Norvegia del Nord in auto: dalle Lofoten a Capo Nord facendo trekking
Dopo l’esperienza eccezionale dell’estate 2020 nella Norvegia dei fiordi, decidiamo di replicare nell’estate 2021 spingendoci verso il nord. Il nostro obiettivo è dedicare buona parte delle giornate ai trekking per godere al massimo della natura. La pandemia ci obbliga a rimanere in Europa e, muniti di green pass, possiamo entrare in Norvegia senza alcun tipo di restrizione (tamponi, quarantene, ecc).
Indice dei contenuti
Prima di condividere il diario del nostro viaggio in Norvegia, alcune informazioni pratiche.
Mezzi di trasporto per e in Norvegia
Voli
Prenotati con SAS, a inizio luglio (circa 5 settimane prima della partenza), con andata e rientro da Bodo (scalo su Oslo), spesa complessiva 430€ a testa, comprensiva di bagaglio da stiva di 23kg.
Attenzione che all’aeroporto di Oslo, per tutti i voli con scalo verso una destinazione interna, non è previsto il passaggio automatico dei bagagli tra una tratta e l’altra, ed è quindi necessario ritirarli e re-imbarcarli in un’altra ala dell’aeroporto: nel nostro caso, nonostante il tempo perso per i controlli del greenpass (circa 1h) siamo riusciti a fare tutto in meno di 2h.
Auto
Prenotata dall’Italia con AutoEurope/AVIS (prenotata un’auto media cross-country, ritirata una Toyota C-HR) con la copertura base, spesa complessiva per 16 giorni di noleggio € 1.257. In loco abbiamo deciso di aggiungere il secondo guidatore per circa 50€.
Traghetti
Sul posto abbiamo preso vari traghetti “pubblici” che avremmo dovuto pagare ex post tramite la società di noleggio (a 3 settimane dal rientro non è ancora arrivato nulla, vedremo…):
- il traghetto Bodo – Moskenes l’abbiamo prenotato dall’Italia per circa 95€ (1 auto + 2 persone);
- il traghetto Andenes – Gryllefjord va pagato sul posto (tramite carta di credito) oppure acquistato tramite l’app TROMS BILLET che ci ha permesso di avere uno sconto del 20% -> speso 525kr per auto+2 persone.
Info utili per muoversi in Norvegia
Pernottamento
Dall’italia abbiamo prenotato tutte le notti tramite Booking e Airbnb. A parte la prima e l’ultima notte a Bodo, abbiamo sempre scelto appartamenti o rurbuer con la cucina e bagno privato, per poterci gestire al meglio con i tempi (volendo sfruttare al massimo le giornata tra giri e trekking vari, sarebbe stato difficile riuscire a trovare ristoranti aperti fino a tarda sera) e per risparmiare un po’.
Denaro
Abbiamo pagato praticamente tutto con carta di credito tranne alcuni piccoli parcheggi alle Lofoten, da pagare in contanti (inserendo i soldi in una busta in una cassetta delle lettere). Per questo all’arrivo abbiamo dovuto fare un prelievo di valuta locale di circa 50 euro. Per tutti gli altri parcheggi, abbiamo tranquillamente pagato tramite l’APP EASYPARK, che già utilizziamo in Italia.
Clima
Dopo la fortuna sfacciata dello scorso anno nella Norvegia del sud (praticamente 2 settimane di sole e caldo) quest’anno abbiamo scontato la nostra dose di sfortuna: a parte i primi 3 giorni di sole, per tutto il resto della vacanza abbiamo alternato giornate nuvolose a vere e proprie giornate di nebbia (che ci ha impedito di vedere i paesaggi) e pioggia.
Shopping
Abbiamo fatto varie spese in diverse catene di supermercati (rema 1000 è il nostro preferito per varietà e prezzi). Gli orari di apertura, a parte la domenica, arrivano sempre fino alle 11 di sera. NB: se volete acquistare alcolici, dovete andare al supermercato prima delle 18: dopo questo orario ne è vietata la vendita.
