Isole Azzorre + Portogallo ai tempi del Covid di agosto 2021

Faial, Pico e Sao Miguel 3 piccoli paradisi in mezzo all'oceano
Scritto da: honey-sunny
isole azzorre + portogallo ai tempi del covid di agosto 2021
Partenza il: 05/08/2021
Ritorno il: 23/08/2021
Viaggiatori: 3
Spesa: 3000 €
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Isole Azzorre e Portogallo – agosto 2021

A) INFORMAZIONI GENERALI:

IMPORTANTE: come sempre avviso che l’itinerario ha 30 pagine … almeno sapete … di che morte morire se iniziate a leggere … In corsivo ho fatto copia incolla di tutte informazioni raccolte prima della partenza e poi durante la vacanza. In carattere normale (pa pag.20 in poi) è narrato il nostro viaggio. Mi spiace ma racconto anche qualcosa di personale che a chi legge non interessa. E’ l’unico itinerario che scrivo quindi deve essere anche un nostro ricordo. Portate pazienza … Indico anche i prezzi dei ristoranti con quello che abbiamo preso così si ha idea di quanto si spende in ogni posto.

Quando: 19 giorni dal 05.08.2021 al 23.08.2021.

Perché questo viaggio: anche quest’anno siamo stati obbligati a restare in Europa per via delle restrizioni dovute al Covid. Tra tutte le mete papabili, le Azzorre e l’Islanda erano in cima alla classifica perchè volevamo un viaggio itinerante, come facciamo di solito, ed entrambe le destinazioni rispecchiavano quello che volevamo fare. Abbiamo poi scartato l’Islanda in quanto già visitata nel 2007, anche se è talmente bella che a breve vorrò tornare. Volevamo vedere qualcosa di nuovo quindi le Azzorre facevano il caso nostro. Mi hanno sempre colpita per le immagini dei vulcani e della vegetazione rigogliosa, per il mare arrabbiato e i fari, per i cetacei (è uno dei posti migliori al mondo per il whale watching) e perchè è uno di quei posti dove non c’è il turismo di massa e si ha la sensazione di essere in un mondo a sè.

Avendo prenotato ai primi di luglio, abbiamo dovuto scegliere le isole in base alla disponibilità dei voli interni e degli hotel. Mi sarebbe piaciuto unire anche Flores e un giorno a Corvo (ed eventualmente non fare nessun giorno in Portogallo), ma non siamo riusciti a trovare disponibilità nè sul volo nè per il pernottamento. Un altro problema è stato l’affitto dell’auto. A Faial e Pico siamo riusciti ad accaparrarci a fatica le ultime macchine disponibili. Per un attimo avevamo anche pensato di rinunciare al viaggio in quanto non se ne trovavano più. Abbiamo poi saputo che, per via del Covid, molte compagnie hanno ridotto il parco macchine per non dover pagare assicurazioni. Non è stato facile organizzare ed incastare tutto … ma la tenacia paga sempre …..

Nostro figlio Matteo, anche quest’anno ci ha dato buca … quindi è venuta solo nostra figlia Martina. I prezzi sotto riportati sono da considerarsi per 3 adulti.

Itinerario: 1 notte a Porto poi 11 notti alle Azzorre (3 a Faial, 3 a Pico e 5 a Sao Miguel) ed infine 6 notti in Portogallo

Voli (€ 2.244):

Voli Ryan abbiamo dovuto aggiungere 3 valige e l’assegnazione posti, i voli Sata invece hanno compreso un bagaglio da stiva a testa ed i posti.

€ 228 Ryanair: Malpensa/Porto

€ 774 Tap Portugal+Sata Azores: Porto/Lisbona/Faial

€ 267 Sata Azores: Pico/Sao Miguel

€ 471 Ryanair: Sao Miguel/Lisbona

€ 504 Ryanair: Porto/Malpensa

Hotel (€ 2.417):

prenotati su Booking o Air B & B. Avendo timore di dover annullare tutto per via del Covid, abbiamo scelto soluzioni che non richiedessero pagamento al momento della prenotazione e con annullamento a ridosso della scadenza (a parte Air B &B che chiede una caparra ma se si annullava nei tempi consentiti, veniva rimborsata). Le Azzorre non sono molto ricettive quindi in condizioni normali, bisogna prenotare con largo anticipo.

1) Portogallo:

– Porto: Park Hotel – 1 notte – € 81 – solo pernottamento – camera tripla

(http://www.parkhotel.pt/en/Menu/Hotels/Porto-Aeroporto.aspx)

Prenotazione: booking – pagato qualche giorno prima

Giudizio: la struttura è basica ma pulita. La si raggiunge a piedi dall’aeroporto. Comoda se si ha il volo presto al mattino. C’è il ristorante all’interno

2) Alle Azzorre:

– Faial: Vila Belgica ad Horta – 3 notti – € 150 a notte – B & B – due camere doppie

)

Prenotazione: booking – pagato in loco con bonifico

Giudizio: ci siamo trovati molto bene. E’ una casa privata, semplice ma pulita con giardino molto curato, dove vive la proprietaria, una signora belga graziosissima. Ha dedicato una parte della struttura al b & b. Le nostre due camere erano al piano superiore, con il bagno in comune. Sullo stesso piano c’è la cucina dove la signora prepara un’ottima colazione (lo yogurt lo produce lei). Si ha libero accesso al frigo per lasciare le proprie cose. E’ un ambiente familiare.

– Pico: Casa Dos Caldeiras a Lajes do Pico – 3 notti – € 98 a notte – B & B – camera tripla – casa con cucina

(https://www.bedandbreakfast.eu/bed-and-breakfast/lajes/casa-dos-caldeiras/5387762/)

Prenotazione: booking – pagato qualche giorno prima

Giudizio: è una casa privata molto bella, curata nei dettagli, dove ci sono 4 camere private con bagno e poi in comune la cucina, salotto e dehor. La colazione è compresa nel senso che il proprietario porta ogni mattina pane fresco, affettati e formaggi, latte, yogurt ecc ecc e poi ognuno se la prepara da solo. Si deve avere solo l’accortezza di lasciare tutto pulito e lavato. Ci sono diverse cose, anche vino, succhi, tè, pasta e generi vari, che si possono prendere senza problemi. Se si vuole si può cucinare per conto proprio anche il pranzo e la cena. Per questo sarebbe perfetta per un gruppo di 8 amici perchè la si affitterebbe tutta.

– Sao Miguel: Azor Eco Lodge a San Vincente Ferreira – 2 notti – € 159 a notte – self catering – appartamento con cucina

https://www.airbnb.pt/rooms/25249155?source_impression_id=p3_1626638312_izQre1VcW3deJE%2FA

Prenotazione: Air B & B – acconto quando prenotato – saldo pagato qualche giorno prima di arrivare

Giudizio: molto accogliente. E’ una casa privata. I proprietari hanno creato, per gli ospiti, al pian terreno, un piccolo angolo super curato, tutto in legno. L’interno ha la camera matrimoniale in un locale a parte mentre il saltotto/cucina (attrezzata) ha un letto a castello. L’esterno, sempre in legno, ha il tavolo e la griglia sotto il pergolato, e il laghetto con i pesci. I proprietari abitano al piano superiore. Sono persone squisitissime e distinte. La moglie, una donna super dinamica, parla solo portoghese … un fiume di parole portoghesi … ma si fa capire alla perfezione. Il marito parla inglese ma è sopraffatto dalla moglie … Siccome il nostro volo è arrivato in ritardo (noi eravamo in contatto con il figlio Andre) e il coprifuoco era alle 22, con conseguente chiusura di tutti i locali, ci hanno fatto trovare in forno le pizze …. poi in frigo c’erano due tipi di latte (normale e soia), il succo fresco di ananas fatto dalla signora …. ed una tarte tatine sempre fatta da lei. Si hanno a disposizione tè e caffè. L’accoglienza quindi è stata spettacolare.

– Sao Miguel: Casa Do Miradouro a Nordeste – 2 notti – € 115 a notte – self catering – appartamento con cucina

(https://mt.airbnb.com/rooms/11394757?source_impression_id=p3_1626638608_NoREwaSEuwuUKpX7)

Prenotazione: Air B & B – acconto quando prenotato – saldo pagato qualche giorno prima di arrivare

Giudizio: molto bello ed accogliente. Si tratta di una struttura divisa in due appartamenti con il giardino. Il nostro, molto grosso, aveva la cucina attrezzata, il salotto con il divano letto ed una camera matrimoniale. Si aveva la possibilità di pranzare o cenare all’esterno. Al mattino ci hanno fatto trovare il pane fresco appeso alla maniglia della porta. Era tutto pulito e curato.

– Sao Miguel: Aparthotel Barracuda a Sao Roque – 1 notte – € 104 – solo pernottamento – camera tripla con cucina

(https://www.booking.com/hotel/pt/aparthotel-barracuda-sao-roque.it.html)

Prenotazione: booking – pagato al momento della prenotazione

Giudizio: avevamo bisogno di un hotel non distante dall’aeroporto, avendo il volo la mattina seguente molto presto. Abbiamo scelto questo perchè direttamente sulla spiaggia. Semplice ma pulito. Il rumore delle onde ci ha cullati tutta la notte.

3) In Portogallo:

– Peniche: Hotel: Ilheu 25 Peniche House – 2 notti – € 157 a notte – con colazione – camera doppia + 1 singola

(https://www.booking.com/hotel/pt/ilheu-25.it.html)

Prenotazione: booking – pagato qualche giorno prima

Giudizio: molto bello e pulito. La colazione, molto buona, viene servita a bordo piscina.

– Alcobaca: Challet Fonte Nova – 2 notti – € 131 a notte – con colazione – camera tripla

(https://challetfontenova.pt/en/)

Giudizio: bellissimo. E’ una villa antica dove sono stati mentenuti gli arredi. La nostra camera era una suite. Prenotazione: direttamente con loro – dato dettagli carte credito – pagato in loco

Pulitissimo e silenzioso. La colazione è stata spettacolare con porcellane anche queste antiche.

– Costa Nova do Prado: Family Hostel Costa Nova – 1 notte – € 112 – solo pernottamento – camera tripla

(https://www.booking.com/hotel/pt/family-hostel.it.html)

Prenotazione: booking – pagato qualche giorno prima

Giudizio: struttura pulita e graziosa. E’ un ostello ma noi avevamo la nostra camera familiare con bagno interno. Si torva proprio sulla via principale dove ci sono tutte le casette pitturate con righe verticali.

– Porto: Park Hotel – 1 notte – € 81 – solo pernottamento – camera tripla

(http://www.parkhotel.pt/en/Menu/Hotels/Porto-Aeroporto.aspx)

Prenotazione: booking – pagato qualche giorno prima

Giudizio: la struttura è basica ma pulita. La si raggiunge a piedi dall’aeroporto. Comoda se si ha il volo presto al mattino. C’è il ristorante all’interno.

Auto affittate (€ 1.295):

Abbiamo fatto molta fatica a trovare un auto quanto a Faial quanto a Pico. La macchina è fondamentale per visitare le isole in autonomia. Abbiamo prenotato:

– Faial: € 195 per una Yaris – pagato in loco – Auto Turistica Faialense (https://www.autoturisticafaialense.com/)

– Pico: € 230 per una C3 – pagato in loco – Tropical Rent a car (https://rentacartropical.com/)

– Sao Miguel: € 354 per una Yaris ibrida – pagato quando prenotato – Autatlantis Rent a Car (https://www.autatlantis.com/)

– Portogallo: € 523 per una Micra – pagato quando prenotato – su Rental Car (https://www.rentalcars.com/it/) affittata da Alamo

Km. percorsi e costo gasolio (tot.€ 226):

– Faial: km. 324 – gasolio € 27

– Pico: km. 419 – gasolio € 51

– Sao Miguel: km. 534 – gasolio € 39

– Portogallo: km. 983 – gasolio € 109

Ristoranti e bar (€ 1.422)

Alle Azzorre bisogna prenotarli minimo 24 ore prima altrimenti si rischia di cenare dopo le 22/23. Considerate che il lunedì sono quasi tutti chiusi. In Portogallo c’è molta più scelta ma i turisti sono tanti quindi conviene farlo anche qui con anticipo. Alle Azzorre i prezzi dei ristoranti sono molto più bassi del Portogallo. Ad esempio mezzo litro di birra costa 1,5/2 euro, in Portogallo 5, come da noi e un piatto di pesce era sui 10/15 €.

Altre spese: Whale Watching a Pico € 130 (prezzo totale per 2 persone); parcheggio Malpensa € 42; Uber due volte a Porto ed una a Lisbona € 84; market € 96; varie € 78

Clima: abbiamo sempre trovato bel tempo, a volte qualche nuvola. L’unico neo sono state le caldere …. tutte sempre avvolte dalla nebbia con pioggerellina nebulizzata (a parte Faial … dove proprio pioveva). Si passava dai 15 gradi in alto per arrivare sul mare, ad una manciata di km., dove c’erano 25 gradi ed il sole ….. quindi abbigliamento a cipolla e un buon k-way per pioggia e vento.

Fuso: il Portogallo 1 ora in meno rispetto all’Italia, le Azzorre 2 ore in meno.

Covid: per l’ingresso alle Azzorre era richiesto o il vaccino, o il tampone fatto prima di partire (in alternativa si poteva farlo appena fuori dall’aeroporto) e poi al 6° giorno dall’arrivo un nuovo tampone. Negli hotel e ristoranti non ci hanno mai chiesto il Green Pass. In Portogallo invece, senza questo non potevi accedere nè ad hotel nè a ristoranti. Abbiamo dovuto compilare il PLF per l’arrivo a Porto (valido anche per le Azzorre) e poi uno per l’Italia in rientro.

Opinione generale: siamo tornati super soddisfatti. Le isole sono un piccolo paradiso. La vegetazione è bellissima, fiori e piante ovunque. I vulcani sono affascinanti come i fari costruiti sulla scogliere di lava vicino ad un oceano arrabbiato. I paesaggi sono puntinati di casette indipendenti una più graziosa dell’altra, soprattutto a Pico dove sono costruite con roccia lavica ed hanno i serramenti colorati. Abbiamo visitato solo 3 isole… ma stiamo già facendo un pensiero sul visitarne altre a breve. Il Portogallo terraferma è sempre bello (lo avevamo visitato nel 2004 con il camper quando i nostri bimbi avevano 4 e 2 anni) e non ci ha delusi nemmeno questa volta

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B) INFO GENERALI SULLE AZZORRE

1) Siti internet:

https://www.ontravelazores.com/azores-archipelago

https://www.atlanticoline.pt/en/tariffs/ (prenotare traghetti)

https://www.italianialleazzorre.com/

https://www.portogallo.info/azzorre/

https://www.visitportugal.com/it

https://www.azores-islands.info/

https://trails.visitazores.com/en (sentieri trekking)

https://www.ibiblio.org/lighthouse/azo.htm (fari)

https://ecobnb.it/blog/2020/12/imperdibili-cascate-azzorre/?fbclid=IwAR276609wMpnkvwiNSt-TNb5Sk2S6z01MywU3NGtpRWBUXQ4RaSFgQMvvVs (cascate imperdibili)

2) info generali:

Le Isole Azzorre (portoghesi), riconosciute Geoparco dall’UNESCO, sono un gioiello nel mezzo dell’Oceano Atlantico a metà strada tra gli Stati Uniti e dell’Europa, a 1403 chilometri dalle coste del Portogallo e a 880 chilometri da Madeira. Si trovano all’intero di una zona vasta circa 600 chilometri. Montuose e selvagge, il Monte Pico con i suoi 2351 metri è la cima più alta del Portogallo, le Azzorre sono isole di una bellezza unica Costituite da crateri sono interessate da splendidi fenomeni vulcanici come fumarole, acque bollenti, solfatare, da una natura esuberante e rigogliosa e da piccoli e interessanti villaggi. Queste isole aspre e impervie, famose per l’anticiclone omonimo che può decidere le previsioni meteo per l’Europa (Italia compresa), sono ingentilite da una folta vegetazione, con cespugli di ortensie e altri coloratissimi fiori. Delfini e balene si aggirano per le acque delle isole, facendo la gioia dei turisti che riescono ad avvistarli durante una gita in barca. Le isole Azzorre hanno un clima subtropicale oceanico, con un ridotto sbalzo di temperatura tra estate e inverno: si va da una media diurna di 15/17 °C in inverno a 24/26 °C nei mesi più caldi. I trenta gradi si raggiungono assai di rado, in compenso le temperature notturne non scendono mai al di sotto 7/8 gradi. Il periodo consigliato per visitare le Azzorre va da giugno a settembre. L’arcipelago costituisce uno degli angoli più remoti e meno conosciuti di tutta l’Europa. Le isole Azzorre con Madeira, Canarie e Capo Verde costituiscono la regione geografica della Macaronésia, che significa “Isole beate” o “Isole fortunate”, così chiamate perché situate oltre lo stretto di Gibilterra. Alcuni ritenevano che fossero “fortunate” perché le divinità accoglievano qui gli eroi con capacità eccezionali. Per qualcuno sono un residuo dell’antico e mitico continente di Atlantide. Infatti, tra l’isola di Terceira e quella di S. Miguel, sul fondo dell’Atlantico, sommersa dalla sabbia, è stata trovata nel 2013 una Piramide alta 60 metri a pianta quadrata, traccia di una civiltà antecedente alla scoperta delle isole. In realtà si tratta di terre di recente formazione, catapultate in superficie da un’intensa attività vulcanica sottomarina. La loro natura vulcanica è evidente un po’ ovunque: dalla soffice sabbia scura delle spiagge alle innumerevoli colate di lava, dai crateri ai laghi, dai geyser alle sorgenti termali. Tutti elementi questi, che determinano l’aspetto ambientale e paesaggistico dell’arcipelago. Scoperte nel 1427, le Azzorre hanno sempre vissuto una vita tranquilla e appartata, lontano dagli eventi del mondo, conservando intatte nel tempo le vecchie abitudini e le tradizioni del passato, anche se ha ospitato la flotta di Cristoforo Colombo di ritorno dal suo primo viaggio in America.

Le isole sono 9:

São Miguel, l’isola più grande e anche quella più turistica, è ricoperta da foreste lussureggianti subtropicali tanto da averle fatto guadagnare l’appellativo di Isola Verde e vanta due bellissimi laghi e sorgenti termali nella valle di Furnas. La sua capitale, Ponta Delgada, è anche la porta d’accesso all’arcipelago grazie all’aeroporto. Lungo le coste ripide e rocciose dell’isola si affacciano pittoreschi villaggi e città storiche. Alcune belle calette di sabbia si trovano lungo la costa meridionale, la più dolce. Sao Miguel si trova a poco più di 2 ore di volo da Lisbona.

Santa Maria, la terza isola più piccola, la più meridionale e la più orientale delle Azzorre, è un’isola tranquilla ricca di baie protette, spiagge di sabbia bianca lambite da acque calde e un incantevole paesaggio collinare. Conosciuta come Isola Gialla, Santa Maria vanta una graziosa capitale, Vila do Porto, e alcuni pittoreschi villaggi come Santa Bárbara, Santo Espírito, São Pedro e Almagreira. Un piccolo aeroporto rende i collegamenti più facili.

L’isola di Terceira è la terza per dimensione dell’arcipelago e ospita la capitale storica delle Azzorre, Angra do Heroísmo, risalente al 1534, oggi inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Le fortificazioni di San Sebastiano e San João Baptista, databili al 1600, sono esempi unici di architettura militare. La pianta della città è stata realizzata in base ai venti. I villaggi dell’isola si trovano lungo la costa meridionale, la più dolce, e sono strettamente legati con il mare, mentre l’entroterra è disabitato e selvaggio.

Faial Tra le isole delle Azzorre più amate, Faial è famosa per il suo meraviglioso vulcano, la Caldeira, circondato da bellissime ortensie blu (dal colore di questi fiori è soprannominata l’Isola azzurra). Nella parte occidentale si trova il Capelinho, un piccolo vulcano dal paesaggio lunare, mentre la parte orientale offre un paesaggio incantevole caratterizzato da dolci pendii. La rinomata baia di Port Pim, luogo storico delle balene, è l’ideale per fare un bagno e prendere il sole ed eccezionali le grotte di Costa da Feteira e il belvedere di Monte da Guia. La vivace capitale di Horta è stata per secoli un importante porto per il commercio tra l’Europa e l’America e custodisce un’atmosfera unica.

Pico, Il vulcano Pico L’isola di Pico, nota per il monte il più alto del Portogallo, il Vulcano Pico, da dove godere di una vista unica sul gruppo centrale dell’arcipelago, è ricca di laghetti e vanta una vegetazione rigogliosa e unica. L’isola, la seconda per estensione delle Azzorre, è coltivata a vite, fichi e frutteti. La città di Lajes, la vecchia Sao Luis fondata nel 1460, si trova all’interno di una bella baia protetta. Ai balenieri dell’isola di Pico Herman Melville ha dedicato il romanzo Moby Dick. Da non perdere le escursioni di whale watching. E’ soprannominata l’Isola grigia

Sao Jorge è l’isola più solitaria e incontaminata dell’arcipelago delle Azzorre ed è raggiungibile con 3 ore di traghetto da Pico. Quasi tutti i villaggi dell’isola di San Giorgio si trovano ai piedi di alte scogliere nelle piccole pianure costiere. Oltre alla meravigliosa ricchezza naturalistica, l’isola è famosa per le migliori escursioni nelle Azzorre, Sao Jorge offre viste stupende sulle altre isole dell’arcipelago

Flores, Portogallo Il villaggio di Fajazinha Profonde valli e alte vette caratterizzano il lussureggiante centro dell’isola di Flores, la più occidentale delle Azzorre insieme. Ricca di fauna tanto da prendere il nome di fiore, l’isola è la più piovosa dell’arcipelago. Lungo le coste drammatiche di Flores si possono ammirare centinaia di pittoresche cascate e di particolare bellezza le Lagoas, la zona con 7 laghi di origine vulcanica.

Graciosa, Conosciuta anche come l’Isola Bianca, Graciosa è la più settentrionale del gruppo centrale dell’arcipelago ed è un luogo di tranquillità e pace. Graciosa è la seconda isola più piccola dell’arcipelago e gode del clima migliore grazie all’assenza di veri e propri rilievi dato che la sua caldera raggiunge sono i 402 metri sul livello del mare. Ampie valli, dolci pendii terrazzati e pittoreschi mulini a vento caratterizzano il suo paesaggio. Grazie al suo clima secco i villaggi si trovano non solo sulla costa ma anche nell’entroterra. Le abitazioni tradizionali della capitale Santa Cruz risplendono nella loro imbiancatura a calce. A sudest di Graziosa si trova un grande cratere vulcanico che al suo interno custodisce un’enorme grotta, il Furna do Enxofre, e un lago vulcanico sotterraneo.

Corvo è l’isola più piccola dell’arcipelago delle Azzorre, un verdeggiante cono vulcanico che sembra sbucare dal nulla tra le acque dell’Oceano Atlantico. Vila Nova do Corvo è l’unico insediamento dell’isola, una pittoresca cittadina dove vive solo qualche centinaio di persone, contraddistinta da case con facciate di pietra scura. Isolata e tranquilla Corvo è abbellita da piccoli mulini a vento.

4) Spiagge:

Le isole Azzorre anche se non sono particolarmente famose per le spiagge offrono alcune delle migliori condizioni al mondo per il surf, il windsurf e il kitesurf. La temperatura dell’acqua è mite durante tutto l’anno grazie all’azione della Corrente del Golfo. Le isole dell’arcipelago hanno per lo più spiagge di sabbia scura, a causa della loro origine vulcanica, e rocciose. L’isola di Santa Maria racchiude le spiagge più belle dell’arcipelago delle Azzorre, con distese di sabbia chiara bagnate da acque calde. Tra le spiagge migliori troviamo Sao Lourenco, a forma di anfiteatro e circondata da vigneti, le spiagge di sabbia bianca e piscine naturali vicino ad Anjos a Vila do Porto, Praia Formosa e Maia. La spiaggia di sabbia nera di Praia do Populo si trova sull’isola di Sao Miguel, vicino alla cittadina di Sao Roque, a circa 15 minuti di auto da Ponta Delgada. Vicino al bellissimo villaggio di pescatori di Calorua si trova la spiaggia di Ribeira Quente. Gli amanti degli sport d’acqua apprezzeranno in particolar modo le onde invernali, cave e impegnative, ideali per ogni surfista.

5) Cetacei: https://www.italianialleazzorre.com/avvistamento-balene/

L’arcipelago delle isole Azzorre è considerato oggi uno dei più importanti santuari di balene nel mondo. Le specie avvistabili sono oltre 24, tra specie residenti e specie migratorie: oltre un terzo di tutte le specie esistenti al mondo. I cetacei possono essere osservati durante tutto l’arco dell’anno, visto il loro grande numero nell’arcipelago: oltre alle colonie residenti, come quelle dei delfini comuni e dei tursiopi in compagnia dei quali è possibile nuotare, esistono balene che passano alle Azzorre lungo la loro rotta di migrazione. Le stenelle maculate sono più frequenti in estate, la balenottera azzurra è facilmente avvistabile verso la fine dell’inverno. Capodogli, balenottere boreali, e balene con fanoni sono più frequenti in estate. Nel corso delle uscite la percentuale di avvistamento è vicina al 98%. Tra tutte le specie avvistabili citiamo le principali: il Capodoglio (Physeter macrocephalus), la Balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), La Balenottera comune (Balaenoptera physalus), la Balenottera boreale (Balaenoptera borealis), la Balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata), la Megattera (Megaptera novaeangliae), il Delfino comune (Delphinus delphis), il Tursiope (Tursiops truncatus), la Stenella maculata atlantica (Stenella frontalis), la Stenella striata (Stenella coeruleoalba), il Globicefalo di Gray (Globicephala macrorhynchus), il Grampo (Grampus griseus), l’ Orca (Orcinus orca). Nei periodi estivi è possibile incontrare alcuni dei cetacei meno conosciuti e rari come i i misteriosi Zifidi, dotati di solo due denti nella mascella inferiore (spesso solo nel maschio della specie). Tra gli Zifidi, che si immergono a grandi profondità come il Capodoglio, segnaliamo l’Iperodonte boreale (lungo fino a 9 metri!), il Mesoplodonte di Sowerby e lo Zifio. I cetacei sono specie protetta ed è proprio per questo che le uscite in mare per la loro osservazione seguono regole stringenti: non più di tre imbarcazioni sui luoghi di osservazione, silenzio, rispetto: si deve navigare parallelamente ai cetacei, ad una velocità costante e a più di 50 metri di distanza (100 metri se esistono piccoli) e il periodo d’osservazione non può superare i 30 minuti. In passato le isole Azzorre erano uno dei più importanti luoghi di caccia di questi maestosi animali marini. La caccia alle balene sull’isola di Pico iniziò nel 1873, per oltre un secolo produsse i migliori balenieri del mondo. Ne scrisse anche Melville in “Moby Dick”. Nel 1987 Il governo di Lisbona firmò il trattato internazionale di protezione dei cetacei, mentre già dal 1984 aveva proibito la vendita e la trasformazione di olio, farine e prodotti derivati, decretando quindi nei fatti l’inutilità della caccia alle balene. Con il definitivo abbandono della caccia l’arcipelago azzorrino ha saputo convertirsi in uno dei luoghi più incredibili per l’avvistamento delle balene e l’osservazione naturalistica di questi unici e magnifici giganti del mare. Sono ancora molti, ed estremamente interessanti i musei balenieri, i centri di interpretazione e i punti di avvistamento delle balene: piccoli luoghi emozionanti e ricchi di storia.

