Ghost Tour… il mistero di Triora
Il Ghost tour prevede un percorso a piedi tra i vicoli del centro storico dell’antica capitale dell’alta valle, per condurre i viaggiatori nel tempo alla scoperta di chiese, conventi, cimiteri e rovine di antichi palazzi, permeate da storie di morte, guerra e sofferenza, toccando i luoghi che hanno segnato le vicende dell’inquisizione. Niente di inventato, ma solo il genuino folklore e le leggende di Triora, nei racconti interpretati dagli Storyteller, le guide narranti del Ghost Tour.
Questa, però non è l’unica novità di quest’anno. Triora, infatti, è approdato sul web con le sue bellezze di oggi e gli orrori del passato e il Museo etnografico locale (www.museotriora.it) è un ottimo punto di partenza per seguire la sua storia del borgo. Nelle sue sale, infatti, sono esposti numerosi reperti – alcuni risalgono addirittura al Neolitico medio (4500-3500 a.C.) – ornamenti funebri e oggetti di uso quotidiano trovati in diversi siti al di fuori dell’abitato tra cui l’Arma della Gastea, una piccola grotta che venne adibita a luogo di sepoltura collettiva, la Tana della volpe, il Riparo della cava, dove sono stati ritrovati numerosi frammenti di un vaso campaniforme di puro stile marittimo, l’Arma della Grà di marmo dove venne alla luce un deposito sepolcrale composto da uno spesso e caotico ammasso di ossa umane, deposte all’interno di una fossa.
Infine, anche una parentesi gastronomica… con il pane di Triora, famoso per la sua lunga conservazione, dovuta alla sapiente miscela di tre farine diverse, accompagnato dal bruss, un formaggio (più è stagionato, più è piccante) ottenuto dalla fermentazione della ricotta. Insomma, un mese di giugno pieno di emozioni e di sapori.