Giorno 1 – arrivo in Norvegia
Auto: Aeroporto Bodo – centro città, Scandic Bodo (5 km)
Volo da Malpensa alle 13.05 per Bodo (con scalo di 1h 50min a Oslo) dove atterriamo alle 19.00. L’aeroporto è veramente minuscolo, in 5 minuti di orologio ritiriamo il bagaglio e nella stessa sala del ritiro bagagli (che è anche l’ingresso dell’aeroporto), troviamo le sedi delle compagnie di noleggio. Ritirata l’auto, ci dirigiamo al prima supermercato per fare la spesa e poi in centro a Bodo per cenare: troviamo aperto un ristorante cinese in cui riusciamo a mangiare anche dopo le 21. Alle 22 circa arriviamo al nostro hotel (Scandic) parcheggiando l’auto sulla via centrale della città (proprio sotto l’hotel) e ricevendo un upgrade gratuito della camera con vista mare. Riusciamo a goderci un bel tramonto alle 22,30 passate.
Giorno 2 – Å i Lofoten
Auto: Bodo – Hamnoy (con traghetto), Eliassen Rorbuer (30 km)
Sveglia alle 6 e veloce colazione in hotel (ufficialmente dalle 8,30 ma ci hanno dato la possibilità di mangiare dalle 6 in versione ridotta ma comunque più che soddisfacente). Ci dirigiamo al molo del traghetto (3 minuti di auto) pensando di dover essere lì con almeno 45 minuti di anticipo (come indicato sul biglietto) invece siamo talmente in anticipo che ci imbarcano su quello precedente (invece che quello delle 8 su quello delle 7). Peccato che appena partiti il portellone del traghetto si è rotto e siamo dovuti tornare al porto, scendere e attendere il traghetto delle 8. Dopo 3,5h di navigazione con un sole bellissimo, arriviamo a Moskenes e facciamo la prima deviazione a sud verso Å i Lofoten.
Il primo trekking che affrontiamo parte da Sorvagen con meta il monte Tindstind (dislivello positivo 550m; 7,5km a/r; 4h 45min; difficoltà EE). Arrivati in cima abbiamo la vista sul paese di Å i Lofoten da una parte e su Sorvagen e Moskenes dall’altra.
Rientrati all’auto, andiamo a visitare Å i Lofoten, un bel paesino tipico delle Lofoten con gli edifici di legno rosso sul mare. Dirigendoci verso il rurbuer che ci ospiterà per 3 notti, ci fermiamo a Reine per raccogliere un po’ di informazioni sul traghetto per la spiaggia di Bunes. Arrivati al Eliassen Rorbuer situato sull’isola di Hamnoy (poco dopo Reine passando per 2 ponti molto scenografici) rimaniamo molto soddisfatti della sistemazione (un bel rorbuer moderno ma con una vista eccezionale sul fiordo).
Giorno 3 – spiaggia di Kvalvika e monte Ryten
Auto: Hamnoy – Kvalvika – Hamnoy, Eliassen Rorbuer (65 km)
La giornata di oggi è dedicata al trekking alla spiaggia di Kvalvika + monte Ryten. Parcheggiamo l’auto sulla strada che costeggia il fiordo alle spalle della spiaggia. Il nostro giro ha previsto in primis la visita alla spiaggia Kvalvika, poi siamo andati alla spiaggia adiacente più a sud che si raggiunge percorrendo alcuni facili tratti attrezzati con catena sulla scogliera (isolata e meno frequentata: eravamo soli), siamo poi saliti al monte Ryten, per ridiscendere da un altro versante (passando dal Middagstinden) e rientrare all’auto dalla strada asfaltata. In totale: dislivello positivo 900m; 16,5km a/r; 7h 30min; difficoltà E.
Ripresa l’auto, ci siamo spostati su una bella spiaggia di sabbia e acqua verdissima adocchiata dall’alto (Sandbotnen) per fare un bagno veloce e ammirare il panorama anche dal basso. Rientrati al Rorbuer, dopo cena abbiamo assistito ad un tramonto incredibilmente bello (il più bello di tutto il viaggio).
Giorno 4 – Bunes Beach e Reinebringen
Auto: Hamnoy – Bunes beach – Reinebringen – Hamnoy, Eliassen Rorbuer (10 km)
Lasciamo l’auto al parcheggio libero prima del ponte che porta a Reine: ci verrà comodo poiché a metà strada tra l’imbarcadero per Bunes beach e la partenza del trekking al Reinebringen, che prevediamo di fare nel tardo pomeriggio.