Tra tutte le isole dicono che Pico, a Lajes, sia il posto migliore dove avvistarle.

6) Cibo:

La cucina tipica delle isole Azzorre è molto ricca e varia. La sua ricchezza nasce dalla tipicità del territorio che, grazie ad un clima e ad una natura generosa, offre una incredibile varietà di materie prime eccellenti e genuine. Dal momento che per noi Italiani questo è un argomento sensibile, lo diciamo subito: non avrete problemi col mangiare e bere alle Azzorre!

CARNE E PESCE: Le carni, bovine, ovine e suine, sono autoctone e non esistono allevamenti intensivi ma solo provenienti da animali allevati nei pascoli all’aria aperta. Il pesce e i frutti di mare, naturalmente, essendo l’arcipelago una delle porzioni di oceano più pescose al mondo, offre una varietà incredibile.

FORMAGGI: La selezione di formaggi locali è molto ricca e tra i tanti citiamo il Queijo da ilha (formaggio dell’isola) tipico delle Azzorre e preparato con solo latte fresco di capra e il più celebre Queijo di São Jorge.

FRUTTA E VERDURA: L’incredibile clima temperato della zona regala una produzione di verdura e frutta che solitamente si trova solo a diverse latitudini: crescono e si raccolgono più volte all’anno verdure per noi invernali come quelle tipicamente estive come i pomodori. La frutta regala dagli agrumi alle fragole e frutti di bosco agli esotici ananas e banane.

PIATTI TIPICI: Tra i piatti più famosi ricordiamo il Cozido das Furnas, fatto con carni miste e verdure e cotto in pentole calate in sacchi sprofondati nel calore delle bollenti sorgenti geotermiche, la Sopa do Espírito Santo (Soup of the Holy Ghost) o la Massa Sovada (pane dolce Portoghese) o ancora la famosa pimenta da terra (pasta di peperone rosso dolce), solitamente abbinata al formaggio bianco fresco o le zuppe di pesce e crostacei cotte con acqua di mare o i pesci alla griglia. Anche la pasticceria locale è molto ricca ed ogni luogo vanta almeno due o tre dolci caratteristici.

VINO E LIQUORI: Sulle isole di Pico, principalmente, ma anche di Terceira e Graciosa, si produce un buon vino locale ed esistono anche birre artigianali e vari tipi di liquori.

THE’: Da citare a parte la produzione di un ottimo tè locale: le Isole Azzorre sono infatti l’unico luogo in Europa dove cresce e si coltiva il tè.

7) vegetazione: le isole sono verdissime e piene di fiori. Ci sono ad alto fusto cedri, faggi e pini. Mentre a basso fusto cespugli di piante di orecchie di elefante e poi fanno da padrone le ortensie e gli hedychium. Questi ultimi raggiungono l’altezza di due metri e hanno lunghi fiori gialli. Le foglie sembrano vagamente quelle del banano. Sono originari dell’Himalaya e sono stati portati qui a scopo ornamentale … ma essendo infestanti … ne sono andati ovunque. Si riproducono come la menta, tramite le radici. Sono uno spettacolo.

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C) INFORMAZIONI SU FAIAL – AZZORRE

http://www.civediamoquandotorno.it/2019/01/23/faial-cosa-fare-e-vedere-sullisola-azzurra-delle-azzorre/

https://www.portogallo.info/azzorre/faial/

https://www.italianialleazzorre.com/le-isole-azzorre/

L’isola di Faial è una delle più apprezzate dai turisti in visita alle Azzorre. Il motivo è semplice: natura incontaminata, paesaggi da favola e spiagge.

Faial è la terza isola più popolosa delle Azzorre con quasi 15.000 abitanti, ed è parte del gruppo centrale dell’arcipelago, all’angolo più occidentale del cosiddetto “triangolo“, che comprende anche São Jorge e Pico, quest’ultima a soli 6 km da Faial. L’isola fu scoperta nel 1427 e colonizzata nel 1432 da alcuni coloni fiamminghi; prende il nome dalla presenza di molti alberi di faggio, faias appunto, sull’isola. Faial si caratterizza anche per un enorme numero di ortensie, di un intenso colore blu, che sono spesso fonte di abbellimento per case, strade ed edifici pubblici. Faial è proprio soprannominata per questo “l’isola azzurra”. Durante il XVII secolo l’isola divenne un porto commerciale molto importante, grazie alla sua posizione che la rese un porto sicuro fra Europa e America.

L’isola è piccolina con i suoi 21 km di lunghezza e 14 km larghezza tanto che l’intero perimetro potrebbe essere percorso in auto nel giro di un paio d’ore. Il punto più alto dell’isola (1043 m.) è situato in corrispondenza di Cabeço Gordo, nella zona di Caldeira

Faial offre molti spunti interessanti per vivere un soggiorno intenso e attivo. Oltre a caratterizzarsi per una particolare conformazione del territorio, legata chiaramente alla sua origine vulcanica, l’isola si contraddistingue per i suoi porti e i suoi magnifici scorci di mare, tanto che da sempre Faial è un punto di riferimento per i marinai delle Azzorre e non solo. Come per tutte le isole dell’arcipelago, il consiglio è quello di non limitarsi alla zona costiera, ma di esplorare anche quello che Faial nasconde nelle sue campagne e nelle sue vette

Il modo migliore per conoscere l’isola di Faial è quello di girarla a piedi. Vi sono moltissimi sentieri per il trekking, alcuni anche molto lunghi, tra cui quello che collega i 10 vulcani di Faial, coprendo in tutto un percorso di ben 27 km. Il consiglio è quello di iniziare da Caldeira e terminare a Porto do Comprido. Avventuratevi anche per il Trilho dos Caminhos Velhos, ovvero un percorso che lega gli antichi sentieri utilizzati dagli abitanti del nordest dell’isola. Un altro percorso molto interessante è la salita al Monte Da Guia, dal centro di Horta. Si tratta di una escursione che dura circa 2 ore.

Da vedere senso orario partendo da Horta:

1) HORTA

– Da visitare assolutamente è la Marina. Si resta incantati da tutti quei colori e testimonianze dei navigatori di tutto il mondo e dai tanti disegni fatti con cura che venivano realizzati dai marinai come simbolo di buon auspicio. Un altro punto emblematico della capitale di Faial è il Peter Café Sport, una vera e propria istituzione. Luogo di ritrovo di marinai e lupi di mare nel passato, oggi ci sono solo turisti che siedono ai tavoli di legno di questo colorato Pub ma l’atmosfera che vi si respira è ancora in grado di evocare grandi traversate e avventure (per cena prenotare).

I murales della marina di Horta. L’isola di Faial è famosa per i suoi murales. Tutto ebbe inizio alcuni anni fa dall’iniziativa di un membro di un equipaggio di una barca a vela, ancorata a Horta, di realizzare un dipinto, in ricordo del suo soggiorno a Faial, lungo la banchina del porto. Questo primo dipinto è stato seguito a ruota da molti altri ancora. Si tratta di un mosaico di colori, dove si richiamano i nomi delle imbarcazioni, che nel tempo hanno attraccato a Horta. Una leggenda si è diffusa qui nei tempi: le imbarcazioni che non lasciano un ricordo del loro passaggio sull’isola, andranno incontro a mala sorte!

– punti panoramici: Per ammirare una vista mozzafiato sulla città occorre scalare il Monte da Guia, un antico vulcano che ha avuto origine nel mare e che successivamente si è unito all’isola di Faial, oppure andare sul promontorio Ponta da Espalamaca, un promontorio sopra la città di Horta che permette di osservare dall’alto l’intenso movimento delle navi nel porto, oppure dal Miradouro di Nossa Senhora da Conceição

– Fabrica da Baleia de Porto Pim. La Fabrica da Baleia de Porto Pim vi permetterà di scoprire la vita dei balenieri e il processo di lavorazione per la produzione di oli e farine ricavati dai cetacei, soprattutto capodogli. Conserva tutte le macchine utilizzate nella caccia alla balena, un settore attivo sull’isola fino alla fine del ventesimo secolo e vitale per l’economia di Faial. Consigliatissimo (https://www.oma.pt/fabrica.php) orari: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18. Nel we bisogna prenotare. Costo 4 €

Museo Scrimshaw Complementare alla Fabrica da Baleia, il Museo Scrimshaw presenta un’interessante collezione di opere realizzate con parti di balene o comunque ispirate al ricordo di questi cetacei. Questi manufatti sono stati scolpiti e realizzati dalle abili mani dei pescatori dell’isola; il museo è collegato al Peter Cafe Sport, un bar iconico per tutti i marinai e balenieri del mondo.

– Museo di Horta. Parte della storia di Faial può essere infine scoperta al Museo di Horta, ubicato nell’ex Collegio dei Gesuiti, al cui interno sono ottimamente conservate collezioni di documenti, etnografia, oltre a fotografie e opere d’arte

2) SPIAGGIA CONCEICAO: nella baia di Horta, a nord

3) SPIAGGIA PORTO PIM e FABBRICA DELLE BALENE (sud-est): Se ci si trova ad Horta, la spiaggia più vicina è Porto Pim, che si distingue rispetto al resto dell’isola per la sabbia fine e chiara. Si snoda molto delicatamente nel mare, ed è quindi un luogo ideale per i bambini piccoli. A Porto Pim è anche possibile visitare la ex fabbrica delle balene, oggi trasformata in Museo. Tutto è rimasto com’era. Ci si aspetta quasi di vedere arrivare da un momento all’altro la barca dei balenieri di ritorno dalla caccia, con le lunghe lance a cui veniva arpionato il grande pesce. È ancora presente il vecchio impianto di trasformazione che lavorava le carni delle balene. I cetacei venivano utilizzati anche per estrarne l’olio, che veniva poi usato per lubrificare i macchinari e generare energia sull’isola.

Ottima per una birra al tramonto

4) PISCINA NATURALE POCA DA RAINHA (sud)

5) PISCINA NATURALE CASTELO BRANCO (sud)

6) PISCINA NATURALE VARADOURO (sud ovest)

7) FARO CAPELO (ovest)

8) PORTO DO COMPRIDO (ovest): – faro in disuso (salita € 1) (il biglietto si compra nell’antistante museo del vulcano). Si sale attraverso una piccola scala a chiocciola composta da 140 gradini; la fatica verrà premiata da un panorama mozzafiato. La permanenza in cima al faro è limitata a 10 minuti. Nessuno vi verrà a tirare giù ma è giusto dare la possibilità a tutti di salire e godersi con la dovuta tranquillità le altissime scogliere di roccia e sabbia nera che si tuffano nel mare blu. Un contrasto cromatico pazzesco, messo ancora di più in risaltato dalla spuma bianca delle onde che si infrangono a riva.

– piscina natuale, ottimo luogo dove rilassarsi e vivere un po’ la vita di mare che questa isola delle Azzorre è in grado di offrire.

9) VULCAO DOS CAPELINHOS (ovest): In cima alla Península do Capelo si trova il Vulcão dos Capelinhos. L’insieme si è formato nei millenni a causa della sovrapposizione degli strati di lava causati da eruzioni successive. Di recente il vulcano è stato attivo tra il 1957 e il 1958: la lava si accumulò vicino al camino, e ciò diede vita ad un isolotto unitosi a Faial. Il faro e alcune delle case distrutte dall’eruzione accentuano il carattere aspro di un paesaggio davvero unico nelle Azzorre. La salita al faro offre un panorama mozzafiato del paesaggio vulcanico e circostante. Inoltre è possibile visitare il Centro di Interpretazione del Parco Naturale (€ 10 compresa la salita al faro), il quale permette di conoscere i fenomeni geologici e vulcanici delle isole Azzorre. La visita al vulcano e al Centro hanno un accesso limitato: se si desidera effettuare la visita è consigliato prenotarla anticipatamente.

– Il museo è stato costruito sotto il faro colpito dall’eruzione. E’ possibile accedere alla hall di accesso dove è presente un bar e dove è possibile andare alla toilette. L’ingresso al museo è a pagamento.

– Si può visitare gratuitamente la parte bassa del faro invece se si vuole salire è a pagamento. Un posto unico nel suo genere.

– E’ l’ultimo dei vulcani emersi dal mare nelle Azzorre, solo 60 annin fa. Infatti è ancora tutto terroso, senza alcunan vegetazioni. Molto interessante il vicino Centro di Informazione sui vulcani. Vicino c’è anche una bella “piscina naturale” per un bagno rinfrescant in acqua relativamente calda

– Un luogo lunare , pieno di lava, mare vento e natura. Suggestivo da ogni posizione e la passeggiata fino in cima è da fare assolutamente.

– Visita molto interessante, con spiegazioni esaustive in un ottimo inglese sull’ eruzione vulcanica che ha portato alla nascita del promontorio di Capelinhos. Dura circa un’ora, interessante anche per i bambini.

10) I VULCANI AD EST DI CAPELINHOS: sono Cobeço Verde, Cobeço do Canto, Cobeço do Fogo e Cobeço dos Trinta. Si possono raggiungere con i trekking o in auto (Cobeço do Verde)

11) SPIAGGIA FAJA a PRAIA DO NORTE (ovest): è una ampia spiaggia di sabbia nera; qui il mare è meno calmo e le onde si fanno alte fino a riva. La spiaggia è libera; nelle vicinanze vi è però anche un posto ristoro, docce e servizi igienici. Bisogna considerare che il versante settentrionale è battuto da forti venti e le onde impetuose rendono impossibile la balneazione. Non per niente è sopranominata costa brava (costa selvaggia).

12) PORTO CEDROS (nord)

13) PISCINA NATURALE PORTO DA EIRA (nord)

14) PORTO DO SALAO (nord): piccolo porto con piscina naturale

15) FARO RIBEIRINHA (est): diroccato

16) PISCINA NATURALE POCA DA RIBEIRINHA (est)

17) SPIAGGIA DE PEDRO MIGUEL (est): Se siete in cerca invece di un’oasi di pace, allora rifugiatevi a Praia de Pedro Miguel. E’ un posto isolato, dove difficilmente i turisti arrivano in massa. Attrezzatevi di pranzo a sacco e passate qui una bellissima giornata di mare

18) SPIAGGIA ALMOXARIFFE (est): interessante la spiaggia di Almoxariffe, che si trova ad est di Horta. E’ una spiaggia di sabbia molto popolare, accessibile da un viale, con tanto di parcheggio, ristoranti e bar. Qui potrete nuotare con una magnifica vista sull’isola e sulla montagna di Pico.

19) CALDEIRA (Cabeco Gordo) (centro): Situata nel centro geografico di Faial, la Caldeira è un enorme cratere vulcanico (diametro 2 km e profondo circa 400 metri alto circa 1 km). E’ osservabile in tutta la sua grandiosità dal punto più alto dell’isola, il Cabeço Gordo a 1043 mt. Spesso è circondata dalla nebbia e ciò non permette di ammirare come si deve questo luogo magico. E’ molto bello percorrere la strada tra le ortensie che conduce ai punti panoramici da cui ammirare il cratere in tutta la sua ampiezza. Sulla Caldeira vi è una vegetazione lussureggiante: vi si trovano diversi alberi come cedri, ginepri e faggi, mentre a terra vi sono felci e muschi. I turisti che visitano questa zona di Faial tendono a parlare a bassa voce, come a rispettare la maestosità di questi posti, dove il silenzio è d’obbligo.

La Caldeira si raggiunge attraverso una strada abbastanza tortuosa ma durante la salita sarete deliziati da un susseguirsi ortensie in fiore, talmente grandi che non crederete ai vostri occhi. Ad un’estremità del parcheggio principale, è ben visibile l’imbocco di un piccolo tunnel che conduce ad una terrazza panoramica che si affaccia sul cratere del vulcano, incorniciata dalla verdissima vegetazione e cespugli di ortensie che lo ricoprono fino sul fondo.

Ma il modo migliore per assaporare la Caldeira da diverse angolazioni e percepirne la vastità è attraverso un suggestivo trekking lungo 8 km con poco dislivello che si snoda lungo l’intero perimetro (più o meno 2 orette e mezzo di camminata tranquilla). Il sentiero non presenta particolari difficoltà, certo bisogna essere un minimo allenati e indossare scarpe adatte, in alcuni punti il terreno è un po’ sdrucciolevole e se ha appena piovuto può essere fangoso. Chi fosse invece interessato a scendere fin dentro il cratere, dovrà prendere parte ad una visita guidata, che dura praticamente tutta una giornata.

Un operatore è Our Island (https://ourisland-azores.com/day-tours/caldeira-descent/). Dura 5 ore e la lunghezza è di 4 km. Costo per 3/4 persone € 60 a testa – per 5/7 € 45 a testa.

20) SPIAGGIA FAJA a PRAIA DO NORTE (ovest): è una ampia spiaggia di sabbia nera; qui il mare è meno calmo e le onde si fanno alte fino a riva. La spiaggia è libera; nelle vicinanze vi è però anche un posto ristoro, docce e servizi igienici. Bisogna considerare che il versante settentrionale è battuto da forti venti e le onde impetuose rendono impossibile la balneazione. Non per niente è sopranominata costa brava (costa selvaggia).

21) JARDIM BOTANICO DOS FLAMINGOS (centro): Piccolo ma mantenuto con grande cura. Dopo un breve filmato introduttivo si visitano le varie sezioni del giardino botanico dove sono presenti sia le specie autoctone sia quelle introdotte in seguito alla colonizzazione. Vi è anche una zona dedicata alle piante aromatiche ed officinali e una serra di orchidee, purtroppo ad agosto non erano fiorite. Scopro cosi che le ortensie che hanno reso cosi famosa l’isola sono considerate infestanti! Il giardino botanico di Horta è estremamente importante, l’unico di tutto l’arcipelago, dedicato allo studio scientifico, classificazione e conservazione di tutte le specie botaniche. È una sorta di “grande archivio” in cui sono catalogate tutte le piante presenti alle Azzorre e in caso di necessità può aiutare alla reintroduzione di esemplari a rischio estinzione, come è recentemente accaduto con i fiori “non ti scordar di me”. La visita vi terrà occupati per circa un’oretta.

22) BALENE: Le Azzorre sono attualmente uno dei più importanti ‘santuari’ di balene del mondo. Gli avvistamenti sono garantiti al 98%. Tra specie residenti e migratorie, comuni o rare, si possono avvistare qui 24 differenti tipi di cetacei: numero impressionante, dato che corrisponde ad un terzo delle specie esistenti, in un unico ecosistema. Con maestose balene e simpatici delfini, intorno alle nove isole l’Atlantico è ancor più magico, adattando ai nostri tempi, in cui conservazione è la parola-chiave, l’antico grido di “Balena a vista!”.

– miglior periodo dell’anno: I cetacei possono essere osservati tutto l’anno, dato il grande numero di specie esistenti nell’arcipelago. Oltre alle colonie residenti, come quelle dei delfini comuni e dei tursiopi, in compagnia dei quali è possibile nuotare, esistono balene che passano alle Azzorre lungo la loro rotta di migrazione. Le stenelle maculate sono più frequenti in estate. La balenottera azzurra è facilmente avvistabile verso la fine dell’inverno. Capodogli, balenottere boreali, e balene con fanoni sono più frequenti in estate. Una cosa è garantita: in qualunque stagione, ci sono sempre scoperte da fare.

– età raccomandata: Non c’è un’età raccomandata per apprezzare questo dono della natura, ma dato che un’uscita in mare dura più o meno tre ore, l’età minima raccomandata è di cinque anni. Un mare in buone condizioni per un adulto, a volte può essere diificile da sopportare per un bambino piccolo.

– cosa portarsi dietro: La macchina fotográfica o la cinepresa sono imprescindibili. Ci sono momenti che nella vita accadono solo una volta, e registrarli in immagini significa fissare la memoria di un incontro unico. Per chi non è abituato al mare, una compressa contro il mal di mare prima di partire può garantire che la giornata sia sempre piacevole. È opportuno portarsi dietro acqua e cibi leggeri quali frutta, panini o barrette energetiche.

– se non c’è stato avvistamento: È raro che non si verifichi avvistamento. Nel 98% delle uscite sono osservati balene ou delfini, in qualunque stagione dell’anno. La sicurezza di avvistare queste creature è così tanta che alcuni operatori restituiscono il denaro dei biglietti qualora non si avvistino delfini ou balene.

– alternative alle uscite in mare: Quando le condizioni del tempo o del mare non sono adeguate, le uscite in mare possono essere posticipate o cancellate. Non rattristatevi: anche rimanendo in terra, è possibile sapere di più sulla ricca storia azzoriana legata alle balene. Esistono vari musei e centri di interpretazione, principalmente sulle isole di Pico e di Faial, che costituiscono un rifugio accattivante e interessante nelle giornate di maltempo.Un’altra ipotesi è quella di visitare i posti d’avvistamento delle balene sparsi, in punti strategici, sulle varie isole. Una parte di queste casette, che in altri tempi servirono per la caccia, è stata restaurata, ed ospita di nuovo occhi addestrati a scrutare l’orizzonte alla ricerca di cetacei. Generalmente questi posti d’osservazione sulla costa sono situati in luoghi che offrono panoramiche sorprendenti.

OPERATORI:

– AZORES EXPERIENCES (http://www.azoresexperiences.com)

DIVE AZORES (http://www.diveazores.net)

– NORBERTO DIVER (http://www.norbertodiver.pt)

– PETER WHALE WATCHING (https://www.petercafesport.com/)

23) IN BREVE:

– piscine naturali: Varadouro, Castelo Branco, Porto do Comprido vicino all’area del vulcano Capelinhos, Porto da Eira, Poça da Ribeirinha e Poça da Rainha.

– spiagge: Porto Pim, Praia do Almoxarife, Praia da Conceição, Praia da Fajã invitano a ritempranti bagni di mare

24) CIBO:

Il polpo al tegame cotto nel vino, comune ad altre isole dell’arcipelago, è uno dei piatti più tipici di Faial. A tavola, la predominanza del mare si rivela nel brodo di pesce e nella caldeirada (pesci in guazzetto).

Pane e dolci di mais sono gli acconpagnamenti giusti. Quanto alle carni, la morcela e la linguiça tanto possono essere uno spuntino o un pasto, ma in quest’ultimo caso vengono servite con l’ igname. La ricetta della molha de carne (una specie di ragù), prevede spezie quali il pepe, il cumino e la cannella per insaporire la generosa salsa in cui viene cotta la carne di manzo. Fra i dolci, sono tipiche le fofas: i dolcetti di pasta aromatizzata al finocchio sono cotti in forno prima di essere farciti con una crema a base di tuorli d’uovo, latte, zucchero, farina e buccia di limone.

25) TREKKING: (https://trails.visitazores.com/en): ce ne sono diversi. Il sito elenca tutto nel dettaglio con tanto di mappe): ce ne sono diversi. Il sito elenca tutto nel dettaglio con tanto di mappe

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D) INFORMAZIONI SU PICO – AZZORRE:

http://www.civediamoquandotorno.it/2019/04/04/azzorre-cosa-fare-e-cosa-vedere-sullisola-di-pico/

https://www.portogallo.info/azzorre/pico

https://www.visitazores.com/ (whale watching)

https://ourisland-azores.com/tour/private-tours-in-the-azores/#area (tour operator per scalata)

https://www.italianialleazzorre.com/

https://ritaglidiviaggio.it/2021/04/21/azzorre-10-cose-da-fare-isola-di-pico/

Pico è una vera e propria gemma, che risplende nell’arcipelago delle Azzorre. Un’isola tutta da scoprire, tra camminate in montagna e panorami mozzafiato. E’ lunga 46,2 km e larga 15,8.

Ogni isola delle Azzorre ha il proprio fascino. Ci sono attrazioni da vedere e posti da esplorare. Pico è la seconda isola più grande dell’arcipelago ed è soprannominata “isola grigia” perché è la più vulcanica di tutto l’arcipelago. Paesaggi di ogni tipo di formazione di lava dominano il paesaggio, in contrasto con l’azzurro dell’oceano e il bianco della schiuma delle onde. È l’isola più meridionale del Gruppo Centrale dell’arcipelago, ed uno dei vertici del cosiddetto “triangolo”; dista appena 6 km dalla sua più immediata vicina Faial. Il suo punto più alto, con ben 2350 metri sopra il livello del mare, è anche il punto più alto di tutto il Portogallo: si tratta della Montanha do Pico. Il terreno vulcanico di Pico è ricco di nutrienti; questo fatto, unito al microclima caldo e secco e alle colline riparate dai venti grazie alla costruzione di piccoli muri a secco di pietra, hanno fatto sì che le viti del vitigno Verdelho abbiano trovato ottime condizioni per maturare e produrre i tipici vini dell’isola. Il paesaggio di Pico è un susseguirsi di vigneti, che danno vita ad un vino fresco e leggero, che si abbina alla perfezione alle specialità gastronomiche dell’isola, così come ai piatti a base di pesce e frutti di mare. Anche il famoso vinho de cheiro delle Azzorre, simile al vino fragolino, si produce a Pico. E’ un vino utilizzato dagli abitanti dell’isola soprattutto durante le feste. Nel 2004, l’UNESCO ha inserito nella lista dei suoi Patrimoni dell’Umanità il Paesaggio della Coltivazione della Vigna dell’isola di Pico, motivando l’ingresso come risultato di pratiche di coltivazione antiche mescolate all’unicità del paesaggio naturale.

Pico è il miglior posto dove fare escursioni per avvistare le balene.

Pico non è senz’altro l’isola più adatta se si è in cerca di distese di sabbia dove potersi rilassarsi al sole. Qui infatti non ci sono vere e proprie spiagge, ma piccole strisce di sabbia o pietra che si affacciano sul mare, dove le acque sono più calme oppure piscine naturali, molto adatte per la balneazione dei bambini, che costituiscono concretamente le zone dove poter fare il bagno sull’isola.

Da vedere senso anti – orario partendo da Madalena:

1) MADALENA(ovest)

Principale città e porto peschereccio di Pico è Madalena, dove arrivano le navi provenienti dalle altre isole. In questo tratto di mare è possibile vedere gli isolotti di EmPé e Deitado. Da non perdere la visita ad Arcos do Cachorro, un gruppo di formazioni rocciose di origine vulcanica composte da nicchie e tubi lavici che nell’insieme creano un agglomerato di sculture di solidificato lavico.

– museo del vino (http://www.museu-pico.azores.gov.pt/museu/museu-do-vinho/)

– spiagge di Areia Larga e AreiaFunda

– mulino: si trova nelle vicinanze del porto e nei pressi di due opere di street art molto interessanti. Si tratta di un mulino piuttosto grande, dipinto di bianco e di rosso e circondato da uno dei tipici muretti dell’isola.

– ristoranti: I migliori ristoranti, oltre che quelli più semplici da raggiungere, sono concentrati nella zona di Madalena, il capoluogo dell’isola. Io vi consiglio O Ancoradouro, visto che l’ho provato e mi sono trovata molto bene. Anche la location con vista panoramica sul mare è decisamente promossa.In questo ristorante ho assaggiato la zuppa di pesce, piatto che troverete in numerosi menù delle Azzorre, insieme alla zuppa della casa, che spesso è di verdure. E poi ho provato la cataplana di pesce, un delizioso piatto portoghese con cui ci si può tuffare nei profumi del mare e nei sapori dell’Oceano Atlantico. Il nome deriva dalla particolare pentola utilizzata per cucinare i frutti di mare: un recipiente bombato di rame o alluminio dentro il quale la cataplana viene servita direttamente a tavola. Il piatto è per due, ma noi abbiamo fatica a finirlo in tre persone.

