Paesi Baschi 2

Weekend lungo tra Santander, Bilbao e San Sebastian
Scritto da: walterego74
paesi baschi 2
Partenza il: 21/02/2020
Ritorno il: 25/02/2020
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Avevamo già provato a visitare i Paesi Baschi nel 2017. Volevamo fosse il primo viaggio all’estero di nostro figlio che, all’epoca, aveva 6 mesi, ma la Ryanair si è messa di traverso e ci ha comunicato la cancellazione del volo con un sms inviato alle 19.00 del giorno precedente alla partenza, quando i bagagli erano già ammassati accanto alla porta di casa, con la scusa di un fantomatico sciopero dei controllori di volo francesi.

L’occasione si è ripresentata quando, con i miei storici compagni di viaggio Edu e Gir, abbiamo deciso di rompere il digiuno, che durava da troppi anni, e di programmare una nuova short adventure insieme, da qualche parte in Europa. Hanno chiesto a me di proporre una meta et…voilà, la scelta è caduta su Bilbao e San Sebastian.

Partendo da città differenti (io da Roma, loro da Torino), abbiamo organizzato l’andata in maniera indipendente. Io ho trovato un volo Ryanair (ebbene sì, ho ceduto nonostante mi fossi imposto di snobbare le loro offerte, sono troppo allettanti), con partenza da Ciampino il 21 febbraio 2020 alle ore 12.45 e arrivo a Santander alle 15.15; al ritorno, invece, tutti insieme da Bilbao a Bergamo il 25 febbraio, con l’intento di trascorrere un’ultima notte a far baldoria a Torino, da dove avrei preso il treno il giorno dopo. Costo totale dei miei voli €44,98. (€20,99 + €23,99).

21 febbraio 2020 – da Roma a Santander

Partito!

Da Ostia a Ciampino in poco più di 1 ora, comodissimo il servizio combinato treno/bus di Trenitalia, Ciampino Airlink, che collega Roma Termini all’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino con soli €2,70. All’arrivo in aeroporto mi sono imbattuto in due ragazzi che, appena entrati nell’ampia sala d’attesa, hanno indossato una mascherina FFP2. Una scena che non mi aspettavo di vedere, all’epoca non si parlava ancora di pandemia, anche se non posso negare che, nei giorni precedenti alla partenza, la preoccupazione per quello che stava succedendo in Cina a causa del Covid-19 ci ha fatto più volte dubitare se non fosse il caso di rinviare il viaggio. In ogni caso, ne avevo anch’io una nello zaino, che ero intenzionato ad usare in aereo.

Arrivo a Santander in perfetto orario. Poiché i miei amici sarebbero atterrati solo dopo le 19.00, avevo oltre 4 ore di tempo da impiegare ed ho deciso di raggiungere il centro della cittadina cantabrica in autobus (ogni 30min, costo 2,90€, con arrivo alla centralissima stazione dei bus adiacente a Calle Cadiz). Ho lasciato il trolley nel deposito della stazione per pochi euro e mi sono incamminato su Calle Cadiz, in direzione del lungomare.

Santander mi ha subito stupito per la pulizia e la sua particolare architettura, che hanno ben poco in comune con quelle del resto delle città spagnole. La qualità della vita riflette tutta la ricchezza economica della zona. Nella mia veloce passeggiata ho potuto ammirare l’interessante struttura dell’Oficina de Turismo de Sentander, il suggestivo Paseo Maritimo de Santander, il Palacio de Festivales de Cantabria, il Museo Maritimo del Cantabrico, la spiaggia de Los Pelegrinos e, risalendo la collina della penisola della Magdalena, lo splendido Palacio de la Magdalena. Purtroppo, dato il poco tempo che avevo, non ho potuto visitare l’interno di nessuno di questi magnifici palazzi ma mi sono fatto un’idea delle bellezze che Santander è in grado di offrire a chi decidesse di trascorrervi un weekend. E pensare che ho sempre pensato fosse poco più di uno scalo Ryanair!!

Al ritorno sono stato costretto a prendere un autobus al volo o rischiavo di perdere quello per l’aeroporto e di far tardi all’appuntamento con i ragazzi.

Una volta raggiunto lo scalo, ho ritirato l’auto che avevamo noleggiato con Rentalcars (per tre giorni, con copertura completa e riconsegna in un aeroporto diverso, €161,00). Poi mi sono accomodato ad aspettare Edu e Gir, emozionato come un bambino davanti al lunapark.

22 febbraio 2020 – Bilbao

Abbiamo raggiunto Bilbao ieri sera, direttamente dall’aeroporto di Santander.

