Patrizio nella valle del Gran San Bernardo
Tappe del bike tour a Saint Rhémy per un assaggio di Jambon de Bosses, alla Fonte del Citrìn, a Ètroubles per vedere le opere d’arte del museo a cielo aperto, lungo il Rue Noeuf, un canale irriguo che portava l’acqua ai pascoli oggi perfetto come percorso turistico. Patrizio e la sua guida, Ettore, incontrano anche un gruppo (minaccioso?) di Lanzette, le maschere del Carnevale storico della Coumba Freida, un appuntamento imperdibile che si tiene in febbraio a Étroubles.
Sceso dalla e-bike, Patrizio fa la sua “sosta del pellegrino” nell’agriturismo e poi nell’allevamento di Angelo e Sylvie, dove finalmente incontra le vacche valdostane, che come da tradizione pascolano in alpeggio, contribuendo a definire e a proteggere anche il paesaggio!
Ultima tappa della Via del Sale: l’assaggio dei P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) valdostani. Il più strano è il Teteun, un salume ricavato dalla mammella di mucca salmistrata e cotta, celebrato ogni anno a Gignod in una bella festa di fine agosto (Fëta di Teteun & della lumaca). Gli altri sono il Boudin, un salame allungato con patate e barbabietola; la Salée, Tseur achetaye, o Carne Salata aromatizzata anche con l’aglio; la Mocetta, evoluzione della Salée essiccata e stagionata. La famiglia comprende anche una DOP (Denominazione da Origine Protetta): il Lardo. Di fronte a queste eccellenze l’importanza del sale diventa lampante, un brindisi dunque: al sale!
Un progetto di Italia Slow Tour in collaborazione con la Regione Valle d’Aosta