Atene in un giorno
La sveglia la mattina del volo suona alle 4 del mattino, ora nella quale mi sveglio abitualmente per praticare yoga. La prima navetta utile per raggiungere l’aeroporto di Ciampino dalla stazione di Roma Termini è intorno alle 5 e con la pensione dove alloggiamo a pochi passi, siamo a bordo del bus in un lampo. Il tragitto da Roma Termini alla stazione generalmente impiega una cinquantina di minuti ma visto l’orario ci mette anche meno e passati i controlli d’imbarco altrettanto velocemente, in breve siamo sul volo direzione Atene. Per me e per il mio compagno che da diversi anni ci siamo appassionati alla Grecia è la prima volta ad Atene e l’emozione è forte non fosse altro perché fino a quel momento le uniche meraviglie di Atene ci sono arrivate dai libri di storia e archeologia che mostravano in tutto il suo splendore il Partenone.
Per raggiungere Piazza Syntagma, una delle piazze principali di Atene nel cuore della città, dalla quale iniziare il giro tra le meraviglie cittadine, si può dall’aeroporto optare per un bus super conveniente ma che impiega troppo tempo soprattutto nelle ore di punta, oppure un comodo servizio di treni veloce della metropolitana che impiega un’ora per arrivare a destinazione, il costo di questa linea è di 8 euro, non economico ma che almeno dà la garanzia di non rimanere imbottigliati nel traffico a bordo del bus.
Da Piazza Syntagma si può osservare, praticamente di fronte, il Palazzo del Parlamento Ellenico dove alle ore 11 di ogni giorno si svolge il rituale del cambio della guardia che si svolge sul piazzale antistante all’ingresso della struttura. Per dirigersi verso l’Acropoli basta raggiungere il quartiere di Plaka, probabilmente la zona più frequentata turisticamente della città oltre che la più affascinante perché di qui si gode una vista impagabile su tutta l’area archeologica della città. Il sentiero pedonale conduce dalla Plaka all’ingresso della zona storica con una gradevole passeggiata di circa 20 minuti, a tratti coperta dagli alberi a tratti completamente assolata e nonostante fosse Marzo il sole picchia man mano che ci si avvicina alle biglietterie. Oltre ad essere un’area archeologica tra le più importanti al mondo, una delle sue peculiarità è quella di essere situata in una posizione sopraelevata rispetto alla città e la vista che si apre agli occhi salendo è davvero notevole. Il biglietto d’ingresso per accedere all’intero complesso è di 12 euro, titolo che è forse meglio acquistare on line soprattutto in alta stagione per evitare le file, fortunatamente per noi, a parte un paio di chiassose scolaresche non c’è molta gente in fila alle biglietterie ed in breve tempo ci ritroviamo al cospetto del teatro di Dionisio che domina il pendio meridionale della collina. Un tempo questo teatro era in legno e venivano organizzati spettacoli d’intrattenimento di vario genere, le prime commedie e tragedie della storia greca sono state messe in scena proprio qui. Guardando verso il basso ecco che spunta l’antica Agorà dove le autorità elleniche prendevano le loro decisioni, qui anche Socrate e Pericle ebbero voce in capitolo. La zona centrale è riservata al Partenone, la cui sagoma solenne ed imponente così come me l’ero immaginata io, guardando le sue foto, è interdetta dalla presenza di una grossa impalcatura utilizzata per i lavori di ristrutturazione che sono assai frequenti nella zona per conservarla in maniera ineccepibile. Il Partenone è un tempio del periodo classico la cui realizzazione è stata voluta da Pericle in onore della Dea Athena Partenos protettrice della città. La visita all’intero complesso può durare almeno un paio d’ore o anche di più se ci si ferma ad ascoltare le tante guide che è facile incontrare insieme alle scuole o ai gruppi di croceristi, alcune di esse che parlano anche in italiano.
Ritornati verso la Plaka, letteralmente affamati, non serve altro che cercare un posto per mangiare. Una cosa che di certo non manca in questo quartiere sono proprio le taverne, alcune forse troppo costose e turistiche ma tutte preparano i piatti della tradizione come la classica insalata greca che per ogni zona della Grecia può avere qualche peculiarità differente come l’aggiunta di qualche ingrediente piuttosto che un altro, come peperoni o cipolle fresche ma quello che di certo non può mai mancare è il formaggio feta, uno dei prodotti d’eccellenza del paese, un latticino fresco a base di latte di capra che si trova anche nei nostri supermercati ma che mai potrà avere il sapore di quello che si può assaporare sul posto, magari al cospetto di una meraviglia storica come l’Acropoli di Atene.
Il tempo prima di rientrare a Roma è ancora molto, così riprendiamo la metro per raggiungere il Pireo, il grande porto di Atene dove partono non solo i traghetti per le isole, ma anche per gli altri porti del Mediterraneo; molte sono le navi da crociera che è possibile vedere attraccate, alcune di queste arrivano proprio da porti italiani. La zona del Pireo non ha molto da offrire soprattutto fuori stagione, si tratta di un’area commerciale e residenziale che gira intorno all’attività portuale, ma la passeggiata si rivela interessante perché troviamo una chiesa ortodossa molto graziosa ed un fornitissimo panificio dove fare incetta di pane caldo e dolciumi prodotti artigianalmente che diventeranno la cena a bordo aereo prima di rientrare a Roma soddisfatti e con la pancia piena di bontà e bellezze architettoniche.