Dopo una bella dormita ed una deliziosa e nutriente colazione al Patri Martin Berasategui Gastrobar , ci siamo incamminati in direzione del Guggenheim Museum. Questo museo è già spettacolare dall’esterno, grazie alla sua struttura particolare e alle originali sculture giganti che stanno al suo ingresso (un cane di fiori, Puppy, e un ragno di metallo) che ne sono diventati il simbolo. La visita del Guggenheim è un’esperienza sensoriale fatta di installazioni ed opere che coinvolgono il visitatore completamente, costringendolo ad assecondare le sue strane forme ed a provare ad interpretare le strane opere d’arte che contiene: si tratta di arte moderna e contemporanea prodotta da artisti di tutto il mondo che riesce a meravigliare e a disorientare qualunque spettatore. La visita richiede almeno 3 ore e costa 13€ (10€ se si acquistano i biglietti on line).

Usciti dal museo abbiamo deciso di vagare liberamente tra le stradine della fantastica capitale basca, non prima di aver messo qualcosa sotto i denti. La nostra scelta è caduta sul ristorante La Batea Mejillonerias , un ottimo ristorante di pesce con prezzi appena sopra la media.

Nel pomeriggio abbiamo camminato per il Casco Viejo (quartiere vecchio, con la cattedrale di Santiago, Mercado de la Ribera e la vicina chiesa di Sant’Antonio, le siete calles (sette stradine parallele), la chiesa di San Nicola); poi sosta nella piazza delle feste, Plaza Nueva, circondata da splendidi portici che ospitano una miriade di pintxos bar, dove è impossibile non fare una sosta per assaggiare qualcosa. Infine, sulla strada dell’hotel, ci siamo fermati a mangiare al La Ribera Market, un mercato coperto dove è possibile mangiare qualsiasi tipo di pintxos in una contagiosa atmosfera festaiola, resa ancor più allegra dagli eventi organizzati per l’Aratusteak , il carnevale basco nel quale abbiamo avuto la fortuna di imbatterci e che ricorre proprio in questi giorni.

23 febbraio 2020 – San Juan de Gaztelugatxe e San Sebastian

Il programma di oggi prevede il viaggio verso San Sebastian, comprensivo di due tappe per visitare due delle attrazioni più irrinunciabili per chi viene da queste parti, per motivi diversi: lo stadio San Mames, la storica casa dell’Athletic Club, e la favolosa isola di San Juan de Gaztelugatxe, sormontata dal pittoresco eremo dedicato a San Giovanni Battista, costruito nel X secolo.

Nello stadio abbiamo preso parte alla visita guidata (costo 14€, disponibile in spagnolo e inglese, con annessa visita al museo dell’Athletic Club) e poi fatto colazione (ottima scelta di dolci e piatti unici per la colazione e il brunch, oltre che di squisite pietanze basche per chi volesse pranzare), poi abbiamo proseguito per la seconda tappa che è, probabilmente, il motivo per cui ho suggerito ai ragazzi di venire nel nord della Spagna.

Abbiamo raggiunto San Juan de Gaztelugatxe verso l’ora di pranzo, motivo per cui abbiamo subito optato per mangiare qualcosa scegliendo una delle tre soluzioni disponibili, situate proprio all’ingresso del cammino che conduce all’isola: un ristorante, una birreria ed un patio che sforna buonissime pietanze a prezzi modici. Il patio si chiama Galerna ed è stato davvero un piacere mangiare qui, all’aperto, al sole d’inverno, con una splendida vista sull’oceano. Abbiamo preso dell’ottimo pollo allo spiedo e del baccalà ai peperoni, tutto annaffiato da una buona sidra. Spesa complessiva, 41€ per tre persone. È possibile mangiare qui anche per i celiaci.

Dopo il lauto pasto, ci siamo incamminati verso l’isola, collegata alla terraferma da un fantastico camminamento in pietra sul quale si abbattono le fragorose onde oceaniche. Uno spettacolo unico, indimenticabile, elettrizzante, da godersi un passo alla volta. Arrivati sull’isola, la tradizione vuole che si debba raggiungere la chiesetta e suonare la campana per tre volte, esprimendo un desiderio. L’interno del tempio non è grande, ma è spettacolare, pieno di affreschi e delle offerte dei marinai sopravvissuti ai naufragi. Per chi dovesse programmare di venire qui, tenga presente queste date: ogni 24 giugno, si svolge un pellegrinaggio da Bermeo alla rocca: centinaia di persone vi partecipano da tutta Biscaglia e da molti altri luoghi. Il 29 agosto si celebra una Messa in onore del Santo e si festeggia San Giovanni decollato (San Giovanni Battista ucciso per decapitazione). Il 31 dicembre si officia un’altra messa per finire l’anno.

