Macafame

Fra i dolci poveri è e forse quello con il primato della frugalità. Il macafame, che evoca l'indigenza anche nel nome, è un'antica preparazione veneta che lo scrittore vicentino Luigi Meneghello ha avuto l'arguzia di definire "piuttosto che una vera torta, la parodia di una torta", tanto i suoi ingredienti sono poveri e ispirati dalla...
Syusy e Patrizio Roversi, 15 Feb 2010
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Fra i dolci poveri è e forse quello con il primato della frugalità. Il macafame, che evoca l’indigenza anche nel nome, è un’antica preparazione veneta che lo scrittore vicentino Luigi Meneghello ha avuto l’arguzia di definire “piuttosto che una vera torta, la parodia di una torta”, tanto i suoi ingredienti sono poveri e ispirati dalla necessità del recupero. I risultati sono però inaspettati, oltre che sicuri. Provatelo. Macafame 250 g di pane casereccio raffermo 1/2 litro di latte 1 kg di mele renette 1 bicchierino di grappa 100 g di uvetta sultanina 4 uova 1/2 bustina di lievito per dolci non vanigliato canne in polvere 1/2 arancia non trattata 1/4 di limone non trattato 20 g di burro zucchero a velo Il pane deve essere di almeno tre giorni e va usata solo la mollica. Dunque, toglietegli la crosta e mettete a bagno la mollica nel latte per due-tre ore. Nel frattempo mettete a bagno l’uvetta nell’acqua per mezz’ora, poi buttate l’acqua e rimettete l’uvetta a mollo nella grappa. Sbucciate le mele, tagliatele a tocchetti abbastanza grossi, di circa 3 cm di lato, e man mano che le tagliate mettetele in acqua leggermente acidulata con succo di limone. Fate sciogliere in un tegame la noce di burro, scolate bene le mele e fatele rosolare a fuoco dolce per cinque minuti. Aggiungete la cannella e lo zucchero, cuocete mescolando per un altro paio di minuti , quindi togliete dal fuoco. Lavorate con un cucchiao di legno la zuppa di pane e latte finché non diventa una pappa omogenea, poi aggiungete le uova uno alla volta, sempre mescolano e aggiungendo il successivo solo dopo che il precedente è stato completamente incorporato. Unite le mele, l’uvetta, il lievito, le bucce di arancia e di limone tritate finemente curando di asportare dal limone solo la parte gialla e tralasciando la pellicina bianca. Imburrate una teglia da torta, versatevi il composto e fate cuocere a 180° per cinquanta minuti. Lasciate raffreddare e cospargete con zucchero a velo.