Suggestioni etniche e retrò… a Parigi
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Belleville bobo
Visite culturali a parte, per contenere i costi e aumentare il divertimento, dirigetevi verso uno dei quartieri più animati e popolari: Belleville, multietnico e frequentato anche da bobo (borghesi- bohémien) e artisti. Dato che fa freddo, la visita non parte dal suo vasto parco ma da Le Zorba, al 137 di rue du Faubourg-du-Temple. Il locale dove prima o poi tutti finiscono per passare, non è altro che un bar con tavoli di formica e sedie di plastica, ma l’atmosfera è piacevole e spesso ospita concerti. Poi, via: tra piazzette e boulevard scoprirete che il quartiere offre ogni suggestione: si può prendere un tè alla menta e fumare il narguilé, mangiare cinese o africano, giocare a bocce. Ma il meglio lo dà martedì e venerdì mattina, quando si svolge il suo vivacissimo mercato.
A cena nei bistrò
Per cenare in città, occorre fare attenzione: da evitare le trappole turistiche del centro dove si spende tanto e si mangia male. Ma anche nella Ville Lumière si può cenare bene spendendo relativamente poco. Se amate quell’atmosfera un po’ rétro ed esistenzialista dei vecchi bistrò con le poltroncine sdrucite e la pulizia approssimativa: siete nel posto giusto, non avete che l’imbarazzo della scelta. Il menu è di solito poco entusiasmante (baguette au jambon, soup du jour e pollo arrosto) ma l’atmosfera è impagabile e i prezzi contenuti. Provate Au Bougnat in rue Chanoinesse 26, dove si cena discretamente con meno di 20 euro. Un altro locale piacevole, in un quartiere molto branché, è Bar Bouille in rue de Bretagne 13, ottimo per lo street spotting. Puntando all’etnico ecco due indirizzi indiani buoni ed economici: Mahatma in 23 rue Vignon e il vegetariano Krishna Bhavan (sotto i 20 euro, niente alcolici) rue Cail 24 (metro La Chapelle).