Cristina di Scambiocasa.com ci spiega come viaggiare da “Turisti per… Casa”!
Turistipercaso: Quali sono le cose che posso aspettarmi e quali no? Ad esempio, devo lasciare frigo pieno e biancheria pulita? Gli animali domestici devo portarli con me? Innaffieranno le mie piante? E la macchina, gliela lascio? Cristina: Esiste una sorta di decalogo & consigli dello scambio casa che noi consigliamo, riporto di seguito qualche punto particolarmente significativo:
- Mettete il vostro accordo per iscritto. Non esitate a porre domande ben precise per evitare dubbi. Telefonate al vostro scambista, naturalmente se non avete difficoltà linguistiche; al telefono ci si conosce meglio. Chiedete di ricevere foto e referenze, se possibile. Se le une o le altre tardano ad arrivare, fate suonare il vostro campanello d’allarme. Una volta preso l’impegno continuate comunque a tenere vivi i contatti, è sempre bene “rinfrescare la memoria”.
- Chi paga cosa? Decidetelo subito. Generalmente le spese correnti, acqua, luce, etc., sono a carico del padrone di casa. Per quanto riguarda il telefono è accettata una breve telefonata per avvertire che si è arrivati in buona salute. Se ci sono casi di necessità l’ospite si regola con un pò di buonsenso, lasciando del denaro che corrisponda alla spesa o un mazzo di fiori, avvertendo di aver dovuto telefonare ma che non si sa qualificarne il costo. Non lasciate che lo scoprano con la prima bolletta, potreste rovinare il ricordo di un bello scambio per poche lire. Lo stesso vale se utilizzerete qualche bottiglia del loro vino o dei loro liquori, bastano poche parole… “I enjoied your wine… Thank you very much”.
- La mia casa soddisferà i miei ospitanti? Due case non hanno mai lo stesso valore economico, ma è ciò che seguirà dallo scambio il vero valore aggiunto. Quindi il nostro consiglio è quello di valutare l’esperienza che ne deriva.
- Lo scambio casa spesso coinvolge famiglie che possiedono animali domestici e che non desiderano lasciarli in un ricovero. Voi amate i vostri animali e desiderate che qualcuno, se non potete farlo voi, si prenda cura di loro. Segnalate subito la loro presenza, fino dai primi contatti e lasciate delle istruzioni su come averne cura. Molte sono le famiglie che possono amare l’idea si seguire i vostri “compagni di gioco”, alcuni però, potrebbero non apprezzare la sorpresa. Se accettate di occuparvene sappiate, comunque, che questo comporta un impegno anche se vi darà certamente delle soddisfazioni…
Turistipercaso: Entriamo nel merito del servizio che offre la vostra associazione attraverso il sito: che tipo di turista sceglie lo scambio di casa? Da una parte viene da pensare ai giovani zaino in spalla con spirito di adattamento, dall’altra alle famiglie che hanno una casa confortevole e cercano una sistemazione dello stesso tipo anche in viaggio. Quale tipologia si avvicina di più? Cristina: Le tipologie sono molto diverse, come dicevo sono famiglie, single, insegnanti e liberi professionisti; persone di cultura elevata interessate ad allargare i loro orizzonti culturali.
Turistipercaso: Siete un circuito internazionale, quindi avrete un’idea della posizione dell’Italia rispetto al resto del mondo: sono tanti gli italiani che scelgono questa soluzione di viaggio? Cristina: Gli italiani stanno scoprendo questo nuovo modo di viaggiare e quando lo provano poi ne sono entusiasti. Abbiamo infatti un tasso di rinnovo dell’iscrizione che sfiora il 94%, una percentuale davvero elevata. Turistipercaso: Possiamo immaginare che le case in Italia siano molto ricercate dai turisti stranieri, è davvero così? Quali sono le mete più cliccate? Solo le città d’arte e le località famose di mare e montagna, o ci sono prospettive anche per chi scambierebbe una casa in periferia? Cristina: L’Italia è la meta più richiesta dagli stranieri, quindi per gli italiani che si iscrivono c’è ampia possibilità di scelta. Le mete più richieste sono le città d’arte ma anche la campagna: io ad esempio vivo in campagna tra Pavia e Milano e non faccio fatica a trovare persone con cui scambiare casa, sono stata in Spagna, Svizzera, Francia, Finlandia, Inghilterra… E ricevo ogni giorni numerose proposte di scambio pur non essendo la zona dove vivo prettamente turistica. Abbiamo molto soci che hanno monolocali o bilocali che scambiano senza fatica, anzi… Di solito facendo buoni affari!
