La Grecia che non ti aspetti
Speravamo quest’anno di poter recuperare i viaggi persi lo scorso anno, ma ci siamo ritrovati ancora nella stessa situazione, così abbiamo optato per un’altra meta europea: la Grecia.
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Venerdì 18 giugno
Circa alle 5.30 del mattino ci siamo alzati e siamo partiti in direzione dell’aeroporto di Bologna. In aeroporto abbiamo aspettato di essere imbarcati e alle 10.30 siamo decollati per Atene (569.16 € volo andata/ritorno). Verso le 13.20 siamo atterrati all’aeroporto di Atene. Appena scesi dall’aereo il sole caldo ci ha accolto. Controllato i documenti, abbiamo preso le nostre valigie e con il pulmino dell’autonoleggio Centauro, siamo andati a recuperare l’auto presa a noleggio, una Nissan Micra (401.19 € costo del noleggio per 18 giorni). Ci siamo immersi subito nel traffico cittadino e come prima tappa ci siamo fermati a vedere il Canale di Corinto, un’autentica meraviglia ingegneristica! Questo canale è lungo circa 6 km e largo 23 metri con pareti verticali alte circa 90 metri. Davvero impressionante guardare dal ponte verso il basso. Abbiamo raggiunto poi l’antica Micene, patria del leggendario Agamennone. Diciamo che delle rovine non è rimasto molto da vedere, a parte la favolosa Porta dei Leoni (ben conservata), però il paesaggio attorno merita la visita. Il sito archeologico è attorniato da imponenti montagne ricoperte di vegetazione. Ultima tappa della giornata è stata Nafplio, dove avevamo una prenotazione per l’Hotel Nafplia (65.50 € una notte con colazione). Albergo molto bello e con una stanza comoda e spaziosa e personale gentilissimo che ci ha consigliato un ottimo ristorante sul lungomare, Taverna Karamalis; così dopo una doccia, ci siamo subito andati per gustare la nostra prima cena greca. Anche qui abbiamo trovato un cameriere gentilissimo che ci ha anche offerto il dolce di fine pasto. Con la pancia davvero piena, siamo rientrati in albergo per la notte.
Sabato 19 giugno
Al nostro risveglio ci aspettava un’abbondante e buonissima colazione in camera! Yogurt greco con il miele, torta, brioche, caffè e succo, davvero ottima! Lasciato l’hotel, abbiamo scelto di visitare Mystras, antiche rovine medievali dell’ex capitale dell’impero bizantino. Zainetto in spalla e cappellino in testa, mio figlio di quasi 4 anni ci ha guidato alla scoperta di questo meraviglioso sito. Percorrendo stradine acciottolate, siamo andati alla scoperta di stupende chiese con ancora degli affreschi ben visibili al loro interno, il tutto abbellito da uliveti e fiori di ogni tipo. Quella che mi è piaciuta di più è stata la cattedrale di Agios Dimitros, da cui si ha una bella vista sul paesaggio sottostante. Per vedere tutto il sito bisogna scarpinare parecchio su e giù per i sentieri, però ne vale sicuramente la pena. Accaldati e stanchi, siamo saliti in auto e ci siamo diretti verso la penisola del Mani. Man mano che ci avvicinavamo, la vegetazione diventava più rada, attorno a noi arbusti bassi, ulivi e fichi d’india. Siamo arrivati a Pirgoi Edem (128.28 € due notti con colazione) una torre del XVIII che veniva usata a scopo difensivo e ora riconvertita in albergo. Tutto il complesso è abbellito da alberi di arance, limoni e ovviamente ulivi. Visto che era solo metà pomeriggio, abbiamo pensato di passarlo in spiaggia. Così abbiamo trovato una spiaggia di ciottoli vicino alle grotte di Diros. E’ stata un po’ un’impresa raggiungere il mare camminando sui sassi, però una volta tuffati in mare siamo stati ripagati dalla bellezza dell’acqua, di un azzurro cristallino. Le onde ci travolgevano e quindi è stato arduo anche ritornare sulla spiaggia! Ci siamo rilassati all’ombra di un pino e nel tardo pomeriggio abbiamo fatto ritorno in albergo per un doccia. Siamo usciti per cena e abbiamo scelto la taverna Xamoteno, con poca spesa abbiamo mangiato bene e tanto. Siamo tornati al nostro albergo per dormire.