2) RISTORANTE CELLA BAR a Madalena

recensioni non splendide – merita anche solo una visita per l’architettura o un aperitivo

Il Cella Bar è un bar-ristorante dal design unico. Aperto nel 2015 a Lugar de Barca, nella zona vitivinicola occidentale a poca distanza da Madalena, il capoluogo dell’isola, questo bar è costruito in legno locale come fosse un’enorme botte. La struttura originaria in muratura è stata ristrutturata e ad essa è stata collegata una particolare costruzione in legno dalla forma sinuosa che vuole ricordare le botti in legno dove invecchia il vino.

Fernando Coelho, dell’atelier FCC Arquitectura e Paulo Lobo si sono occupati del design degli interni mentre Paulo Neves ha realizzato la scultura esterna. Il risultato è davvero originale. Buona la cucina. C’è una meravigliosa terrazza sul tetto affacciata sull’oceano. Un posto perfetto per un aperitivo all’ora del tramonto.

Il Cella Bar p anche vincitore nel 2016 del premio “Edificio dell’anno” di ArchDaily, celebre rivista di architettura.

3) CRIACAO VELHA (ovest)

– mulino molto bello tra i vigneti con il vulcano di Pico sul retro

– Si chiama Grutadas Torres e si trova a dieci minuti a piedi a sud di Madelena, nella zona di CriaçãoVelha ed è uno dei più grandi condotti al mondo scavati in profondità dalla lava vulcanica. Una grotta di lava è una formazione geologica di origine vulcanica formata dal flusso e dal raffreddamento di fiumi magmatici sotterranei. Grutadas Torres ha un’altezza compresa tra 1,1 e 15 metri e si trova a un’altitudine di 300 metri. Grutadas Torres è una delle 17 grotte dell’isola di Pico delle 30 grotte presenti nell’arcipelago. Con una lunghezza stimata di oltre 5,2 km è la più lunga grotta di lava delle Azzorre.Visitabile solo con visita guidata, Grutadas Torres, classificata come monumento naturale regionale nel 2004, è lunga circa 5 chilometri, ma sono percorribili soltanto poco più di 800 metri. Al suo interno si possono ammirare stalattiti e stalagmiti laviche e formazioni-scultura uniche. L’ingresso della grotta è aperto verso il cielo e vi si accede dopo aver percorso un viale alberato attraversato il Ponte Algar.Aperta al pubblico dal 2005, la grotta è preceduta dall’ingresso al centro visitatori, costruito in rocce basaltiche per essere integrato con l’ambiente, ha caratteristiche architettoniche innovative, tanto da Ha ricevuto il Premio dell’Unione europea per l’architettura contemporanea Mies van der Rohe Award 2007.L’unicità della grotta risiede nel suo imponente schema di drenaggio. La lava liquida che gocciola dal tetto si è stratificata in pittoresche stalattiti e stalagmiti e in molte altre formazioni. All’interno il tunnel, l’umidità è notevole poiché l’acqua gocciola dal tetto e si registra una temperatura costante di 16 ° durante tutto l’anno. Uno degli aspetti più interessanti è il pavimento della grotta, che presenta una crosta liscia e sottile, al di sotto della quale la lava continuava a fluire, assumendo la forma di una corda o di una superficie aspra, spinosa e irregolare, con sporgenze aguzze.Un altro aspetto interessante, rispetto ad altre grotte in giro per il mondo, è che questa non è illuminata artificialmente. Una decisione presa per preservare la grotta così come è stato scoperta. Il percorso non è attrezzato ed è per questo che l’entrata è consentita soltanto accompagnati da una guida. Si consigliano buone scarpe da trekking, visto che il pavimento è sempre bagnato e molto scivoloso. All’ingresso vengono forniti pila e casco di protezione. Il biglietto d’ingresso costa 8 euro.

L’accesso alla grotta è gestito dall’associazione alpinistica “Os Montanheiros“.

– Vigneti coltivati nella roccia basaltica, suddivisi in lotti (currias) fatti di bassi e stretti muretti di pietra (paredes, murinhos)., spaccati ed impilati senza l’uso di malta, che proteggono le piante dal vento del mare senza togliere loro il calore del sole e realizzano una sorta di gigantesco labirinto di pietra in riva al mare, all’interno del quale oggi è bello perdersi. Un vino che è il risultato dei terreni di lava e di pratiche di coltivazione antichissime, iniziate alla fine del XV secolo, con i primi insediamenti in questa zona e arrivato più tardi ad essere esportato in Europa e In America, apprezzato sulle tavole degli zar di Russia.

La coltivazione della vite di Pico e i suoi vigneti così particolari che formano il Paesaggio della Coltivazione della Vigna dell’isola di Pico sono stati classificati, nel 2004, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il microclima secco e caldo e il terreno vulcanico ricco di sostanze nutritive, garantiscono la maturazione del vitigno verdelho, un vino secco, leggero e fruttato da abbinare a un piatto di pesce o di frutti di mare, oltre al vinho de cheiro (vino fragolino), tipico dei giorni di festa.

Il Museo del Vino è ospitato in un antico convento a Madalena e contiene una collezione di attrezzi agricoli, alambicchi e botti. La Cooperativa Vitivinícola di Ilha do Pico ha lanciato nuovi vini, come il “Lajido”, erede del “verdelho”, e vini da tavola, sia rossi che bianchi.

I Paesaggi della Coltivazione della Vigna dell’isola di Pico si possono ammirare lungo la costa e parte dell’entroterra daCricaoVelha a Lajido.

4) MONTANHA DO PICO(centro ovest)

Pico, come tutte le Azzorre, si caratterizza per i suoi fenomeni di vulcanesimo. Intorno alla capitale Madalena si sviluppa un complesso di vulcani, di cui fa parte anche il Monte Pico. Non potrete perdervi la vista di questo imponente vulcano. In vetta al monte, vi è anche una vasta area dove si susseguono fenomeni di vulcanesimo secondario. Qualsiasi sia il modo in cui esplorerete questa zona, non dimenticatevi di assistere a questi fenomeni naturali. La montagna più alta del Portogallo è uno strato-vulcano con un’altezza di 2.351 metri. Allo stesso tempo è la montagna più alta della dorsale medio-atlantica e il vulcano più alto d’Europa. In cima c’è un cratere vulcanico con un diametro di oltre 500 metri e una profondità di 30 metri. Al suo interno si trova il Piquinho (Pico Pequeno), un piccolo cono vulcanico alto 70 metri che segna la vetta vera e propria. Scalare questa montagna è un’esperienza indimenticabile da non perdere quando si visita Pico.

durata 9 ore – dislivello 1120 mt. – lunghezza 10 km.

– con guida Pico Sport (http://pico-sport.com/product/climbing-mount-pico/) € 75 a testa

Al mattino presto trasferimento alla base della montagna. Dopo un briefing con la tua guida e una breve visita del centro visitatori, inizi a scalare la montagna più alta del Portogallo. L’ascesa non è facile poiché si cammina su pietre vulcaniche rotte, ma impressionante. Una volta arrivati in vetta e se il tempo lo permette si ha una vista impressionante delle isole vicine. Dopo la discesa rientro a Madalena. Alla base ricevi un certificato

Rates Include:

Transfer to/from Madalena to the base of Mt. Pico

Guided tour at the visitor centre

Park fees for Mt. Pico national park

Multilingualhiking guide

Certificate

– con Our Island (https://ourisland-azores.com/day-tours/pico-mountain-climb/ )3-4 pax 95€ per person – 5-7 pax 82€ per person – il resto come sopra

Riassumendo al volo:

nuovi orari di apertura della Casa da montanha:

1-30 aprile: lun-gio h. 08:00 alle 20:00 (due ore in più rispetto all’anno scorso), sempre aperta dalle 8:00 del venerdì mattina alle 20:00 della domenica.

1 maggio – 30 settembre: apertura 24 ore su 24.

Limite giornaliero: 320 salite (160 persone alla volta), che può essere abbassato in base allo stato del sentiero e alle condizioni meteo.

Che io sappia, è possibile prenotare in anticipo SOLO tramite organizzazione/guida autorizzata.

Se si decide di salire senza guida, bisogna recarsi alla Casa da Montagna nel giorno prescelto e registrarsi (serve a te per sicurezza – ti danno informazioni e GPS – e a loro per sapere quante persone ci sono su), e sono loro a dirti se ci sono posti disponibili per quel giorno oppure no (ecco perché è consigliabile andarci la mattina presto). Tieni presente che alcune guide fanno la scalata con pernottamento in quota e discesa la mattina, quindi anche recandosi sul posto la mattina presto non si parte da “zero presenze”.

*** IMPORTANTE ***

Sia che si prenoti in anticipo con la guida, sia che si decida di salire in autonomia, è possibile che, a causa delle condizioni meteo, la salita venga rimandata. Calcolare qualche giorno di “bonus” per poterla recuperare eventualmente in seguito.

5) FARO DE SAO MATHEUS – PONTA DA FACA

6) MULINO TERRA DO PAO (non lo abbiamo visto)

7) MULINO SAO JOAO entroterra (non lo abbiamo visto)

8) MULINO SAO JOAO – PONTA RASA

9) MULINO SILVEIRA(non lo abbiamo visto)

10) LAJES DO PICO (centro sud)

E’ la zona più anticamente abitata dell’isola, il cui capoluogo è l’omonima cittadina di Lajes. Visitate i sei villaggi tradizionali che la compongono: São João, Lajes, RibeirasCalheta do Nesquim, Piedade e Ribeirinha. E’ una zona che sembra essere rimasta un po’ nel passato; le attività economiche, oltre al turismo, girano intorno all’allevamento di bestiame e alla produzione di latticini. Il villaggio di Lajes do Pico ha una forte tradizione di pesca, in particolare del tonno, e da molti anni è il centro della caccia alle balene. Ad agosto c’è la settimana dei balenieri, con stand gastronomici ed eventi

– mulino

– MuseudosBaleeiros: il Museo delle balene custodisce le antiche barche da caccia. E’ un museo interattivo, adatto a grandi e piccoli.

– spiagge:Baixa da Ribeirinha, Baia de Canas e BaidadasLajes.

11) MULINO FETAIS (non lo abbiamo visto)

12) FARO PONTA DA ILHA (est)

13) MULINO PRAINHA (est)

14) PARQUE FORESTAL PRAINHA DO NORTE(centro nord)

Questo parco occupa una superficie di 15 ettari. Il terreno è formato da colate di basalto, risultanti dall’eruzione del 1562. E’ coperto da vegetazione autoctona come erica azorica, faggio, specie invasive, Pittosporo ondulato e pino. I diversi fiumi del ParqueforestalPrainha do Norte, affiancati da piante ornamentali, fanno venir voglia di passeggiare nei numerosi angoli della riserva anche ai più sedentari. In alternativa, sarà possibile godersi il magnifico paesaggio oppure utilizzare le strutture ricreative messe a disposizione dei visitatori, come ad esempio area pic-nic, parco giochi, centro sportivo e un vasto prato.

C’è un faro

15) CAIS DO PICO

– museo sulla caccia alle balene

16) SAO ROQUE (nord)

– mulino: È un piccolissimo mulino rosso posto su un alto basamento vicino al lungomare: la sua posizione sopraelevata lo rende visibile anche a grande distanza.

– spiagge Barca, Cabrito e Arcos

17) LAGOA DO CAPITAO (centro nord)

Un piccolo specchio d’acqua ai piedi del vulcano Pico. Il lago si raggiunge comodamente percorrendo la ER3, fino ad imboccare una stradina secondaria ma ben segnalata. Arrivati al lago potete lasciare l’auto nel comodo e ampio parcheggio e con una breve passeggiata sulla collina che sovrasta il Lago potrete ammirare un incantevole vista sulla costa nord dell’isola e su Sao Jorge. Posto perfetto per un pic-nic nella natura.

18) SANT’ANTONIO (nord)

piscine naturali

19) PAESINI LAJIDO – CACHORRO e CAIS DO MOURATO (ovest)

Questi villaggi tipici, ubicati in prossimità dei vigneti, perché sono talmente belli e pittoreschi da meritare e un’attenzione specifica. Le case sono tutte in pietra scura, la pietra lavica che caratterizza l’isola, spesso circondate da muretti costruiti con la stessa pietra, in alcuni casi tenuta insieme da malta bianca. Ogni casa si accende di colori vivaci grazie alle porte e alle finestre, dipinte di rosso, di verde o di azzurro, tutti colori capaci di esaltare la tonalità grigia della pietra lavica. Questi villaggi assomigliano a piccole opere d’arte e sono tenuti con una cura quasi maniacale da parte degli abitanti.Concedetevi assolutamente una passeggiata rilassante a Lajido, che rappresenta un po’ il villaggio-simbolo di questo paesaggio vitivinicolo. Qui si trova anche il Centro de Interpretação da Paisagem da Cultura da Vinha da Ilha do Pico, che purtroppo non ho potuto visitare perché chiuso in periodo di Covid. Poi fate un salto a Cachorro, che vale la pena di visitare anche per gli scogli di lava a picco sull’oceano che regalano scorci pittoreschi. C’è una bella passeggiata che permette di ammirare gli scogli, le grotte e alcune formazioni laviche dalle forme esotiche, una delle quali a forma di cane ha dato il nome a questo luogo. Infine, Cais do Mourato, meno famoso degli altri due, può essere una bella scoperta e regala scenari stupendi di fronte all’oceano. I villaggi sono tutti piccolissimi, una manciata di case e nulla più, a volte una chiesa, dipinta anch’essa con i colori e la tecnica tipica, ma permettono di immergersi nella cultura dell’isola.

20) STRADA ENTROTERRA (da Madalena al faro Ponta da Ilha) (centro)

Dalla base della montagna di Pico, continuando a percorrere verso est la strada secondaria che attraversa l’isola all’interno e non la litoranea, si ha la possibilità di attraversare un paesaggio fatto di prati e colline a perdita d’occhio. Non ci sono paesi, ma soltanto paesaggi caratterizzati dal colore verde tipico delle Azzorre, mucche al pascolo e, di tanto in tanto, alcuni laghetti vulcanici, che caratterizzano questa zona interna dell’isola.Ovviamente la possibilità di godere della bellezza di questo paesaggio dipenderà come sempre dalle condizioni meteo, che soprattutto nella zona interna delle isole è estremamente variabile e spesso caratterizzata da una fitta nebbia o da rovesci di pioggia. Il lago più famoso e conosciuto è il Lago do Capitao, ubicato proprio alle pendici del monte Pico. È il più facile da raggiungere e arrivati qui si può anche fare una semplice passeggiata per ammirarlo da un punto sopraelevato.La strada poi prosegue verso est inoltrandosi nel paesaggio di colline e mucche. Alcuni laghetti sono molto piccoli e non sono segnalati nemmeno sulla mappa, ma riuscirete a scorgerli mano a mano che avanzate lungo la strada. Una zona panoramica è quella intorno al Lago de Peixinho e al Lago da Rosada. Qualche chilometro più avanti vi troverete di fronte a un bivio: viste le condizioni meteo noi abbiamo preferito scendere a sinistra lungo la costiera all’altezza di Ribeirinha per tornare indietro verso Santo Amaro. Se il meteo lo consente, però, potrebbe valer la pena al bivio andare a destra verso la Caldera (segnalata da un cartello) e arrivare fino al Faro di Ponta da Ilha, all’estremità esta dell’isola.

21) BALENE:

– a Madalena:

Pico Sport (http://pico-sport.com/)

CW Azores (https://www.cwazores.com/it/) € 69 – 3/4 ore (sono italiani, consiglio questo)

– a Lajes do Pico:

Acqua Acores: https://aquaacores.pt/ – dura 3 ore – ore 9.00 – 14.00 o 17.30 – si può prenotare una barca privata

Alta stagione (01/07 – 31/08)

semirigido: Per persona fino a 3 persone 65,00 euro – Gruppo ≥ 4 persone 55,00 euro

cabinata: Per persona fino a 3 persone 75,00 euro – Gruppo ≥ 4 persone 65,00 euro

Include : briefing e debriefing, osservazione delle balene, uccelli marini, tartarughe, pesci e tour lungo la costa meridionale dell’isola di Pico.

22) VINO

Terra di tradizione vinicola, a Pico si producono bianchi, rossi e rosé piuttosto apprezzati in tutto l’arcipelago. Poco a poco, si è tentato di recuperare il prestigio del vino proveniente dal vitigno verdelho, migliorandone la produzione ed innovando i prodotti.“Basalto”, “Lajido” e “Terras de Lava” sono i nomi commerciali dei vini di Pico: tutti richiamano l’intensità di quel rapporto uomo-natura che l’isola coltiva. La Cooperativa Vitivinicola dell’isola di Pico, ad Areia Larga, concentra la produzione locale, già basata su vitigni nuovi, e può essere visitata. Le acquaviti di fico e di nespola hanno anch’esse i loro estimatori, e si possono vedere antichi alambicchi di rame ancora in funzione. L’ angelica e i liquori di frutta sono proposte più dolci.L’isola è sempre stata una grande produttrice di frutta, e sono famosi i suoi fichi, dalla polpa rosso vivo. Il miele di fiori di pitosforo (incenso) e il formaggio di latte bovino a pasta morbida, o Queijo do Pico – DOP, occupano un posto di rilievo nella lista dei piaceri gastronomici isolani.

23) TREKKING: (https://trails.visitazores.com/en): ce ne sono diversi. Il sito elenca tutto nel dettaglio con tanto di mappe

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E) INFORMAZIONI SU SAO MIGUEL – AZZORRE:

https://forgetsomeday.com/sao-miguel-azores-portugal/

https://www.italianialleazzorre.com/sao-miguel-isola-verde/

http://www.civediamoquandotorno.it/2019/04/19/azzorre-cosa-fare-e-cosa-vedere-sullisola-di-sao-miguel/

https://ritaglidiviaggio.it/2021/04/16/azzorre-cosa-vedere-isola-di-sao-miguel/

Un vivace giardino nel bel mezzo dell’Atlantico. Non è certo un caso se l’isola di São Miguel, nell’arcipelago delle Azzorre, è conosciuta anche con il soprannome di “Isola Verde”. L’isola è la più grande e la più popolata dell’intero arcipelago, e qui risiede anche la Presidenza della Regione autonoma delle Azzorre. E’ lunga circa 65 km. e larga 16. Sao Miguel conta circa 150 mila abitanti, di cui 50.000 residenti a Ponta Delgada, la più grande città delle Azzorre. Lo scenario che offre São Miguel, così diversificato, è un piacevole risveglio per i visitatori, grazie ai bellissimi laghi, alle spiagge sabbiose, le colline, le alte montagne, le pianure verdi e l’oceano blu. São Miguel mantiene ancora quel fascino unico di un tempo, quando la vita trascorreva serenamente e senza fretta. L’isola è facilmente raggiungibile grazie ai buoni collegamenti aerei, e ci sono molte cose da fare e da vedere, a cominciare da alcuni paesaggi vulcanici che lasciano davvero senza fiato.

Da vedere senso anti – orario partendo da Ponta Delgada:

1) MIRADOURO DA ILHA SABRINA (ovest)

2) PONTA DO FERRARIA (ovest)

– faro

– piscina naturale in mare con acqua calda solo quando c’è la bassa marea

– Piscine naturali molto particolari dove le acque calde termali si mischiano a quelle dell’oceano che invade l’insenatura creando una miscela di acqua dalla temperatura variabile dove lasciarsi cullare grazie anche alla presenza di corde e funi posizionate in maniera strategica che permettono di stare “in ammollo” senza essere strattonati dalla corrente o finire spiattellati sulle rocce. Una serie di ripidi tornanti conduce alle Termas da Ferraria, dove posteggiamo l’auto. Da qui un sentiero conduce alle piscine naturali. Sono presenti un bar, docce e spogliatoi ad uso gratuito. Fate attenzione a camminare scalzi sugli scogli, io vi consiglio di acquistare prima di partire le classiche scarpette da scoglio

– termas da Ferreira (http://termasdaferraria.com/)

3) MOSTEIROS (ovest)

– paese di pescatori

Una delle zone che ricordo con più piacere. Mosteiros offre sia una spiaggia di sabbia e sassolini dove l’acqua dell’oceano non è troppo profonda, sia una spiaggia tra le rocce vulcaniche dove si formano alcune piscine naturali, alcune hanno una profondità tale che è possibile tuffarsi. Proprio di fronte alla spiaggia, in mezzo al mare si ergono due massi granitici giganteschi che hanno dato il nome al paese. Tutto il comprensorio è sorvegliato dai bagnini a differenza di Ferraira dove non c’era alcun tipo di sorveglianza. Ci sono anche alcuni chioschi con tavolini dove è possibile acquistare bibite, toast o gelati e docce per sciaquarsi.

4) SUNSET POCO DA PETRA (ovest)

punto dal quale vedere il tramonto

5) LAGOA DE SETE CITADES (centro ovest):

Dentro un grande cratere, la natura di questo fantastico posto regala due splendidi laghi, il Lago Verde (profondo 19 mt.) e il Lago Blu (profondo 33 mt.). Si possono affittare i kayak.

La miglior vista in assoluto sui due laghi di Sete Cidades la si può apprezzare dal Miradouro da Vista do Rei.

Il posto è bellissimo ricco di miti e leggende che riguardano la sua forma a clessidra. Una leggenda popolare racconta la storia di una bellissima ragazza, promessa sposa di un principe, che s’innamora di un contadino di Sao Miguel. La ragazza però è destinata a sposare il principe per volere del padre. La notte prima delle nozze, la ragazza saluta il suo amato per l’ultima volta. I due si stringono in un forte abbraccio versando un mare di lacrime. Le lacrime versate formeranno i due laghi: azzurro come gli occhi della giovane e verde come gli occhi del ragazzo. Saranno così vicini per sempre ma divisi dal ponte.

6) CAPELAS (nord)

Un ex villaggio di balenieri. Sono principalmente due le maggiori attrazioni di Capelas, una recente ed enorme piscina naturale collegata al mare ma sovra affollata e il piccolo ex porticciolo dei balenieri, raggiungibile grazie ad una stradina tortuosa e cosi stretta che a fatica passa una macchina. Vi consiglio di lasciare l’auto all’inizio della discesa. C’è un mulino

7) CALHETAS

piscina naturale

8) RIBEIRA GRANDE (nord)

Si trova nella parte nord dell’isola di Sao Miguel. Oltre ad un’architettura meritevole di grande attenzione, questo luogo si fa apprezzare anche per dei paesaggi naturali che lasciano davvero a bocca aperta. Punto imprescindibile del vostro tour deve essere la Chiesa dello Spirito Santo, ma non mancate di recarvi anche al Giardino Municipale e alla Sierra de Agua de Pau.

– visita alle cantine del liquore La Mulher De Capote (http://www.mulherdecapote.pt/)

– spiaggia di Santa Barbara famosa per le competizioni mondiali di surf – sabbia nera e mare cristallino

9) FARO DO CINTRAO (nord)

10) CASCADA DO SALTO DO CABRITO (centro)

Si trova sulla En5-2A. Dopo il parco termale Carldera Velha. Spettacolare cascata raggiungibile comodamente in auto.Qualche passo tra le rocce e ci si trova in questo paradiso. Bellissimo ed adrenalinico fare il bagno sotto alla cascata fredda.

11) TERME CALDERA VELHA (all’aperto) (centro) – sulla EN5-2A

(https://parquesnaturais.azores.gov.pt/pt/parques/9/centro/21)

Queste terme sono una delle immagini più ricorrenti quando si cercano informazioni su Sao Miguel. Due vasche di acqua termale caldissima, una con tanto di cascata, immerse in una foresta lussureggiante. L’ingresso è a pagamento, 3 € per la sola passeggiata, 8 € per chi vuole fare anche il bagno. La location è sicuramente suggestiva, ci sono anche due vasche con acque la cui temperatura è compresa tra 60 e 100 gradi e un apposito cartello invita a non avvicinarsi troppo

12) LAGOA DO FOGO (centro)

– punto panoramico Miradoro Do Pico da Barrosa, da questo si può scendere al lago

13) TERMAS DO CALEIRAS DO RIBEIRA GRANDE (centro)

(https://termas-das-caldeiras-thermal-baths.negocio.site/)

storico edificio termale di Caldeiras di Ribeira Grande, risalente al 1811 circondato da alberi e campi fumant

14) VALLEY OF LOMBADAS (centro)

A sud di Ribeira Grande si trova un’altra delle affascinanti attrazioni naturali dell’isola, la valle di Lombadas, raggiungibile tramite una strada secondaria molto panoramica che porta alla Lagoa do Congro. Prima di raggiungere la valle, si passa per Caldeiras, un antico centro termale dove si possono osservare prove di attività vulcanica vivente ed è ancora possibile fare il bagno nelle calde sorgenti. La strada in salita dietro le Termas das Caldeiras e che passa per la Barrage Dam, lascia il posto a splendidi panorami sulla costa nord fino alla punta occidentale dell’isola. Si trova un punto dal quale si vede la cascata della foto. La valle di Lombadas, dichiarata riserva naturale, è un paesaggio affascinante, piuttosto selvaggio e incontaminato, con sorgenti di acqua minerale e vegetazione lussureggiante. È anche il punto di partenza per una delle passeggiate più spettacolari dell’isola, che conduce per circa 4 ore su un sentiero segnato intorno alla valle fino alla vetta alta 880 m del Monte Escuro attraverso un deserto abbagliante dove cresce una vegetazione endemica in abbondanza. Raggiungendo la cima della vetta, tutti i tuoi sforzi sono ricompensati con panorami mozzafiato sull’inaccessibile natura selvaggia di questa valle con la sua aspra bellezza.

15) FURNAS e le sue caldeiras (centro)

– zona termale: Terme Poca da Dona Beija

– caldeiras: fumarole

– Vedere scheda a parte per il Trekking

– Miradouro do Pico do Ferro (punto panoramico sul lago)

Una zona dell’isola dove la terra letteralmente ribolle. Qui la gente del posto, soprattutto i ristoranti, portano a cuocere il Cozido das Furnas, un piatto tradizionale di carni miste e verdure che viene cotto sfruttando il calore del sottosuolo. Si scavano delle buche dove vengono depositati enormi pentoloni che rimangono sotto terra per 6/7 ore. Ogni buca è contraddistinta da un cartellino con il nome del ristorante (o del proprietario in caso di privati). Fatevi trovare alle caldeiras attorno alle 12- 12,30 quando i diversi ristoranti vengono a recuperare il proprio pentolone. Le fumarole si intravedono subito e grazie a passerelle in legno è possibile passeggiare in sicurezza in mezzo a questa cucina a cielo aperto, vedere l’acqua che ribolle nel sottosuolo e il fumo che fuoriesce. Sembra di essere in un girone dantesco, davvero suggestivo. Si paga un biglietto di ingresso ma la cifra è irrisoria, 1 € a testa e vale per tutto il giorno, quindi potrete anche tornare in diversi momenti della giornata. È decisamente uno spettacolo naturale tutto da vedere.

