Con Syusy alle Canarie

Incontriamo i Guanci, antichi abitanti di Lanzarote e scopriamo l'architettura sostenibile di Tenerife
Syusy Blady, 31 Mag 2010
con syusy alle canarie
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Alle Canarie sono andata seguendo la rotta di Adriatica che partiva per il suo Giro del Mondo. E mentre Patrizio, partito in barca da Gibilterra, sfiorava soltanto le Canarie, lungo la rotta che obbligatoriamente i Venti Alisei disegnano verso l’America, io viceversa mi sono fermata a Tenerife, per sviluppare alcune mie curiosità in merito alla storia di questo Arcipelago.

IL TEIDE

Teoricamente queste Isole sono state “scoperte” attorno al 1312 (in particolare Lanzarote è stata scoperta dal navigatore genovese Lanzerotto Malocello) ma certo non si può dare una data di scoperta di Isole tanto importanti, con una Tenerife che si staglia in bell’evidenza nel blu del mare col suo grande Vulcano Teide. Lo stesso Cristoforo Colombo, nella sua rotta verso l’America (tra l’altro sembra dal gossip dell’epoca che lui qui avesse una fidanzata, per cui si fermò a Gran Canaria) vide eruttare il Teide. Io sono salita fino alla sommità di questo Vulcano, lungo una strada assolutamente da percorrere per vedere il meraviglioso paesaggio che sta sotto. Come in ogni luogo vulcanico la natura è rigogliosissima, e c’è ogni specie di coltivazione di frutta. Quando però si comincia a salire il paesaggio diventa desertico, e pieno di picon (lapilli di lava raffreddata). Un po’ come i sassolini porosi che si mettono dentro ai vasi del terrazzo per drenare l’acqua. In cima ci sono strani spezzoni di roccia, che disegnano un paesaggio particolarissimo, ma c’è anche un Albergo dove ci si può fermare a mangiare… Lì m’è venuto da pensare al terrore del Vulcano che avranno avuto i Guanci, gli antichi abitatori delle Canarie: per loro era un Dio che, se si arrabbiava, diventava terribile.

I GUANCI E ATLANTIDE

Già… I Guanci! Popolazione misteriosa e importantissima per capire la nostra storia. Di loro si conserva una quantità di scheletri e teschi al Museo locale. Erano una popolazione bianca, alta, coi capelli chiari o rossi. Oltre al Teide adoravano una Dea di cui sono rimaste statuette che ce la mostrano con le gambe incrociate all’indiana, e una figura stilizzata. E questa Dea si chiamava Tara, proprio come le Dee dell’India! Oltretutto i Guanci mummificavano i morti e avevano un sacro terrore… Del mare! Ma com’erano arrivati fin lì, in mezzo all’Atlantico? Più che “arrivati”, non è che c’erano semplicemente “rimasti”? Cioè rimasti isolati in seguito ad un evento catastrofico verificatosi proprio lì, in quella zona, in mezzo fra le Azzorre e la Spagna? Se ricordate nel numero precedente di questa rivista vi ho mostrato l’immagine satellitare di quella strana concrezione sommersa in mezzo all’Oceano che sembra quasi una costruzione umana, proprio da quelle parti… E guarda caso tutta quella zona è da sempre sismica, vulcanica e instabile: siamo sulla faglia atlantica!