Domenica 20 giugno
Al mattino abbiamo fatto colazione in albergo e la proprietaria ci ha fatto assaggiare delle squisite pita fritte con il miele sopra. Da leccarsi i baffi! Saliti in auto, ci siamo diretti alla Penisola di Tigani. Parcheggiata l’auto, abbiamo imboccato il sentiero che ti conduce fino alla punta della penisola, ma visto che il sole era già bello caldo, abbiamo optato per farne solo una parte. Comunque abbiamo goduto lo stesso di una vista panoramica sul mare, accompagnati dall’odore dolce degli arbusti e dal suono delle cicale. Nelle vicinanze abbiamo trovato la Baia di Mezapos con una spiaggia di ciottoli bianchi e scogliere a picco sul mare. Ovviamente l’acqua di un azzurro cristallino! Abbiamo passato qui tutta la mattinata, poi nel primo pomeriggio ce ne siamo andati per proseguire la visita della penisola. Sulla strada principale ci siamo fermati per vedere un antico villaggio di torri semi abbandonato di nome Vathia. Peccato che sia poco curato perché è molto scenografico e il paesaggio che lo circonda lo rende ancora più interessante. Per finire la giornata, abbiamo raggiunta la spiaggia di Alipa sul versante est. Una spiaggetta non molto grande con il mare che sembra verde smeraldo per via dei sassi che sono ricoperti di alghe quindi verdi. Ci siamo rilassati fino a tardo pomeriggio e poi siamo ritornati in albergo per una doccia rinfrescante. Per la cena abbiamo deciso di ritornare nel ristornate della sera prima, una garanzia!
Lunedì 21 giugno
Al mattino abbiamo fatto di nuovo colazione in albergo e poi siamo partiti per Olympia, dove sono nati i Giochi Olimpici Moderni. Per arrivarci abbiamo dovuto percorrere strade tortuose tra le montagne che sembravano non finissero mai. Arrivati al sito archeologico, per prima cosa abbiamo visto i resti dell’antica Olympia. Non è rimasto molto da vedere, però ancora oggi, si tiene in questo luogo l’accensione della fiamma olimpica. Dalla parte opposta alle rovine, si trova il museo archeologico dove si possono ammirare le statue ritrovate durante gli scavi. Mio figlio è rimasto affascinato da queste statue (le chiamava le statue con il pisellino). Per ultimo, abbiamo visitato il museo dei giochi olimpici, dove è possibile ripercorre la storia della creazione delle Olimpiadi fino ai giorni nostri. Anche qui si possono ammirare statue e altri reperti. Dato che era metà pomeriggio, abbiamo portato le nostre valigie in appartamento, Anesis Room to Rent (51.20 € per una notte), e abbiamo fatto un passeggiata lungo la via del centro. Ci siamo fermati in un negozietto per acquistare alcuni souvenirs e cibo. Rientrati in appartamento ci siamo concessi una doccia rinfrescante e poi siamo andati a cena alla Taverna Vasilakis dove abbiamo voluto provare gli involtini di foglie di vite e la moussaka. Tutto davvero ottimo! Tornati in albergo, nostro figlio si è addormentato e noi ci siamo concessi una birra nel piccolo giardino dell’appartamento.