16) PARQUE TERRA NOSTRA (centro)

Giardino botanico con piscina della giovinezza

Il costo di ingresso è di € 8 a persona e potete rimanere anche l’intera giornata. È un parco molto grande con diverse vasche con acqua caldissima e getti per la cervicale. Ovviamente dotata di bagni, docce e spogliatoi. La vasca più grande al centro del parco, essendo acqua ferrosa, ha un colore giallino poco invitante ma una volta dentro non vorrete più uscire. Attenzione, macchia po’ la pelle ma nulla di permanente. Abbiate l’accortezza di usare un costume dai colori scuri e magari non il vostro preferito. Una volta lavato con sapone torna come prima ma non si sa mai. Il parco è veramente molto bello e ben curato, con una vegetazione rigogliosa. L’unico aspetto negativo è la presenza di un solo bar – ristorante molto caro, quindi vi consiglio di portarvi tutto dall’esterno, soprattutto se avete intenzione di fermarvi per pranzo. Passiamo un paio d’ore in ammollo, trascorrendo in pomeriggio particolarmente piacevole e rilassante.

17) FABRICA DE CHA DO PORTO FORMOSO (nord)

La fabrica di tè di Porto Formoso è più piccola e molto meno pubblicizzata ma a mio avviso è imperdibile. Dopo tutto, quando vi ricapita di visitare una piantagione di tè in riva all’oceano atlantico? Grazie al fatto che la fabbrica è piccola e poco affollata si respira un’aria che richiama i tempi coloniali. Qui a differenza della fabbrica di Gorreana,non è possibile visitare la fabbrica in autonomia, ma lo ritengo un plus. Un addetto vi accompagnerà spiegandovi i diversi processi di lavorazione del tè e le differenze tra le varie tipologie. Seppur breve la visita guidata è stata molto utile. Ci spiegano che la tipologia di tè coltivata in questa piantagione è una sola ma il differente trattamento a cui sono sottoposte le foglie determina l’intensità della bevanda. Tè nero: Broken Leaf, Pekoe , Orange Pekoe. L’orange Pekoe si ottiene dalla lavorazione delle foglie più piccole e giovani, è un tè leggero ed aromatico. Il Pekoe ha un gusto più deciso ed è meno aromatico. Si ottiene dalle seconde foglie. Il Broken ha gusto più persistente e si ricava dalle terze foglie. Si tratta di tè a produzione limitata destinati principalmente al mercato locale. Alla fine del tour guidato, che è gratuito, viene offerta una tazza di tè della tipologia broken leaf in una saletta raccolta e accogliente. Qui è anche possibile acquistare le 3 varietà di te nero prodotte a prezzi minori di quelli del supermarket e ovviamente non me lo faccio ripetere due volte. Non lasciate la fabbrica prima di essere saliti sulla terrazza panoramica dove potrete godere della vista della piantagione che degrada verso l’oceano offrendo un paesaggio da cartolina. Consiglio a tutti la visita alla fabbrica e piantagioni di Porto Formoso, non solo agli amanti di questa straordinaria bevanda.

18) MIRADOURO DE SANTA IRIA (nord)

Stupenda la vista sull’oceano e sulle scogliere, il contrasto di colori tra il blu dell’oceano e il verde della vegetazione e delle piantagioni di the è meraviglioso.

19) LAGOA DE SAO BRAS (poco distante dalla costa nord)

20) GORREANA TEA FACTORY ( nord)

– piantagione di delizioso the con annesso percorso di trekking tra le piantagioni dai profumi e paesaggi d’oriente

– È la più antica dell’isola, fondata nel 1883, qui cresce l’unico tè d’Europa e solo per questo merita una visita. Dopo un video introduttivo in cui viene spiegato come il tè è arrivato fino all’isola di Sao Miguel, è possibile visitare in autonomia la fabbrica, sempre del rispetto dei macchinari e dei lavoratori presenti. Si possono osservare le macchine che setacciano le foglie di tè appena raccolte, l’essiccatore e quelle che le sminuzzano prima di essere impacchettate nelle singole bustina. Entrando nella fabbrica si è subito pervasi dall’aroma calda e avvolgente delle foglie di tè. Dopo la visita è possibile gustare una tazza di tè all’interno della fabbrica stessa o nella zona adibita a punto vendita. Ma la vera attrattiva di questa fabbrica sono le piantagioni vere e proprie, all’interno delle quali si snodano dei veri e propri sentieri e non è difficile imbattersi negli addetti che tagliano le siepi o raccolgono le preziose foglie. Vi consiglio di percorrere il sentiero ad anello che gira attorno a tutta la piantagione, si tratta di 4 km che vi terranno occupati per circa 1 ora e mezza ed offrono scorci panoramici molto particolari. La piantagione è curatissima, sembra quasi disegnare la collina. L’ordinata e armoniosa disposizione delle piantine da tè, quasi geometrica, rende la passeggiata molto rilassante. Cercate di arrivare di prima mattina per evitare le comitive con bus, gli spazi interni sono molto piccoli e anche la passeggiata nella piantagione si può apprezzare nei momenti di minor affluenza.

– unica coltivazione in Europa introdotta nel 1820 da Jacinto Leite che portò i semi dal Brasile, dove era comandante delle Guardie Reali alla corte di Dom Joao VI. La leggenda narra che l’imperatore cinese Shen-Nung nel 2737 a.C. era solito bere acqua bollita credendo che fosse salutare. Un giorno nell’acqua caddero alcune foglie di tè che diedero un sapore aromatico alla bevanda. Fu l’inizio della storia del tè. In occidente arrivò soltanto nel XV secolo quando i missionari per primi portarono il tè in Europa. Furono gli olandesi e gli inglesi però che iniziarono su grande scala il commercio del tè in Europa durante il XVII secolo.

21) CASCATA DA PRAIA DA VIOLA CON MULINI (nord est)

Praia da Viola è una piccola spiaggia (poco frequentata) di sabbia grossolana fiancheggiata da una scogliera dalla quale sgorgano diverse sorgenti d’acqua. Si trova nella parrocchia di Lomba da Maia, in una zona tranquilla. La spiaggia ha ancora alcune pietre rotolate. Lungo la spiaggia, alla foce del fiume, è possibile vedere una piccola cascata, ex libris del luogo e della parrocchia. Offre piacevoli momenti di piacere, soprattutto per chi ama stare a pieno contatto con la natura in un luogo riservato, tranquillo e piacevole. Praia da viola è parte integrante del percorso pedonale che inizia a Porto Novo, situato a est di Lomba da Maia, segue la costa verso la parrocchia, e termina presso la chiesa di Nossa Senhora do Rosário.Lungo il percorso incontrerete gli antichi mulini ad acqua di Nateiro che, alimentati ad acqua, trasformavano il grano e il mais in farina che poi serviva per fare il pane. Vicino alla spiaggia si trovano alcuni ruderi dei mulini ad acqua Viola.

22) RIBEIRA DOS CALDEIROES NATIONAL PARK (nord est)

Sulla strada principale che corre lungo la costa di Nord-est questo piccolo parco merita una sosta. curatissimo con cascate e vecchi mulini. consente di fare a piedi una bella passeggiata su sentieri ben tenuti e sostare in un prato per un momento di relax. presenza di servizi sanitari pulitissimi e un piccolo shop-bar dove gustare i gelati locali. ingresso gratuito. Questo parco è diviso nettamente in due parti, la parte a monte è più selvaggia e sembra proprio di essere nella giungla. All’inizio c’è una bella cascata ma inoltrandosi un po’ se ne trova un’altra ancora più paradisiaca. La parte a valle invece comprende alcuni vecchi mulini ad acqua non più funzionanti ma comunque caratteristici

23) SALTO DA FARINHA (nord est)

uno dei luoghi più belli di questa zona

24) NORDESTE (est)

Nordeste è il comune più affascinante dell’isola di Sao Miguel, e al contempo la sua località più selvaggia: qui infatti si trovano una successione di montagne, gole profonde e fiumi.

25) FARO PONTA DO ARNEL (est)

il più importante faro dell’isola. la strada per scendere è molto ripida. conviene lasciare la macchina nel parcheggio 500 mt. sopra

26) PICO DA VARA (centro est)

vulcano più alto dell’Isola

27) MIRADOURO DA PONTA DO SOSSEGO (est)

caratterizzato da un giardino molto curato con fiori e piante di mille colori attrezzato con gazebi in legno dotati di acqua corrente, barbecue, tavoli in legno, contenitori per la raccolta differenziata, insomma tutto l’occorrente per una grigliata in grande stile. Merita una visita.

28) MIRADOURO DA PONTA DA MADRUGADA (est)

29) LOMBO GORDO (sud est)

spiaggia poco frequentata

30) AGUA RETORTA (sud est)

the

31) RIBEIRA QUENTE (sud est)

spiaggia frequentata

32) AMORA (sud est)

spiaggia poco frequentata

33) FARO PONTA GARCA (sud)

34) RIBEIRA SECA (sud)

spiaggia di sabbia

35) ISOLOTTO DI VILA FRANCA DO CAMPO (sud)

Situato davanti alla località di Vila Franca do Campo, a circa 1 km dalla costa, è quanto rimane del cratere di un vulcano sommerso. È considerato una delle maggiori attrazioni turistiche dell’isola di São Miguel, soprattutto da quando vi si è svolta una delle gare del Red Bull Cliff Diving – il campionato mondiale di tuffi dagli scogli. È stato classificato come Riserva Naturale, le pareti del cratere sono ricoperte da vegetazione endemica, mentre all’interno c’è una piscina naturale di forma quasi perfettamente circolare, che comunica con il mare attraverso uno stretto passaggio. Questa apertura, chiamata Boquete, è rivolta verso nord, ossia verso la costa dell’isola, cosi che l’ondulazione marina non entra all’interno dell’isolotto. L’acqua cristallina e la piccola, ma incantevole spiaggia, sono magnifiche per il nuoto e i tuffi. Attualmente, i bordi del cratere comprendono due isolotti, quello Pequenino (piccolino) situato sulla costa nord-orientale e quello Grande che corrisponde alla maggior parte di superficie emersa. Blocchi di roccia basaltica predominano nelle zone più soggette all’ondulazione, come il canale d’entrata e varie fessure, che vengono chiamate golas (gole), dalla quali esce l’acqua del cratere. A sud dell’isolotto si ergono due scogli vulcanici, che il mare e il vento hanno scolpito in modo singolare. Sono il rifugio di molti uccelli marini che visitano l’isolotto, come la berta maggiore, e la sterna, fra gli altri. Nei mesi da giugno a settembre, dal molo di Tagarete, parte un traghetto che collega Vila Franca do Campo e l’isolotto. Dopo un breve e piacevole viaggio sulle acque limpide dell’Oceano Atlantico si sbarca sulla piccola isola, nella quale ci si accorge subito di quanto siamo piccoli, noi uomini, dinanzi a quanto offre la natura. È uno di quei luoghi che solo quando si vedono con i propri occhi si può capire quanto siano favolosi..

Le barche partono ogni ora e impiegano 10 minuti. Costa € 8 A/R – a biglietteria apre alle 9.45 e la prima barca parte alle 10

36) VILA FRANCA DO CAMPO (sud)

– spiaggia frequentata

37) ERMIDA DE NOSSA SENHORA DA PAZ (poco distante dalla costa sud)

Il santuario merita di essere visto non tanto per la piccola chiesetta, che per altro ho trovato chiusa, ma per la particolare scalinata in cui sono riprodotti su meravigliosi azulejos tutte le scene della via crucis. La scalinata è inoltre circondata da una miriade di ortensie e dalla chiesetta si può apprezzare un panorama mozzafiato, compresa l’isoletta vulcanica che sorge di fronte alla città. La leggenda narra che un pastore avesse trovato in questo punto l’immagine di una Madonna e l’avesse portata in una chiesa giù in paese. L’ indomani l’immagine era ricomparsa nel luogo del ritrovamento e cosi per alcune volte. Fu chiara la necessità di costruire un santuario dedicato alla Madonna proprio in questo punto. Leggende a parte se siete in zona merita una visita. È un angolo molto scenografico.

38) CALOURA (sud)

bel paesino

39) PRAIA DO POPULO (sud)

spiaggia frequentata di sabbia nera

40) LAGOA

piscine naturali

41) ANANAS ARRUDA (a nord di Ponta Delgada)

coltivazioni Ananas con visite guidate

42) PONTA DELGADA (sud)

pulsa di vita grazie alle strade intrise di negozietti e mercati

– Portas de Cidade sono il punto di partenza ideale per andare alla scoperta della città, si riconoscono subito per via dei tre archi che collegano la zona rivierasca e la Praça da República.

– Igreja Matriz de São Sebastião

– Igreja de São Pedro

– Igreja São José

– Convento e la Capela de Nossa Senhora da Esperança

– Tesouro do Senhor Santo Cristo dos Milagres

– Museu Carlos Machado

– Jardim José do Canto

– girando per la città fate attenzione ai bellissimi murales di un artista belga che durante il progetto annuale Walk & Talk, ha disegnato 1000 cuori in tutta l’isola!

43) BALENE:

da Vila Franca do Campo: garantito al 98%.

– Terra Azul: https://www.azoreswhalewatch.com/ – € 64 – 3 ore – orari: 8.30 / 14.30 / 15.40

– da Ponta Delgada: https://www.mobydick-tours.com/ – partenze 9.00 e 14.00

45) IN BREVE:

– piscine naturali: Ponta da Ferraria – Mosteiros – Capelas – Calhetas – Lagoa

– terme: Caldeira Velha, con l’acqua trasparente che scorre lungo le venature color ocra nella roccia nera, il Parco Terra Nostra, un giardino botanico senza uguali dove scorre acqua ferrosa di color giallastro, Poça da Beija, con pozze cristalline e fanghi tonificanti, lo storico edificio termale di Caldeiras di Ribeira Grande, risalente al 1811 circondato da alberi e campi fumanti, l’ “idropoli” di Furnas con decine di sorgenti termali, fumarole e acque bicarbonate effervescenti naturali

– spiagge: frequentate (Pópulo, Vinha da Areia e Ribeira Quente) – poco frequentate (Amora, Viola, Lombo Gordo o Mosteiros)

– fabbriche the: Agua Retorta – Fábrica de Chá do Porto Formoso – Gorreana Tea Factory

46) CIBO:

Fra le varie coltivazioni introdotte alla Azzorre, il tè ha acquistato una grande importanza. Le piantagioni della fabbrica Gorreana e quelle di Porto Formoso, che si stagliano contro l’orizzonte come mari increspati da onde di foglie verdi, sono realtà uniche in Europa.

Visitando le fabbriche-museo si impara la storia di questa coltivazione e quella dell’evoluzione delle macchine utilizzate, prima della meritata tazza che permette di degustare questo squisito prodotto azzorriano.

A Furnas, le pentole colme delle diverse carni e dei molti vegetali che costituiscono il famoso cozido (un peculiare bollito misto), vengono chiuse in sacchi ed interrate nel suolo di alcune zone ad alta attività geotermica. La cottura richiede circa cinque ore: ma prima di assaporare questo appetitoso piatto confezionato al calore naturale della terra, vale la pena di recarsi a vedere l’estrazione delle pentole, issate da braccia vigorose che sollevano le pesanti pentole attaccate ad una corda.

Un’altra tradizione di São Miguel è la coltivazione di frutti esotici come l’ananas, l’anona, l’araçá e il maracujá: tutti frutti ottimi da consumare freschi, ma utilizzati anche per confezionare liquori. Le serre di ananas, diffuse nelle zone di Fajã de Baixo, Lagoa e Vila Franca do Campo, continuano ad applicare metodi antichi che possono essere scoperti nel corso di una vista guidata.

Nella gastronomia locale sono moltissimi i piatti a base di svariati tipi di pesce, ma tutti condividono una caratteristica: la freschezza assoluta del prodotto. Anche i frutti di mare sono molti, e alcuni di essi sono davvero una curiosità: si pensi alle cracas (balani), crostacei che vanno cucinati nell’acqua del mare. La carne proveniente dai bovini allevati nei pascoli all’aria aperta è tenera e saporita. Nel piatto degli antipasti, la famosa pimenta da terra (pasta di peperone rosso dolce) è solitamente abbinata al formaggio bianco fresco, ma è anche tipica di molte ricette isolane. Il bolo lêvedo, un pane schiacciato leggeramente dolce, tipico di Furnas, è molto diffuso e può essere presentato a qualunque pasto. Fra i prodotti di pasticceria, hanno meritato una fama speciale le queijadas di Vila Franca do Campo, paste a base di latte. I fumatori possono concedersi, dopo un buon pasto, un sigaro o una cigarrilla fabbricati a partire dal pregiato tabacco locale.

47) TREKKING: (https://trails.visitazores.com/en): ce ne sono diversi. Il sito elenca tutto nel dettaglio con tanto di mappe): ce ne sono diversi. Il sito elenca tutto nel dettaglio con tanto di mappe

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F) INFORMAZIONI SUL PORTOGALLO TERRAFERMA:

https://www.turismoenportugal.org/

https://www.portogallo.info/

http://www.lighthousesrus.org/showSql.php?page=CE/Portugal (fari)

https://siviaggia.it/posti-incredibili/foto/10-luoghi-portogallo-favola/117616/attachment/001-sintra-t/

1) LISBONA

https://www.lisbona.info/cosa-vedere-lisbona/

non sto ad elencare tutto quello che c’è da vedere a Lisbona ….. guardare il sito sopra 🙂 🙂

2) CASCAIS

Boca do Infierno (grotta dove il mare entra con molta violenza e faro Guia

3) CABO RASO

C’è un faro. Da qui c’è un’ottima visuale su Cabo da Roca e sul suo faro. Ci sono dei bunker in parte sommersi. costruzioni quasi sommerse dal mare

4) PRAIA DO GUINCHO

è stata anche set di un film di James Bond. È una spiaggia amata molto anche dai surfisti, per le alte onde che qui offre il mare. Questa spiaggia è molto frequentata soprattutto durante la stagione estiva.

5) CABO DA ROCA

https://www.lisbona.info/dintorni-lisbona/cabo-da-roca/

Un faro a picco sull’oceano e falesie alte più di 100 metri dove le onde si infrangono con fragore. Siamo a Cabo da Roca, il punto più a ovest dell’Europa continentale e uno dei promontori portoghesi più suggestivi da visitare. Circondato da una natura selvaggia, isolato dalle grandi città nonostante sia in realtà facile da raggiungere, non ancora – fortunatamente – deturpato dal turismo di massa, Cabo da Roca è il posto per chi vuole sentirsi ai confini del mondo. Fino al XIV secolo si credeva davvero che questa fosse la fine del mondo: anche se ora sappiamo bene che non è così, è difficile non farsi prendere dalla forza di questo paesaggio drammatico, lasciar cadere i pensieri razionali e farsi cullare dal rumore fragoroso delle onde. Soffrite di vertigini? Non abbiate timore. Discreti parapetti in legno naturale vi permettono di godere della vista mozzafiato in totale sicurezza. Chi non ha paura può seguire uno dei numerosi itinerari a piedi che si snodano lungo la costa. Dopo la visita portate a casa con voi un originale souvenir: richiedete il certificato che attesta la vostra presenza nel punto più occidentale d’Europa.

Le sue coordinate, 38º 47´ di latitudine nord e 9º 30´ di longitudine ovest, sono ben note ai navigatori che si avventurano lungo la costa portoghese: essendo il punto più occidentale d’Europa, Cabo da Roca è un importante riferimento per la navigazione marittima.

Curiosità

– Pochissimi sono gli edifici presenti a Cabo da Roca: il faro, le rovine di un forte risalenti al XVII secolo, una caffetteria e un negozio di souvenir

– Il faro di Cabo da Roca è il più antico del Portogallo

– La luce del faro può essere vista a una distanza di 46 km

– La citazione sul monumento di pietra che segna il punto più a ovest del continente europeo “Dove la terra finisce e comincia il mare” è del poeta portoghese Luis Camones, vissuto nel Cinquecento

– Il forte vento rende difficile la sopravvivenza della vegetazione: solo piante molto basse resistenti alla salinità riescono a crescere in questa zona

6) PRAIA DA URSA

Situata in prossimità di Cabo da Roca, la Praia da Ursa è accessibile mediante una strada in terra battuta, seguita da un sentiero sinuoso e scosceso che termina infine in questa spiaggia tranquilla e poco frequentata. Nonostante il percorso pericoloso, gli sforzi sono ricompensati dal superbo paesaggio che finalmente si svela ai nostri occhi e domina le enormi formazioni rocciose della spiaggia, il cui nome nasce proprio da uno di questi scogli, simile a un orso. Anche solo una sosta per vederla dall’alto.

7) PRAIA DA ADRAGA

8) SINTRA

https://www.viaggiaescopri.it/cosa-vedere-a-sintra/

https://www.lisbona.info/dintorni-lisbona/sintra/

E’ una delle perle del Portogallo. Atmosfera da fiaba, palazzi storici e panorami mozzafiato vi incanteranno.

A soli 30 km da Lisbona, Sintra sembra appartenere a un’altra dimensione. Questa piccola cittadina dall’aristocratica bellezza incanta ogni anno migliaia di visitatori che vengono ad ammirarne il ricco patrimonio artistico e culturale. E non solo loro. Il fascino decadente di Sintra ha ammaliato nei secoli sovrani e letterati. Il poeta romantico Lord Byron l’ha definita Eden glorioso, mentre secondo lo scrittore Hans Christian Andersen, Sintra è il posto più bello del Portogallo. Difficile dargli torto: eleganza e stravaganza, sfarzo e modestia convivono armoniosamente nelle viuzze del centro e nei palazzi, castelli e ville della città. La più grande opera d’arte di Sintra è però la natura, una cornice dalla straordinaria bellezza che la rende semplicemente unica. Panorami mozzafiato con vista sull’oceano, un cielo di colore rosa, lussureggianti foreste vi attendono in una delle città più romantiche del mondo.

È incredibile come una cittadina così piccola raduni una tale quantità di palazzi di interesse storico e culturale. In realtà non dovrebbe stupire se si pensa che Sintra è stata in passato una meta molto amata da re, nobili e ricchi borghesi che proprio qui hanno voluto costruire la propria casa di villeggiatura. Per il suo ricchissimo patrimonio architettonico, perfettamente armonizzato con il contesto naturale della zona, Sintra è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità. Visitate le affascinanti attrazioni che vi elenchiamo qui sotto, le più famose di Sintra, ma ricordatevi di prendervi un po’ di tempo per gironzolare tra i vicoli e le stradine del centro.

– Palácio Nacional de Sintra

Il primo edificio storico che si nota arrivando a Sintra-Vila, la zona centrale di Sintra, è il Palacio Nacional de Sintra, un palazzo reale medievale che è stato nel tempo ampliato e modificato. Questo edificio meraviglioso era residenza estiva del re Manuel I ed è stato progettato per diventare il corrispettivo portoghese dell’Alhambra di Granada. Noto anche come Palácio da Vila, domina sulla città con i curiosi comignoli della cucina, alti 33 metri, e l’ampia piazza. Merita una visita per le deliziose sale interne e per l’impressionante collezione di azulejos, le coloratissime piastrelle tipiche del Portogallo. Rimarrete senza parola ad ammirare ambienti orientaleggianti, sale e cortili arabi con fontane gorgoglianti, pagode cinesi e cucine dai camini immensi. Non perdete:

* Sale arabe e patii ispano-moreschi: il palazzo è progettato su livelli diversi e al suo interno racchiude angoli orientaleggianti che richiamano le atmosfere delle Mille e una notte.

* Sala das Sereias: dedicata alle Sirene è completamente rivestita di magnifici azulejos. Camera di Alfonso VI: qui il sovrano venne rinchiuso per 9 anni. Si narra che i segni di usura sul pavimento siano il risultato dell’incassante antirivieni del re.

* Sala delle Gazze: sul soffitto sono dipinte 136 gazze con una rosa in bocca a simboleggiare i pettegolezzi delle dame di corte.

* Sala dei Blasoni: impressiona i turisti il soffitto a cassettoni con i blasoni delle 74 famiglie nobili del Portogallo.

* Sala dei Cigni: era il salone dei banchetti.

– Palácio Nacional da Pena

L’immagine più famosa di Sintra è il Palácio da Pena, un castello fiabesco dalle pareti color pastello giallo, rosa e violetto, arroccato in cima a una vertiginosa collina da cui si gode una vista mozzafiato sull’oceano. Accade di rado che un’immagine da cartolina ormai abusata riesca ancora ad emozionare, ma per quante cartoline, poster o video abbiate visto prima della partenza niente vi può preparare alla bellezza di questo palazzo ottocentesco. Fu Ferdinando di Sassonia Coburgo-Gotha, marito della regina Maria II, a desiderarlo: innamoratosi del luogo, acquistò un antico monastero che all’epoca sorgeva su quelle terre e affidò all’architetto Ludwig von Eschwege il restauro del convento. L’eccentrico palazzo che oggi possiamo visitare, in cui convivono in singolare armonia stili diversi come il gotico, il barocco, il rinascimentale e l’arabo, è il risultato dei molteplici gusti dei sovrani che qui si sono succeduti. Bizzarri accostamenti di eleganza e kitsch caratterizzano le sale interiori, dove sono custoditi non pochi oggetti curiosi. Fra guglie smaltate, ponte levatoio alla Walt Disney, minareti, cupole moreschi, colori pastello, c’è perfino un mostro marino a guardia del portone d’entrata: sembra di essere in un parco divertimenti. Gli interni invece sono un assembramento di oggetti di uso quotidiano dei molti proprietari del castello. Dalle terrazze e dalle guglie del castello si godono panorami meravigliosi sulle montagne della sierra e sull’oceano!

– Parque da Pena

Non perdetevi una passeggiata rilassante nel Parque da Pena: 220 ettari di meravigliosi giardini con piante esotiche, sequoie giganti, fontane, belvederi, specchi d’acqua, un giardino delle camelie e perfino un romantico chalet fatto costruire da Ferdinando per amare segretamente la contessa Edla che sposò poi in seconde nozze.

– Castello dei Mori

Un altro castello arroccato sulle colline circostanti Sintra è il Castelo dos Mouros, ben più antico rispetto al Palácio da Pena. Costruito dagli arabi nel VIII secolo, venne raso al suolo dall’esercito di Afonso Henriques dopo la liberazione di Lisbona nel 1147. Oggi restano poche rovine abbarbicate su uno sperone di roccia che domina Sintra e la sua valle. Non perdetevi la visita anche solo per la vista spettacolare che regalano: nei giorni tersi si vede anche l’Oceano! Per raggiungere il castello occorre intraprendere un meraviglioso sentiero in mezzo ai boschi: non perdetevi la possibilità di fare una splendida passeggiata; lungo il sentiero potrete ammirare anche una cisterna araba e le vestigia di una chiesa, entrambe ricoperte di vegetazione.