Per visitare Bunes Beach, è necessario prendere una piccola imbarcazione che parte dal centro di Reine verso Vindstad. Noi saliamo alle 9,45 e arriviamo circa 20 minuti dopo navigando nel fiordo. Dall’imbarcadero di Vindstad, si seguono le indicazioni per la spiaggia di Bunes, camminando inizialmente su una strada sterrata. Dopo 30 minuti si arriva al colle da cui è visibile la spiaggia dall’alto. Prima di scendere, noi abbiamo deciso di salire alla vetta del Helvetestinden, da cui si ha una bella vista dall’alto su Kjerkfjorden. Abbiamo poi camminato fino alla spiaggia, bagnato i piedi nell’acqua gelida e ripreso il cammino verso l’imbarcadero. Dislivello positivo 650m; 12km a/r; 4h 45min; difficoltà EE.
Purtroppo, pur essendo arrivati con anticipo rispetto alla partenza dell’ultima barca della giornata, non riusciamo a salire poiché c’è tanta gente. Abbiamo quindi dovuto attendere 1h che la barca tornasse a prenderci.
Rientrati a Reine, ci dirigiamo verso l’attacco della salita al Reinebringen. Facciamo i 1600 gradini senza mai fermarci, ad un ritmo costante e in circa 45 minuti arriviamo in vetta. Ammiriamo la vista da varie angolazioni, raggiungendo i 2 viewpoint più turistici. (Dislivello positivo 500m; 5km a/r; 3h; difficiltà E)
Giorno 5 – Spiagge verso nord
Auto: Hamnoy – Mortsund, Statles Rorbu (180 km)
È arrivato il brutto tempo con nebbia, nuvole basse e pioggia fine. La mattinata è dedicata alla visita delle varie spiagge di sabbia bianchissima che troviamo sulla strada verso nord: Rambergstranda, Skagsanden. Verso tarda mattinata arriviamo a Nusfjord, facciamo un giro per il paesino, compriamo pane fresco e un cinnamon roll nel panificio e poi partiamo per un mini trekking nella zona dei 4 laghi ad ovest del paese (Dislivello positivo 200m; 5,5km a/r; 3h; difficoltà E).
Passiamo da Myrland beach ma piove molto e non scendiamo. Alle 17 arriviamo a Mortsund, prendiamo il nostro appartamento e riprendiamo l’auto per fare un giro fino a Stamsund, paese indicato dalla guida come molto caratteristico ma che non riusciamo ad apprezzare. L’unica nota positiva è che arriviamo quando nel porto è appena attraccata la Hurtigruten, riusciamo quindi a vederla arrivare e ripartire.
Giorno 6 – da Eggum a Unstad
Auto: Mortsund – Svolvaer – Appartamento tramite Airbnb (125 km)
Oggi partiamo diretti a Haukland beach, dove parcheggiamo l’auto prima di partire per il trekking che ci porterà al Mannen. Arrivati in cima, si gode di una bella vista sia sulla spiaggia di Haukland che su quella di Uttakleiv. Decidiamo quindi di rientrare passando da quest’ultima spiaggia, per poi percorrere la facile e pianeggiante strada che collega le 2 spiaggie via costa (Dislivello positivo 470m; 11km a/r; 4h; difficoltà E).
Sempre accompagnati da pioggia fine e nuvole, ci spostiamo verso Eggum, dove lasciamo l’auto al parcheggio alla fine della strada e partiamo per il trekking che collega Eggum via costa a Unstad. Parte come una facile passeggiata, man mano che procediamo il tempo peggiora e il percorso diventa un po’ più tecnico con passaggi sulle rocce (scivolose per la pioggia) e prati insidiosi per il fango. Molti prima di noi tornano indietro, ma noi proseguiamo. Dopo circa 2h avvistiamo finalmente Unstad con la sua spiaggia, facciamo l’ultimo tratto con le catene (Dislivello positivo 200m; 7,5km solo andata; 2h 30min; difficoltà E, ma con fango e pioggia EE). Siamo fradici, infangati e infreddoliti, quindi decidiamo di non rientrare della stesso percorso ma di fare l’autostop, dato che per riprendere la macchina abbiamo 22 km di strada. Per fortuna dopo pochi minuti una ragazza ci dà il primo passaggio che ci porta sulla strada principale, risparmiandoci 12 km. Dopo altrettanti pochi minuti sulla strada per Eggum, un’altra ragazza ci raccoglie risparmiandoci altri 9 km. Riprendiamo la nostra per rientrare a Svolvaer.