Martedì 22 giugno
Al mattino abbiamo fatto colazione in appartamento con yogurt greco e miele. Caricato le valigie in auto, ci siamo diretti a Delfi. La strada per arrivarci che costeggia il mare è molto bella. Arrivati verso le 12.30 (il momento più caldo…) per prima cosa abbiamo visto il Santuario di Apollo. La particolarità di questo sito archeologico è che si trova sul versante di una montagna, dalla quale si gode di una piacevole vista sulla vallata. Meritano molto di essere visti il teatro e lo stadio che si sono conservati in ottimo stato. Non lontano si trova anche il museo archeologico, ricco di statue e altri resti trovati durante gli scavi. Per ultimo abbiamo visto il Santuario di Athena Pronaia che vi si accede a qualche centinaio di metri e dalla parte opposta della strada rispetto all’ingresso del Santuario di Apollo. Molto interessante il sito, peccato che il sole cocente e la salita per ritornare all’auto non hanno aiutato molto. Abbiamo deciso di raggiungere Chrissa Camping, la nostra sistemazione per la notte (44.10 € per una notte). Il proprietario ci ha mostrato il nostro bungalow molto grazioso con vista sulla vallata. Visto che c’era a disposizione la piscina, abbiamo passato il resto del pomeriggio a rilassarci e rinfrescarci in piscina. Per la cena abbiamo optato per la taverna del campeggio. Abbiamo mangiato in terrazza con il sole ancora bello rovente che ci scaldava. Con la pancia piena siamo tornati al nostro bungalow per dormire.
Mercoledì 23 giugno
Speravamo al mattino di fare colazione nella taverna del campeggio, ma era ancora chiusa, così ci siamo arrangiati con un caffè e una brioche confezionata per poi partire in direzione Meteore. Arrivati circa alle 12, il caldo ci avvolgeva e il termometro dell’auto segnava più di 40° C! Meteore ci è piaciuta fin da subito! Questi pinnacoli abbelliti in cima da monasteri e una strada sinuosa che li congiunge tra loro. Il primo monastero che abbiamo visitato è Monì Agiou Stefanou, il più semplice da raggiungere perché vicino al parcheggio. Questo monastero è gestito da monache (3 € ingresso ad ogni monastero) ed è ben conservato. Pullulava di turisti! Il secondo monastero che abbiamo deciso di vedere è Monì Agias Triados, il più difficile da raggiungere perché dal parcheggio parte un sentiero che scende per arrivare ai piedi del pinnacolo dal quale parte una scalinata scavata nella roccia che ti permette di raggiungere il monastero. Questo monastero è più scarno ma anche più silenzioso, visto che in pochi decidono di visitarlo. Però si ha una vista mozzafiato sulla città di Kalambaka. L’ultimo monastero che abbiamo visitato è Monì Megalou Meteorou, il più grande di tutti e quello sul pinnacolo più alto della valle. Con una lunga scalinata lo si raggiunge e in cima si può godere di una vista stupenda sugli altri monasteri. Anche la chiesa è bellissima, con le sue iconografie e tutto ricoperto di oro. Stremati dal caldo, abbiamo cercato la nostra sistemazione per la notte, Guesthouse Arsenis (63.00 € per una notte con colazione). Il proprietario ci ha accolto con un gran sorriso e ha cercato subito di metterci a nostro agio provando a parlare in italiano. Ci siamo sistemati nella nostra stanza e ci siamo riposati. Per la cena non avevamo voglia di uscire, così siamo scesi nel ristorante della guesthouse e la mamma del proprietario ci ha preparto insalata greca, souvlaki, salsicce e patatine. Per finire il tutto anche il gelato! Siamo tornati in stanza rotolando!