– Quinta da Regaleira

http://www.regaleira.pt/pt/ – orari 10-18.30 – € 10 visite autonome con audioguida – dura circa 1 ora e mezza – no zaini

Preparatevi all’inaspettato. La Quinta do Regaleira è una villa ottocentesca in stile manuelino circondata da stravaganti giardini con elementi che si rifanno alla mitologia, alchimia, massoneria, e mescola insieme gli stili più bizzarri: mistico, romantico, gotico, medievale e rinascimentale. Nacque dalla fantasia visionaria di un ricco collezionista di libri e farfalle grazie ai proventi dei suoi commerci di caffè e pietre preziose con il Brasile. La facciata è interamente ricoperta da sculture simboliche e sembra uscita da un nero romanzo gotico mentre il giardino spirituale e romantico è un invito a perdersi alla scoperta di tutti i richiami filosofici e massonici. Rappresenta infatti il percorso spirituale dell’uomo, chiamato anche “percorso degli iniziati”, che vi porterà fino alla Discesa agli Inferi, un pozzo a forma di torre capovolta profonda 27 metri con 9 piani come i nove gironi dell’inferno che si percorre con una scala a chiocciola. Al fondo oltrepassati i gironi del Purgatorio si risale dalla Strada del Paradiso per arrivare al laghetto paradisiaco che sarà la vostra ricompensa. Da non perdere per la sua visionaria originalità: rilassatevi fotografando le graziose fontane o passeggiando oziosamente tra i vialetti.

– Convento dos Capuchos

Costruito su un ripido costone di roccia, il Convento dos Capuchos (o Convento del Sughero) è stato abbandonato dagli ultimi 6 monaci nel 1834. La sua particolarità è di essere ricoperto internamente da sughero per riparare i monaci dalla perenne umidità. In totale antitesi con lo sfarzo delirante degli altri palazzi della valle e con il lusso della chiesa, questo convento è un mondo in miniatura, dove tutto ha dimensioni minuscole per ricordare l’infinita piccolezza dell’uomo e per invogliare alla povertà, all’ascetismo e alla meditazione. E’ un luogo pieno di fascino e di raccoglimento.

– Parque de Monserrate

Un’altra passeggiata romantica che vi consigliamo di intraprendere, se avete più di un giorno a disposizione per visitare Sintra e i suoi dintorni, è il Parque de Monserrate. Adagiato sul fianco di una collina il parco è stato modellato dalla fantasia stravagante dei suoi proprietari che fecero costruire al suo interno un palazzo in stile moghul. Il parco racchiude un museo botanico, giardini esotici con specchi d’acqua, stagni, cascate, cappelle e sentieri pittoreschi. E’ un vero paradiso per gli amanti della natura ma portatevi scarpe adatte per camminare!

9) AZENHAS DO MAR, Sintra.

È una famosa località balneare situata a Colares, nel comune di Sintra. Si trova su un promontorio a picco sul mare ed è caratterizzata da edifici bianchi, ma anche da palazzi storici con facciate abbellite dai tipici azulejos

10) PENICHE e CAPO CARVOEIRO

https://www.portogallo.info/portogallo-centrale/peniche/

Con le sue spiagge meravigliose, un vivace porto e deliziosi ristorantini di pesce Peniche è una cittadina da non perdere se amate il mare… e non solo! La graziosa Peniche sorge lungo uno spettacolare promontorio a picco sul mare e vanta una spiaggia cittadina particolarmente suggestiva, con molte altre di pari o superiore bellezza nei dintorni. Il porto cittadino, attivo e vivace, conferisce alla cittadina una caratteristica atmosfera. Protetto da una cinta muraria, il centro storico conserva alcuni storici palazzi e la tradizione del merletto, ancora oggi portata avanti con orgoglio dalle donne di Peniche, mentre la fortezza cinquecentesca custodisce le tristi testimonianze dei detenuti politici di Salazar. Amatissima dai surfisti, che qui trovano condizioni ottimali per praticare il loro sport preferito, Peniche è una meta ideale anche per chi vuole abbinare ore di relax in spiagge stupende a visite culturali, rilassanti passeggiate e succulente cene a base di pesce e crostacei.

– L’attrazione più spettacolare di Peniche è senz’altro lo scenografico promontorio su cui sorge la cittadina, che si può esplorare percorrendo a piedi o in auto un circuito di 6 km. Salite in cima a Capo Carvoeiro, il punto più alto del promontorio, per godere di un’eccezionale vista su Peniche e la vicina isola Berlengas e fotografare un suggestivo faro. Anche il centro cittadino di Peniche è interessante da esplorare a piedi: passeggiando per il centro storico vi imbatterete nelle celebri merlettaie di Peniche, spesso radunate davanti alla Escola de Rendas de Bilros, che con una sorprendente abilità manuale realizzano in poco tempo elaborati ed elegantissimi merletti. Degna di nota anche la Capela de Nossa Senhora dos Remédios, tappa degli annuali”círios”, ovvero pellegrinaggi dedicati al culto mariano.

La Fortezza di Peniche: L’estremità meridionale della penisola di Peniche è dominata dalla Fortaleza, un’imponente fortezza costruita fra il XVI e il XVII secolo come parte del sistema difensivo della costa che comprendeva anche le fortezze sulla spiaggia di Consolação e sull’isola di Berlengas. Nel XX secolo la sua funzione mutò radicalmente e la fortezza fu trasformata in una prigione per i detenuti politici del regime di Salazar. Oggi la fortezza ospita una mostra dedicata al periodo della Resistenza e ai suoi protagonisti, con toccanti testimonianze dei detenuti nella prigione; è inoltre possibile visitare le celle dei prigionieri politici, comprese le celle di isolamento. Un’altra ala della fortezza è invece occupata dal Museu Municipal, che espone una raccolta di reperti storici cittadini di diverse epoche.

Spiagge di Peniche: La maggior parte dei turisti sceglie Peniche per trascorrere una giornata di relax al mare: è un’ottima scelta dal momento che i dintorni di Peniche abbondano di spiagge dall’aspetto selvaggio, particolarmente suggestive. Alcune di queste, come la baia di Consolação, sono più riparate e quindi adatte anche a famiglie, ma la maggior parte delle spiagge in questa zona è esposta a forti venti, con le condizioni ideali per praticare surf e bodyboarding. Non a caso proprio qui si tengono importanti competizioni internazionali come Rip Curl Pro Portugal, tappa del World Surf League Tour. La più famosa spiaggia per surfisti della zona è la spiaggia di Medão Grande, più nota come spiaggia Supertubo, soprannome che si è guadagnata per le alte onde dalla perfetta forma a tubo. Per la sua bellezza mozzafiato merita di essere vista anche da chi non ha mai preso in mano una tavola da surf, né conta di farlo. Un’altra spiaggia da non perdere è quella di Baleal, un’isola a 5 km nord-est da Peniche collegata alla terraferma da una strada rialzata.

– Isola di Berlengas:

Una gita molto popolare da Peniche è quella alla vicina Isola di Berlengas, la più grande di un arcipelago a 10 km dalla cittadina che fa parte di una riserva naturale. Il numero massimo di persone ammesse sull’isola ogni giorno viene stabilito dalle regole della riserva, il che vi assicura di visitare un’isola tranquilla, senza confusione e con un paesaggio incontaminato. Potrete fare stupende passeggiate, visitare suggestive grotte naturali o la fortezza di São João Baptista. Questo edificio è tanto austero quanto affascinante. Ora l’antico forte è stato trasformato in ostello, ma faceva parte del sistema difensivo: la sua posizione su uno sperone di roccia collegato alla terraferma da un ponte lo rendeva quasi inaccessibile

In gommone veloce ci vogliono 20 minuti. Quando si parte da Peniche bisogna sedersi sul lato destro della barca per vedere le scogliere di Peniche.

https://viamar-berlenga.com/en/tickets/ – € 25 non so se barca veloce o lenta

10:00 Peniche → Berlenga | 15:00 Berlenga → Peniche

12:15 Peniche → Berlenga | 18:00 Berlenga → Peniche

https://www.feelingberlenga.pt/en/ – € 27 solo trasferimento

barca veloce in 20 mimuti

09:30 Peniche → Berlenga | 13:45 Berlenga → Peniche

14:30 Peniche → Berlenga | 18:30 Berlenga → Peniche

barca lenta in 45 minuti

09:00 Peniche → Berlenga | 13:30 Berlenga → Peniche

14:30 Peniche → Berlenga | 18:45 Berlenga → Peniche

https://julius-berlenga.com.pt/viagem/ – sito non chiaro

11) OBIDOS

https://www.portogallo.info/portogallo-centrale/obidos/

Sede del festival più goloso del Portogallo, Obidos è un’affascinante cittadina medievale a solo un’ora da Lisbona. Stupenda di giorno, magica di notte.

Quante donne possono dire di aver avuto in regalo un borgo? Poche probabilmente, e una di queste è la regina Isabel che ricevette in dono Obidos dal marito, il re Dionigi I. Chissà se si deve al tocco femminile di Isabel, certo è che Obidos è diventato uno dei più bei borghi del Portogallo: il romantico centro storico, arroccato in cima a un collina dominata da un castello medievale, è un labirinto di vie ciottolate e casette bianche, con balconi ornati di fiori, porte colorate e decorazioni manueline. Passeggiare lungo le mura del castello o per le vie del borgo è sempre un’esperienza affascinante, ma se volete un tocco di romanticismo in più fatelo nelle ore del tramonto, quando il paese si svuota e il cielo si colora di suggestive sfumature rosa.

Cosa vedere a Obidos:

– Mura: La principale attrazione turistica di Obidos sono le mura del borgo: erroneamente considerate le mura del castello, risalgono al periodo della dominazione dei Mori mentre il castello fu costruito nel Duecento per volontà del re Dionigi I. In origine il castello era un’edificio austero, più una fortezza che un palazzo, con numerose torri, merli e ampi portoni; assunse l’aspetto di un palazzo soltanto nel Cinquecento, con l’aggiunta di elementi manuelini, ed oggi è uno degli hotel più lussuosi del Portogallo. Camminare lungo le mura è una passeggiata affascinante, durante la quale potrete godere di una vista mozzafiato sulla città e sulla campagna circostante.

– Chiese: Ci sono un paio di interessanti chiese da visitare a Obidos, tra cui: Igreja de Santa Maria, patrona della città. Da ammirare lo splendido soffitto affrescato. Igreja da Misericórdia, il cui interno è interamente decorato da piastrelle del Seicento. Igreja de São Pedro, basilica gotica a tre navate. Santuário do Senhor da Pedra, al di fuori delle mura. In stile barocco, ha pianta esagonale.

– Il cioccolato di Obidos: A Obidos si tiene un prestigioso evento enogastronomico, il Festival del Cioccolato, che si svolge ormai da più di 15 anni; il cioccolato è anche il curioso (e goloso!) materiale usato per realizzare le tazzine in cui viene servita la ginjinha, il liquore alla ciliegia tipico di Obidos

12) PRAIA DA FOZ DO ARELHO

bella spiaggia

13) SAO MARTINHO DO PORTO

Un pittoresco villaggio di pescatori a 13 chilometri di distanza da Nazarè con una spiaggia graziosa.

14) NAZARE’

https://www.portogallo.info/portogallo-centrale/nazare/

A Nazaré, pittoresca cittadina lungo la costa, tutto rimanda all’oceano: le chiassose pescivendole, le colorate tende sulla spiaggia, le onde da record…

Nazaré è considerata la più pittoresca località costiera della regione dell’Estremadura, nel Portogallo centrale. Dominata da un gigantesco promontorio a picco sul mare, la cittadina si divide nettamente in tre quartieri: Praia, che come suggerisce il nome è il più vicino alla spiaggia, Sitio, il promontorio, e Pederneira. Ci sono interessanti chiese e monumenti da visitare, ma il fascino di Nazaré sta nel suo profondo e indissolubile legame con l’oceano: un mare forte, talvolta impietoso, con onde da record dei primati che possono affascinare e al tempo stesso incutere timore (ma solo se non siete surfisti). Le immagini più tipiche di Nazaré sono le tende colorate in riva alla spiaggia, affascinante contrasto con il blu dell’oceano, e le pescivendole che ancor oggi, come vuole la tradizione, indossano sette gonne. Nei weekend dei mesi estivi è ancora possibile assistere al rito dell’Arte Xávega, ovvero la pesca con la sciabica: non perdetevi il momento in cui le reti cariche di pesce vengono ritirate dall’acqua e le venditrici fanno eco agli sforzi dei pescatori con le loro urla per attrarre l’attenzione dei clienti.

La vista più suggestiva di Nazaré, nonché il nucleo originario della città, è il promontorio O Sitio, uno gigantesco spuntone di roccia a strapiombo sul mare la cui altezza varia considerevolmente a seconda della fonte che consultate: l’ufficio del turismo dice 318 metri, secondo altri è alto 110 metri. Qualunque sia l’altezza giusta, è sicuramente uno spettacolo impressionante. Non perdetevi la stupenda vista panoramica che si può godere dalla cima del promontorio: se non ve la sentite di camminare fin lassù potete prendere una comodissima funicolare e magari poi scendere a piedi. Sulla sommità del promontorio potrete visitare la Fortezza di São Miguel Arcanjo, costruita nel 1577 per difendere la zona dai pirati e fotografare il suggestivo faro che dall’inizio del Novecento indica la via alle navi di passaggio, con un fascio di luce visibile a 24 km di distanza. Altri due suggestivi punti panoramici nella città di Nazaré sono il Belvedere di Pederneira e quello di Suberco.

– Surf: Nazarè è il paese delle onde più alte del mondo. A vederli lì, in mezzo alle onde, aggrappati alla tavoletta in attesa di partire sembrano naufraghi un po’ spaesati. Poi, quando decidono che è il momento, quello giusto, diventano qualcosa a metà tra l’eroe e il folle, e non è detto che le due cose non coincidano. Nazarè da qualche anno diventata la vera Mecca dei surfisti estremi. Quello che sfidano l’oceano, il buon senso e alle volte anche la fisica cavalcando le onde più grandi mai surfate al mondo.

Post del 2018: L’ultima impresa è di qualche settimana fa: un surfista portoghese delle Azzorre, Hugo Vau, uno con la faccia da pugile che per vivere fa il pescatore ad Angra do Heroismo, ha cavalcato «the Big Mama», un gigante d’acqua alto circa 35 metri. L’ufficialità del Guinness dei record non è ancora arrivata, ma questa dovrebbe essere l’onda più alta mai domata al mondo. Sempre qui, sempre a Nazaré.

Il record precedente era dell’hawaiano Garrett McNamara, che lo scorso anno aveva surfato un’onda di 30 metri. Prima ancora, nel 2014, Andrew Cotton era fermo a 27; il brasiliano Carlos Burle a 24. Il primo a intuire le potenzialità di Nazaré fu proprio Garrett McNamara, superstar della tavola. Fu lui il primo a venire qui, nel 2011. Allora cavalcò un’onda di 23,77 metri, posizionando di fatto Nazaré sulle mappe del surf globale.

Soprattutto tra novembre e fine maggio c’è la stagione delle grandi onde. Coesistono al punto che nel cinquecentesco forte di São Miguel Arcanjo, alla fine del promontorio che domina Nazaré, è stato allestito il Surfer Wall of Fame. Dove vengono conservate come reliquie le tavole dei più importanti surfisti arrivati fin qui a domare le onde e dove, in una sala a parte, viene spiegato il perché della formazione delle onde al largo di Nazaré.

Perché proprio a Nazaré si formano queste onde mostruose? La spiegazione è a suo modo facile, basta sapere un minimo di geologia marina. La Praia do Norte di Nazaré è il punto finale del più esteso canyon sottomarino d’Europa. Lungo 230 chilometri e profondo circa tremila metri, si esaurisce a un chilometro dalla spiaggia, all’altezza del promontorio che domina la cittadina del Portogallo. I venti invernali che sferzano l’Atlantico da inizio novembre fino a maggio generano in superficie queste onde, che invece di rallentare quando si avvicinano alle acque più basse vicino a riva accelerano perché il canyon crea un effetto imbuto che le fa impennare fino ad altezze mai registrate altrove. La risacca fa il resto, sommando ancora qualche paio di metri, come se non fossero abbastanza.

E il bello è che per alcuni puristi del surf queste non sarebbero neanche onde, ma solo un rigonfiamento. Viste dal faro in fondo al promontorio sono comunque impressionanti, chi le cavalca dice che hanno una violenza e una velocità mai viste. E chi li guarda sta ancora lì a chiedersi se questi surfisti siano eroi o pazzi.

– Spiagge di Nazaré: La frequentatissima spiaggia cittadina di Nazaré (Praia di Nazaré) è un lungo arenile di sabbia dorata a forma di mezzaluna, famoso per le altissime onde che fanno la gioia di surfisti e bodyboarders e per le pittoresche tende dai vivacissimi colori che vengono noleggiate per la giornata. A nord del promontorio si trova la meno affollata Praia do Norte: non attrezzata, ha un aspetto selvaggio reso particolarmente suggestivo dalle impressionanti onde che per la presenza di una profonda gola sotterranea raggiungono altezze da record. Nel 2011 si registrò un’onda alta addirittura 30 metri! Fare il bagno a Praia do Norte è estremamente pericoloso, meglio lasciare queste acque a surfisti esperti e godersi lo spettacolo delle onde gigantesche sdraiati sulla sabbia, in sicurezza e relax.

15) BATALHA

La località di Batalha crebbe di pari passo con il Mosteiro de Santa Maria da Vitória, la cui costruzione ebbe inizio nel 1386, in seguito a un voto di D. João I, re di Portogallo, che promise alla Madonna di edificarlo qualora il Portogallo fosse riuscito a sconfiggere la Castiglia nella battaglia di Aljubarrota, il 14 agosto del 1385. Ogni anno, nel mese di agosto, accanto al monastero, si realizzano grandi festeggiamenti per commemorare la vittoria.

Opera d’arte del gotico portoghese e Patrimonio dell’Umanità, il Mosteiro da Batalha è un magnifico esempio architettonico in cui si mescolano le diverse influenze corrispondenti al suo lungo periodo di edificazione, che abbraccia diversi regni.

All’interno, vanno citate la Capela dos Fundadores, con le sue splendide vetrate, le Capelas Imperfeitas ou inacabadas, cappelle mai terminate e profusamente decorate con elementi dello stile manuelino e gotico fiammeggiante,e la Sala do Capítulo.

Intorno al monastero vi sono alcuni edifici settecenteschi, uno dei quali trasformato in Pousada; merita inoltre una visita l’Igreja Matriz, con un bellissimo portale manuelino.

16) FATIMA

https://www.portogallo.info/portogallo-centrale/fatima/

Il Santuario di Fatima è uno dei più grandi santuari religiosi d’Europa dopo Lourdes, e si erge dove ai tre pastorelli nel 1917 apparve la Madonna.

Solo un evento eccezionale poteva trasformare Fátima, un paesino sperduto nelle campagne dell’Estremadura senza alcuna particolare attrazione, in una destinazione turistica capace di attirare più di sei milioni di visitatori ogni anno. Eccezionale lo fu davvero, anzi potremmo dire miracoloso: l’evento di cui parliamo è naturalmente la celeberrima apparizione della Vergine Maria che avvenne proprio a Fatima nel 1917. Un secolo dopo pellegrini da tutto il mondo continuano a venire fin qui per rendere omaggio o chiedere grazie alla Santissima Madre di Dio, facendo di Fatima una delle più importanti mete di pellegrinaggio mondiali. L’industria del turismo ha saputo approfittare di questa grandissima opportunità, sviluppando una serie di strutture ricettive pensate per ospitare centinaia di pellegrini, nonchè una lunga fila di negozi di souvenir di dubbio gusto come madonnine e busti del papa fosforescenti. Suo malgrado Fatima è diventata al tempo stesso il regno del sacro e del kitsch. Seguite la vostra personale inclinazione: date ascolto ai sentimenti religiosi o datevi al piacere terreno dello shopping.

– Basilica di Nostra Signora del Rosario

La Basilica di Nostra Signora del Rosario, il più imponente e centrale tra gli edifici che compongono il Santuario di Fatima, consiste in una torre e in una navata di circa 65 metri di altezza, decorata da una corona in bronzo di 7000 chilogrammi. Il suo architetto fu l’olandese Gerardus Samuel van Krieken, che giunse in Portogallo alla fine del 1800 per insegnare arte. Ma morì prima della consacrazione dell’edificio. All’interno della basilica, oltre il portico principale, vi è un mosaico che rappresenta l’incoronazione della Madonna da parte della Santissima Trinità, benedetto da Papa Pio XII, che anche per questo venne chiamato Papa di Fatima. Molti degli eventi relativi alle apparizioni mariane di Fatima sono rappresentate nelle vetrate della basilica, mentre i 15 altari della chiesa sono dedicati ai 15 misteri del rosario. Ai quattro angoli della basilica vi sono le statue dei 4 grandi apostoli del rosario: San Antonio María Claret y Clará, San Domenico di Guzmán, San Giovanni Eudes e Santo Stefano, re di Ungheria.

– Basilica della Santissima Trinità

La Basilica della Santissima Trinità è una chiesa e basilica minore costruita all’interno del Santuario di Fatima. Venne consacrata nel 1953, e fin da subito ci si rese conto che le sue dimensioni erano troppo piccole per contenere l’enorme afflusso di pellegrini che si recavano a Fatima per onorare la Madonna. Per questo, nel 1974 Monsignor Luciano Guerra propose la costruzione di una nuova basilica, ma i lavori iniziarono soltanto nel 2004, quando l’architetto greco Alexandros Tombazis completò il progetto e venne posizionata la prima pietra. Dalla fine dei lavori, la Basilica della Santissima Trinità è stata designata come GECA, acronimo portoghese che significa Grande Espaço Coberto para Assembleias (grande spazio coperto per assemblee), a causa della sua importanza e maestosità. La sua architettura modernista è molto particolare e contrapposta agli stili classici delle chiese che siamo abituati a vedere: per questo motivo risulta essere una tra i monumenti più interessanti dell’intero Santuario di Fatima.

– Cappella delle Apparizioni

La Cappella delle Apparizioni fu costruita negli anni ’20 del secolo scorso nell’esatto luogo in cui i tre pastorelli affermarono di aver ricevuto le apparizioni della Madonna nel 1917. Secondo la storia, fu proprio la Vergine a comunicare loro la sua volontà di costruire una cappella in suo onore. I lavori di costruzione della Cappella iniziarono per mano del muratore Joaquim Barbeiro nel 1919, e soltanto 2 anni dopo venne celebrata la prima messa. Ma il 6 marzo 1922 alcuni anticlericali la fecero esplodere con una bomba, fatto questo che non scoraggiò la comunità, che soltanto pochi mesi dopo iniziarono i lavori per la ricostruzione. Oggi, la Cappella delle Apparizioni è il sito più importante del Santuario di Fatima, ed è visitata da almeno 5 milioni di pellegrini l’anno

17) SAN PEDRO DE MOHEL

Faro Penedo Da Saudade

18) FIGUEIRA DA FOZ

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Grossa cittadina molto frequentata. Fanno la corrida. Il mercato al coperto è molto bello in Av.Foz do Montego (avevamo comprato le bocce per Matteo).

19) SERRA DE BOA VIAGEM

Un’ attrazione imperdibile nei dintorni di Figueira da Foz è la Serra de Boa Viagem, un suggestivo promontorio ricoperto di vegetazione mediterranea dove potrete fare splendide passeggiate, ammirare panorami spettacolari e fare un picnic. Questo promontorio arriva fino a 262 mt di altitudine. Circa l’83% della sua superficie è alta tra i 150 ei 250 mt. Nel suo punto più occidentale si trova Cabo Mondego con il faro

20) COIMBRA

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Famosa per la sua antica università, Coimbra è una città dall’atmosfera vivace e ricca di attrazioni, perfetta per una gita o un soggiorno indimenticabili. Solo gli studenti cantano “Coimbra ha più fascino nell’ora dell’addio”: i turisti se ne innamorano e non vorrebbero più andarsene. Adagiata sulle rive del fiume Mondego, Coimbra fu la capitale del Portogallo per oltre cent’anni e vanta l’università più antica del Portogallo nonché una delle più antiche d’Europa. La sua storia secolare non ha intrappolato Coimbra in uno statico passato: il presente è vivace e ricco di fermenti culturali; edifici moderni come il Pólo II dell’Università, il ponte pedonale Pedro e Inês, il padiglione Centro de Portugal nel Parque Verde del Mondego sono l’orgoglio della Coimbra di oggi. Vi segnaliamo qui di seguito le attrazioni da non perdere a Coimbra, ma la città ha molto altro da offrire: potrete spendere una giornata intera soltanto passeggiando nel centro storico, prendendo un po’ di fresco in uno dei suoi eleganti giardini e concedendovi una crociera sul fiume; non mancate di assaggiare i pastéis de Santa Clara o le arrufadas, dolci tipici di Coimbra, in uno dei caffè della Baixa.

– L’Università di Coimbra

L’Università, fondata nel 1290, è l’attrazione più famosa di Coimbra. La sede storica sorge nell’Alta di Coimbra, il nucleo antico della città, e comprende eleganti ed austeri palazzi medievali e rinascimentali raccolti intorno al Páteo das Escolas e dominati da un’imponente torre la cui campana scandisce i ritmi della vita accademica. L’edificio più visitato è la magnifica Biblioteca Joanina, che conserva più di 300 mila volumi dal XVI al XVIII secolo, disposti su elegantissimi scaffali decorati con talha dourada (legno intagliato ricoperto da una lamina d’oro).

L’Università è una tappa inserita in pressoché tutti i tour guidati della città di Coimbra. Non è strettamente necessario visitare la sede storica dell’Università per rendersi conto dell’importanza che questa ha ricoperto e ancora ricopre nella storia della città. Potrete incontrare studenti universitari un po’ ovunque: i più tradizionalisti indossano il tradizionale traje académico, composto da un mantello e un abito nero, una camicia bianca e in alcuni casi un copricapo o uno stemma. Se visitate Coimbra nel mese di maggio potrebbe capitarvi di assistere alla Queima das Fitas, il vivace rito con cui i neolaureati festeggiano la fine degli studi. Uno degli eventi culmine delle celebrazioni è il Fado de Coimbra, una serenata che gli studenti cantano sulle scalinate della Sé Velha, la cattedrale della città.

Come visitare l’università di Coimbra: Ad eccezione della biblioteca, l’ingresso al campus universitario è gratuito e si può visitare autonomamente; se preferite un tour guidato, ce ne sono tre al giorno.

21) PIODAO

Questa cittadina del distretto di Coimbra, nel Portogallo centro-settentrionale, è famosa per i suoi antichi edifici, tutti costruiti di pietra di granito e scisto, tanto da essere annoverata tra i villaggi storici protetti e di interesse pubblico da essersi aggiudicata il premio ‘gallo d’argento’ (galo de prata), attribuito ai villaggi più tipici del Paese

22) AVEIRO

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Le guide turistiche l’hanno battezzata “Venezia del Portogallo”, ma Aveiro è una città con una sua distinta personalità. Ancora poco nota al turismo di massa, l’affascinante Aveiro è una tappa da inserire in ogni tour del Portogallo centro-settentrionale: non avrà il fascino romantico di Lisbona o il carattere fiero di Porto, ma di certo Aveiro ha una sua distinta personalità ed attrazioni uniche in tutto il Portogallo. Adagiata tra il mare e la laguna (ria) è attraversata da canali – chiamata perciò la Venezia del Portogallo – che un tempo venivano solcati dai coloratissimi moliceiros, barche tradizionali dalla forma affusolata originariamente usate per la raccolta delle alghe e del sargasso. Oggi i moliceiros sono la principale attrazione turistica della città, usati per emozionanti crociere sul fiume che fanno la felicità di tutti i turisti ed immortalati ogni giorni da innumerevoli scatti. Un’altra caratteristica che ammalia i visitatori di Aveiro sono gli elegantissimi edifici in stile art nouveau sparsi per il centro, tanto importanti per l’identità cittadina che l’amministrazione locale organizza tour guidati a tema. Se invece avete una passione per l’architettura contemporanea fate una passeggiata nel modernissimo polo universitario, che comprende edifici progettati dai più famosi architetti portoghesi: una sorta di museo all’aria aperta che espone alcuni tra gli esempi più significativi dell’architettura contemporanea nazionale.

