E’ in edicola “Turisti per Caso Book”: raccolte tematiche e tascabili dei vostri-nostri itinerari di viaggio!

di Patrizio e Syusy. E' in edicola Turistipercaso Magazine di giugno: questo mese assieme alla rivista trovate anche dei libretti, delle agende. Chiamatele come volete, basta che non le chiamate Guide. Sono delle raccolte "tematiche" dei vostri-nostri itinerari di viaggio, selezionati dalla redazione del Magazine tra...
Turisti Per Caso.it, 04 Giu 2009
e' in edicola turisti per caso book: raccolte tematiche e tascabili  dei vostri-nostri itinerari di viaggio!
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di Patrizio e Syusy. E’ in edicola Turistipercaso Magazine di giugno: questo mese assieme alla rivista trovate anche dei libretti, delle agende. Chiamatele come volete, basta che non le chiamate Guide. Sono delle raccolte “tematiche” dei vostri-nostri itinerari di viaggio, selezionati dalla redazione del Magazine tra tutti quelli pubblicati dal sito, e organizzati secondo le diverse mete. La rivista è disponibile come sempre anche nel solito formato a 1,50 €; la versione con allegato costa 7,99 € in più. Le “Turisti per Caso Book” non sono delle guide perché non ci trovate l’elenco di tutti gli alberghi di Londra o di tutti i ristoranti di New York. Ma ci sono le esperienze dirette, concrete, confrontabili, adattabili, ripetibili, perfettibili di altri turistipercaso come noi e come voi. Molti occhi diversi che hanno visto la stessa cosa, e la raccontano – appunto – dal loro punto di vista. Un modo come un altro per approfondire, per dilatare la nostra percezione e conoscenza. Chi si appresta a partire può imparare dalla concreta esperienza altrui, chi vuole (o può soltanto) viaggiare con la mente e la letteratura, avrà tanti diversi protagonisti in cui immedesimarsi. La non-guida non è un doppione della rivista, perché si propone di approfondire e di “esagerare” su ognuna delle mete illustrate. E non è un doppione del sito, non foss’altro perché è una selezione già fatta, e si può mettere in valigia (o, meglio, in tasca). Ma, alla fine, che cos’è? Avete presente i Grandi Viaggiatori? Loro viaggiano con le famose Moleskine, i taccuini alla Bruce Chatwin. Noi invece siamo semplici turisti (oltretutto “per caso”). Moleskine, letteralmente, significa “rilegata in pelle di talpa”. Noi ci accontentiamo invece delle Turiskine, taccuini fatti “con la pelle del turista”, nel senso che sopra ci sono raccontate le esperienze che ognuno di noi ha fatto sulla propria pelle…

Le prime nove destinazioni per cui trovate in edicola i fascicoletti di Turisti per Caso Book sono: Baleari e Barcellona, Grecia Cicladi e Ionie, Usa West Coast, Croazia e Slovenia, Bretagna Normandia e Loira, Sardegna, Sicilia, Londra e New York

Con Turisti per Caso Book sosteniamo insieme un progetto di turismo solidale Chi sono gli autori di “Turisti per Caso Book”? Certo, sono in un certo senso i redattori del sito che hanno per anni coordinato la comunità dei turisti, sono i giornalisti che hanno selezionato gli itinerari, gli editor che hanno curato la grafica ecc. Ma in questo caso gli autori sono soprattutto i Turistipercaso che hanno acconsentito alla pubblicazione dei propri itinerari. Li ringraziamo di cuore. E per sottolineare questa sorta di proprietà intellettuale collettiva, l’Editore devolve una parte degli utili di questa impresa dilettevole (cioè un 20% della quota autorale, che corrisponde all’1% del prezzo) ad un progetto di turismo responsabile. Abbiamo scelto un’Associazione di Promozione Sociale, Pro Geo, nata praticamente durante uno dei nostri viaggi. Noi, ovviamente, non siamo coinvolti nelle sue attività (per evitare conflitti di interesse…) ma abbiamo assistito alla genesi e allo sviluppo dell’idea. Durante una tappa del nostro viaggio sulle tracce di Darwin, facendo la serie Evoluti per Caso, in Ecuador, il nostro caro amico Fabio Tonelli ci ha portato, assieme al gruppo dell’Università di Milano Bicocca guidato dal filosofo della Scienza Telmo Pievani, a conoscere gli Epera. Si tratta di un gruppo di Indios molto ridotto (circa 500 persone) che vivono sparsi sulle rive del Rio Cayapas, nella selva. Coltivano 50 ettari di terra, ma a rotazione, per non depauperarla e lasciarla quindi produttiva anche per le generazioni successive. E sono in difficoltà: agli Epera servono un pozzo, energia elettrica pulita, una barca e una struttura in cui accogliere i turisti, da costruire nel pieno rispetto delle tradizioni architettoniche locali e dell’ambiente. A quel punto Valeria Sala, una delle ricercatrici che faceva parte del gruppo, assieme a Fabio Tonelli ha deciso di creare l’Associazione Pro Geo, per realizzare un progetto di cooperazione con gli Epera.

Patrizio e Syusy L’Associazione Pro Geo e il progetto “Que Ecuador” Dal sito ufficiale dell’associazione Pro Geo (che è http://www.Pro-geo.Org) ecco una sintesi del progetto “Que Ecuador”, che sosteniamo tutti assieme con Turisti per Caso Book: « Il progetto punta a costituire, in collaborazione con le popolazioni locali, una piccola rete di centri di turismo responsabile in Ecuador in cui promuovere attività turistico-ricreative e veri e propri progetti di ricerca volti allo sviluppo del territorio e alla valorizzazione delle sue risorse. Centro della rete e punto di intervento privilegiato è il piccolo villaggio di Santa Rosa dove vive la comunità degli indios Epera. Qui, nel villaggio Epera di Santa Rosa, vogliamo creare un piccolo centro di accoglienza turistica da collegare ad altri centri di turismo responsabile gestiti in Ecuador da altri gruppi indigeni. Questo consentirà alle comunità locali di ottenere benefici in termini di sviluppo economico e sociale, e ai turisti di muoversi in modo “diverso” nel paese, conoscendone approfonditamente cultura e biologia. A Santa Rosa de los Epera verranno costruite ex novo le strutture di accoglienza turistica, nel pieno rispetto delle tradizioni architettoniche locali e dell’ambiente, e si provvederà affinché il villaggio venga rifornito di acqua potabile ed energia pulita, attualmente assenti. Create le condizioni atte allo sviluppo, la popolazione locale sarà direttamente coinvolta nella gestione delle strutture turistiche e delle attività correlate, divenendo così la principale protagonista del progetto. Il collegamento di Santa Rosa ad altri centri di turismo responsabile – come quelli presenti a Mascarillas o Machala – consentirà ai turisti di muoversi nel paese e di conoscerne i molteplici volti viaggiando in modo responsabile, appoggiandosi a strutture ricettive e impiegando mezzi di trasporto il più possibile rispettosi di ambiente e cultura.» Grazie alla collaborazione di Valeria Sala e di Pro Geo, seguiremo da vicino gli sviluppi del progetto e vi daremo periodicamente notizie fresche dall’Ecuador sia attraverso il sito che nel magazine.