Giovedì 24 giugno
Al mattino la mamma del proprietario ci ha preparato una buona e abbondante colazione. Prima di partire, il proprietario dell’albergo ci ha offerto bottiglie d’acqua e caramelle per il viaggio. Un gesto molto apprezzato. Siamo arrivati a Thessaloniki in tarda mattinata e il caldo era già insopportabile. Parcheggiata l’auto, per prima cosa abbiamo visitato l’Eptapyrgion, un’ex fortezza bizantina convertita in prigione dagli ottomani. E’ stata ripulita solo nel 1989 e ora solo alcune parti sono visitabili. Dalle mura bizantine si può vedere tutta la città. Compreso nel biglietto c’era anche la visita alla Torre Trigoniou. Anche da qui si ha la vista sulla città. Visto il caldo opprimente, abbiamo deciso di cercare il nostro hotel, Hotel Colors Ladadika Central (45.39 € una notte con colazione). L’hotel si trova in pieno centro, in una via pedonabile, quindi la nostra auto l’abbiamo lasciato in un parcheggio coperto convenzionato con l’hotel (7€ per un giorno). L’albergo è davvero molto bello con stanze moderne e colorate e alla reception una ragazza ci ha accolto in modo molto amichevole parlando un italiano fluente. Ci siamo rilassati in stanza e siamo usciti a metà pomeriggio. Abbiamo passeggiato per le vie del centro e siamo arrivati fino alla Torre Bianca che è sul lungomare. Abbiamo deciso di visitarla e una volta in cima abbiamo goduto della vista del mare e della città. Il caldo però era davvero opprimente. Abbiamo continuato la nostra passeggiata per la città e stremati ci siamo fermati al The Garden Bar per bere qualcosa di rinfrescante. Ritornati in albergo, una doccia era d’obbligo! Finalmente puliti e profumati, siamo usciti a cena. Dietro indicazioni della ragazza dell’albergo, abbiamo scelto una taverna a pochi passi dall’hotel, Full tou Meze. Un locale molto carino e una cucina squisita. Da provare assolutamente! Prima di rientrare abbiamo passeggiato sul lungomare, ma l’umidità era davvero molta, così siamo tornati nella nostra stanza fornita di aria condizionata!
Venerdì 25 giugno
Al mattino ci siamo spostati al The Garden Bar (di proprietà dell’albergo dove abbiamo soggiornato) per la colazione. Ci siamo preparati per il mare e abbiamo raggiunto la Penisola di Kassandra. Nella strada che collega Thessaloniki alla penisola ci sono molti edifici e case abbandonate, segno di una crisi senza fine. Abbiamo scelto di fermarci a Possidi beach, una lingua di spiaggia che si protende sul mare. L’acqua di una azzurro cristallino e la spiaggia di sassi fini. L’unica cosa era la mancanza di ombra, così impomatati per bene di crema solare, ci siamo tuffati nel mare per rinfrescarci. Abbiamo passato così la nostra giornata al mare. Verso sera ci siamo messi alla ricerca del nostro albergo, il Greek Pride Hotel (46.24€ una notte con colazione). Inizialmente avevamo prenotato un appartamento, ma il giorno prima di arrivare, ci hanno spostato nell’albergo in riva al mare. L’albergo bellissimo, l’unica pecca è stata che la nostra stanza era davvero molto piccola. A fatica siamo riusciti e mettere le nostre valige e non avevano neanche preparato il letto per nostro figlio, pur sapendo che eravamo in tre. Detto questo, dopo esserci preparati, siamo usciti a cena. Con una breve passeggiata siamo arrivati ad un bellissimo ristorante sul mare, Hippocampus. Ci ha servito una cameriera molto gentile che parlava perfettamente italiano. Mio marito ha scelto un piatto di spaghetti con gamberoni (erano enormi e tantissimi) e io un’insalata greca divina! Il tutto accompagnato con vino locale e da un bellissimo tramonto sul mare. Questa è stata la nostra cena più dispendiosa, ben 34 €!
Sabato 26 giugno
Al mattino abbiamo fatto un’abbondante colazione in hotel. Prima di andarcene, la ragazza della reception si è voluta scusare per l’inconveniente della stanza e ci ha omaggiati di un sacchetto di origano essiccato greco. Caricati i bagagli, abbiamo lasciato la Penisola di Kassandra per dirigerci nella vicina Penisola di Sithonia. Questa penisola è molto più verde e con più turismo (serbo e romeno). Ci siamo fermati alla spiaggia di Lagomandra, una lunga spiaggia con alle spalle una bella pineta. Così ci siamo goduti il mare e l’ombra dei pini. Verso tardo pomeriggio, il mare ha iniziato ad incresparsi producendo onde che si infrangevano sulla spiaggia. Siamo saliti in auto e ci siamo spostati a Neo Marmaris, dove c’era il nostro appartamento prenotato, Ioannou Studios (80€ per due notti). Il proprietario ci ha fatto scegliere l’appartamento a noi più comodo. Sistemati i bagagli, abbiamo fatto un po’ di spesa per colazione e pranzo dei giorni successivi e siamo usciti a cena. Abbiamo scelto un ristorante sul mare, Karanasou. Il posto molto carino, ma il cibo normale, nulla di speciale. Abbiamo fatto una passeggiata fino al centro, ricco di negozi e locali e abbiamo comprato alcuni oggetti per noi e il nostro bimbo. Siamo rientrati in appartamento stanchi e con la voglia di riposarci.