Non lasciate Aveiro senza aver assaggiato gli ovos moles, dolce tipico della città dai semplici ingredienti (uova e zucchero) che vengono venduti in confezioni di legno a forma di botte o avvolti in un’ostia.

– Mercato del pesce: Una delle attrazioni più vivaci di Aveiro è il pittoresco mercato del pesce che si trova nella piazza omonima (in portoghese Praça do Peixe): qui a partire dalla mattina presto i pescatori vendono ai ristoratori il pesce catturato durante la notte. Il mercato del pesce e i ristorantini nei dintorni sono la scelta migliore per chi vuole provare le specialità locali a base di anguilla come lo stufato, il fritto o l’anguilla in salsa escabeche.

23) COSTA NOVA DO PRADO:

paese carinissimo caratterizzato dalle casette pitturate di vari colori a righe verticali. Ci sono un faro ed una bella spiaggia.

– Riserva naturale delle dune de São Jacinto: Non lontana dal centro cittadino si trova la riserva di São Jacinto, un’oasi naturale stretta tra il mare e la laguna. Grazie a una rete di passerelle in legno è possibile ammirare lo straordinario paesaggio della riserva senza calpestare le magnifiche dune alle sue spalle. Per raggiungere la spiaggia bisogna prendere un piccolo traghetto dal porto di Costa Nova oppure gircumnavigare la laguna arrivando fino a Q.ta das Ricos

24) CAPELA DO SENHOR DA PEDRA a Vila Nova de Gaia

con l’alta marea diventa un’isola

25) CASA DO PENEDO a Fafe.

https://www.casadopenedofafe.com/

È soprannominata la casa dei Flintstones ed è stata costruita nel 1974 come rifugio per le vacanze di una famiglia del posto. Negli ultimi anni ha attirato l’attenzione dei turisti in quanto è perfettamente integrata nell’ambiente naturale. Nascosta tra le montagne nel Nord del Portogallo, si trova vicino al comune di Fafe. Le è stato dato questo nome perché è stato costruito da quattro grandi massi che fungono da fondazione, pareti e soffitto della casa.

26) PORTO:

https://www.portogallo.info/porto/

Porto è una città che non può proprio mancare nella lista dei posti da vedere di ogni viaggiatore. Una volta arrivati sarà facile capirne il perchè.

Porto è una splendida città del nord del Portogallo: definita anche “la capitale del Nord“, in contrapposizione con la più centrale Lisbona, ne eredita in parte alcune delle caratteristiche distintive. Porto è una vera gioia per gli occhi, una città in grado di conquistare fin dal primo momento, grazie ai suoi saliscendi, alle sue case decadenti ma dall’atmosfera magica e soprattutto grazie al quartiere della Ribeira, dal quale si ammira un panorama pazzesco e le barche che passano sotto il Ponte Dom Luis I, una costruzione in ferro realizzato da un vicino collaboratore di Gustave Eiffel. La città non è grossa e se non fosse per le ripide salite si potrebbe girare tranquillamente a piedi senza difficoltà. Ad ogni modo, camminando per i vicoli stretti della città si avrà modo di ammirare la quotidianità, tra panni stesi e scalinate che conducono in quartieri dove il tempo sembra essersi fermato.

In uno spazio così ristretto come quello occupato dal centro della città di Porto vi sono davvero numerose cose da fare e da vedere, che la rendono una meta ideale per un weekend lungo o come tappa iniziale per un tour del Portogallo del Nord.

– La Ribeira: La Ribeira è il quartiere più pittoresco di Porto, e allo stesso tempo il più visitato dai turisti. Si adagia sulle sponde del fiume Douro, ed è un susseguirsi di stradine scoscese, case decorate dai tipici azulejos e, nella zona più turistica, di ristoranti che servono le specialità gastronomiche della zona. E’ un piacere trascorrere il tempo alla Ribeira, seduti al tavolino di un bar o direttamente sul molo, a guardare le barche che attraversano il fiume Douro o semplicemente a contemplare lo scorrere della giornata degli abitanti del posto.

– Ponte Dom Luís I: Il Ponte Dom Luis I, icona e simbolo della città di Porto, collega le due sponde del fiume Douro in corrispondenza del quartiere della Ribeira. La sua costruzione ebbe inizio nel 1881 per mano dell’ingegnere Theophile Seyrig, stretto collaboratore di Gustave Eiffel. E la struttura a dire il vero ricorda in qualche modo le opere di Eiffel, grazie all’abbondante uso del ferro, materiale così tanto caro al famoso architetto francese. Il Ponte Dom Luis I, oltre ad elemento architettonico dallo spiccato gusto estetico, ha anche una certa funzionalità per la città di Porto, in quanto è aperto sia al traffico stradale che, dal 2003, alla metropolitana cittadina sul livello superiore.

– Le cantine di Vila Nova de Gaia: Lungo la Avenida de Diogo Leite, situata sulla sponda opposta del fiume Douro, amministrativamente già parte della città di Vila Nova de Gaia, si apre un paradiso per gli appassionati del vino: qui infatti si trovano le cantine di tutti i produttori del famoso vino Porto, esportato in tutto il mondo. Presso ciascuna di esse è possibile prendere parte a visite guidate a orari predefiniti in diverse lingue, durante le quali verrà mostrata la storia, il processo di lavorazione del vino, le cantine, e al termine del tour verrà offerta una degustazione.

– Cattedrale di Porto: La Cattedrale di Porto è la principale chiesa cattolica della città. Si trova su un’altura e dalla sua piazza si ha un panorama meraviglioso di Porto, del fiume Douro e della zona delle cantine. Fu costruita nel XII secolo ma fu pesantemente ristrutturata nei secoli successivi. Oggi è possibile entrare tranquillamente all’interno della Cattedrale di Porto per ammirarne gli interni, ma vale la pena anche soltanto visitarla da fuori e rilassarsi per qualche minuto sulla terrazza belvedere.

– Stazione di São Bento: La maggior parte delle stazioni ferroviarie sono solo luoghi di passaggio, da lasciare il più in fretta possibile. Altre sono così belle che invitano a una sosta: una di queste è São Bento, la stazione principale di Porto, collocata nel centro cittadino. L’aspetto esterno è armoniosamente integrato con l’atmosfera decadente che permea la città portoghese. Ma è l’interno il vero capolavoro: le pareti della sala di ingresso, lunga 42 metri e larga 14, sono interamente ricoperte di azulejos, le tipiche piastrelle portoghesi bianche e blu. Ne sono state usate più di 20.000 per creare spettacolari mosaici raffiguranti scene chiave nella storia del Portogallo come battaglie, ingressi trionfali, matrimoni e scene di vita popolare.

– Avenida dos Aliados: La Avenida dos Aliados è un ampio viale situato in quello che oggi è il cuore della città di Porto, non lontana dalla Ribeira. Qui si affacciano strutture imponenti e importanti, quali banche, hotel di lusso e il municipio cittadino, inconfondibile con la sua torre alta ben 70 metri e che richiama da vicino l’architettura delle Fiandre e del nord della Francia. Alla fine della Avenida dos Aliados, tra negozi di souvenir e caffè all’aperto, si trova Praca da Liberdade, una bella piazza al cui centro si erge la statua di Re Pedro IV a cavallo.

-Strade pittoresche: Se avete poco tempo da dedicare alla visita della città vi indichiamo le vie più caratteristiche per non perdere il meglio di Porto.

+ Rua de Santa Catarina: è la strada principale della città alta, su cui si affacciano bellissimi palazzi ricoperti di azulejos e tanti negozi.

+ Praça da Ribeira: tutte le stradine che partono e si sviluppano da questa deliziosa piazzetta della città bassa sono pittoresche e caratteristiche. Da non perdere il lungo fiume con la fila di case a volta e archivolto dove ci sono bar e ristorantini.

+ Rua dos Mercadores: è la strada più antica della città e da qui parte un dedalo di stradine, scale, passaggi e un incredibile assembramento di case colorate e popolari.

+ Rua da Flores: tra palazzi barocchi, belle chiese e dimore borghesi ammirerete una delle più belle vie della città

– Livraria Lello e Irmão (R. das Carmelitas 144) (https://www.livrarialello.pt/)

Nascosta nell’affascinante parte antica della città di Porto, la Livraria Lello & Irmão è una storica libreria aperta nella seconda metà dell’Ottocento dove ancora oggi si respira un’atmosfera d’altri tempi. Diventata famosissima in tutto il mondo, è stata costretta a mettere un biglietto d’ingresso per limitare il numero delle persone al suo interno. Pur avendo una lunghissima storia e un’architettura singolare (bellissime sono la facciata esterna e la magnifica scala interna in legno), la fama della Livraria Lello & Irmão è legata principalmente alla saga di Harry Potter. Il numero dei visitatori è spropositatamente aumentato quando si è sparsa la voce che la Rowling abbia preso ispirazione proprio da questo luogo a lei noto e caro per molti degli ambienti in cui si svolgono le vicende del celebre maghetto. I pochi euro di ingresso possono essere facilmente recuperati perché vengono convertiti in uno sconto sull’acquisto di libri. Ma anche se non trovate un libro di vostro gradimento, non rimpiangerete i soldi spesi perché Lello & Irmão è un luogo davvero speciale.

– Torre dos Clérigos (http://www.torredosclerigos.pt/en/): La Torre dos Clérigos è un altro dei simboli di Porto. Progettata dall’italiano Niccolò Nasoni attorno alla metà del 1700, è una torre in stile barocco alta 76 metri. Si può raggiungere la vetta percorrendo una stretta scala a chiocciola di 225 gradini: inutile dire che una volta giunti in cima, lo splendido panorama a 360 gradi che si può ammirare ripagherà ampiamente di tutti gli sforzi fatti.

– Capela Das Almas: La Capela Das Almas, dedicata a Santa Caterina, è uno dei monumenti che potrebbe sfuggire ad un viaggiatore distratto in visita a Porto: si trova non lontano dal mercato do Bolhao, ma in una zona frequentata più da persone del posto che dai turisti. Niente di più sbagliato però, in quanto è uno degli edifici più incredibili che si possa ammirare in città. E’ una piccola chiesa le cui mura esterne sono totalmente coperte di piastrelle di ceramica bianche e blu, che ritraggono scene come la morte di San Francesco d’Assisi o il martirio di Santa Caterina. Queste incredibili decorazioni risalgono all’inizio del secolo scorso per mano dell’artista Eduardo Leite, mentre le vetrate della facciata sono opera di Amandio Silva e vennero realizzate durante il XIX secolo.

– Mercado do Bolhão: Nelle vicinanze della Avenida Dos Aliados si trova questo splendido e caratteristico mercato, dove è possibile osservare in maniera privilegiata la vita di tutti i giorni degli abitanti della città. Frutta, carni, pesce, ma anche souvenir, prodotti per la casa, liquori e prodotti di gastronomia locale, sono tutti in vendita nel questo piccolo ma accogliente Mercado do Bolhão, a pianta quadrata e a tetto scoperto. L’esterno, in ferro battuto, è davvero pregevole, mentre nei dintorni si trovano alcune delle strade dello shopping più interessanti di questa zona di Porto

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G) ITINERARIO GIORNO PER GIORNO:

1) 05 agosto 2021 giovedì: Malpensa – Porto

Finalmente si parte … Fino all’ultimo abbiamo avuto timore che qualche regola venisse modificata e che questo ci avrebbe obbligati ad annullare tutto, più che altro perchè era un viaggio un pò articolato con diversi spostamenti. Lasciamo la macchina al Travel Parking vicino a Malpensa (http://travelparking.it/) al costo di € 42 per 7 giorni. Nostro figlio Matteo, tornerà dopo una settimana da Zante quindi recupererà lui la macchina.

La fila per il check-in della Ryan è eterna. Chi va all’estero è super controllato ….. controllano PLF del Portogallo e analizzano nel dettaglio i Green Pass. Finalmente alle 10.30 il volo parte. Durerà un paio d’ore siamo a Porto. All’arrivo tiriamo indietro di 1 ora l’orologio. Recuperiamo le valige e andiamo a piedi al nostor hotel che si trova proprio di fronte all’aeroporto:

Hotel: Park Hotel (http://www.parkhotel.pt/en/Menu/Hotels/Porto-Aeroporto.aspx) – € 81 – una tripla solo pernottamento

Prenotato su booking e pagato qualche giorno prima di partire

Chiamiamo Uber (€ 16) e ci facciamo portare al ponte Dom Luis. Lo raggiungiamo in una ventina di minuti. Andiamo dall’altra parte del fiume Douro, dove ci sono le cantine del porto. Pranziamo al ristorante della cantina Sandeman (€ 56 per 3 tagliatelle con il pesce). Abbastanza buono. Iniziamo poi il giro della città. Raggiungiamo la parte alta del ponte dove ci sono un paio di punti panoramici notevoli. Attraversiamo il ponte e gironzoliamo tra punti d’interesse e vie caratteristiche. La zona lungo fiume è la più tipica. Ci sediamo per un aperitivo a base di sangria al bar Café do Cais con degli stuzzichini, proprio lungo il fiume. Chiamiamo alle 19.30 Uber (€ 16) per tornare in hotel. Questa mattina ci siamo alzati di buon’ora e domani mattina la sveglia suonerà prestissimo … quindi andiamo a dormire quasi subito.

2) 06 agosto 2021 venerdì: Porto – Azzorre (isola Faial)

Alle 2.30 la sveglia suona …. raggiungiamo velocemente l’aeroporto. Il nostro è l’unico volo in partenza alle 5.00 quindi ci sono poche persone. Questa tratta è operata dalla Tap Portugal e dura una cinquantina di minuti. Facciamo colazione all’arrivo a Lisbona. Alle 8.00 ripartiamo con la Sata Azores, bell’areomobile. In fase di atterraggio vediamo il vulcano di Pico coperto sulla sommità dalle nuvole. Ci sembra la Table Mountain con la “tovaglia” che la copre quasi sempre. Il volo dura 2 ore e mezza. Atterriamo a Faial con un bel sole. C’è vento ma fa caldo. Tiriamo indietro l’orologio ancora di un’ora. Siamo a – 2 dall’Italia. In uscita dall’aeroporto controllano il green pass, chi non ha fatto il vaccino o il tampone in partenza, lo deve fare qui e chi non ha il vaccino, lo dorvrà rifare tra 6 giorni. In un banco nell’aeroporto vediamo il rental car, Auto Turistica Faialense (https://www.autoturisticafaialense.com/). Paghiamo € 195 e poi andiamo a recuperare la nostra Yaris. Macchina perfetta e pulita. Lasciamo l’aeroporto ed imbocchiamo la strada che costeggia il mare … e raggiungiamo Horta. In questi pochi km. decidiamo che le Azzorre già ci piacciono. Si ha una sensazione di pulito e di tranquillità. Horta è la cittadina più grande con un paio di belle chiese ed il porto. Esteticamente le chiese delle Azzorre si somigliano tutte. Andiamo direttamente al nostro B & B.

Hotel: : Vila Belgica ad Horta – € 150 a notte, rimarremo 3 notti – due camere doppie – B & B

)

Prenotato su booking e pagato all’arrivo.

La casa si trova fuori dal centro di Horta, sulla collina. Si ha una bella vista della baia. Il giardino è curato. La proprietaria, una signora belga, è super gentile e disponibile. Ci fa sentire a casa. Lei ed il compagno abitano in un’ala mentre nell’altra hanno 4 camere al pian terreno e 3 al primo piano, destinate agli ospiti. Al piano superiore c’è una cucina dove si possono lasciare le proprie cose in frigo, e dove lei prepara la colazione. Noi avremo due delle 3 camere al piano superiore. Il bagno è esterno alle camere ma è solo nostro. E’ tutto pitturato di nuovo, il mobilio e i serramenti sono un pò datati. Ci trovaremo davvero bene e le colazioni saranno ottime. Lasciamo i bagagli, ci cambiamo ed andiamo in centro. E’ ora di pranzo quindi ci sediamo nel dehor del famoso Peter’s Cafè (https://www.petercafesport.com/en/). Vorremmo provare il Gin de mar il loro fiore all’occhiello, ma non ce la sentiamo di bere un super alcolico (anche se dicono che non sia forte) a mezzogiorno. Il pranzo sarà ottimo (€ 30) per una Azorea Salad e due insalate Codfish con ceci. I camerieri non sono il massimo della simpatia. Sapendo che i ristoranti hanno poca ricettività cerchiamo qualcosa per cena. Andiamo a piedi anche alla spiaggia di Porto Pim dove ci sono due ottimi ristoranti, ma sono pieni per questa sera. Facciamo diverse telefonate e alla fine troviamo solo da Tasca (sta per taverna) O’Capitolio. Da qui in poi prenoteremo da un giorno con l’altro se non addirituttura due giorni prima, per stare tranquilli quindi il filo conduttore della vacanza sarà … cercare dove cenare ….

Iniziamo poi il tour dell’isola. Percorriamo i 23 km. che ci separano dalla nostra destinazione, con calma. Ogni collinetta è un cono vulcanico, ci sono coltivazioni, animali al pascolo, casette graziose e soprattutto le famose ortensie azzurre, che danno il soprannome all’isola (isola azzurra). Facciamo diverse soste fino ad arrivare al vulcano di Capelinho. Questo è uno di quei luoghi che io definisco “posto wow”. Siccome l’eruzione di questo vulcano, che ha aumentato le dimensioni dell’isola, è recente, la vegetazione non è ancora cresciuta. Il vulcano ha una forma singolare ed il bellissimo faro in disuso rende tutto più affascinante. Non visitiamo il museo ma saliamo sul faro (si acquista il biglietto al museo al costo di 1 €). La scala a chiocciola è tenuta molto bene. Quando usciamo all’esterno facciamo fatica a stare in piedi per il forte vento. Tempo di salire ed il meteo cambia. Il sole viene coperto dalle nuvole rendendo il paesaggio ancor più surreale. Scendiamo e torna nuovamente il sole. Saliamo al punto panoramico dal quale c’è un bel colpo d’occhio e poi andiamo alla piscina naturale. Il mare è mosso e c’è l’alta marea ma qualcuno fa il bagno. Pier e Martina entrano in una pozza laterale dove l’acqua entra ma non c’è l’accesso diretto al mare. Io immergo solo i piedi …. e mi basta. Il sole è caldo. A Faial ci sono diverse spiagge dove, se il mare non è troppo mosso si può fare il bagno ma nonostante questo ci sono diverse piscine naturali (su altre isole, come Pico, si può fare il bagno solo in queste). Le piscine o sono delle insenature dove hanno piazzato le scalette per accedervi o sono delle pozze che con la bassa marea rimangono separate dal mare e l’acqua è ferma. Rientriamo poi in hotel facendo sosta al market Continente per prendere qualcosa da bere ed il pranzo di domani visto che vogliamo fare un trekking. Per cena andiamo quindi da Tasca O’Capitolio. Spenderemo € 28 per due grigliate miste e per me giusto due cosine che sono riusciti a mettermi insieme visto che non mangio carne … questo posto è specializzato proprio per le grigliate. Pier e Martina hanno detto che era molto buona. Facciamo due passi. Il paese è tranquillo. Il cielo si copre e cade un pò di pioggia nebulizzata quindi torniamo in hotel.

3) 07 agosto 2021 sabato: Azzorre (isola Faial)

Di notte ha continuato a piovere e smettere. Usciamo sul terrazzo e vediamo una bella alba. C’è un silenzio assordante …… il sole fa capolino tra le nuvole riflettendo fasci di raggi sul mare. Il vulcano di Pico è coperto da una lunga nuvola arrotondata. Facciamo un’ottima colazione e poi, vestiti da trekking usciamo. Sosta veloce ancora al market e poi imbocchiamo la strada che porta alla Caldeira di Cobeço Gordo. Se ieri avevamo visto molte ortensie, questa strada in alcuni lunghi tratti ha dei muri su entrambe i lati della carreggiata. Ci sono anche molti faggi, cedri e delle felci giganti che sembrano palme. La padrona di casa ci ha detto che riuscire a vedere la caldera, senza nuvole, è un evento eccezionale. Parcheggiamo … tra le ortensie …. facciamo un breve tratto sotto una piccola galleria e …wow … la caldera in tutto il suo splendore … la vediamo completamente solo 5 minuti … poi la nebbia, portata dal vento, scende al centro. Avevamo visto una cosa identica a Ngorongoro dove la nebbia che entrava nel cratere, sembrava una cascata. Scenografico … ma non vediamo più nulla. Sapendo che il tempo qui è ballerino, non demordiamo ed imbocchiamo il sentiero a sinistra per iniziare il percorso ad anello sul bordo della caldera. Saliamo fino ai ripetitori senza pioggia poi inizia a scendere qualche goccia. Sempre ottimisti … andiamo avanti fino a quando ci rendiamo conto che non è pioggia nebulizzata che a breve verrà portata via dal vento …. ma pioggia vera e propria. Siccome il giro è circa 5 km e la visibilità si sta sempre più riducendo, torniamo indietro. Arriviamo alla macchina zuppi, nonostante i k-way. Le scarpe da trekking impiegheranno non poco ad asciugarsi …. Vedendo come siamo messi … torniamo in hotel … e troviamo il sole!!!! Perfetto così stendiamo tutto ad asciugare e pranziamo con le nostre cose sulla terrazza davanti alla cucina della colazione. Questa pioggia sarà l’unica che prenderemo in tutta la vacanza. Un paio di altre volte ha gocciolato ma eravamo in fase di spostamento quindi non ci ha limitato in nulla. Dopo un pò di relax andiamo alla scoperta del lato est dell’isola. Questo lato ha alte scogliere al contrario di quello occidentale che è quasi tutto a livello mare. Andiamo al faro Ribeirinha. Purtoppo è diroccato. Al suo posto c’è un lungo palo con un punto luce. Che tristezza. Io adoro i fari ma questi poco per volta verranno sostituiti da nuove tecnologie che richiedono meno manutenzione. Sarà difficile che ne verrranno costruiti di nuovi. Mi piacciono percè hanno delle belle strutture e perchè vengono sempre costruiti in posti spettacolari. Raggiungiamo Porto do Salao. Scendiamo al mare percorrendo un ripido sentiero di cemento. Ci sono ovunque rocce di lava nera che fanno risaltare l’azzurro del mare. Ci sono delle piscine naturali ed una di marea per i bambini ma ora è quasi tutto coperto da grosse onde. Il mare è molto arrabbiato e si infrange con una forza pazzesca contro la roccia lavica. Molto bello. Andiamo a Porto da Eira e poi rientriamo in hotel passando per una bella strada nell’entroterra sulle pendici del vulcano. Qui ci sono boschi di piante a tronco alto. Torniamo in hotel per il tempo di una doccia e poi andiamo a cena al ristorante O Escondrijo a Cedros, sul lato nord-est dell’isola (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g2414204-d3379890-Reviews-Restaurante_O_Esconderijo-Cedros_Faial_Island_Azores.html). Abbiamo prenotato ieri sera ma siamo solo noi ed altre 3 persone. Questa sarà la cena più particolare della vacanza. Il locale ha una terrazza che confina con una vegetazione lussureggiante e si sente un ruscello che scorre. Sembra di essere ai tropici. Ci sono solo 3 tavoli. E’ tutto pulito e in ordine. Il proprietario Hans, a piedi nudi … cucina cibo vegano con prodotti del suo orto e cose comprate molto semplici. Se lo cercate su facebook vedete i piatti che crea. C’è solo un menù sorpresa che cambia ogni giorno in base a quello che gli va di creare e sperimentare. Si parte dall’aperitivo e si arriva al dolce. L’unico neo sono le bevande. Porta acqua e poi due caraffe con tisana di finocchio e camomilla … tutto super salutare … ma un bel bicchiere di vino sarebbe stato meglio … Lui ci racconta di sè. E’ una persona semplice e particolare ma affascinante. Quando è ora di pagare ci dice che non vuole niente perchè la sua soddisfazione è vedere i clienti contenti. Alla fine, dopo varie trattative, ha detto di dargli quello che volevamo. Gli abbiamo messo in una cassettina 50 € ma non sappiamo se erano troppi o troppo pochi. Noi non siamo vegani ma abbiamo apprezzato tutto quello che ci ha servito. Diciamo che è da provare e poi in un contesto di un’isola fuori dal mondo, ci stava cenare in un ristorante fuori dal mondo. Soddisfatti torniamo in hotel.

4) 08 agosto 2021 domenica: Azzorre (isola Faial)

Dopo la solita ottima colazione e con il sole partiamoper i vulcani della parte ovest. Facciamo tutta la costa fino a Capelinho e poi saliamo in macchina fino a Cobeço Verde. Da qui si ha una bella visuale su Cobeço do Canto e Capelinho. Alle spalle si vede Cobeço do Fogo e la Caldeira ovviamente tra le nuvole. I vulcani sono ricoperti di vegetazione, soprattutto ortensie e heydichium. Torniamo sulla litoranea facendo sosta a tutti i punti panoramici (miradouro). Andiamo appena dopo Faja, alla Praja do norte o Baia da Ribeira da Cabras. La spiaggia è, come tutte le altre, di sabbia nera. Il mare è arrabbiato e appena oltre iniziano le scogliere a strapiombo. Risaliamo e ci fermiamo al Miradouro da Ribeira das Cabras dal quale si vedono i 4 vulcani che ho nominato sopra. Ci sono 29°. Prima di tornare in hotel andiamo al market e poi pranziamo ancora sulla terrazza della nostra camera. A metà pomeriggio facciamo un giro per il porto di Horta per vedere i dipinti dei turisti che arrivano qui in barca. Caratteristico. Andiamo poi sul monte da Guia, alla sinistra di Horta. C’è una bella chiesetta e si ha una bella visuale su Horta e sulla spiaggia di Porto Pim. Dall’altro lato si vede la caldera del vulcano da Guia. Un lato è crollato e il mare l’ha riempita. E’ un cerchio a 3/4 quasi perfetto. Andiamo poi alla Praia de Almoxarife. Ci sistemiamo sulla destra quasi alla fine della spiaggia. La sabbia è nera ed il contrasto con il mare blu, che si intravede nelle grosse onde, è bello. Martina fa il bagno. Il cielo è velato ma si sta bene. Per cena andiamo da Atletico, il miglior ristorante dell’isola, prenotato il giorno del nostro arrivo. Ceneramo davvero bene con calamari enormi alla griglia e zuppe di pesce (€ 81). Ci portano come digestivi due liquori tipici, licor de amora e licor de nevada. Il primo è alla mora, il secondo non lo abbiamo capito. Comunque sono buoni. Questa è l’ultima sera su quest’isola. Ci spiace partire. Ci siamo trovati bene.

