Rotellando per l’Italia!

La nostra guida per caso dei viaggi accessibili Rotex ci racconta il suo viaggio senza barriere
Turisti Per Caso.it, 28 Giu 2012
rotellando per l'italia!
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Rotex (ovvero Fabrizio) non ha certo bisogno di presentazioni sul nostro sito: da diversi anni ormai è la nostra Guida per Caso dei Viaggi Accessibili e ha pubblicato su turistipercaso.it più di 25 diari di viaggio senza barriere… Seguiamo quindi molto attentamente la sua ultima impresa: Rotellando in Italia!

Un viaggio di 6000 km attraverso tutte le regioni italiane assieme a Vito Raho -fotografo e guida turistica- con l’obiettivo di “(…) Raccontare il viaggio di un “rotellato,” ma soprattutto scoprire storie di disabilità e diversità in tutto il Bel Paese, in cui l’’approccio al “diverso” viene vissuto in modo differente dal nord al sud, da est a ovest, dalla provincia alle grandi città, dalle Alpi al Mediterraneo. Una scoperta del territorio e delle persone, che nonostante la “diversità” vivono in perfetta “normalità”.”

Appassionatevi come noi al diario di viaggio di Rotex e alle splendide immagini di Vito sul blog Rotellando by VanityFair. Di seguito facciamo quattro chiacchiere con lui, in attesa di pubblicare anche tra le nostre pagine qualche pagina di questo viaggio senza barriere!

Rotellando in Italia: ne parliamo con Rotex!

TPC: La domanda più banale: com’è andato il viaggio?

Rotex: Il viaggio è andato molto bene, lo scopo che ci eravamo prefissati ovvero quello di toccare tutte le regioni d’Italia è stato mantenuto (tranne la Sardegna che purtroppo per motivi di tempo e di budget abbiamo dovuto lasciare fuori, spero ci siano altre occasioni), in particolare siamo riusciti a raccontare ed incontrare molte storie di persone con disabilità ma che vivono in piena normalità e soprattutto con molta positività e ci hanno veramente entusiasmato.

TPC: Come siamo messi in quanto ad accessibilità? Quali sono gli errori più grossi in cui ti sei imbattuto e quali invece gli esempi virtuosi?

Rotex: L’Italia dal punto di vista dell’accessibilità non è sicuramente all’avanguardia ma si sta lentamente muovendo, anche se non ci sarà mai un posto totalmente accessibile per questo è necessario abbattere prima le barriere culturali, facendo capire, anche da parte di chi è disabile, le proprie necessità dopo di che anche quelle architettoniche cadranno. Quello che ho potuto verificare è che c’è una grande disponibilità da parte degli italiani. Spesso però capita di trovare scivoli nuovissimi ma con forti pendenze, molto spesso a giustificazione vengono date delle risposte tipo “tanto ti aiutiamo noi… tanto c’è chi ti accompagna che ti può aiutare” ma rendere accessibile significa far in modo che le persone con ridotta mobilità possano essere il più possibile autonomi. Mi è capitato di dormire in alberghi, con molte stelle, che nonostante tutti i conforts e tutte le attenzioni nei bagni avessero solamente i maniglioni (posti a casaccio) e nemmeno il seggiolino per sedersi. Forse pensavano che uno che non cammina sta in piedi quando fa la doccia, e poi viene data una sedia da giardino, che va benissimo ma è pericolosa negli spostamenti e si può scivolare oppure di luoghi in cui ci sono tutti i maniglioni e gli ausili ma messi solamente perché devono essere messi. In un hotel mi è capitato che non potevo chiudere la porta del bagno perché i maniglioni più la mia presenza ostacolavano la chiusura. Come spesso capita vengono fatte le cose solamente perché c’è una legge che norma. Poi ci sono luoghi che non sono adattatati ma la disponibilità e la voglia di renderlo accessibile lo rendono immediatamente.

TPC: Chi è il tuo compagno di viaggio? Cosa vi siete “scambiati” viaggiando assieme?

Rotex: Il Rotellando si è potuto attuare solamente grazie all’appoggio di Vito Raho, lui nella vita fa la guida turistica pertanto ha una conoscenza dell’Italia e dell’Europa molto più approfondita di me. Vito lo si può definire un vero viaggiatore e conoscitore dei luoghi che incontra, io sono un po’ più superficialotto. Vito alias Reflex ha raccontato tutto il viaggio fotograficamente, dando la sua visione di “normale” utilizzando l’obiettivo come mezzo comunicativo riuscendo a cogliere momenti che le parole non sarebbero in grado di raccontare. Da lui ho imparato che se è vero che non ci sarà mai un luogo totalmente accessibile è altrettanto vero che tutti i luoghi lo possono diventare con l’aiuto di un amico.

TPC: E’ stato prevalentemente un viaggio di “incontri”: in attesa di leggere il tuo diario, ce ne racconti uno in particolare che ti ha colpito?

Rotex: E’ difficile sceglierne una, ognuna di loro ha una particolarità che poi messe insieme formano le paure, le insicurezze, la tenacia, la rabbia e la gioia e il sorriso che hanno le persone “diverse”. Se vi va di leggere il blog di rotellando le troverete tutte http://rotellando.vanityfair.it/.

TPC: Tra le tappe che hai toccato, quale vorresti consigliare ai turistipercaso?

Rotex: Se devo fare una scelta in base all’accessibilità forse sceglierei una città come Torino che si sta muovendo molto per renderla comoda ai rotellati, così come il Salento che è un luogo che tanto mi piace (ma non ditelo a Vito/Reflex essendo lui di Leuca poi si gasa troppo). Mi hanno sorpreso i paesaggi della Basilicata (Pietrapertosa e Castelmezzano), o paesini come Mondaino nelle colline del riminese ma so di essere banale ma non c’è un posto che non si possa amare in questa Italia.

TPC: Come incoraggiare tutti coloro che non viaggiano perché intimoriti dalle difficoltà o dagli ostacoli?

Rotex: C’è un modo molto semplice, non pensarci e viversi il momento, non preoccuparsi di come si arriverà in un luogo, ci si arriva sempre alcune volte più velocemente altre meno ma non c’è posto che non meriti di essere visto. Non c’è bisogno di andare in Australia o in Giappone basta regalarsi delle mezze giornate nei posti vicino a casa: un borgo, un quartiere, un paesino vicino a casa e vederlo con occhi diversi, poi piano piano ci si allontana sempre di più, sino a quando si prende la “viaggite” e allora c’è da preoccuparsi perché non si guarisce più….