Nel cuore della Sicilia senza tempo
Non solo mare, dunque, ma dal cuore dell’isola nasce la proposta turistica di un alternativo “mare di cose” da scoprire: siti archeologici e musei, castelli, riserve naturali, laghi, beni architettonici, gastronomia, artigianato, sagre popolari, miti e leggende. È il Distretto dell’entroterra siculo, ancorato nominalmente a uno straordinario evento: il faticoso ritorno nella sua terra di una splendida statua dall’ampio panneggio, raffigurante la Dea Demetra e portatrice del sogno di rinascita di una piccola e fiera comunità: quella degli antichi Morgeti, oggi Aidonesi. Il Distretto fonda le sue radici su un sistema locale forte, coeso, caratterizzato da creatività imprenditoriale, da capacità di innovazione e dalla operosità delle collettività locali, il tutto secondo le logiche vincenti dello sviluppo endogeno. Enti pubblici e imprese private convergono e sottoscrivono un patto d’alleanza per perseguire due obiettivi comuni: rispondere alla nuova tendenza della domanda turistica, la c.d. “total leisure experience” e, nel contempo, individuare strategie di comunicazione e di intrattenimento dei viaggiatori nel proprio territorio. È mutato il comportamento internazionale del consumo turistico, divenendo in prevalenza, nell’ultimo decennio, ricerca di un “altrove”, di “altro”, in controtendenza rispetto alle precedenti, ormai usurate, domande di omologazione tipiche del turismo di massa.
Il Distretto Dea di Morgantina, ben interpretando tale trasformazione, si colloca, forte delle sue peculiarità, nel settore del “turismo della cultura” e delle sue componenti: la comunità, le relazioni umane, la storia, la geografia fisica, i prodotti naturali. Un segmento del turismo caratterizzato dalla ricerca di soddisfazione dell’immaginario dei viaggiatori, capace di trasformare le visite nei sei comuni in esperienze di piacevolezza globale, in realizzazioni positive del tempo libero. Gli ospiti ideali del Distretto sono i viaggiatori a caccia di emozioni sensoriali, di autenticità e di memoria dei luoghi da visitare, attenti non tanto alle mode e ai movimenti standard dei flussi, quanto, piuttosto, al contenuto e al significato del loro viaggio.
“Le Vie Verdi della Dea”
L’area del Distretto comprende alcune aree di grande valenza naturalistica e storica, oggi protagoniste di alcuni dei più affascinanti itinerari naturalistici della penisola. Partiamo da Enna con i suoi due percorsi naturalistici ed antropologici “Il fiume scultore”, con il Sentiero Natura Monte Capodarso e ancora “Il mito che diventa storia”, 2,4 Km lungo il magnetico Lago di Pergusa con i suoi fenicotteri e i cigni reali.
Spazio agli amanti dello sport con il percorso naturalistico-sportivo lungo il Lago Nicoletti nella zona di Leonforte percorribile a piedi e in bicicletta per giungere nel territorio di Caltagirone con i percorsi trekking nel Parco Minerario Floristella Grottacalda, luogo in cui l’uomo ha scolpito la terra e la terra ha scolpito l’uomo, un museo a cielo aperto che testimonia l’ingegno, la fatica di generazioni di lavoratori e le divergenze sociali da loro subite e ancora nella riserva naturale orientata di Grottascura Rossomanno Bellia, in cui immergersi nella natura incontaminata e in tracce di insediamenti umani di diversa datazione. Tra questi l’abitato medievale di Rossomanno, i resti dell’attività funeraria di un popolo della protostoria siciliana e infine il Conventazzo costruito sulle rovine medievali da frati benedettini.
I più sportivi potranno poi mettersi alla prova con percorsi pensati appositamente, come l’itinerario “Sport secondo Natura”, 8 km lungo il lago artificiale “Nicoletti” nato dallo sbarramento dei torrenti Ammaro e Bozzetta. Un punto di riferimento per quanti amano praticare sport acquatici tra cui wakeboard, sci nautico, vela, canoa, ma anche mountain bike e arrampicata su parete artificiale, il tutto a contatto con la natura nella piacevole cornice del Monte Altesina e del Castello di Guzzetta.
Gli itinerari “Natura fiabesca” nel Bosco di Santo Pietro e “Dove il fuoco incontra l’acqua”, percorso dedicato alle Forre laviche del Simeto, caratterizzano la zona di Caltagirone, un territorio ricco di natura e di storia, con il Museo regionale della Ceramica di Caltagirone, in cui sono conservate vaste raccolte di ceramiche, 2500 reperti, che spaziano dal IV millennio a.C. all’età contemporanea.
La perfetta commistione uomo-natura alla scoperta di una variegata alternanza di luoghi incontaminati e di presenza umana caratterizza il percorso nella zona di Leonforte “Uomo e Natura a dominio dei tre Valli”. Immergersi nei boschi di lecci e roverelle, stupirsi della contrapposizione tra l’enormità dei costoni di argilla e quarzarenite, originatisi 25 milioni di anni fa, e la fragile delicatezza dei ciclamini d’autunno e dei cisti di primavera che vi fioriscono accanto.
Tutto questo senza dimenticare il rosso dell’arancia, il giallo delle pesche, l’oro dello zafferano, l’odore delle mandorle, l’ondeggiare del grano inebriano i sensi del visitatore. Molti dei prodotti di questa terra hanno il marchio I.G.P. e il D.O.P. per l’eccellenza e la tipicità dimostrata. Non poteva che essere l’eccellenza il risultato delle terre prospere della Dea di Morgantina, qualità che viene portata a tavola. I frutti della terra sono lavorati, miscelati e cucinati per omaggiare con l’essenza dei sapori veri i palati alla ricerca di primitive esperienze.