Il tridente misterioso di Paracas
Il Candelabro è una curiosità meno nota delle linee di Nasca ma altrettanto misteriosa. E’ un enorme “segno” inciso sul terreno circa di 50 metri che assomiglia ad un candelabro ma ha più l’aspetto di un tridente. Si vede dal mare, o dall’alto naturalmente, ed è fatto di linee solcate sul terreno deserto della penisola, che per l’azione dell’alternarsi di temperatura del giorno e della notte si solidificano fino a rimanere indelebili nel tempo. Già, da quanto tempo sono lì non è dato sapere… Il candelabro avrà la stessa età delle linee di Nasca?
Le ipotesi sono tante:
Serviva ai pirati come segno di riconoscimento dal mare della presenza di un riparo importante come il golfo di Paracas, che costituisce l’unico approdo per chilometri su quella costa?
Era il simbolo di Josè Martì il grande politico e poeta cubano eroe del sud America? Ma non è provato che sia passato di qui.
Sono stati gli extraterrestri? Ipotesi sempre valida, come sapete, soprattutto quando si parla di linee che si vedono dall’alto a bordo di una piccola astronave che ha la necessità di avere segni sul terreno che indichino i luoghi adatti ad atterrare.
Ma c’è una ipotesi affascinante che ha dei collegamenti mitologici e a me piace di più: questa è la patria di Wiracochia, il dio che aveva il suo regno sulle Ande e che come simbolo aveva il tridente. Egli segnò il suo territorio con questa immagine e ancora oggi noi -stupiti, ammirati ed increduli- quando arriviamo in Perù non possiamo spiegare in altro modo le magie che ci troviamo ad ogni passo…