La Ferrovia Vigezzina Centovalli
Oggi è il cuore della Val Vigezzo, in grado di offrire numerose opportunità di relax e di svago.
In passato fu la sede del Mandamento, ovvero la sede dell’area sulla quale il Pretore della Valle esercitava la propria giurisdizione e della Chiesa matrice dalla quale poco alla volta si staccarono gli altri paesi, erigendo delle parrocchie locali.
Venne abitata da sette importanti famiglie craveggesi che divisero in quartieri il paese, in parte tutt’ora riconoscibili.
Visitiamo: la Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta, la più antica chiesa vigezzina, che presenta un ampio edificio absidato, protetto nella facciata da un portico aperto sui lati, all’interno si trova una grandiosa unica navata con colonne d’ordine corinzio e l’altare maggiore, in marmo di Carrara, culmina con la statua del Redentore, cui fa da sfondo il coro in noce del 1768; il Museo dello Spazzacamino, che presenta un’esposizione di oggetti, opere pittoriche, attrezzi ed abiti che ricostruiscono il significato del mestiere e la storia del fumista, ricordando anche l’emigrazione vigezzina, e una grande vetrina che raccoglie i doni (stufe d’epoca, comignoli in terracotta di varie misure e fogge, fotografie in bianco e nero dei primi anni del Novecento e, infine, insegne e vetrate di vecchie botteghe aperte dagli spazzacamini vigezzini in Germania oppure nei Paesi Bassi) che gli spazzacamini portano da tutto il mondo in occasione dell’annuale Raduno Internazionale dello Spazzacamino, che si tiene ogni primo fine settimana di settembre; la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”, che ha sede presso un elegante edificio ottocentesco che, con alcune significative varianti, risponde perfettamente ai canoni dell’architettura locale, racchiude un tesoro artistico e periodicamente propone interessanti corsi di intaglio su legno, di disegno, di pittura e di fumettistica; e, in conclusione, la Casa del Profumo Feminis-Farina, inaugurata nella primavera del 2018, in cui andiamo a conoscere la leggendaria storia dell’essenza più antica e celebre al mondo, l’Acqua di Colonia.
Successivamente, raggiungiamo Re, centro devozionale della valle che dista poco più di 7 KM dalla Svizzera.
Visitiamo il Santuario della Madonna del Sangue, che ogni anno è meta di migliaia di pellegrini.
Si narra che, nel 1494, un piccolo affresco della Madonna del Latte fu colpito da una pietra ed iniziò a sanguinare, dando origine alla devozione della Madonna ferita, che oggi è venerata nella Cattedrale di Santa Croce.
Il complesso del Santuario è costituito da due edifici incorporati tra loro: la piccola Chiesa di San Maurizio e la Basilica, le cui 30 colorate vetrate regalano suggestivi giochi di luci durante l’intera giornata.
L’ampia Cripta, con una capienza di 200 posti, è stata adibita a Cappella della Riconciliazione.
Inoltre, nel Santuario e nel Museo adiacente sono conservati oltre 300 ex-voto dipinti su tela che dal 1658 ad oggi documentano le grazie ricevute dai fedeli.
Alla stazione di Re saliamo a bordo dello storico Trenino Blu, che collega la città piemontese di Domodossola con la città ticinese di Locarno.
La linea ferroviaria nacque nei primi anni del Novecento dal desiderio degli abitanti della valle di avere una propria ferrovia come completamento della linea del Sempione.
Questo tracciato, tra l’Italia e la Svizzera, è completamente immerso nella natura.
Dopo aver superato la Valle Vigezzo, suggestivi paesaggi dominati da cascate, corsi d’acqua, boschi e montagne selvagge, attraversiamo l’incantevole territorio svizzero delle Centovalli tra boschi di faggio, corsi d’acqua e montagne dai fianchi frastagliati alla volta di Locarno.
Locarno è una splendida città nel Canton Ticino che si affaccia sulla sponda settentrionale del Lago Maggiore.
La città è caratterizzata da stretti vicoli che ci conducono nella celebre Piazza Grande, cuore della città.
La piazza, in stile rinascimentale, è circondata da palazzi antichi e portici in stile lombardo, che ospitano ristoranti, bar e negozi.
Tra i portici si erge la Torre Comunale, con l’orologio risalente al XIV secolo.
Qui, si svolge il Festival del Film di Locarno, che è stato fondato nel 1946 con il fine di scoprire e promuovere nuovi talenti e nuove tendenze in campo cinematografico.
Durante quest’occasione viene attrezzata con uno degli schermi più grandi d’Europa e si trasforma in una sala cinematografica all’aperto in grado di ospitare fino a 8000 spettatori.
Prima di metterci in viaggio per il rientro visitiamo il Castello Visconteo, sede del Museo Archeologico che conserva numerosi oggetti, vasi e coppe di vetro soffiato risalente all’età romana.