Turistipercaso: Sono molti gli italiani che si scambiano la casa nel territorio nazionale? O siamo più esterofili? Cristina: I nostri soci hanno iniziato a scambiarsi casa anche per weekend, quindi chi si iscrive può scegliere tra il breve weekend in Italia o per una lunga vacanza in un paese lontano… Turistipercaso: Le “tag cloud” più cliccate del vostro sito sono attualmente Parigi, Amsterdam e San Francisco. Quali sono le mete più richieste? Cristina: Ultimamente gli italiani desiderano andare in America e questo è decisamente facile con il nostro sito in quanto la società è americana e abbiamo quindi mostri soci in America. Effetto Obama? Forse! Turistipercaso: È mai successo che siano nate amicizie tra i turisti-alla-pari che si sono messi in contatto attraverso di voi? Vi scrivono poi per raccontarvi a posteriori qualche aneddoto sui propri viaggi? Cristina: Certo! Ci sono famiglie che hanno scambiato casa e poi sono rimasti amici ospitando reciprocamente i figli una volta cresciuti o ci sono persone che addirittura si sono innamorate grazie allo scambio di ospitalità che il nostro sito consente di fare. Mai visto il film “L’amore non va in vacanza?” La sceneggiatrice Nancy Meyers si è ispirata al nostro sito per la trama del film.
Ringraziamo Cristina per i chiarimenti, di seguito invece l’esperienza diretta di un socio di Scambiocasa.Com, Angelo, che abbiamo contattato per farci raccontare in presa diretta come si trova a viaggiare “sentendosi a casa… A casa d’altri”!
Avere una casa e poterne godere altre 100! Molte persone possiedono una sola casa d’abitazione eppure vorrebbero averne una a Madrid, un’altra a Parigi, Roma, Londra, San Francisco Zurigo e, sognando e risognando, un’altra a Berlino, Venezia, Stoccolma, Sydney, New York o a Doha nel Qatar. Come fare? Basta iscriversi a homeexchange.Com e scambiare la propria casa per il periodo di vacanze o anche più a lungo. Aprendosi una posizione (listing) nel sito della Homeexchange per una piccola quota d’abbonamento, si inseriscono un po’ di foto della propria casa e, se si vuole, anche dei dintorni, delle informazioni su di sé e quali destinazioni si vorrebbe visitare, condizioni particolari (eventuale scambio d’auto, animali domestici ammessi/non ammessi, che si hanno oppure no bambini nella famiglia, il numero di scambi fatti in precedenza, giudizi ricevuti e dati su scambi precedenti ecc.). Il proprio listing verrà visitato, qualcuno vi contatterà con una email e se vi attrae concorderete il periodo e tutto il resto ma… Ecco il bello: con queste email ci si conosce un po’ (le lingue straniere aiutano), si “entra” già un pochino nella casa e nella vita altrui e si lascia entrare altri nella propria. Un proverbio irlandese dice “Il tuo miglior amico è l’estraneo che non hai ancora conosciuto”, non è necessario certamente diventare amici con chi si scambia casa ma di certo un po’ ci si avvicina e comunque il proverbio suggerisce di fidarsi del mondo. Già, bisogna fidarsi quando si lascia casa propria in mani sconosciute, ma lo stesso deve fare chi la lascia a noi: lo spirito che anima le persone che soggiornano in casa altrui è quello di rispettare ogni cosa, non già di curiosare, proprio come si vuole che venga rispettato ciò che ci appartiene e soprattutto quello di visitare un paese straniero o una città italiana senza la freddezza e le cose in serie di un albergo. A questo modo si può entrare un po’ più dentro quel paese, lo si vedrà più “da vicino”: ci si va a far la spesa come i residenti, si comunica magari coi vicini di casa (solitamente coloro che scambiano lasciano le chiavi ai vicini e segnalano a chi rivolgersi in caso di bisogno). Se si è particolarmente disponibili è anche bello scambiarsi ospitalità: quando non si può aderire a uno scambio nel periodo che ci viene richiesto si può anche ospitare quelle persone ed essere in futuro loro ospiti. Non è tanto il risparmio del costo dell’albergo che anima questi “scambiatori”, di fatto si spende comunque perché si visiteranno luoghi di interesse ed anche perché non subito si capisce dove è meglio fare la spesa: la cosa che anima è un fatto più culturale, sentirsi a casa… A casa d’ altri. Arrivederci in capo al mondo dunque! Angelo Umana