Domenica 27 giugno
Al mattino abbiamo scelto una spiaggia sulla costa est. La strada per raggiungerla si inoltra nelle colline ricoperte di fitta vegetazione. Con una strada sterrata, siamo arrivati a Bahia Beach, una spiaggia attrezzata in una piccola baia. Per accedere a ombrelloni e lettini è sufficiente la consumazione di bevande o cibo (di qualsiasi importo). Abbiamo pensato di passare una giornata in totale relax, tra un tuffo in mare e una bibita fresca con sottofondo musicale. Verso tardo pomeriggio il bar è diventato una sorta di discoteca con musica ad alto volume e la gente che ballava. Anche nostro figlio ha seguito il ritmo! Siamo rientrati in appartamento per una doccia e siamo usciti nuovamente per cenare. Abbiamo voluto provare i gyros (pane pita con carne di pollo o maiale, salsa tzatziki, patatine e pomodori) al Giannakis Snack Bar. Da leccarsi i baffi! Visto che il pancino non era del tutto pieno, abbiamo preso anche un gelato confezionato nel supermercato a fianco. Ci siamo incamminati lungo le vie del centro per una passeggiata e siamo tornati al nostro appartamento per la notte.
Lunedì 28 giugno
Ci siamo svegliati presto al mattino perché i chilometri da percorrere erano molti. Così salutato il proprietario, ci siamo diretti al Parco Nazionale del Monte Olimpo. Lasciata l’autostrada, la strada si inerpicava su per i monti e la temperatura era sempre più gradevole. Abbiamo parcheggiato l’auto dove inizia il sentiero E4. Ci siamo incamminati per il sentiero che passa attraverso i boschi. Ci siamo fermati alla prima cascata e poi abbiamo proseguito per il percorso. Saremmo voluti arrivare al primo rifugio, ma c’era ancora molto da scarpinare, quindi dopo più di un’ora di camminata, siamo ritornati all’auto. Ci siamo fermati al Monastero Agios Dionisios, ma purtroppo era in ristrutturazione e quindi non visitabile. Così siamo tornati verso Litochoro e ci siamo fermati alla Kallisto Guesthouse (54.00 € una notte con colazione). La struttura è bellissima, perché la proprietaria l’ha ristrutturata per riportarla agli splendori di una volta. Anche le stanze con pavimenti in legno e altre rifiniture sono bellissime. Visto che era metà pomeriggio, abbiamo pensato di passarle al mare, visto che da Litochoro dista pochi chilometri. Così abbiamo steso il nostro telo in spiaggia e ci siamo riposati. Rientrati in albergo, ci siamo preparati per la cena. Con una breve passeggiata a piedi, siamo arrivati al centro di questo grazioso paese. Abbiamo scelto la Taverna Hairi, cucina tipica greca, dove abbiamo mangiato divinamente, forse una delle cene più buone! Prima di rientrare in albergo, ci siamo fatti una passeggiata per la strada principale.
