Perdersi nel deserto
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LA RICCHEZZA DI TOZEUR
Il sud della Tunisia era l’avamposto più meridionale dell’Africa romana, dove alcune città, tra cui Tozeur, formavano il Limes Tripolitanus, una linea di fortificazioni posta a difesa del confine sud occidentale dell’impero. Tozeur e Nefta sono le due città più grandi della regione dello Jerid. Tozeur, centro politico e commerciale, è ricca di palme, con 200 sorgenti che zampillano. Il quartiere di Ouled Haddef rappresenta il cuore della città antica e fu costruito nel XV secolo con una cinta muraria tutta in mattoni fatti a mano. Anche gli edifici hanno un’architettura particolare, che si ritrova soltanto qui e a Nefta, con le facciate delle case in mattoni che disegnano, sporgendo, motivi ispirati alla calligrafia islamica. La sua intricata struttura urbanistica, con viuzze strette e camminamenti a zig-zag è stata studiata per far fronte alle tempeste di sabbia che si abbattono sul paese soprattutto in primavera. Merita una visita il museo Dar Cherait, in realtà un centro culturale che comprende un museo dedicato agli aspetti della vita quotidiana tunisina con statue di cera e ambienti perfettamente ricostruiti. A est e a sud di Tozeur si estende la vasta oasi lussureggiante situata proprio ai margini del Chott el Jerid, il lago salato. Nell’oasi, grazie a una rete di canali costruita nel 1270 che distribuisce l’acqua, oltre alle palme da datteri (quelli di Tozeur sono considerati i più buoni del mondo) crescono piante di melograno, fichi e banani. Al limite meridionale sorge il villaggio di Abbes, e poco lontano il Marabutto di Sidi Ali Bou Lifa, famoso per l’enorme albero di giuggiolo che vanta una circonferenza di ben 10 metri e che, secondo la tradizione, fu piantato quattro secoli fa dal santo a cui l’edificio è dedicato. Qui si trova anche il Paradiso, un vivaio-giardino ricco di piante mediterranee, esotiche e di un’incredibile varietà di fiori. Un elegante ristorante in mezzo alla palmeraie è il Planet Oasis Tozeur (www.planet-oasis.com) in villaggio di tende berbere (molto chic) dove potrete anche assistere a un spettacolo di suoni e luci, proprio nel cuore dell’oasi. Per divertirsi www.sahara-lounge.com, un Eco-park con ponti tibetani e percorsi avventura tra le palme; dal café-terrazza dell’Eden Palm (www.eden-palm.com) si può partire per scoprire il ciclo delle stagioni e la vita nell’oasi, le specie vegetali, le palme da dattero e i loro frutti.
LE 24 MOSCHEE DI NEFTA
Il sito romano di Nefta è un importante centro religioso tradizionalmente legato alle confraternite mistiche del sufismo. I vecchi quartieri del paese riescono ad accogliere ventiquattro moschee e più di cento marabutti. A rendere particolarmente suggestiva la città vecchia di Nefta sono le vie strette spesso coperte da volte a botte, le molte cupole dei marabutti e le facciate delle case trapuntate di mattoni a motivi geometrici con la stessa architettura che si trova anche nel centro di Tozeur. L’oasi di Nefta, molto vicina al lago di Chott El-Jerid e al confine con l’Algeria, si divide in due grandi palmeti: quello di La Corbeille a nord e quello di Paradis, il più vasto dei due, a sud. Il primo è un profondo avvallamento quasi circolare coperto di palme sul quale si affaccia la città vecchia. Le due zone sono collegate tra loro da una rete alimentata dalle oltre 150 sorgenti di La Corbeille. È possibile entrare in una delle piantagioni di datteri dove vengono offerte bevande a base di succo di palma oppure sigari fatti con le foglie di queste piante.