Vacanze volontariato in Madagascar: Martino intervista Sandro Pasotto
Siamo a 50 km a sud di Morombe. Qui Sandro e Rosi nel 2006 hanno iniziato la loro avventura costruendo un piccolo ambulatorio. Attraverso donazioni ed il recupero di materiali sanitari fuori uso hanno trovato praticamente tutte le attrezzature necessarie. L’ambulatorio è ben fornito di farmaci, sia pediatrici che per adulti, e presidi; è dotato di attrezzatura odontoiatrica, materiale per piccola chirurgia, microscopio elettronico, elettrocardiografo e defibrillatore, apparecchiatura per TENS ed ultrasuoni. A inizio anno, l’ arrivo dell’ecografo ha permesso di approfondire le diagnosi prima basate solamente sulla clinica. Ad esempio, è così più agevole “datare” una gravidanza ed escludere un parto podalico. I parti complicati sono molto frequenti, la mortalità perinatale è mal valutabile in quanto nella zona non esistono presidi sanitari. Le donne molto spesso non sanno dire a che mese di gestazione sono. Fino ad ora comunque non è stata svolta attività di ostetricia. Nei casi più complessi le pazienti vengono inviate all’ospedale di Tulear. Nel corso degli anni, un po’ per necessità estrema, un po’ per fiducia acquisita, la popolazione dei villaggi vicini ha cominciato ad affluire sempre più numerosa. Le prestazioni sono in continuo aumento, con patologie diversificate: fino all’estate 2007 venivano visitati in media 650 pazienti/mese, da novembre 2007 a oggi i pazienti visti in ambulatorio sono stati circa 4200, 1300 solo a dicembre. Con la crescita della popolarità dell’associazione, cresce anche il bisogno di strutture adeguate. L’ambulatorio si è rivelato insufficiente ad evadere le richieste e così ha preso corpo il progetto di costruzione di un presidio ospedaliero di 500 mq: nell’ottobre 2007 sono iniziati i lavori e le previsioni sono di inaugurare l’ospedale ad ottobre 2008.
L’associazione cerca personale sanitario interessato a partecipare al “Progetto Ospedale”. Servono internisti ed infermieri e chirurghi e anestesisti per il futuro ospedale.
Cosa c’entra questo con le vacanze volontariato? Martino ha incontrato e intervistato per noi lo stesso Sandro Pasotto. Ma sentiamo dalla viva voce di cosa si tratta…
Martino: Sandro, puoi raccontarci esattamente come funziona la “vacanza volontariato” che proponete? Sandro: Semplicemente noi ospitiamo i volontari (medici, infermieri e personale non sanitario, nella figura di coordinatore dell’attività), che aderiscono al progetto. Il vitto e l’alloggio sono a carico dell’Associazione, gli extra esclusi. A carico dei volontari sono i voli aerei e i transfers da e per l’aeroporto di Tuleàr, che dista da noi 180 km.
M: In pratica un medico che cosa fa quando sta presso di voi? S: l’attività ambulatoriale si svolge solitamente al mattino, dalle 9 fino a mezzogiorno, salvo afflussi eccezionali e poi dopo pranzo si entra in guardia attiva fino alla mattina dopo per eventuali urgenze.
M: E nel tempo libero cosa fanno i volontari? S: I volontari, a turno, restano di guardia. Qualora sia però necessario si reintegrano farmaci e presidi per l’attività del giorno dopo. Altrimenti si va a fare il bagno, si va tra le isole a fare diving e snorkelling, la mattina se ci si alza presto si va a vedere l’alba tra i baobab.
Dr. Sandro Pasotto
Noi facciamo un in bocca al lupo gigante per i lavori per l’ospedale e tutta l’attività dell’Associazione. Come avete letto l’invito per medici, infermieri, biologi, ricercatori a fare un’esperienza di vacanza volontariato è sempre valido: se rientrate in una di queste categorie e avete voglia di contribuire con la vostra professionalità alle attività dell’Associazione, approfittandone anche per fare un po’ di vacanza, basta mettervi in contatto con loro attraverso il sito ufficiale. Se volete discutere di questa e altre iniziative simili, venite nel forum dedicato alle Vacanze Volontariato.