Cacao e vaniglia
Con un po' di dolcezza puoi cambiare una giornata cupa. Basta solo una tazza di cioccolata. Prova...
C’era una volta, una bimba dagli occhi di giada di nome Vaniglia. Abitava in una casetta ai margini del bosco vicino ad una grande quercia. Dotata di un temperamento sveglio, dai modi garbati e gentili. Il suo vicino di casa al contrario era un ragazzo scontento, perennemente arrabbiato col mondo intero, un tipo livoroso, dalla fronte aggrottata e lo sguardo torvo. Non poteva chiamarlo perchè non possedeva un nome, Vaniglia non capiva come potesse esistere un ragazzo il cui nome era fuggito lontano, pur di non avere a che fare con lui. Molti preferivano evitarlo. Vaniglia era una bimbetta accogliente: lo invitò a casa sua col pretesto della merenda del pomeriggio. Senzanome si presentò sulla porta di casa, con un cipiglio che rendeva il suo viso stanco e sciupato. Lei lo fece entrare in cucina, gli diede la sedia meno scricchiolante che aveva. Col sorriso gli porse una brocca fumante, la versò in una tazza color avorio leggermente sbeccata da un lato. Nell’aria si sentì un profumo intenso e vellutato. Senzanome guardò nella tazza, vide un liquido denso e scuro come una notte da lupi, poi fissò gli occhi di giada per alcuni istanti, avvicinò le labbra al bordo della tazza color avorio e lentamente a piccoli sorsi assaggiò quella delizia mai provata prima. Il cipiglio lasciò il posto ad un timido sorriso che rischiarò il suo viso, la fronte divenne liscia e lo sguardo disteso. Un compiacimento interno scaldò il cuore di Vaniglia. Senzanome fece cenno di volerne ancora una tazza, prontamente venne accontentato. Assaporò la fragranza, l’aroma delizioso, una sensazione di benessere gli attraversò il suo essere. D’improvviso smise di avercela col mondo intero, sorrise guardando i meravigliosi occhi di lei. Basta rabbia e livore, d’ora in poi sarebbe cambiato, diventando più buono, in pace con sè stesso e con gli altri. Potenza della bontà e della dolcezza, merito del cacao.
Senzanome uscì dalla casetta ai margini del bosco con una leggerezza mai provata prima, istintivamente si mise a salutare tutti, ricambiato. Pensò a Vaniglia, mormorò sottovoce – Cacao e Vaniglia stanno bene insieme – Un’amicizia destinata a durare nel tempo, suggellata da una tazza di cioccolata fumante, in fondo la vita è proprio buona…