La fontana magica
La felicità negli occhi
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Cana era piccina, quando scoprì qualcosa di veramente incredibile. Lei e la sua famiglia abitavano in uno sperduto chalet, immerso nel più profondo e sconosciuto Tirolo. I suoi unici amici erano gli uccellini che con le loro melodie, ogni giorno, le tenevano compagnia. Era solita addentrarsi in un boschetto lì vicino, per andare ad immergere i piedini nell’acqua gelida di un ruscello. Non le importava di sentir freddo, per lei quello era tanto divertente. E se non era inverno, chi poteva mai toglierle quel piacere di veder scorrere l’acqua che tra i sassolini, faceva un rumore così piacevole. Un bel giorno, però, qualcosa cambiò per sempre. Lei era in quel bosco, quando sopraggiunse un terribile temporale. Povera piccina tutta inzuppata, correva senza sapere dove andava. Gli scrosci d’acqua le impedivano di ricordare il percorso. Fu così che svenne. “Ma chi è questa bimba?” disse un anziano ometto con la barba, quando qualche ora dopo, finita la burrasca, la trovò sdraiata per terra. La prese tra le mani e la portò in casa. Le tolse gli indumenti bagnati e la copri’ con una calda coperta, vicino ad un camino acceso. “Giù Milu'” borbotto il vecchio al suo cane che le stava leccando la faccia. Non passò molto tempo, quando la cucciola aprì gli occhi. Incontrato lo sguardo dell’anziano signore, sobbalzò “Tranquilla piccola, non ti faccio del male!” disse lui. “Ti ho trovato tutta infreddolita nel bosco. Tieni, bevi questo, ti farà bene!” e intanto le porse una tazza di cioccolata calda. Intimorita, Cana prese la tazza tra le mani e si scaldò, assaporando quel gusto che le piaceva cosi’tanto e che mai aveva provato prima. Visto che la bimba continuava a rimanere sempre un po’ spaventata, le mostrò una cosa incredibile. La portò in una stanza buia e quando accese la lanterna che aveva in mano, Cana vide davanti a se tanto cioccolato che scendeva maestosamente da una particolare fontana. I suoi occhietti rimasero strabiliati. “Ma cos’è?” furono le prime parole che pronunciò. E così, scoprì un mondo magico. Una fontana con tanta cioccolata calda che scorreva a fiumi e non si fermava mai… Le sembrava impossibile ciò. Non aveva mai visto una cosa così. “Ma si può toccare?” disse lei. “Certo piccola e ne puoi mangiare quanta ne vuoi!”. Non poteva credere ai suoi occhi. Tutto quel cioccolato… un sogno poter immergervi il dito per assaggiare quella piacevole sensazione. E da allora, non passò giorno che Cana, nel suo solito giro nel bosco, non andasse a trovare quella casetta che mai prima aveva visto. Dove un signore tanto buono e il suo cane, divennero i suoi unici amici, allietandole intere giornate, con chiaccherate e buonissime cioccolate.