Martedì 29 giugno
Al mattino ci siamo svegliati con calma e abbiamo mangiato l’ottima colazione preparata dalla proprietaria. Prima di partire, abbiamo fatto un’altra passeggiata per le viuzze del paese. Le case tipiche sono davvero belle, adornate da fiori colorati incorniciate dalle alte vette del Monte Olimpo come sfondo. Saliti in auto, abbiamo raggiunto la Penisola del Pelio. Arrivati a Volos, una strada ripida e tortuosa si inerpica per le montagne attraversando paesini da cartolina, fino ad arrivare sulla costa est. Dopo una miriade di curve e la testa frastornata, finalmente siamo arrivati a Agio Saranta verso le 13. Con la cifra irrisoria di 6 € abbiamo preso ombrellone e due lettini e ci siamo tuffati subito in mare. Una mare super trasparente attorniato da montagne. Penso una delle spiagge che mi è piaciuta di più. Stesi sui nostri lettini, ci siamo concessi un freddoccino (una sorta di cappuccino freddo) rimirando l’azzurro del mare. Purtroppo la giornata volgeva al termine, quindi ci siamo spostati a Agios Ioannis, da Irida Maria Studios (161.50 € per tre notti), l’appartamento già prenotato. Ci ha accolto la proprietaria che ci ha lasciato le chiavi. L’appartamento piccolo ma funzionale, con un balcone con vista sul mare. Sistemati i bagagli e noi puliti e profumati, siamo scesi al paese per cenare. Ci siamo fermati alla Taverna OChristos. Abbiamo mangiato bene e come fine pasto ci hanno portato un piatto di ottime ciliege. Abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare e siamo tornati in appartamento.
Mercoledì 30 giugno
Al mattino abbiamo fatto colazione in balcone rimirando il mare. Ci siamo preparati per la spiaggia e siamo saliti in auto in direzione di Paralia Fakistra. Arrivati al minuscolo parcheggio, abbiamo lasciato l’auto e abbiamo preso un sentiero ripido che porta alla spiaggia. Dall’alto si poteva già ammirare questa fantastica spiaggia incastonata tra ripide scogliere. Arrivati, la spiaggia era semi deserta e quasi totalmente in ombra. Abbiamo scelto il nostro angolo dove sistemarci. Subito un tuffo nel mare sempre più azzurro. C’erano tantissimi pesci a riva che nuotavano indisturbati. Man mano, nell’arco della giornata la spiaggia si è riempite sempre più di gente e l’ombra è quasi scomparsa. Abbiamo anche trovato da una parte della spiaggia una piccola grotta molto suggestiva. Nel tardo pomeriggio siamo ritornati all’auto. Prima di arrivare al nostro appartamento, ci siamo fermati in un minimarket per fare un po’ di spesa. Dopo una doccia, siamo scesi in paese per cenare. Questa volta abbiamo optato per Galeos Tavern, un bel ristorante sul mare. Abbiamo mangiato una moussaka davvero buona! Dopo una breve passeggiata, siamo rientrati per dormire.
Giovedì 1 luglio
Al mattino colazione sempre con yogurt greco e miele e via per la spiaggia. Abbiamo scelto di andare in quella di Papa Nero, a pochi minuti dal nostro appartamento. Ci siamo voluti trattare bene, quindi abbiamo preso un ombrellone e due lettini (6 € per tutta la giornata). Ci siamo rilassati sui lettini e in mare, trascorrendo così in pace e tranquillità tutta la giornata. Ci siamo anche rinfrescati con un bel freddocino. Nel tardo pomeriggio abbiamo fatto rientro all’appartamento per lavare la salsedine da dosso. Con abiti puliti e profumati, siamo andati a cena sempre al Galeos Tavern. Finita la cena, il cameriere ci ha omaggiati di ciliegie e un gelatino per il nostro bimbo. Per digerire meglio la cena, abbiamo passeggiato sul lungomare e siamo tornati ai nostri alloggi per la notte.
