Marsala la città del vino
Non sono una gran bevitrice di vino ed annessi ma adoro i prodotti legati ad un territorio e quelle eccellenze che spesso al rientro di un viaggio diventano un souvenir da gustare per sentire ancora il profumo di un viaggio. Il vino Marsala è uno di quei prodotti tipici della Sicilia che sentivo nominare fin dalla mia infanzia quando mia madre lo utilizzava per fare non ricordo bene quale dolce ed in effetti il Marsala ha un gusto liquoroso che lo rende particolarmente apprezzato anche nella preparazione di piatti dolci e salati. Il vino di Marsala è legato ad un territorio della Sicilia occidentale ed in particolare alla città che porta il suo nome e nella quale l’autunno scorso mi sono fermata per un paio di giorni con lo scopo principale di andare alla scoperta della riserva naturale dello Stagnone, distante pochi chilometri. Devo ammettere che nonostante avessi letto qualcosa sulla città di Marsala sono rimasta favorevolmente colpita dalla bellezza del suo centro storico e dalla costa che lambisce la città, una Sicilia che negli ultimi anni da riscuotendo molto successo turistico.
Arriviamo nella città di Marsala in treno, e prendiamo possesso della piccola camera doppia all’interno di un bed and breakfast proprio nel cuore del centro storico spendendo circa 50 euro a notte. Il cuore pulsante della città nella sua parte antica è Piazza della Repubblica dove si affaccia il Duomo e la chiesa parrocchiale di San Tommaso di Canterbury. Il Duomo di Marsala è imponente ha subito diverse ristrutturazioni prima di mostrarsi come è oggi, quella più importante nel 1956 grazie al contributo di un abitante di Marsala rientrato dall’esilio. Intorno al Duomo ci sono diversi gruppi con guida al seguito in attesa di entrare e tutto intorno la piazza brulica di gente. Ma se il Duomo è un must da non perdere la chiesa che mi ha colpito di più è quella di San Pietro Rosone in via XI Maggio numero 80, quest’edificio faceva parte di una struttura più grande adibita a monastero ed all’esterno, sul lato sinistro, è ancora visibile un arcata che con ogni probabilità era la porta di accesso al convento. L’interno di questa chiesa è a navata unica e sull’altare spicca un bel dipinto dei santi Pietro e Paolo. Per comprendere a pieno il fascino di questa chiesa consiglio di affidarsi alla guida quasi sempre seduta all’ingresso della chiesa e che fornisce informazioni interessanti sulla chiesa che possono essere ricambiate con un offerta libera per la chiesa stessa Molti dei visitatori che giungono a Marsala lo fanno anche per visitare il Museo archeologico Baglio Anselmi situalo sul Lungomare Boeo e raggiungibile dal centro con una bella passeggiata lungo la costa, il pezzo forte di questo spazio museale è la nave punica affondata molti anni or sono nei pressi dell’arcipelago delle Egadi. Ma se il vino di Marsala è così famoso in città e nel resto d’Italia tanto vale capire dove e come viene prodotto partecipando ad una visita guidata delle cantine Florio, la più famosa in città che ha il vanto di conservare il suo vino in botti risalenti all’ottocento. Le cantine Florio si trovano a circa 2 chilometri dal centro storico e si possono tranquillamente raggiungere a piedi, la prenotazione per la visita alle cantine è obbligatoria e la si può fare via telefono oppure tramite mail. Le visite generalmente durano 30 minuti ed il costo è di 20 euro, se invece si vuole assistere alla spillatura del Marsala i tempi arrivano alle 2 ore ed il costo sale a 50 euro, un’esperienza interessante non solo per capire il processo di produzione del vino ma anche per fare un tuffo nel passato poiché le cantine si conservano perfettamente. Ma se i monumenti storici di Marsala sono imperdibili è passeggiando lungo la sua costa che ci si sente davvero sereni questo tratto di mare ha colori di un azzurro intenso ed è in grado di rasserenare l’animo anche nelle giornate più grigie.