L’altro turismo per caso: i viaggi etici di Solidal Tour

Cari Turisti per Caso, se avete seguito gli aggiornamenti del nostro sito, saprete che stiamo esplorando nuovi modi per fare i turisti e i vacanzieri. Sappiamo che non tutti concepiscono la vacanza allo stesso modo e che esistono diverse alternative per godere appieno di un'esperienza all'estero, alternative per soddisfare chi si sente...
Silvia, 20 Feb 2008
l'altro turismo per caso: i viaggi etici di solidal tour
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Cari Turisti per Caso, se avete seguito gli aggiornamenti del nostro sito, saprete che stiamo esplorando nuovi modi per fare i turisti e i vacanzieri. Sappiamo che non tutti concepiscono la vacanza allo stesso modo e che esistono diverse alternative per godere appieno di un’esperienza all’estero, alternative per soddisfare chi si sente mentalmente inserito in circuiti diversi. Una di queste è senz’altro la vacanza volontariato della quale abbiamo già visto un buon esempio: l’associazione Amici di Ampasilava, attiva in Madagascar.

Questa settimana invece puntiamo a raccontarvi un’altra iniziativa, che potremmo definire di turismo solidale: quella del portale SolidalTour in America Latina.

SolidalTour ha letteralmente inventato un’inedita soluzione turistica, che si colloca a metà tra la vacanza volontariato, il turismo responsabile e il viaggio fai da te punto e basta. Della vacanza volontariato ha la possibilità di rendersi utili in un progetto, come un campo di lavoro o ecologico. Del turismo responsabile ha il coinvolgimento pieno delle comunità locali che ospitano i viaggiatori, concretamente chiamate a organizzare e gestire il tutto e beneficiarie di tutti i proventi. Infine, per quanto riguarda la vacanza fai da te, si tratta di un’esperienza breve, da due giorni a una settimana, pensata per essere inserita all’interno di un viaggio più ampio. Abbiamo intervistato Ivanilde Carvalho, direttrice responsabile del progetto, brasiliana trapiantata a Roma, per farci spiegare meglio come funziona questa formula.

Silvia: Ciao Ivanilde, puoi raccontare ai nostri lettori come funziona SolidalTour e perché è diverso dagli altri canali di vacanza volontariato e di turismo responsabile? Ivanilde: SolidalTour nasce per rendere accessibile l’esperienza di una vacanza volontariato anche ai viaggiatori che progettano e organizzano da soli le proprie vacanze. Spesso la vacanza volontariato tradizionale è una scelta che molte persone non si possono permettere, fondamentalmente per tre limiti che si porta dietro: il prezzo, la necessità di partire in date prestabilite e quella di organizzarsi in piccoli gruppi. Abbiamo cercato un modo di venire incontro a questa richiesta diffusa, per dare una possibilità a tutte quelle persone che sono attratte dal turismo responsabile, sostenibile e equo, ma non hanno il tempo e la disponibilità economica per acquistare un pacchetto completo e tutto compreso tra quelli attualmente in commercio.

Silvia: Quindi esattamente cosa offrite? Ivanilde: Una formula intermedia che consente di inserire un’esperienza di vacanza volontariato all’interno di un proprio viaggio fai da te. Noi facciamo da mediatori per inserire le persone all’interno di situazioni direttamente gestite da comunità locali; soggiorni brevi, da due giorni a una settimana, che possono essere composti all’interno della vacanza che si sta già progettando. Proposte economiche e di breve durata, ma secondo noi di grande intensità. Non un volontariato vero e proprio, ma un’esperienza che lascia massima libertà, offrendo al tempo stesso stimoli e contatti non comuni. Offrire anche una breve permanenza a diretto contatto con una comunità che si alterna nel garantire ospitalità o nel gestire un ristorante collettivo, oppure sentirsi parte integrante, per qualche giorno, di un progetto che garantisce l’educazione di base o la conservazione di un parco naturale, è molto gratificante. E, in questo caso, anche alla portata di tutti.

Silvia: Come sta andando questa vostra soluzione innovativa? Le parti sono soddisfatte? Ivanilde: SolidalTour nasce in seguito a una mia esperienza da volontaria lunga un anno, quindi per prima ho potuto mettere a servizio del progetto ciò che ho toccato con mano. Come risultato riceviamo ringraziamenti da tutte e due le parti: i viaggiatori che vivono esperienze vere e hanno prima di partire il nostro supporto e tutte le informazioni per inserirsi nelle comunità dove saranno ospiti; le comunità locali che sono direttamente coinvolte nella ricezione turistica di cui si occupano totalmente (non chiediamo loro alcuna percentuale, oltre alla quota amministrativa che ci permette di sopravvivere, né interferiamo in alcun modo nella loro gestione). Iniziamo ora a vedere i risultati di questa sinergia ed è davvero molto gratificante. SolidalTour propone itinerari di viaggio in America Latina, in particolare nei seguenti paesi: Bolivia, Brasile, Costa Rica, Guatemala, Perù, Venezuela e Messico. L’offerta è in aggiornamento costante, le richieste delle comunità locali disposte a ospitare turisti secondo questa modalità aumentano, ma SolidalTour deve sempre prima vagliarne la sostenibilità, per prendersi la responsabilità di ciò che sta offrendo. Guardando le proposte pubblicate sul sito, scopriamo che in genere un itinerario di 2 o 3 giorni viene a costare mediamente sui 300 euro e tutto può essere prenotato direttamente on line. Qualche esempio di itinerario? In Bolivia “La ruta del Che”, per ripercorrere il sentiero dove fu ferito e catturato Che Guevara, oppure “Il grande albero” ospiti della comunità del fiume Quiquibey. In Brasile è possibile fare un giro di sei giorni lungo i fiumi dell’Amazzonia Paraense assieme alle comunità Tapajós e Arapiuns, con cui condividere credenze, ritmi, abitudini. In Costa Rica si può partecipare a un fantastico eco campo nella foresta, che fa capo a un progetto più vasto di tutela ambientale della foresta pluviale e di sostegno a scuole e biblioteche rurali nell’area di San Josecito e Los Planes. In Guatemala la comunità di S. Antonio accoglie i viaggiatori nelle proprie piantagioni e aziende di produzione del caffé. In Perù si può salire sulle Ande fino a Cusco e a Machu Picchu. In Messico si può trascorrere anche una sola notte insieme ai nuovi Maya… Se state pianificando un viaggio in Sud America e vi attira l’ipotesi di deviare lungo il cammino per uno degli itinerari solidali proposti da SolidalTour, iniziate a raccogliere informazioni navigando il sito ufficiale. Per discutere di vacanze volontariato e viaggi solidali con gli altri Turisti per Caso questo forum fa per voi, se vi interessa il Madagascar leggete il nostro approfondimento sull’associazione Amici di Ampasilava.

La redazione di Turisti per Caso fa a Ivanilde e al resto del gruppo un grande in bocca al lupo!



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