Ciocco e la crema nera
Aveva degli insoliti capelli rossi e degli occhi grandi neri e sinceri, che lasciavano sempre trasparire quello che pensava e sognava. Era dotata di una fervida immaginazione, che la faceva parlare con le piante e con gli animali, come se li capisse davvero.
Ora che si avvicinava il suo diciottesimo compleanno, avrebbe potuto finalmente lasciare il paese e visitare il mondo. Lo desiderava tanto e si domandava tra sé e sé “Che cosa potrò portare con me oltre queste terre, che mi possa aiutare a sopravvivere?” Pensò “potrei fare molta crema nera, da portare con me per rivenderla durante il viaggio alle belle signore di buona ventura”. In effetti, essa aveva nel suo campo degli alberi che producevano le fave di cacao. Un frutto che aveva imparato a essiccare e pestare per ottenere una poltiglia che spalmata sul viso, le aveva consentito di proteggersi dal sole e di mantenere la pelle bella e morbida nonostante il duro lavoro da contadina.
Così fece. Ne preparò una gran quantità. Poi però non sapeva dove metterla e mentre rifletteva se ne spalmò un po’ sul viso come faceva ogni domenica e si avviò a svolgere i suoi lavori.
Munse la sua mucca e mise sul fuoco il latte a pastorizzare, ma mentre lo faceva le cadde dal viso una buona quantità d’impasto di cacao, che subito a contatto col latte ne cambiò l’aspetto. Si disperò per il pasticcio combinato e disse “ Cosa me ne faccio ora di questo latte sporco?” e così dicendo spense il fuoco e scappò fuori a piangere. In realtà il cacao aveva sì scurito il latte, ma non poteva sapere che gli aveva anche donato un gusto più dolce e deciso.
Quando tornò dentro casa alla fine della giornata, si era quasi dimenticata del latte e cacao che aveva lasciato raffreddare e scoprì così che si era creata una magia: il miscuglio si era solidificato, diventando una barretta da rompere e sgranocchiare. Ciocco era sbalordita, il sapore che si sprigionava in bocca era dolce, avvolgente ed unico.
Ed è per questo che quando girò il mondo vendendo a tutte le genti queste gustose e dolci barrette, diventò famosa per aver creato una cosa buonissima, che tutte le generazioni future avrebbero chiamato cioccolato.