Giorno 7 – Trollfjord e Henningsvaer
Auto: Svolvaer – Trollfjord – Henningsvaer – Svolvaer, appartamento Airbnb (50 km)
Mattina dedicata alla gita in gommone (RIB) ne Trollfjord. Camminiamo fino al molo di Svolvaer e ci imbattiamo in una agenzia che sta per partire con 2 gommoni pieni di turisti. Ci infiliamo, in 5 minuti abbiamo pagato, indossato le tutone antifreddo e siamo a bordo. Il giro dura 2 ore e ci permette di vedere il Trollfjord (purtroppo sempre con la nebbia), parecchie aquile di mare e vari isolotti nel tragitto. La cosa più divertente onestamente per noi è stato percorrere il fiordo con il RIB a velocità sostenuta.
Ritornato sulla terraferma, prendiamo l’auto per andare a Henningsvaer. Parcheggiamo all’ingresso del paesone, lo percorriamo tutto a piedi e rimaniamo un po’ delusi da questa presunta Venezia del Nord. Pensiamo di consolarci con un fish&chips ma ci delude un po’ anche questo. Nonostante la nebbia bassa, decidiamo comunque di salire in vetta al Festvagtinden, proprio sopra il paese (Dislivello positivo 600m; 6km a/r; 3h 45min; difficoltà E). Dalla cima non vediamo nulla a parte noi stessi immersi nella nebbia, ma riusciamo comunque a vedere Henningsvaer dall’alto dal lago Heiavatnet posto a circa 200mt di quota.
Giorno 8 – Andenes e Bleik
Auto: Svolvaer – Andenes, Appartamente Airbnb (280 km)
Partiamo presto, prendiamo il traghetto Fiskebol – Melbu, guidiamo fino all’isola di Andoya, dove arriviamo sotto una pioggia battente. L’unica nota positiva di questa prima parte della giornata è stato il primo avvistamento di un alce dalla strada. Passiamo da Stave e Bleik senza fermarci. Proviamo ad andare dritti in centro ad Andenes per ammazzare il tempo mangiando un fish&chips. Purtroppo il ristorante della zona del porto ci dice che non è possibile e quindi salta la mangiata. Nel primo pomeriggio ritorniamo a Bleik e iniziamo il trekking verso il Matind: andata dalla costa (difficoltà EE) e rientro dal sentiero classico e più facile (difficoltà E): dislivello positivo 650m; 14km a/r; 5h 15min. Riusciamo a godere della vista fin quasi in cima ma qualche metro prima di raggiungerla la nebbia ci avvolge e perdiamo la vista dalla cima.
Giorno 9 – traghetto Andenes – Gryllefjord
Auto: Andenes – Gryllefjord- Finnsnes, Finnsnes Gaard (215 km)
Terrorizzati dall’idea di non riuscire a salire sul mitico traghetto Andenes – Gryllefjord (leggendo vari diari, guide e dall’esperienza anche di nostri amici di qualche giorno prima), ci svegliamo prestissimo, portiamo l’auto all’imbarcadero, la lasciamo incolonnata per il traghetto e ritorniamo a casa e fare colazione con calma. Torniamo all’auto a piedi circa 40 minuti prima della partenza del traghetto e scopriamo che è stato tutto inutile: su 4 file a malapena 2 sono occupate ma noi siamo i primi, ah ah ah. Facciamo la traversata con la solita nebbia, il mare agitato e il traghetto che ondeggia a destra e sinistra. Non riusciamo a vedere neanche una balena. Arrivati sull’isola di Senja, facciamo il giro dell’isola seguendo la strada panoramica e passando per i tre viewpoint (Tungesenet, Bergsbotn e Ersfjord beach).
Il trekking di oggi è la salita al Hesten (difficoltà E) + Stavelitippen (difficoltà EE). Dislivello positivo 700m; 8km a/r; 3h 45min. Dopo il trekking riprendiamo la macchina per dirigerci a Finnsnes, dove dormiamo.
Giorno 10 – Blaisvatnet
Auto: Finnsnes – Tromso, BJØRVIKA APARTMENTS, Vervet, Tromsø City Center (280 km)
In cerca di una giornata di bel tempo proviamo a modificare il nostro itinerario, allungando di qualche chilometro e anticipando ad oggi la gita al Blaisvatnet, che avremmo previsto domani. Purtroppo senza fortuna perché il cielo è rimasto coperto (anche se senza pioggia). Partiamo quindi da Finnsnes verso il parcheggio del Blaisvatnet, in prossimità delle alpi Lyngen. Dal parcheggio decidiamo di andare prima al lago meno famoso (Aspevatnet) e da lì ci dirigiamo verso il Blaisvatnet, non seguendo il percorso ufficiale ma passando dalla riva opposta. Il percorso non è segnalato ma è evidente dato che basta seguire il torrente che scende dal lago. Riusciamo così ad arrivare al lago da un punto con una vista a nostro avviso molto più bella. Dopo aver mangiato in cima ad un sasso ammirando il lago azzurrissimo nonostante il tempo uggioso, troviamo un punto in cui riusciamo ad attraversare il torrente (guadiamo il torrente con attenzione saltando sulle rocce senza finire in acqua) e arrivare alla fine del sentiero ufficiale. Da lì rientriamo all’auto (dislivello positivo 240m; 11 km a/r; 4h 30min; difficoltà E).