5) 09 agosto 2021 lunedì: Azzorre (isola Faial – isola Pico)

Ci svegliamo con la pioggia. Prima di lasciare l’hotel smette ed esce il sole. Facciamo gasolio (€ 27) per consegnare la macchina con il pieno. Abbiamo fatto 324 km. La lasciamo al porto dove ci imbarcheremo per Pico (guardando il mare, i traghetti partono a sinistra del porto). Facciamo il chek-in come per un volo e lasciamo le valige. Siccome è presto, andiamo a piedi in centro a bere un caffè. Torniamo in tempo per imbarcarci. Questo traghetto lo abbiamo prenotato prima di partire al costo di € 11 per tutti e 3 (https://www.atlanticoline.pt/en). Ci sediamo all’esterno. La traversata è piacevole, dura solo 30 minuti. Nonostante il mare non sia agitato come ieri e non ci sia vento, la barca balla parecchio. Il dilemma è sempre stato se prenotare l’escursione per vedere le balene da Madalena (dove attracchiamo con il traghetto) oppure da Lajes. Vedendo com’è il mare e che le onde arrivano da nord, dico a Martina che ci conviene andare a Lajes, che si trova a sud dell’isola di Pico in modo tale che si è protetti dalle onde dall’isola stessa. Più tardi vedremo un gommone del whale watching che attracca e 4 persone si sdraiano direttamente a terra stravolte. Devono aver patito il mal di mare in maniera esasgerata quindi ho idea che il mio ragionamento sulla location della prenotazione sia ragionata. Arriviamo al porto. Mentre aspettiamo che scarichino le valige dalla barca, Pier va a prendere la macchina (una C3). L’abbiamo prenotata da Tropical Rent a car (https://rentacartropical.com/) al costo di € 230. La paghiamo ora. Parcheggiamo in centro. Ci sono diversi posti in cui prenotare il whale watching o il bagno con i delfini. La chiesa che si affaccia sul mare, è graziosa. Cerchiamo un ristorante e scegliamo Via Bar & grill che si trova proprio nell’insenatura di mare dove c’è la chiesa. C’è una terrazza all’aperto … ci sono 32° ed un bel sole. Prendiamo 3 insalate miste con formaggio (€ 29). Iniziamo poi il giro dell’isola in senso antiorario. Se Faial mi è piaciuta perchè è un piccolo gioellino, Pico mi è piaciuta per i mulini, le colate laviche, le viti coltivate tra i muretti di pietra lavica e le case, sempre in pietra lavica, con i serramenti colorati. A posteriori credo che quest’isola è quella che mi è piaciuta di più. Io valuto il mio gradimento in base a quante foto sento la necessità di fare. E a Pico ci sono tanti spunti fotografici. Usciti dal nostro ristorante a Madalena andiamo a vedere solo da fuori il Cella Bar. Struttura singolare. C’è la possibilità di fare il bagno in quel punto. Andiamo, costeggiando il mare, a Criacao Velha. La lava arriva a strapiombo sul mare. C’è un mulino molto fotogenico tra i vigneti. Le viti vengono coltivate tra muretti di pietra lavica. Sullo sfondo il vulcano di Pico senza una nuvola. Si vede il Pichiño (la piccola punta che si trova sul piano più alto del vulcano). Lo vedremo così per due giorni. Sulla strada vediamo tante casette, sempre di pietra lavica, molto ben tenute con i serramenti colorati (rosso, arancione, verde, viola, gialli, bianchi). Ci fermiamo in tutti i punti panoramici, ai mulini e al faro Ponta da Faca. Arriviamo a Lajes do Pico. Paese grazioso con un porticciolo dal quale partono i whale watching ed un mulino. Andiamo a prenotare per domani la gita in mare da Aqua Azores (https://aquaacores.pt/). Io sono molto combattuta perchè il mare mi da fastidio quindi al momento prenota solo Martina. Costa 65 € a testa. Hanno posto solo nel primo pomeriggio con il gommone semirigido. Andiamo poi al nostro hotel.

Hotel: Casa Dos Caldeiras a Lajes do Pico – € 98 a notte, rimarremo 3 notti – camera tripla – B & B

(https://www.bedandbreakfast.eu/bed-and-breakfast/lajes/casa-dos-caldeiras/5387762/)

Prenotato su booking e pagato qualche giorno prima dell’arrivo.

Telefoniamo al proprietario che nel giro di pochi minuti arriva ad aprirci. Ci fa vedere la casa. Molto bella e molto curata. Come ho scritto sopra ci sono 4 camere private con bagno e poi in comune la cucina, salotto e dehor. La colazione è compresa nel senso che il proprietario porta ogni mattina pane fresco, affettati e formaggi, latte, yogurt ecc ecc e poi ognuno se la prepara da solo. Si deve avere solo l’accortezza di lasciare tutto pulito e lavato. Ci sono diverse cose, anche vino, succhi, tè, pasta e generi vari, che si possono prendere senza problemi. Se si vuole si può cucinare per conto proprio anche il pranzo e la cena. Per questo sarebbe perfetta per un gruppo di 8 amici perchè la si affitterebbe tutta. La gestione della cucina non ci fa impazzire soprattutto per via del Covid. Per questo motivo avrebbero dovuto prendere un addetto alla colazione, ad orari stabiliti e che mettesse mano solo lui al cibo. Nel frigo ci sono diverse cose aperte che non sappiamo nè di chi siano nè da quanto sono lì. Quando andiamo via sono ancora nello stesso posto … Quindi, non convinti, la prima mattina Pier va in centro in una pasticceria e prende delle brioches che mangeremo in cucina facendoci solo the e caffè …. poi, dopo aver visto una coppia di francesi che era lì con noi, toccare tutti i panini prima di scegliere quelli che più li aggradavano e aprire e toccare altre cose, … siamo stati ancor più contenti della scelta fatta. Le altre due colazioni le andremo a fare in pasticceria direttamente. Non siamo fobici per il Covid ma l’igiene viene come prima cosa. Dicevo della casa, davvero molto bella, si affaccia su un prato coltivato a mais e con molte piante orecchie di elefante. La nostra camera è al piano di sopra. Ci sistemiamo e poi, dopo aver fatto una ricerca alternativa al ristorante prenotato (troppo lontano) ed avendo trovato posto in uno dei pochi aperti, usciamo per andare a cena. Andiamo a Sao Mateus al ristorante O’ Galeao. Si tratta di una piccolo locale con il dehor. Hanno tutti i tavoli impegnati e fanno addirittura il doppio turno. Il proprietario è gentilissimo. Ha lavorato in Italia e parla un pochino di italiano. Siccome cucinano tutto al momento, ci dice che per la nostra zuppa di pesce ci vuole una mezz’ora, nel mentre ci porta delle lapas (patelle) buonissime. La zuppa viene servita direttamente nella pentola … pentolone … si poteva mangiare in 6 … molto a malincuore non riusciremo a finirla. Ci porta poi i liquori bevuti all’Atletico di Faial, Amora e Nevada. Spenderemo € 68. Torniamo poi diretti in hotel.

6) 10 agosto 2021 martedì: Azzorre (isola Pico)

Sveglia alle 4.30, sarà così tutte le mattine, per due galli che cantano … sembra di averli in camera …. Come ho scritto Pier va in pasticceria a prendere le brioches e facciamo colazione in hotel. Partiamo poi per il punto più ad est dell’isola. Ci sono coltivazioni di mais, banane, ananas. Ci sono scogliere alte e facciamo diverse deviazioni per scendere al mare. Arriviamo fino al faro Ponta da Ilha. Parcheggiamo e andiamo a vederlo dalla parte del mare. Si cammina sulla lava. Ci sono i segni gialli e rossi del sentiero da trekking che finisce qui. Sulla spiaggia c’è una grotta, ovviamente di lava lavorata dal mare. Bel posto. Telefono al whale whatching per prenotare anche per me. Il mare non mi sembra impossibile e non c’è vento che lo ingrosserebbe. Dopo Riberinha imbocchiamo la strada che porta sull’altopiano centrale. Ci sono pascoli con molte mucche. Quassù c’è quasi sempre la nebbia. Ci sono 16° mentre, quando riaggiungiamo il mare … 32. Arriviamo al porto di Lajes. Paghiamo l’escurione in totale 130€. Dopo una breve spiegazione andiamo al gommone. E già qui mi rendo conto che abbiamo fatto una stupidata a prenotare. Il gommone ha 3 file sulle quali sedersi e ci stanno 10 persone a fila. Ci si siede a cavalcioni in uno spazio di 60 cm. Ogni posto ha uno schienale dove si attacca con le mani chi si siede dietro…. mi devo legare i capelli altrimenti arrivano in faccia a Martina che è seduta dietro … e li ho lunghi fino alle spalle … giusto per dare un’idea di quanto si è attaccati. Le mie ginocchia toccano quelle del vicino. Da questa posizione non ci si può muovere. Chi è in mezzo è pigiato da entrambe i lati. Il responsabile ci dice che quando c’è un avvistamento su un lato, le persone della prima fila si devono abbassare sul bordo del gommone, quelli della seconda, devono stare seduti e quelli della terza alzarsi in piedi. Così facendo tutti hanno una bella visuale. Peccato che questo non verrà rispettato quindi le uniche 4 balenottere e due delfini che vedremo (oltretutto da lontano e dal lato opposto al nostro) non possiamo dire di averli visti perchè c’erano tutte le teste delle persone che erano sempre in piedi …. Loro nuotavano e quando cercavamo di avvicinarci, si immergevano. Quindi consiglio di prenotare sull’altro tipo di barca che è un cabinato dove puoi muoverti e non hai il vincolo della posizione e poi porta meno persone. Altra nota dolente è che ci sono 5 gommoni rigidi e due cambinati che cercano cetacei in questo tratto davanti a Lajes. Vediamo lo sbuffo di due capodogli da lontanissimo ma quando siamo arrivati vicini, con i motori a palla … questi, sentendosi braccati, si sono inabissati all’istante. Avevamo visto i capodogli alle Vesteralen. La barca, solo la nostra, si spostava con il motore al minimo e poi lo spegneva quindi ne avevamo visti parecchi a meno di 10 metri. Quello è stato avvistare cetacei, non questo. La cosa positiva è stata vedere l’isola dal mare e per di più senza neppure una nuvola nè sul vulcano nè sugli altipiani centrali. Alle 17 siamo al porto. Pier ci aspetta. Lui, dopo aver vomitato l’anima quando siamo andati a vedere gli squali bianchi (non ne ha visto neppure uno … e ne avevamo 5 che ci giravano intorno alla barca … nostro figlio Matteo si era addirittura calato nella gabbia …) ha deciso che qualsiasi attività in mare l’avrebbe evitata … quindi ha fatto un trekking lungo il mare. Andiamo a prendere l’aperitivo poi in camera a sistemarci ed infine a cena. Questa sera abbiamo prenotato da Riberinha, a Lajes. Molto recensito. Prendiamo 3 zuppe, un piatto di tonno e due di calamari alla griglia, tutti serviti con verdure e spendiamo solo € 39. Il locale è semplice ma abbiamo mangiato bene. Facciamo due passi lungo il mare fino al mulino. Il sole è tramontato da poco e ci sono dei bei colori. Il vulcano è sempre senza nuvole.

7) 11 agosto 2021 mercoledì: Azzorre (isola Pico)

Sveglia puntuale alle 4.30 … nervoso … anche se questi galli svegliano solo me … Usciamo per colazione. Andiamo alla pasticceria dove Pier ha preso le brioches ieri (Pasteleria & Aromas Sabores, in R. Cap. Mor Garcia Gonçalves Madruga, la seconda parallela al mare). Spenderemo in 3 € 8 prendendo due brioches a testa più il bere ….Tutto buono e la proprietaria molto gentile. Partiamo alla scoperta della costa nord, da Cais do Pico a Prainha. Imbocchiamo la R2-2 che passa da una parte all’altra dell’isola. Sull’altopiano centrale ci sarà nebbia quasi tutto il giorno e il vulcano non riusciremo a vederlo. Anzichè andare a perdere tempo e sprecare soldi ieri in barca, avremmo dovuto venire a visitare questa zona con il sole. Le nuvole vanno e vengono e quando esce il sole, quell’attimo, il paesaggio diventa di un verde squillante. Ci sono molte ortensie, pini e tante mucche. Questo altopiano ha molti laghetti ed il più famoso è il lagoa do Capitao. Nelle giornate terse il vulcano si specchia nell’acqua. Quando arriviamo esce il sole un attimo. Molto bello. Ci sono delle papere alle quali Martina da un pò di pane. Scendiamo poi sul mare dove c’è il sole ed arriviamo fino a Cais do Pico dove c’è un museo sulle balene. Paghiamo 2 € a testa io e Pier e Martina solo 1. Interessante il filmato. Ci sono anche foto d’epoca e uno scheletro di capodoglio. Andiamo al centro informazioni chiedendo se a Pico esiste una spiaggia di sabbia. La ragazza ci indica Canto da Areia, appena dopo Prainha quindi ci dirigeremo là. Ci fermiamo al mulino che c’è a Sao Roque, passiamo per il Parque Florestal da Prainha dove ci sono molti fiori ed un altro mulino, fino ad arrivare alla spiaggia. Stiamo qui un’oretta. Martina fa il bagno. La sabbia non è solo nera, ha qualche pagliuzza dorata. Sono appassionata di sabbia e la colleziono quindi la guardo sempre con interesse. Per pranzo andiamo da Petipé, un chiosco sul mare appena prima di Santo Amaro. Questo posto ha ottime recensioni e la proprietaria è molto gentile. Prenderemo 3 insalate con quinoa e altre cose al prezzo di € 40. Passiamo poi per Prainha dove vediamo il mulino e poi ci indirizziamo all’altopiano. Volevo tornare a Lagoa do Capitano ma non c’è il sole quindi lo vedremmo nelle stesse condizioni di questa mattina. Imbocchiamo quindi la strada che va verso est e che arriva quasi fino al faro da Ilha. L’idea era di percorrerla tutta ma ci sono le nuvole quassù quindi ne facciamo solo un tratto fino al Lagoa Seca e poi Lagoa do Caiado. Qui scendiamo e facciamo due passi. Questo paesaggio sembra Norvegia o Canada. Da questa mattina c’è vento e man mano che la giornata passa, aumenta sempre di più. Ci sono 14° … Torniamo poi in hotel dove la temperatura tocca i 30. Andiamo a cena in un altro posto ben recensito che però da fuori non è un granchè, Tasca, tra il nostro hotel e Lajes. Ovviamente prenotato due giorni fa …… Prenderemo 2 grigliate di carne, 1 spedino di pesce, 1 piatto di lumachine di mare al prezzo di € 43. Chiediamo se hanno i liquori Amora e Nevada ma dicono di no. In cambio ne portano uno di loro prodizione che non danno solitamente ai clienti quindi ci dicono che è offerto. Molto gentili e il cibo buono. Andiamo a dormire presto perchè l’effetto gallo su di me incomincia a farsi sentire …..

8) 12 agosto 2021 giovedì: Azzorre (isola Pico – isola Sao Miguel)

Questa mattina frego il gallo … alle 4.25 mi sveglio per i fatti miei …. e lui ancora dorme … dopo 5 minuti però inizia giornata …. fuori piove…. Andiamo a fare colazione nella solita pasticceria. La proprietaria ha avuto l’accortezza, senza sapere se oggi saremmo tornati o meno, di procurarsi una cosa che ieri mattina aveva chiesto Martina e lei non aveva, mi sembra si chiami Freddo Cappuccino. Sono piccoli gesti che però fanno piacere. Torniamo in hotel a prendere le valige e partiamo. Abbiamo il volo per Sao Miguel questa sera. Torniamo a Lagoa do Capitao ma addirittura piovvigina e il vento è fortissimo … Andiamo alla Casa do Montana, dove si parte per scalare il vulcano. C’è una nebbia tale che riusciamo a vedere a pochi metri. Troviamo molte mucche sulla carreggiata. Scendiamo un secondo al parcheggio che è deserto. In giornate come questa vietano la salita. Già si rischia di trovare un peggioramento quando si parte con il sole … è per questo che forniscono un gps … figuriamoci partire con vento, nebbia e pioggia … sarebbe da pazzi. Scendiamo a Madalena. Qui c’è il sole ma sempre tanto vento. Il mare è da paura … Andiamo a vedere i carinissimi paesini di Lajido, Arcos e l’arco vulcanico a Cabrito. Quasi tutte le case sono di lava con i serramenti colorati. La lava fa da padrona. Il mare si infrange contro le scogliere con una forza pazzesca. Andiamo poi a pranzo a Madalena al Cafè Cinqo. Prendiamo 1 kebab e due insalate miste a € 35. Facciamo poi gasolio € 51 per 417 km. percorsi sull’isola ed andiamo in aeroporto. Chiamiamo la responsabile dell’auto che arriva quasi subito e poi andiamo a fare il check-in. Da qui oggi deve partire il nostro volo per Sao Miguel ed uno per Lisbona. Mezz’ora prima di partire ci dicono che il volo è annullato e che partiremo da Faial … sul subito non capiamo … poi ci spiegano che i due aerei che sono arrivati a prenderci, non sono riusciti ad atterrare a Pico per il vento forte e che ce l’hanno fatta sull’isola di Faial. I due aeroporti sono stati volutamente costruiti in posizioni opposte e sempre protetti dal vulcano in modo tale che si riesca ad atterrare sempre in uno dei due. Ci dice che questa è una cosa che capita spesso. E qui inizia la nostra folle avventura in mezzo al delirio di alcune persone… visto che i responsabili danno per scontato tutto… i turisti un pò di meno … averebbero dovuto dare qualche spiegazione in più. Recuperiamo i bagagli e cerchiamo di salire sul pullman. Sono due ed alcune persone si agitano pensando che questi partono e non tornano a recuperarci …. faranno due giri e porteranno tutti al porto… nessuno verrà dimenticato …. al porto ci caricano come sardine sul traghetto che avevamo preso 3 giorni fa, i bagagli li caricano uno ad uno … noi non troviamo posto dove sederci … e per fortuna … stiamo in fondo nella zona centrale. Posto perfetto. Si parte. Appena usciamo dal porto un’onda pazzesca entra nella barca e bagna tutte le persone sul lato sinistro del traghetto. Noi ci ancoriamo alla scala che viene usata per scaricare le persone quindi siamo proprio in mezzo alla barca e possiamo tenerci con entrambe le mani. Qui sarà una cosa che capita spesso altrimenti non ci avrebbero fatti uscire in mare … ma posso dire di aver avuto paura. Le onde arrivano da sinistra e per mantenere l’equilibrio ci dobbiamo piegare prima su una gamba e poi sull’altra. Quando prendevamo l’onda la barca si piegava a destra poi tutta a sinistra e vedevamo l’onda seguente, enorme, che arrivava ed entrava nella barca … Non sto esagerando…. questa è la descrizione esatta. Abbiamo fatto quasi tutta la traversata così poi quando siamo arrivati sotto costa di Faial, abbiamo virato a sinistra e prendevamo le onde da davanti, anche qui entravano nella barca. Si vedeva il panico negli occhi delle persone. Una volta al porto, recupero bagagli e di nuovo su un altro pullman fino all’aeroporto. Altro check-in e finalmente, con 3 ore di ritardo … saliamo sul nostro aereo …. micro aereo … Ci sono 8 file e l’ultima, dove siamo seduti noi, ha 5 posti, come i pullman. In meno di 1 ora siamo a Sao Miguel. L’aeroporto orami è deserto. L’addetto del rental car ci ha aspettati. Abbiamo affittato da Autatlantis Rent a Car (https://www.autatlantis.com/) e pagato € 354 al momento della prenotazione, per una yaris ibrida. Appena abbiamo saputo di tutto il tour de force che averemmo dovuto fare, abbiamo avvisato André, il figlio dei proprietari del lodge dove avevamo prenotato. Lui ci ha detto che non c’erano problemi se non per il fatto che su quest’isola, per via del Covid, tutti i ristoranti chiudono alle 22 e che quindi sua mamma ci avrebbe organizzato la cena. Noi gli abbiamo detto di non preoccuparsi e che ci saremmo aggiustati. Per questo cerchiamo un Mc Donald giusto per prendere due cose al volo e mangiarle a destinazione. Arriviamo che sono le 22.30 e la proprietaria … ci ha preso le pizze e non ha voluto neppure che gliele pagassimo. Troppo gentile!! Come ho scritto all’inizio, la nostra camera è al piano terra della loro casa, una casa indipendente con giardino. Hanno ritagliato questo angolino tutto in legno per gli ospiti. Esternamente ci sono un gazebo con tavolo e griglia ed un laghetto con i pesci. La casa ha un locale unico come sala-cucina e c’è un letto a castello mentre la camera matrimoniale è in una stanza a parte. La propiretaria ci ha fatto trovare anche una tarte tatin di mele, due estratti di ananas, latte normale e di soia. Doccia, ceniamo e a dormire… giornata impegnativa ….

Hotel: Azor Eco Lodge a San Vincente Ferreira – € 159 a notte, rimarremo 2 notti – appartamento in self catering (https://www.airbnb.pt/rooms/25249155?source_impression_id=p3_1626638312_izQre1VcW3deJE%2FA)

Prenotato su Air B & B – pagato acconto quando prenotato – saldo pagato qualche giorno prima di arrivare

9) 13 agosto 2021 venerdì: Azzorre (isola Sao Miguel)

Dopo colazione fatta con la buonissima tarte tatin della proprietaria, facciamo una videochiamata con nostro figlio Matteo. Ieri sera tardi è tornato da Zante … e questa mattina è andato a prendere i nostri labrador in pensione… Ora siamo più tranquilli sapendo che tutti sono rincasati senza problemi. Partiamo poi per visitare la zona ovest passando dall’entroterra. Ci sono nuvole alte me si intravede il sole. Ci fermiamo per una foto al Coal Peak Viewpoint. Si ha un bel colpo d’occhio su un piccolo cratere, sui prati pieni di mucche ed in lontantaza il mare. Anche su quest’isola, chiamata isola verde, il verde … fa da padrone. Parcheggiamo sulla strada, appena fuori dal cancello per visitare i Lagoa das Empadadas. Ci sono dei facili sentieri che li collegano. Ci sono piante particolari e molto muschio. Non riusciamo ad apprezzare tanto il posto perchè c’è la nebbia. Da quel poco che vediamo, ci sono scorci molto belli. Ci spostiamo poi al pargheggio per visitare il Miradouro da Boca do Inferno. Bisogna camminare un bel pezzo prima di arrivare al punto panoramico, fa freddo, ci sono 16°, c’è vento e pioviggina …. Il muschio ricopre tutto, anche i punti griglia e i tavoli da pic-nic. Quando arriviamo a destinazione … siamo completamente avvolti dalla nebbia …. fa sorridere la foto attaccata su un cartellone che mostra quello che si dovrebbe vedere … secondo me l’hanno messa apposta perchè ben poche persone hanno il privilegio di vederlo dal vivo …. quindi uno immagina com’è …. che nervoso ….. questo e Lagoa do Fogo, sono i due punti più famosi e belli dell’isola ….. Ci spostiamo poi sempre più in basso, verso ovest. Ci fermiamo al Miradouro do Cerrado das Freiras. Qui la nebbia non c’è e si vede un timido sole. Finalmente un bel colpo d’occhio sulla caldera di Sete Cidades. I due laghi effettivamente hanno colori diversi. Bello. Appena oltre sosta al Miradouro da Lagoa de Santiago. Anche questo è un lago che si è creato in una caldera. Le pareti del vulcano sono completamente coperte da vegetazione. Passiamo solo in macchina per Sete Citades e puntiamo al mare. Ci fermiamo al bellissimo Miradouro da Ponta do Escalvado dal quale si ha un gran colpo d’occhio sulle scogliere, sul mare azzurro e su Mosteiros. Qui c’è vento ma non c’è neppure una nuvola e ci sono 28° ….. Raggiungiamo Mosteiros e andiamo a pranzo al ristorante Ilheu. Spenderemo € 28 per due piatti di merluzzo fritto e verdure ed uno di maiale con verdure. Pranzo buono sulla terrazza vista mare. Andiamo poi fino alla punta più a nord dove c’è il Sunset Steve’s Bar dove dicono si possa mangiare e bere qualcosa quardando il tramonto. Ci sono diversi tavoli da pic-nic. Parcheggiamo vicino al mulino e andiamo a vedere le piscine naturali Caneiros. Si creano delle pozze chiuse e ci sono le scalette per entrare in acqua. Ci sono onde grosse. Le persone restano in acqua fino a quando la marea sale ed il mare incomincia ad entrare. Poi diventa pericoloso. Ci spostiamo poi alla spiaggia a sinistra delle piscine. Ci sono i bagni ed i bagnini. Rimaniamo un attimo a prendere il sole e poi andiamo a vedere la bella Praia de Mosteiros. Ci sono onde enormi, mare cristallino. A destra della spiaggia ci sono due rocce verticali nell’acqua. Bello. Rimaniamo un attimo qui a guardare le onde poi ci spostiamo a Ferraria dove ci sono le terme e le piscine naturali calde dovute all’attività vulcanica. Ci sono diverse persone immerse ma vedendo che il mare si sta facendo sempre più grosso, il bagnino fa uscire tutti. Sao Miguel è diversa da Faial e Pico dove c’è meno turismo per la poca ricettività. Qui c’è davvero tanta gente. Andiamo al faro di Ferraria (bello ed in una bella posizione sulle scogliere e tra i campi di mais). Rientriamo quindi in hotel. Per cena avevamo prenotato a Ponta Delgada. Quando arriviamo scopriamo che non ci hanno tenuto il tavolo all’esterno (volevamo stare fuori) ed ma in un posto terribile, dentro. Quindi ce ne andiamo. Passeremo tutti i ristoranti del centro … tutti pieni e con lunghissimi tempi di attesa. Troviamo poi da Adega Regional un tavolo che verrà disponibile dopo un’ora. Non abbiamo alternative, facciamo un giro e attendiamo. Il centro di Ponta Delgada è carino. Torniamo poi al ristorante. Sono quasi le 22 ma fino a quell’ora ci si può sedere e non si hanno vincoli di lasciare il tavolo per il coprifuoco. La cena sarà molto buona, dovesse interessare hanno anche il barracuda. Spenderemo € 45 per 3 piatti di ottimi calamari alla griglia più verdure.

