Con il freddo sono gradite sulle nostre tavole zuppe, minestre e minestroni. Meno significativo il ritorno di vellutate, potage e creme di verdure, preparazioni estranee alla tradizione italiana ma non per questo da trascurare. Va anzitutto detto che la differenza tra queste preparazioni è minima o assente, spesso si tratta della stesso piatto che prende una diversa denominazione. Di fondo, la crema, come preferisco chiamarla io, è un primo piatto caldo fatto con verdure (ma anche carni o pesci) passate al setaccio o frullate e addensate da panna o besciamella. Io preferisco frullarle con il pimer senza passarle al setaccio. Specialmente nel caso delle creme di ortaggi o legumi, che non arriveranno a tavola con l’aspetto di una vellutata perfetta, come richiedono la cucina francese e l’internazionale, ma in compenso conserveranno le loro salutati fibre. Per mantenerle leggere, non aggiungo né panna né besciamella e le addenso prolungando la cottura fino a raggiungere la giusta consistenza e sfruttando come addensante la stessa fibra frullata.
Crema di zucca
Ingredienti per 4 persone:
500 g. Di zucca 1 litro di brodo di carne o di estratto di carne 1 cipolla 1 spicchio di aglio 1/4 di l di latte, 50 g. Di burro 50 g. Di parmigiano grattugiato Noce moscata Pepe bianco Sale
Pelate la zucca, togliete i semi, pulitela bene eliminando le barbe interne e tagliatela a piccoli dadi. Affettate la cipolla, tritate lo spicchio di aglio e mettete il tutto ad appassire nel burro. Dopo dieci minuti aggiungete il latte, salate con moderazione e cuocete per altri 20 minuti. Frullate con il frullatore o il pimer e aggiungete il brodo. Rimettete sul fuoco finché la crema non avrà raggiunto la giusta consistenza. A fine cottura aggiustate di sale, aggiungete una grattatina di noce moscata e il parmigiano. Mescolate e servite.