E ora… isoliamoci!
Dall’arcipelago toscano alle Pontine, poi giù verso il Golfo di Napoli. E in Sicilia, Eolie ed Egadi, autentici gioielli
L’abbiamo già detto più volte: se fosse per noi trasformeremmo Adriatica in una sorta di autobus del mare, una circolare tirrenica che fa continuamente il giro delle coste e, soprattutto, delle isole che stanno fra Toscana, Lazio, Campania e Sicilia. Da un punto di vista marino sembra di snocciolare la collana di un magnifico rosario, fatto di vere e proprie perle: bastano poche miglia e, navigando dall’una all’altra, si visitano alcuni dei più bei posti del mondo.
Dall’Elba a Capraia, da Pianosa a Montecristo e poi giù, fino a Ponza o Ventotene, Ischia, Procida e Capri, si articola un itinerario davvero unico al mondo. Poi basta poco per raggiungere le
Eolie, che sono un catalogo di biodiversità impagabile,
da Stromboli e Vulcano fino ad Alicudi e Filicudi. A
Ustica (che per noi bolognesi evoca una tragedia ancora aperta), purtroppo non siamo mai stati. Ma, in compenso, sappiamo bene che le
Egadi, arcipelago di fronte a Trapani, sono gioielli altrettanto preziosi. Soprattutto
Marettimo dove vorremmo tanto tornare.
La cosa che colpisce nelle nostre isole è il comune denominatore del mare bellissimo e della loro storia. Per me-Syusy un viaggio come questo ha, appunto, rappresentato un itinerario sulle tracce della Civiltà, ancora misteriosa, che ha colonizzato il Mediterraneo prima di Greci, Fenici o Etruschi: i Popoli del Mare, che forse erano reduci da una catastrofe atlantidea, forse venivano dal Nord. Dopodiché ognuna di queste isole è un mondo a sé, ognuna ha una sua identità. Anzi, si può dire che il concetto di isola porta con sé anche un concetto di esasperata identità, anche individuale: si dice che gli isolani, in generale, abbiano caratteri forti e siano ognuno fatto a modo suo. Certo la gente che si incontra non è mai banale: per noi ogni isola ha sempre rappresentato una relazione importante con una o più persone particolari e indimenticabili. Se vi interessa visitarle in barca, seguite gli itinerari di Adriatica e salite a bordo: basta semplicemente connettersi al sito di Velisti per Caso.