THOR EYERDAHL E LE OCARINE DI BUDRIO

Thor Eyerdahl (il grande antropologo navigatore, quello del Kon Tiki) ha passato qui alle Canarie gli ultimi anni della sua vita (come del resto tutti i pensionati nordeuropei, a causa del bel clima) ma facendo molto più del pensionato: ha costruito il Museo delle Piramidi di Guimar. Andatele a visitare! Si trovano nella città di Guimar, appunto, a 25 km da Tenerife. In effetti sono Piramidi a gradoni, costituite da grossi massi lavici. Per gli archeologi ufficiali si trattava di sassi messi lì alla rinfusa. In realtà, dopo una ricerca e un restauro, si sono evidenziate delle vere e proprie piramidi, appunto, che potevano servire per osservazioni astronomiche e culti devozionali. Andate a visitare il Museo di Thor Eyerdhal: è interessantissimo, perchè ci sono reperti archeologici e filmati che mostrano i collegamenti fra luoghi diversissimi e lontanissimi fra loro, come l’Egitto e il Perù, l’Isola di Pasqua e appunto le Canarie. Eyerdhal sosteneva che queste Popolazioni alte, chiare di pelle con i capelli rossi come appunto i Guanci, avevano girato per tutto il Mondo, partendo dal Nord Europa (guarda caso da casa sua). E guarda caso ora c’è chi sostiene che tutta la saga dell’Iliade e dell’Odissea si fosse storicamente svolta nel Baltico, e non nel Mediterraneo. Ri-guarda caso mummie coi capelli rossi, la pelle chiara, i tatuaggi e tessiture in stile scozzese si sono trovate in Cina, nel Taclamakan. Lo stesso Quezacoatl (il Serpente Piumato della Mesamerica) aveva proprio quest’aspetto. Insomma, se per Thor Eyerdhal – vichingo – gente di una cultura nordica aveva navigato per tutto il modo lasciando tracce di sé, io viceversa ho trovato nel Museo interessantissimi i “fischietti atzechi”, che sono identici… alle ocarine di Budrio (ameno Paese della provincia di Bologna). Che siano stati invece quelli di Budrio ad aver colonizzato il mondo???? Scherzo… Ma il Mistero delle Canarie e dei Guanci rimane.

MANRIQUE E IL PAESAGGIO DI LANZAROTE

Una visita di stampo più ecologico e paesaggistico è Lanzarote. Sull’Isola c’è il Parco nazionale Timan Faya, e tutto il territorio appare vulcanico, con coltivazione di vite e di aloe, ricavate in buche scavate direttamente nella lava. Le abitazioni spiccano su questo paesaggio nero col bianco dei muri. Per fortuna l’architetto locale Cesar Manrique, vissuto nello stesso periodo e con contatti diretti con personaggi come Gaudì (il grande architetto della Sagrada Famiglia di Barcellona), si adoperò per tutta la vita per salvare e rendere estetico e coerente al paesaggio lo sviluppo anche abitativo e urbanistico di Lanzarote. Case basse, costruite a seguire le volute della natura, fanno di Lanzarote un vero capolavoro a cielo aperto. Un Patrimonio protetto dall’Unesco. L’idea di integrare la costruzione umana (la casa) nel paesaggio e nella natura, piegandola al territorio e non viceversa, è estremamente moderna e giusta. E val la pena di combattere per farlo capire, soprattutto nella logica dello sviluppo del turismo. Anche se quando ci sono andata (2002) ho visto pescatori a cui era stato tolto il mare davanti a casa: infatti avevano “bonificato” (cioè cementato) la costa, per farci villaggi turistici. Voi, che magari ci siete stati ultimamente, com’è adesso? Davvero il turismo di massa può far venire l’acquolina in bocca agli speculatori, e rovinare un paesaggio che, grazie al Santo Manrique, è rimasto uno dei più belli delle Canarie, e del mondo. Manrique dovrebbe essere un esempio per l’architettura dei luoghi naturali, estetici e di vacanza. Anche perchè ormai, in tutto il mondo, si è costruito tutto e dappertutto, e semmai ora il problema è riempire tutto quello che si è costruito… Non perdete comunque il Museo dedicato a Cesar Manrique a Taro de Tahiche, vicino ad Arrecife. Se poi andate anche alle Grotte Gameos de l’Agua e alla Cueva de Los Vedes, andate anche a vedere il tunnel chiamato “di Atlantide”. E’ una galleria che da Lanzarote prosegue e… Si perde nel Mare. Non si sa se sia artificiale o naturale, non si sa a cosa servisse e cosa collegasse, ma un nostro ricercatore italiano – Pippo Cappellano con la spedizione Alyan dell’81 – fece qui grandi scoperte: sott’acqua ci sono mura, lastroni, vestigia di una Civiltà che fu sommersa.