracciabili attraverso il numero di matricola, gli hard disk usati non hanno quasi nessun valore“. È una disavventura che ha preso alla sprovvista Roversi per primo: “Villa Aldini, la struttura che ospita la casa di produzione, è un posto molto frequentato, ci sono altri uffici, è vicina a una clinica. E poi io mi sentivo tranquillo, almeno a Bologna, una città che ti trasmette un senso di sicurezza“. Invece ecco l’imprevisto, i ladri di notte hanno segato le sbarre della recinzione e sono entrati. Ora Roversi ha fatto un appello affinché il maltolto venga restituito: “Spero che si rendano conto della sciocchezza che hanno fatto, sia da un punto di vista morale che meramente materiale: non si fa certo un affare a vendere attrezzature del genere usate“. La maggior parte del girato del viaggio è salvo, tuttavia, allo stato delle cose, il team di produzione di “Turisti per caso” dovrà sottoporsi ad un vero e proprio tour de force per rimontare tutto perché il programma sia pronto per luglio. Altrimenti si dovrà accettare che il caso, questa volta, ha voluto che i suoi turisti arrivassero più tardi.
La Redazione