Cavalchiamo i cieli con Roberto Bisa
Trevigliano, classe 1966, Roberto Bisa è istruttore di parapendio e deltaplano, e pilota dal 1987 con 2.900 ore di volo all’attivo. Insieme all’amico Antonio Forato è stato protagonista di questo viaggio da record, entrando a pieni meriti nel Guiness dei primati nel 2013 con il volo più lungo mai compiuto in ultraleggero (22.000 km in 23 giorni) partendo da Cassola (VI) l’8 ottobre e arrivando a Southport (QLD) in Australia il 2 novembre. Sono stati seguiti dai numerosi fan, amici e familiari tramite il sito dove tenevano il loro diario di bordo. I momenti difficili non sono mancati, basti pensare che hanno dovuto attraversare una zona completamente desertica da Jeddah a Riyad molto velocemente perchè l’Arabia Saudita non concede visti turistici ma solo di transito, hanno attraversato una regione del Pakistan in guerra, per non parlare del mar di Timor, uno dei più pericolosi al mondo, e dell’immenso deserto australiano. Questi gli stati attraversati durante la missione da Guiness: Italia, Grecia, Egitto, Arabia Saudita, Quatar, Emirati Arabi Uniti, Oman, Pakistan, India, Bangladesh, Myanmar, Thailandia, Malesia, Indonesia, Australia. Per un totale di 40 aeroporti.
Ma Roberto ora vuole osare ancora di più e ha già progettato la missione riding the skies: to the end of the world (verso la fine del mondo). La nuova trasvolata sarà più lunga (si prevedono 28 giorni), si svolgerà in solitaria e si tratterà di un volo a vista, cioè senza la necessità di un supporto da terra. Questa volta ci sarà un solo aereo ultraleggero protagonista, il suo. La partenza è prevista per il 29 luglio o 1 agosto prossimo da Istrana (TV) o Cassola (VI). I kilometri questa volta saranno 28.000 e l’intenzione è quella di segnare un nuovo record. L’itinerario infatti sarà completamente diverso, il velivolo raggiungerà la Terra del Fuoco sorvolando una ventina di paesi, tra cui: Germania, Inghilterra, Isole Faroe, Islanda, Groenlandia, Alaska, Stati Uniti d’America, Guiana Francese, Brasile e infine Argentina. Questa volta le difficoltà che dovrà affrontare in solitaria saranno altre: attraversare il tratto di mare più freddo al mondo e poi la calotta polare, prima volta assoluta per un aeroplano ultraleggero, sorvolare la foresta amazzonica e le pampas argentine. Nemmeno arrivare nella Terra del Fuoco sarà cosa facile visto che lì i venti possono soffiare fino a 135 km/h…
Un viaggio in solitaria, letteralmente da un polo all’altro, aspetta Roberto Bisa. Che comunque non sarà mai solo. Seguiremo la sua avventura!