10) 14 agosto 2021 sabato: Azzorre (isola Sao Miguel)

Ci alziamo e notiamo una sedia fuori dalla porta d’ingresso. La proprietaria ci ha portato pan cake con marmellata e yogurt. Il bello è che la colazione non è compresa ma lei ce l’ha preparata ugualmente. Carichiamo la macchina e andiamo a salutare. Vediamo una massa nera che ci viene incontro. Io faccio un gridolino e loro pensano che ho paura quindi richiamano l’ammasso di pelo e mi dicono che è brava …. il mio però era un gridolino di gradimento … perchè si trattava di una labrador nera anzianotta come la nostra Sunny ….. ci fa le feste e poi se ne va. Nel mentre rimaniamo a parlare con il marito (che parla inglese) … mentre la moglie … che non lo parla …. friggeva perchè non riusciva ad intervenire nei dicorsi ….. Persone molto piacevoli. Partiamo puntando al mare. Andiamo a Ribeira Grande a vedere la bella spiaggia di Santa Baarbara dove fanno le gare di surf. C’è qualche ragazzo che cavalca le onde. Sono tutti con la muta. Andiamo poi a vedere la cascata Salto do Cabrito. Si raggiunge velocemente dal parcheggio. Bella. Ci sono i classici fiori gialli che crescono addirittura sulle pareti rocciose ripide. Proseguiamo poi per il Lagoa Do Fogo, il punto più famoso dell’isola. Dicono che sia davvero bello. C’è un lago in fondo alla caldera e sullo sfondo si vede il mare …. così dicono …. perchè noi abbiamo visto solo nebbia e vento forte ………. Siamo un pò jellati con queste caldere …. Torniamo sul mare … dove c’è ovviamente il sole ….per andare a vedere il faro do Cintrao. Ci fermiamo al Miradouro Viewpoint do Ponta do Cintrão dove si ha un’ottima visuale sulle scogliere. Ci sono molte mucche che pascolano tranquille. Andiamo alla fabbrica di tè Gorreana (https://gorreana.pt/en/). Visitiamo il museo, assaggiamo il loro famoso tè (gratuito) e poi facciamo un giro per conto nostro, nella piantagione. Ci è piaciuto molto e i cespuglietti sono molto fotogenici. Inizia poi la follia di trovare un posto per pranzo. Questa cosa ci ha parecchio stressati. Avremmo fatto meglio a fare la spesa al market tutti i giorni e pranzare vista mare. Riusciamo a trovarea Calhau da Maia al O’Sagitario. Spendiamo € 34 e mangiamo malissimo. Andiamo poi alla cascata Salto da Farinha. Avevamo letto che la strada era molto ripida e che conveniva lasciare la macchina al parcheggio sopra …. ma noi ovviamente, provare per credere … scendiamo. Va tutto bene fino a quando vediamo una curva a gomito (oltre c’è lo strapiombo sul mare). Questo fa si che non si può neppure prendere un minimo di rincorsa … quindi facciamo un tratto in retro, fino alla curva precedente, e parcheggiamo. Scendiamo a piedi. Qualche macchina sotto c’è …. ma avranno sicuramente tribulato a salire. C’è un campeggio. Raggiungiamo la cascata percorrendo un sentiero immerso nel verde. Sarà una deluzione, la location è bella… ma la cascata ha solo un rigagnolo che scende. Pier va ugualmente sotto il getto a fare la doccia ….. Abbiamo poi cercato su internet e molte immagini la ritraevano con una grande portata … spettacolare …. pazienza. Risaliamo alla macchina … impiegheremo quasi 1 ora a fare tutto. Andiamo poi al Parque Natural da Ribeira dos Caldeirões (http://ribeiradoscaldeiroes.com/o-parque-natural/). L’ingresso è gratuito. Ci sono sacco di macchine e siamo un pò stanchi quindi rimandiamo la visita a domani. Andiamo diretti a Nordeste dove dormiremo.

Hotel: Casa Do Miradouro a Nordeste – € 115 a notte, rimarremo 2 notti – appartamento self catering

(https://mt.airbnb.com/rooms/11394757?source_impression_id=p3_1626638608_NoREwaSEuwuUKpX7)

Prenotato: Air B & B – acconto quando prenotato – saldo pagato qualche giorno prima di arrivare

Chiamiamo il nostro contatto che arriva in 5 minuti. E ci da le spiegazioni del caso. Dice che tutte le mattine troveremo il pane fresco attaccato alla porta d’ingresso. La casa ha due appartamenti. Uno più piccolo sulla strada ed il nostro che è vista mare. C’è un locale unico con cucina e sala (Martina avrà il divano letto matrimoniale) e poi camera matrimoniale in laterale con una finestra enorme sul giardino. Tutto è pulito e curato. Fuori abbiamo un tavolo con sedie ed ombrellone. Usciamo a guardare il panorama. Dove siamo noi c’è il sole che sta calando alle nostre spalle mentre sul mare piove. Si vedono le colonne d’acqua. Questo crea un arcobaleno dai colori nitidissimi. Pier e Martina vanno a fare due passi mentre io organizzo le valige e faccio un minimo di bucato. Usciamo poi per andare al market a fare la spesa per cena. Ceneremo qui, sul tavolo all’esterno e poi faremo una partita a carte.

11) 15 agosto 2021 domenica: Azzorre (isola Sao Miguel)

Siamo stati cullati tutta la notte dalla pioggia. Questa mattina è ancora uggioso. Partiamo per Furnas costeggiando il mare. La strada è lunga e tortuosa. C’è tantissima vegetazione. Non ci fermiamo ai punti panoramici perchè pioviggina e c’è la nebbia. Ci feriamo a Provoaçao a fare la spesa per la cena. La piazza centrale è graziosa. Andiamo poi a Furnas. Dire che c’è il mondo è riduttivo. E’ pieno di pullman …parcheggiamo in centro e vediamo le Caldeiras da Furnas. Il sito è piccolo e si gira velocemente. Ci sono tante fumarole. In una, in una parte più nascosta, i ritoranti cucinano il mais bollito. Lo mettono in sacchi di juta. Ci sono anche diversi banchetti dove poterlo mangiare per strada. Ci spostiamo poi al Lagoa Das Furnas. C’è il sole. Il lago è molto bello e c’è un sentiero che lo costeggia tutto. Considerate che la parte destra ha l’accesso a pagamento, € 3 a testa, anche se si passa a piedi. Noi andiamo lì a parcheggiare. Anche qui ci sono le fumarole ed il terreno è molto caldo, al punto tale che viene cucinato il piatto tipico di Furnas, il cozido (carne e verdura), in pentoloni posizionati sotto terra. Ogni punto cottura ha un cartellino con scritto il nome del ristorante. Caratteristico. Se qualcuno è interessato, si può raggiungere a piedi il punto panoramico Miradouro do Pico do Ferro, da quello che vediamo il sentiero è ripido. Volendo si può anche visitare il parco Grenà (€ 10 a testa, l’ingresso è vicino alle fumarole e c’è un sentiero che porta ad alcune cascalte nel bosco). Facciamo una camminata lungo il lago. Siccome è un pò tardi, abbiamo fame quindi decidiamo di andare a pranzo a Furnas …. da panico …. ovunque è strapieno, passiamo tutti i ristoranti, non troviamo nulla ed in più piove. Trovo finalmente un tavolo da Miroma. Ormai c’è più poca gente seduta anche perchè sono le 14.30 passate. Dopo mezz’ora che nessuno ci considera nonostante faccio più volte un cenno alla cameriera (maleducata), mi alzo a chiedere di portarci quanto meno il menù … dopo altri 20 minuti ci alziamo e ce ne andiamo. Posso capire se fossero stati nel pieno del servizio … ma ormai la gente o è tutta sistemata o se ne è già andata. Faccio due righe di conti, la costa nord è a pochi km. quindi decidiamo di cercare qualcosa là. Mentre viaggiamo faccio delle telefonate e trovo da O’ Corderinho a Lomba da Maia, vicino a dove abbiamo pranzato ieri. Mangeremo meglio di ieri ma sempre male (€ 30). L’unica cosa positiva è che è uscito il sole …. Andiamo ancora al Parque Natural da Ribeira dos Caldeirões. Ci sono delle rive completamente ricoperte di fiori gialli. Il posto è turistico ma con un parco molto ben tenuto, ci sono due cascate, quella più a monte molto bella, e dei mulini ad acqua. Faccio qualche foto e poi torniamo in camera in tempo per vedere un altro arcobaleno. Ceniamo ancora lì. Notte, come sempre, super silenziosa …

12) 16 agosto 2021 lunedì: Azzorre (isola Sao Miguel)

Dopo colazione partiamo. Andiamo fino al Faro Ponta do Arnel. Consiglio di parcheggiare sulla strada e scendere poi a piedi. Alcune macchine di pescatori … osano … ma la strada è ripidissima. Il faro è molto bello. Anzichè fare la strada di ieri, porta via molto più tempo per le curve fino a Provoaçao, passiamo da nord. Dopo Loba da Maia imbocchiamo la strada fatta ieri al contrario, la EN4-2 ma poi, anzichè andare a Furnas, giriamo sulla EN4-2A. Raggiungiamo il Lagoa Do Congro. Anche se pioviggina parcheggiamo e scendiamo nella caldera completamente coperta da vegetaziione fitta. Impiegheremo in tutto 40 minuti a scendere e salire. Il sentiero è fangoso per la pioggia. Una volta arrivari al lago vediamo alcuni ragazzi che fanno il bagno. Raggiungiamo poi il mare con il sole. Andiamo a vedere il Faro Ponta Garça. Oggi non è visitabile. Carino, in mezzo al mais. Cerchiamo poi una spiaggia. Scegliamo Praia de Água D’Alto, Grande. La spiaggia è bella con le onde grosse. Cazzeggiamo un’oretta ci facciamo una doccia e poi rimomincia il problema pranzo …. Avevamo ottime recensioni del ristorante sulla piscina naturale di Caloura. Arriviamo là …. almento 40 persone in coda …. il posto è bello e la terrazza si affaccia sul mare….. Arriviamo fino a Lagoa dove troviamo posto … ovvio … sono le 15 al ristorante Borda d’Água. Mangeremo bene (€ 53) per per un piatto di patelle, 3 insalate di polipo e un piatto di pollo. Arriviamo poi al nostro hotel.

Hotel: Aparthotel Barracuda a Sao Roque – € 104 – camera tripla con cucina – solo pernottamento –

(https://www.booking.com/hotel/pt/aparthotel-barracuda-sao-roque.it.html)

Prenotazione: booking – pagato al momento della prenotazione

La struttura è vecchiotta. L’abbiamo scelta perchè volevamo un pernottamento non troppo distante dall’aeroporto in vista del volo di domani mattina presto. Non c’era molta disponibilità in zona .. e vedendo la location sulla spiaggia (nel senso che è proprio in spiaggia, dalla porta posteriore dell’hotel si passa direttamente sulla sabbia), lo abbiamo prenotato. La camera è una tripla con una piccola cucina. Il bagno è microscopico ma è tutto pulito. Scendiamo in spiaggia. C’è il mondo. Questa sera abbiamo prenotato in un ristorante di sushi, il Colmeia (https://www.acolmeia.com/). Ha ottime recensioni. Non è un all you can eat. Mangeremo benissimo (€ 66).

13) 17 agosto 2021 martedì: Azzorre (isola Sao Miguel) – Portogallo (Peniche)

Questa notte il mare arrabbiato ci ha cullati durante il sonno. Sembrava di averlo in camera …. in effetti era a meno di 20 metri … La sveglia suona alle 4 … Andiamo poi a fare benzina (€ 39 per 444 km. fatti sull’isola, sicuramente si risparmia con una macchina ibrida). Con il buio pesto raggiungiamo velocemente l’aeroporto. Lasciamo l’auto dove l’abbiamo presa. C’è un responsabile che la controlla. Check-inn, colazione e imbarco sulla Ryan. Partiamo puntiali alle 6.15. Un paio d’ore atterriamo a Lisbona. Portiamo avanti di 1 ora l’orologio. Andiamo al banco della Alamo dove abbaimo affittao una Micra per € 489 – pagato quando prenotato – su Rental Car (https://www.rentalcars.com/it/). E’ la prima volta che troviamo tutto computerizzato. Al banco ci sono vari computer dove gestisci la prenotazione. Aggiugiamo 17 € di telepass e poi ci addebiteranno 17 € di autostrade. Danno una password. Andiamo poi al piano superiore. C’è un computer e vicino tanti cassettini. Digitiamo la password e si apre un cassetto con la chiave e il numero del parcheggio dove si trova la ns auto. Comodissimo. Partiamo direzione Cascais. Sosta veloce al faro e alla Boca do Infierno e poi andiamo a Cabo Raso. Qui c’è un faro (brutto) e ci sono dei bunker, della guerra, costantemente battuti dalle onde. C’è vento. Da questo punto in poi mi viene una certa nostalgia. In questi posti eravamo stati nel 2004 con il camper, i nostri bimbi avevano 4 anni (Matteo) e 2 (Martina). Praticamente una vita fa …….. Da Cabo Raso si vede Cabo da Roca in lontananza. Ricordavo la bella spiaggia do Guincho … solo che allora non c’era nessuna struttura e non c’era nessuno. La cosa che più mi ha lasciata stupita è la quantità di persone che troveremo. Posso capire che tutta l’Europa è costretta a rimanere in Europa per le vacanze, per via del Covid, ma non mi sarei mai immaginata così tanta gente. Andiamo a pranzare al Bar Do Guincho. Siccome è presto …. troviamo posto. Mangeremo benissimo (polipo con patate, hamurger con verdure e pesce più verdure) a € 53. Il bar è proprio sulla bellissima spiaggia. Quando andiamo via vediamo una fila pazzesca di persone in attesa di un tavolo …… Andiamo quindi a Cabo da Roca. Anche qui è cambiato tutto. Il certificato ufficiale di essere stati nel punto più occidentale d’Europa, lo abbiamo già fatto …. quindi non entriamo negli uffici. Facciamo due passi e poi …. facendo fatica a restare in piedi per il vento … andiamo a Peniche dove dormiremo due notti.

Hotel: Ilheu 25 Peniche House – € 157 a notte, rimarremo 2 notti – camera doppia + 1 singola – B & B

(https://www.booking.com/hotel/pt/ilheu-25.it.html)

Prenotazione: booking – pagato qualche giorno prima

Anche qui a Peniche, ricordavo la pace e il poco turismo …. invece troviamo il mondo. Andiamo in un market ad acquistare un dolce per questa sera … abbiamo un appuntamento importante …… Andiamo in hotel. Il priprietario è presente in struttura solo per il chek-in. Ci controllano il green pass (come tutti gli hotel altrimenti non puoi pernottare da nessuna parte) e ci sistemiamo in camera. Noi abbiamo una doppia mentre Martina una singola. La struttura sembra nuova, molto curata. Ha la piscina. Facciamo una doccia e poi andiamo a Cabo Cavoeiro dove ….. abbiamo appuntamento con i nostri carissimi amici Tiziana, Agata e Stefano che sono qui con il camper!!! Ho un attimo di malinconia …anzi un grande attimo …. il loro camper è uguale a quello che avevamo noi …. Mobilvetta Kea M74 … che abbiamo venduto 3 anni fa … quando la nostra vita da camperisi è finita per via degli impegni dei nostri figli …. e qui, nel 2004 avevamo dormito con un EVM ….. loro sono partiti da casa con il nostro tavolo da camper e le nostre sedie nel gavone …. ma qui non riusciamo a mangiare giù quindi ceneremo sul camper. Vedremo il tramonto senza scendere per il vento pazzesco. Rimaniamo a chiacchierare fino a mezzanotte. Domani loro avevano dei programmi, noi altri …. ma alla fine decidiamo di lasciarli da parte e di trovarci al campeggio di Lisbona dopo pranzo … per fare un pomeriggio + cena insieme nella capitale. Ci ritiriamo poi nelle nostre camere in hotel.

14) 18 agosto 2021 mercoledì: Portogallo (Peniche)

Colazione ottima a bordo piscina con una signora preposta a questo, molto gentile. Dovevano fare una cosa identica all’hotel di Pico …… andiamo poi di nuovo al faro di Cabo Carvoeiro. Tiziana & family non ci sono più perchè andavano a Capo da Roca, per poi aspettarci a Lisbona. Facciamo soste sulla penisola di Peniche. Le scogliere sono a strapiombo sul mare … che è agitatissimo. In lontananza si vedono le isole Berlenga, dove avrei voluto andare oggi … se Martina ed Agata non avessero scelto la città … 🙂 🙂 🙂 Andiamo a fare due passi sulla penisola di Paopa. Adesso troviamo ponticelli che consentono di arrivare in punta. Ho la fissa di cercare il lavatoio dove avevamo fatto il bucato nel 2004 e lo troviamo!!! Tutto intorno è cambiato ma mi ricordavo la zona. Era un lavatoio molto bello, con le piastrelle colorate di blu. Mi era rimasto impresso perchè, mentre Pier caricava acqua nei gavoni, io avevo lavato i vestitini dei bambini ed avevo chiacchierato piacevolmente con due signore del posto che andavano lì quotidianamente. Ricordi ….. belli ma che creano nostalgia …….. Andiamo a vedere la spiaggia a sud di Peniche, chiamata Supertubo, per le grandi onde perfette per il surf …. ma il mare è piatto e non c’è nessuno che surfa. Per pranzo andiamo in un ristorantino La Boca (€ 34) dove mangeremo molto bene. Andiamo poi a Lisbona. Puntuali alle 14 ci troviamo con Tiziana e family fuori dal campeggio. Chiamiamo Uber, due macchine. Ci prendono a macchina, 7 €. Velocemente arriviamo in centro. Noi eravamo già stati mentre per Tiziana è la prima volta. Loro rimarrano qui anche domani quindi approfondiranno ed oggi vedremo velocemente le cose più importanti (con il tuc-tuc che ci è costato € 70 per tutti e ci ha portati in giro per 1 ora facendo varie soste). Portiamo Martina ed Agata nelle vie dello shopping … e si divertono a fare acquisti … che poi dovranno anche portarci a casa in camper …. altrimenti le nostre valige, già piene … non si chiudono più. Per cena andiamo da Alfaia dove mangeremo bene a € 80. Prendiamo il baccalà. Facciamo ancora due passi e poi chiamiamo Uber (10 €) per tornare. Ci salutiamo con i nostri amici. Noi abbiamo ancora quasi 1 ora di macchina per rientrare a Peniche.

15) 19 agosto 2021 giovedì: Portogallo (Peniche – Alcobaça)

Dopo colazione lasciamo l’hotel. Ci siamo trovati bene. Andiamo ad Obidos. Lo ricordavo bello e particolare e anche questa seconda visita, riconferma l’idea. Ci sono diversi negozietti (il più caratteristico vende scatole di sardine e libri …..). Facciamo un tratto sulle mura e poi ripartiamo diretti al mare. Arriviamo a Foz do Arelho. Anche qui è pieno di persone. Tutti sono in spiaggia, prima della duna sul mare, dove c’è il delta del fiume che crea una zona perfetta per i bambini con l’acqua bassa e tranquilla. Noi pranziamo in un ristorante vista mare, l’Onda Bar, dove spenderemo 38 € per 3 ottime insalate di mare. Andiamo poi in spiaggia ma oltre la duna, dove praticamente non c’è nessuno. Le onde sono molto grosse. Nessuno fa il bagno. Rimaniamo qui un’oretta tranquilli. Andiamo poi verso nord passando per Sao Martinho Do Porto. La spiaggia si trova in una baia quasi completamente chiusa sul mare. Impieghiamo quasi un’ora per passare il paese dalle macchine che ci sono ….. Arriviamo poi al nostro pernottamento ad Alcobaça. Avevamo una prenotazione a Nazarè, l’unica decente che rimaneva … ma che comunque non ci convinceva. Giorni fa abbiamo cercato altro. Auando abbiamo visto le foto del Fonte Novao, anche se non sul mare, non abbiamo esitato a contattarli.

Hotel: Challet Fonte Nova – € 131 a notte, rimarremo 2 notti – camera tripla – B & B

(https://challetfontenova.pt/en/)

Prenotato direttamente con loro, dato dettagli carta credito, pagato all’arrivo

Si tratta di una villa antica con arredi di un tempo. Molto elegante e curato. La nostra camera è grandissima. La proprietaria ci consiglia un ristorante dove prenotiamo subito. Prima di cena facciamo un giro per il centro, la cattedrale è molto bella, e poi andiamo ad occupare il nostro tavolo da Antonio Pedreiro. Per fortuna che avevamo deciso di cenare all’interno perchè fuori fa davvero freddo, chiedono il green pass …. mangeremo benissimo. Prendiamo un tagliere di antipasti con salsine varie ed assaggini poi un maiale con mele, un polipo ed una bistecca. Tutto davvero ottimo (€ 76).

16) 20 agosto 2021 venerdì: Portogallo (Alcobaça)

Colazione spettacolare curata nei minimi dettagli. Andiamo poi diretti a Fatima. Quando eravamo stati nel 2004, la piana davanti alla chiesa era un cantiere unico e non c’era nessuno …. i bambini dormivano sul camper quindi eravamo venuti a turno fino alla cappella della apparizioni, ed eravamo da soli … Oggi ci sono tanti fedeli e la cosa pazzesca è che, nonostante la folla, regna il silenzio. Andiamo a Bathala per vedere la meravigliosa cattedrale. Pranziamo al Sandwich Club by Mosteiro do Leitão, 2 insalatone con pesce ed un panino ad € 26. Puntiamo poi al mare. Andiamo in spiaggia a Legua. C’è un bar e ci sono poche persone. Ci spostiamo di un centinaio di metri ed abbiamo tutto il resto della spiaggia per noi. Cazzeggio per un’oretta e poi torniamo in hotel. Per cena andiamo a Nazarè. Avevo visto le immagini di un ristorante nella parte alta, la più bella, con i tavoli su una terrazza a strapiombo sul mare. Il ristorante si chiama Arimar. E’ l’ultimo prima della discesa che porta al faro. Vedremo un tramonto meraviglioso. La cena sarà davvero buona due super spiedini di pesce (li portano appesi ad un trespolo verticale), una zuppa di pesce con granchio (sea food rice), il dolce e una brocca di sangria (€ 84). Torniamo poi in hotel super soddisfatti.

17) 21 agosto 2021 sabato: Portogallo (Alcobaça- Costa Nova do Prado)

Altra ottima colazione e poi lasciamo l’hotel. Andiamo a Nazarè, sempre nella parte alta, e scendiamo fino al faro (ingresso 1 €) . All’interno c’è un mini museo con le tavole da surf di chi ha vinto i mondiali. Ci chiediamo come è possibile che nel 2004 nessuno ci avesse parlato delle onde giganti e dei folli surfisti … poi leggendo scopriamo che questo posto è diventato famoso nel 2011. L’onda più alta cavalcata ha raggiunto l’altezza di oltre i 30 mt. Vediamo anche un video molto interessante sul perchè si creano queste onde paurose in inverno. Decidiamo di verificare quando saranno i mondiali del prossimo anno e di fare una capatina qui. Tanto con la Ryan si arriva a Lisbona in un attimo. La Praia do Norte ora ha il mare quasi piatto. E’ difficile immaginare, vedendo la pace ora, di come possa essere con l’inferno di onde e vento … Proseguiamo. Facciamo sosta veloce al faro San Pedro de Mohel e poi andiamo a Figueira da Foz solo per vedere il mercato coperto dove eravamo stati l’altra volta. Sempre bello con una quantità notevole di pesce. Oggi siamo in vena di amarcord …. pranziamo poi lungo la strada in un bar del quale non ricordo il nome. Passiamo per la Serra de Boa Viagem per vedere il faro a Cabo Montego ed andiamo in spiaggia alla Praia do Areão. Solita oretta sciallati e poi andiamo a Costa Nova do Prado. Il nostro pernottamento è sulla via principale.

Hotel: Family Hostel Costa Nova – € 112 – camera tripla – solo pernottamento

(https://www.booking.com/hotel/pt/family-hostel.it.html)

Prenotazione: booking – pagato qualche giorno prima

E’ un ostello super pulito e ben tenuto. Ci sono anche camere con più letti ma la nostra è una family room solo per noi con il nostro bagno. Pier e Martina rimangono qui mentre io vado a fare foto. Le casette dipinte a righe verticali sono uno spettacolo. Per cena andiamo sul mare, nella piazza del faro. Il ristorante si chiama Praia do Farol. Ceneremo molto bene con la zuppa di pesce, calamari e tonno alla griglia con verdure, dolce e vino (€ 72). Ricordavamo che in questo posto c’era la nebbia la sera e al mattino (avevamo dormito vicino alla spiaggia con il camper) e le cose non sono cambiate. Quando usciamo non riusciamo quasi a vedere la luce del faro. Notte tranquilla.

18) 22 agosto 2021 domenica: Portogallo (Costa Nova do Prado – Porto)

Facciamo le valige e lasciamo l’hotel. La via tanto frequentata ieri , ora è deserta. La nebbia sembra quella nella pianura padana a novembre. Andiamo vicino al mare e facciamo colazione in un bar. Sulla via del ritorno faccio ancora qualche foto alle casette e poi andiamo ad Aveiro. Passeggiamo tra le via di quella che viene definita la Venezia del Portogallo. Il paese è carino e originale con le barche dei raccoglitori di alghe che portano i turisti a fare un giro … ma paragonarlo alla nostra Venezia ……. Andiamo poi al mare alla Praia do Furadouro. Pranziamo al ristorante Bamboo, molto buono (1 pasta al nero di seppia e due insalatone con il salmone € 40) e poi andiamo in spiaggia. Pier e Martina fanno il solito pisolino mentre io fotografo. Ci sono i pescatori che recuperano le reti in mare con le imbarcazioni tipiche del posto e poi dividono il pesce direttamente sulla spiaggia. Le onde sono grosse e ci sono decine di gabbiani che cercano di rubare il pesce. Ripartiamo e puntiamo a Vila Nova de Gaia dove c’è la chiesetta Capela do Senhor da Pedra, direttamente sulla spiaggia e con l’alta marea diventa un isolotto. Quando eravamo stati qui la spiaggia era deserta … ora … c’è il solito mondo …. Non ci fermiamo neppure e andiamo in hotel a Porto.

Hotel: Park Hotel – € 81 – camera tripla – solo pernottamento

(http://www.parkhotel.pt/en/Menu/Hotels/Porto-Aeroporto.aspx)

Prenotazione: booking – pagato qualche giorno prima

Portiamo Martina e le valige e poi andiamo a restituire la macchina. Prima facciamo benizina (in tutto € 109 per 983 km.). Torniamo in hotel a piedi. Ci sistemiamo e chiamiamo Uber (€ 13) per andare in centro. Abbiamo prenotato al ristorante di sushi Battousai (https://battousaisushicafebar.business.site/?utm_source=gmb&utm_medium=referral). E’ un piccolo localino con soli 4 tavoli ed il proprietario cucina tutto sul momento. Non è un all you can eat. Mangeremo davvero bene come quella sera a Sao Miguel (€ 65). Andiamo poi a piedi fino al fiume Douro. Il ponte è illuminato e si sono tantissime persone. Alcuni artisiti di strada suonano musiche molto belle. Per un attimo mi sembra di essere tornata alla vita di sempre e che quello che stiamo vivendo per via del Covid, sia solo una cosa lontana. Ho una sensazione di anormalità anche se in realtà questa sarebbe la vita normale … quella che abbiamo sempre vissuto e che spero potremo ritornare a vivere ancora quanto prima. Richiamiamo Uber che con 22 € ci porta in hotel. Litigo con le valige per riuscire ad incastrare tutto … cercando di rispettare i pesi di ognuna.

19) 23 agosto 2021 lunedì: Portogallo (Porto) – Italia (casa)

La sveglia suona alle 6.00 questa vacanza è stata caratterizzata dalle sveglie folli per i voli ….. andiamo a piedi in aeroporto per il volo che parte puntuale alle 9.30. Un paio d’ore dopo siamo a Malpensa. Spostiamo in avanti di un’ora. Matteo che ci viene a prendere all’aeroporto … e di corsa a casa dai nostri labrador che, come sempre, non sanno più a chi scodinzolare per la gioia.

E anche questa è andata, ed è andato tutto super bene. La ricorderemo come una vacanza molto bella in un posto che (parlo delle Azzorre), ci è entrato nel cuore.

Video con qualche mia foto: https://www.youtube.com/watch?v=3zwM3DnhHpA

PS: Siccome i messaggi privati di Turisti per Caso non sempre vengono recapitati, se qualcuno vuole qualche info non esiti a scrivermi: african.dreams2019@gmail.com.

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