Ci dirigiamo a Tromso, prendendo il traghetto Svensby – Breivikeidet (riusciamo a salire come ultimi e lasciando dietro di noi parecchie auto ad attendere il traghetto successivo), dove arriviamo verso le 20. Dopo cena facciamo un giro in centro, andiamo alla cattedrale artica (illuminata) passando a piedi per il ponte.
Giorno 10 – Sommaroya
Auto: Tromso – Sommaroy – Burfjord, Arctic FjordCamp (450 km)
Visto il cambio di itinerario di ieri, oggi dobbiamo tornare indietro per visitare Sommaroya, una bella isoletta circondata da acque verde smeraldo. Arrivati sull’isola, parcheggiamo e partiamo per un mini giro a piedi sulla collina di Hillesoya (dislivello 260m; 3,5km a/r; 1h 30min; difficoltà E).
Ripassando da Tromso ci fermiamo a mangiare il fish&chips al porto (A Dragoy, una pescheria con cucina) e rivediamo la Hurtigruten che arriva. Al pomeriggio lungo trasferimento per arrivare poco prima di Alta, iniziamo a spostarci a nord verso Capo Nord. Finalmente rivediamo il sole e ci godiamo la strada sempre molto panoramica, costeggiando i ghiacciai delle Lyngenalpen.
Giorno 10 – Honningsvag e Nordkapp
Auto: Burfjord – Nordkapp, Sarnes Seaside Cabins (365 km)
In 4 h arriviamo a Honningsvag, facciamo un giro in auto veloce della cittadina (anche qui becchiamo l’Hurtigruten ferma in porto), e poi ci spostiamo verso nord, lasciando l’auto al parcheggio del trekking verso Knivskjellodden. Partiamo con il solito tempo uggioso, arriviamo a piedi sulla punta da cui si vede Nordkapp (la vera punta più a nord del continente), facciamo sosta relax e ripartiamo per il rientro. Mentre torniamo inizia prima a piovere e poi magicamente spunta il sole (dislivello positivo 550m; 18,5km a/r; 5h 15min; difficoltà E).
Riprendiamo l’auto e andiamo a Nordkapp: il parcheggio è gratuito, contrariamente a quello che ci aspettavamo. Si paga solo l’ingresso all’edificio, che noi però non facciamo. Ci dedichiamo alle foto di rito con il mappamondo e a goderci le nuvole che gradualmente si aprono per fare posto al cielo azzurro. Ritorniamo verso sud, dato che dormiremo poco prima del ponte di accesso all’isola di Mageroya.
Giorno 11 – ritorno a sud
Auto: Honningsvag – Bardufoss, appartamento Airbnb (585 km)
Giornata dedicata ad un lungo trasferimento verso sud: torneremo in zona di Bodo in 2 giorni. Partiamo con un sole pazzesco e dopo pochi chilometri ci fermiamo in una spiaggia dove troviamo un “gregge” di renne che scorrazzano sulla spiaggia. Man mano che scendiamo il tempo peggiora e negli ultimi 200 km siamo sotto la pioggia. Per spezzare il viaggio ci siamo fermati ad Alta ma senza vedere nulla di rilevante. Arrivati a destinazione a Bardufoss, visto il tempaccio, ci chiudiamo direttamente in casa.
Giorno 12 – Bardufossen, Malselvfossen e Saltstraumen
Auto: Bardufoss – Saltstraumen, Appartamento airbnb (415 km)
Ci svegliamo con un cielo in miglioramento e a pochi km da dove abbiamo dormito, ci fermiamo alle Bardufossen: si tratta di una cascata ormai artificiale, la cui portata è regolamentata dalla centrale elettrica a monte. Da lì parte un sentiero di 3 km fino alle Malselvfossen, che facciamo a/r in circa 2h.