Dopo questa intensa, fantastica giornata, montiamo di nuovo in macchina per raggiungere la capitale culinaria della Spagna, San Sebastian, dove dicono si preparino i migliori pintxos del Paese!

Ne abbiamo subito avuto la prova quando, all’arrivo, abbiamo scelto il ristorante per la cena: il Mendaur Berria. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un tavolo che si era appena liberato, proprio di fronte al finestrone che dà sulla stradina, dove il via vai di gente in maschera ha reso la nostra cena ancora più indimenticabile. Posto a due passi da Plaza Bretxa, piccolo, con pochi tavoli ed un lungo bancone sul quale fanno bella mostra di sé ottimi pintxos, il ristorante propone dei deliziosi piatti tipici arricchiti dal sapiente tocco dello cheff. Noi abbiamo preso un “finto risotto americano”, una guancia di manzo in salsa, dei calamari fritti ed un carciofo al jamon, con tre birre. Io ho gradito più di tutto il carciofo, assolutamente divino.

24 febbraio 2020

All’indomani, abbiamo speso l’intera giornata in una lunghissima passeggiata attraverso questa splendida cittadina, dove tra vicoli, palazzi, chiese, piazze ed una delle spiagge più famose del mondo, la Concha, siamo rimasti estasiati. Nel pomeriggio abbiamo preso parte ad una interessante visita guidata per le vie della città vecchia e assistito alla coloratissima e rumorosa sfilata dei carri di carnevale. In ultimo, abbiamo raggiunto la vetta del monte Urgull, a est della spiaggia, per avere una magnifica vista sulla città e sull’Isla de Santa Clara. Una delizia per occhi e anima.

Com’era giusto che fosse, abbiamo chiuso la giornata in una trattoria tipica, la Taberna Ttun Ttun, per un’altra scorpacciata di pintxos annaffiati, questa volta, da un ottimo vino rosso della zona.

Al ritorno in albergo abbiamo dovuto sconvolgere i nostri programmi. La situazione covid-19 in Italia è precipitata proprio mentre noi trascorrevamo il nostro weekend nei paesi Baschi e le notizie che ci arrivavano dai media e da casa erano allarmanti. Si parlava di isolare Lombardia e Piemonte, le due regioni in cui la situazione era divenuta più drammatica. La cosa incredibile era che in Spagna se ne parlava come un problema lontanissimo, isolato e circoscritto al nostro Paese, segno che anche lì i danni maggiori li ha arrecati, in seguito, la disinformazione e l’inefficienza del Governo.

In ogni caso, non me la sono sentita di seguire il mio programma e di fare, quindi, tappa a Bergamo (una delle città più colpite) e Torino, con il rischio di rimanere bloccato lì, quindi ho dovuto cercare un’alternativa. Alla fine, ho trovato un volo TAP Air Portugal da Bilbao, con scalo a Lisbona, e arrivo a Roma Fiumicino, per il quale ho pagato €78,61 (“polverizzando” il risparmio che ero riuscito ad ottenere con i voli Ryanair) Ovviamente, ho perso anche i soldi del biglietto Italo da Torino a Roma che avevo già pagato, oltre all’autobus Bergamo Torino).

25 febbraio 2020

Oggi le nostre strade si sono divise.

Io ho dovuto fare ritorno in solitaria a Bilbao, dove mi aspettava il volo di ritorno, mentre i miei amici hanno proseguito per Vitoria, come prevedeva il programma originario.

In volo i pensieri si affollavano nella mente, tutti quelli che erano rimasti in background in quei giorni si sono fatti avanti e mi sono reso conto della situazione drammatica in cui il mondo si stava infilando. A Lisbona non c’era traccia di misure di sicurezza per contrastare il contagio, mentre lo scalo di Fiumicino esibiva già i primi scanner per misurare la temperatura. Sappiamo tutti com’è andata a finire.

Dopo meno di un mese mi è arrivata una multa per eccesso di velocità, direttamente dal Gobierno Vasco, per la quale abbiamo dovuto pagare 110€ (in realtà, 50€ per la multa e 60€ all’agenzia di autonoleggio per il “disturbo”), quindi circa 37€ a persona.

Nonostante tutti gli imprevisti e la preoccupazione indotta dal peggiorare della situazione Covid-19, è stato uno splendido viaggio.

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San Juan de Gaztelugatxe - 2

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Bilbao - Carnevale Plaza Nueva

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San Sebastian - Città vecchia

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San Sebastian - La Concha

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San Sebastian - La Concha 2

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San Sebastian - Panorama

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San Sebastian - Cena

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San Juan de Gaztelugatxe

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Bilbao - Guggenheim

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Bilbao - parco Guggenheim

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Santander- Palacio de la Magdalena

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