Venerdì 2 luglio
Abbiamo deciso di alzarci presto al mattino perché i chilometri da percorre erano davvero molti e il primo tratto di strada molto tortuoso. Siamo arrivati all’autostrada e abbiamo preso in direzione di Atene. Arrivati nei pressi di Atene era circa mezzogiorno, così abbiamo pensato di non fermarci subito ma di proseguire per Capo Sunio. Su di una collina a picco sul mare si erge il Tempio di Poseidone. Un tempio davvero ben conservato e con un panorama mozzafiato. Abbiamo voluto sfruttare le ultime ore del pomeriggio per fare un ultimo tuffo in mare, così abbiamo scelto una spiaggia attrezzata ai piedi del tempio per fermarci. Siamo poi ritornati verso Atene per cercare il nostro alloggio, Aris Athens Suites (147.70€ per tre notti). Alla reception c’erano le nostre chiavi e l’auto l’abbiamo parcheggiata nel loro parcheggio coperto. L’appartamento prenotato era davvero grande e spazioso. Molto bello! Ci siamo fatti una doccia veloce e abbiamo cercato posto dove cenare. Non lontano dal nostro appartamento c’è lo Smile Restaurant, dove abbiamo mangiato la migliore moussaka della vacanza! Anche il piatto di gyros era superlativo. Ci siamo incamminati poi lungo la via pedonabile per ammirare l’Acropoli tutta illuminata di sera, un’immagine stupenda. Stanchissimi dalla giornata, siamo andati a dormire.
Sabato 3 luglio
Ci siamo svegliati presto al mattino per poter vedere l’Acropoli con il fresco. Dopo una colazione veloce, ci siamo incamminati verso il centro. Abbiamo scelto di prendere il biglietto cumulativo al costo di 30 € che comprende l’ingresso a sette siti storici. Abbiamo iniziato salendo la collina che ci ha portato ad ammirare da vicino il Partenone. Lo abbiamo visto da ogni angolazione. Per fortuna che tirava una leggera brezza. Dall’alto dell’acropoli si ha una vista a 360 ° su tutta la città. Dopo aver visto anche gli altri templi e le famose Cariatidi, pian piano siamo scesi verso l’uscita. Prima di uscire abbiamo dato un’ultima occhiata all’Odeon di Erode Attico, in uso tutt’oggi per concerti e festival. Ci siamo fermati alla collina dell’Aeropago, una formazione rocciosa, per dare uno sguardo dal basso all’Acropoli. Prendendo le viuzze acciottolate, siamo arrivati all’Agorà Romana. A pochi passi abbiamo visto anche quei pochi resti dell’antica Libreria di Adriano. Sempre compresa nel biglietto l’Antica Agorà, da vedere assolutamente. Il primo edificio che abbiamo visitato è la Stoà di Attalo, al cui interno c’è un interessante museo con teste di statue ben conservate. Da vedere anche il Tempio di Efesto, il tempio dorico meglio conservato di tutta la Grecia. All’interno di questo sito si ha una vista spettacolare dell’Acropoli. Visto che il caldo si faceva già sentire, ci siamo fermati in un locale per bere qualcosa di rinfrescante. Dopo questa breve pausa, ci siamo diretti al Museo dell’Acropoli. Abbiamo dovuto fare un po’ di fila prima di entrare, ma una volta dentro siamo stati ripagati dalle bellezze delle statue e degli altri oggetti ben conservati. Abbiamo potuto vedere anche da vicino le Cariatidi che sono state restaurante recentemente con nuove tecniche di restauro che hanno permesso di riportarle ai loro antichi splendori. E’ possibile vedere anche, sotto le fondamenta del museo, antichi resti della città. Ci siamo poi incamminati verso l’Arco di Adriano e l’Olympieio, dove anche qui ci sono alcune colonne corinzie che purtroppo erano nascoste dai ponteggi. Siamo rientrati in appartamento per un piccolo incidente successo a nostro figlio, ma poi siamo usciti di nuovo per dirigerci allo Stadio Panatenaico. Ancora oggi viene usato per eventi ed è stato usato anche nell’Olimpiadi del 2004 per accogliere la finale della maratona. E’ davvero imponente. Compreso nel biglietto d’ingresso anche la visita ad un piccolo museo che parla delle Olimpiadi Moderne e si possono ammirare alcune delle torce olimpiche relative alle Olimpiadi passate. Ultimo sito compreso nel biglietto cumulativo, il Likeon. Ci è voluto un po’ per trovarlo e siamo rimasti un po’ delusi perché non c’era molto da vedere. Esausti, abbiamo fatto ritorno in appartamento per una doccia rigenerativa. Siamo usciti per la cena e abbiamo trovato un locale carino, Athina Souvlaki, nei pressi del museo dell’Acropoli. Il cibo davvero squisito. Siamo subito tornati al nostro appartamento perché eravamo con le batterie scariche!