Le Malselvfossen meritano una visita se siete in zona, pur non essendo particolarmente alte. Noi non siamo riusciti a vedere i salmoni che risalgono la corrente. Ripresa la macchina, spezziamo il lungo trasferimento fermandoci a pranzo a Narvik (Fiskehallen, sempre una pescheria che ha annesso il proprio ristorante) e arriviamo a sud di Bodo verso le 20. Abbiamo deciso di dormire in zona Saltstraumen per poter vedere il malstrom e posizionati per partire il giorno successivo verso sud. Abbiamo già scaricato gli orari con le velocità massime del malstrom e quindi andiamo dritti sul ponte da cui è possibile vedere questo fenomeno verso le 9,30 (il massimo è previsto alle 9,50). Il fenomeno è già notevolmente visibile e nel frattempo riusciamo anche a goderci un bel tramonto. Sulla strada abbiamo anche avvistato 3 alci sdraiate sull’erba di fianco alla strada.
Giorno 13 – Jektvik
Auto: Saltstraumen – Jektvik, Sjavic Vacations (190 km)
Partiamo abbastanza presto da Saltstraumen con l’obiettivo di prendere la barca delle 11 per il ghiacciaio Engabreen. Facciamo la strada panoramica 17 sotto la pioggia e la solita nebbia, vedendo poco. Arriviamo alle 10 all’imbarcadero, con una corsa straordinaria (richiesta da un gruppo di ragazzi che ci offrono la possibilità di aggregarsi a loro e anticipare di 1h la partenza) in partenza, ma le avverse condizioni meteo ci fanno desistere poiché per il giorno seguente è previsto tempo in miglioramento. Proseguiamo in auto fino a Jektvik con il tempo che peggiora km dopo km e alle 12 prendiamo possesso della nostra cabin per valutare cosa fare nel resto della giornata. Purtroppo per tutto il pomeriggio piove ininterrottamente e quindi siamo restati in casa a scrivere il diario del viaggio. Verso le 18, approfittando di una finestra di relativo bel tempo (smette di piovere), usciamo a piedi per una camminata di 10 km lungo la strada costiera secondaria nei pressi dell’alloggio.
Giorno 14 – rientro a Bodo
Auto: Jektvik – Bodo, Radisson Blu Bodo (215 km)
Oggi dobbiamo recuperare la gita al ghiacciaio da ieri. Partiamo verso le 8,30 da casa per prendere il traghetto delle 9,15 che ci porterà verso nord. Man mano che il tempo passa il tempo migliora e le nuvole iniziano leggermente ad aprirsi. Prendiamo la barca delle 11 insieme ad una ventina di persone e in 15 minuti siamo dall’altra parte dell’Holandsfjorden. Partiamo a camminare passando dal Brestua cafè da cui iniziamo a costeggiare il Svartisvatnet, laghetto glaciale verde. La prima parte del sentiero è in piano e molti la fanno con le bici. Dopo 3,5km si inizia a salire sulle rocce a sinistra del ghiacciaio. In 2 km circa di arriva proprio sotto: noi siamo andati oltre il sentiero classico per avvicinarci ulteriormente al fronte del ghiacciaio ed avere una bella visuale anche sulle cascate che scaturiscono dal ghiaccio. Soddisfatti dalla vista, rientriamo per prendere la barca delle 15,15 (la successiva sarebbe stata alle 17,15, essendo già in vigore l’orario di bassa stagione).
Ripercorriamo la strada 17 verso nord, con condizioni meteo migliori rispetto alla giornata precedente e ammirando i panorami: dopo essere stati alle Lofoten, obiettivamente sono meno affascinanti. Ripassiamo da Saltstraumen e ci fermiamo per vedere il malstrom in direzione contraria rispetto al 2 gg fa. È valsa la pena per rivederlo anche da una angolazione diversa (dal basso) e forse vederlo con la corrente in direzione OUT ci è sembrato più impressionante che nel senso opposto. Arriviamo a Bodo in serata, prendiamo la camera dell’hotel e usciamo a cena nella zona del porto (hamburger al Gatsby cafè: è sabato sera e il locale è veramente affollato).
Giorno 15 – voli per l’Italia
Auto: Bodo – Bodo (5 km)
Ci svegliamo con calma, approfittiamo della colazione a buffet del Radisson Blu e usciamo per riconsegnare l’auto e ripartire per casa. Come previsto, ai banchi dell’autonoleggio non c’è nessuno anche se è pieno giorno e quindi lasciamo le chiavi nella cassetta. Ci aspettano ben 3 voli per rientrare a Milano.