Domenica 4 luglio
Al mattino ci siamo incamminati verso i Giardini Nazionali. Sono davvero belli, con anche una zona dove poter vedere tartarughe, papere, pappagalli, conigli e caprette. E’ anche un buon posto per sfuggire alla calura della città. Poco prima delle 11, ci siamo diretti al Parlamento per vedere il cambio della guardia, che la domenica mattina è un vero evento con plotone e banda al seguito. Molto interessante vedere i movimenti e l’esecuzione di questo cambio della guardia e soprattutto i costumi con i classici pom pom ai piedi delle guardie. Dalla parte opposta del Parlamento c’è la Piazza Syntagma. Da qui abbiamo preso la metropolitana (sottopolitana come dice mio figlio) per raggiungere il sito archeologico Ceramico. Il quartiere è un po’ periferico e con molti edifici abbandonati ma ha carattere. Nel sito si possono vedere molte lapidi antiche perché veniva usato come cimitero, c’è anche un piccolo museo con molte statue interessanti. Prima di ritornare verso il centro, ci siamo fermati al ristorante Cartone, a pochi passi dalla metro, per pranzare. Abbiamo assaggiato alcuni formaggi locali. Ottimi! Tornati nei pressi dell’Acropoli, abbiamo scalato la collina di Filopappo, dalla quale si ha una vista magnifica sull’Acropoli e sul resto della città. La collina è molto sporca e poco curata, ci abbiamo trovato anche una casa di un barbone, ma vale la pena per la vista. Siamo voluti ritornare nel quartiere Monastiraki per passeggiare nelle viuzze ricche di negozi. Mio marito ha voluto comprare una bottiglia di liquore tipico, l’Ouzo, mentre io ho preso un paio di sandali di cuoio tipici greci. Abbiamo fatto ritorno al nostro appartamento per una doccia rigenerante. Abbiamo preparato le valigie per l’indomani e siamo usciti a cena. Come la sera precedente, abbiamo scelto una piccola taverna nei pressi della fermata della metro dell’Acropoli. Ultima cena in Grecia: ottima! Siamo rientrati all’appartamento per una bella dormita.
Lunedì 5 luglio
Ci siamo svegliati presto al mattino perché alle 7 dovevamo riconsegnare l’auto all’autonoleggio Centauro. Arrivati all’aeroporto, abbiamo cercato il punto per il tampone rapido per il rientro in Italia. Abbiamo fatto circa 1 ora e 30 di fila tutti ammassati per il tampone (20 € a persona). Imbarcate le valigie (lo steward di terra non ci nemmeno chiesto l’esito del tampone), abbiamo fatto colazione e dopo pochi ci siamo imbarcati sull’aereo. In aereo abbiamo fatto amicizia con una mamma con due figli. Lei italiana che vive in Grecia da 20 anni, tornava in Italia dai parenti dopo più di un anno di assenza. E’ stato interessante parlare con loro perché ci hanno raccontato molte cose sulla loro nazione. Atterrati a Bologna non ci sono stati controlli per tamponi e plf, così in neanche mezzora eravamo già fuori con le nostre valigie in mano. Ripresa la nostra auto dal parcheggio e siamo rientrati a casa.
Per molti anni abbiamo snobbato la Grecia come meta per i nostri viaggi perché la reputavamo troppo turistica, ma la Grecia continentale ci ha colpito positivamente. Montagne a non finire, mare cristallino e spiagge bellissime. I greci sono molto accoglienti e ci considerano nostri cugini e ci hanno fatti sentire meglio che a casa nostra. Considerando il periodo, sarei rimasta lì, su una spiaggia con il mare di un azzurro intenso e tutto il resto del mondo e dei problemi lontani da me. Da non dimenticare anche la cucina greca, buonissima e ricca di ingredienti. Direi che dopo quella italiana, è una delle mie preferite!
Diciamo che questa pandemia ci sta facendo scoprire posti in Europa che avevamo sempre aspettato a visitare, ma che si rivelano stupendi!