Port El Kantaoui, in Tunisia
Sarà proprio spinti dal desiderio di tornare a ripopolare la costa tunisina, unita al desiderio consolidatosi nel corso degli anni di andarci che, la prima metà di marzo del 2016, decidiamo di prendere un volo della compagnia di bandiera Tunis Air da Bologna verso l’aeroporto di Tunisi, capitale dello stato e che mi riservo di visitare con calma al prossimo viaggio. Il volo diretto ha la durata di circa un’ora e trenta minuti e il costo si aggira generalmente intorno ai 150 euro con bagaglio da imbarcare di cui però non abbiamo bisogno nonostante le due settimane di permanenza, abituati come siamo a viaggiare in maniera molto minimale. Le temperature in questo periodo non sono di certo da bagno al mare. La temperatura dell’acqua è alquanto gelida ma permette tranquillamente di stare seduti in spiaggia o ancora meglio nelle piscine degli hotel di cui quasi tutte le strutture sono datate e di prendere una discreta tintarella distesi al sole durante le ore più calde del giorno, in cui si arriva intorno ai 18 gradi.
Arrivati in aeroporto ad attenderci troviamo l’autista della compagnia turistica Tunisie Voyages, una nome molto famoso tra gli operatori del settore. Quest’agenzia opera sul territorio da anni con serietà organizzando transfer e tour nell’entroterra a prezzi molto ragionevoli. Scegliamo di alloggiare nella piccola località turistica di Port El Kantaoui a soli 10 minuti dalla grande Sousse, cittadina costiera molto importante per il commercio marittimo. Port El Kantaoui è quella che noi definiremmo una località per turisti infatti qui di antico non c’è nulla ed il centro si snocciola intorno alla piccola darsena dove sono ormeggiate imbarcazioni utilizzate prevalentemente dai turisti per fare escursioni in mare. Il centro è molto piccolo si gira in breve a piedi ci sono dei bar, ristoranti e negozi di artigianato locale. Ci accorgiamo in breve tempo di essere gli unici italiani in mezzo ad un discreto numero di turisti nord europei che scelgono proprio Port El Kantaoui per fuggire dal freddo nordico e trovare un pò di tepore in Tunisia, un paese da sempre considerato amico di tutti i pensionati e non solo in cerca di primavera tutto l’anno ed in effetti nonostante le mie remore iniziali, trascorrere due settimane in quel periodo in Tunisia e precisamente a Port El Kantaoui è stata proprio una buona idea nonostante io non abbia potuto immergermi nelle meravigliose acque del mare tunisino.
Gli hotel in questo periodo di bassa stagione fanno delle offerte straordinarie e non è raro trovare tariffe pazzesche, come è capitato a noi, presso l’Houria Palace Hotel dove abbiamo soggiornato in un ampia camera doppia al costo di 70 euro a persona per una settimana in trattamento di all inclusive, il classico tutto compreso che prevede tutti i pasti e il consumo illimitato di bevande. Un ristorante che in beffa al prezzo così basso ogni sera preparava piatti sempre diversi ed ispirati ad una tematica differente che poteva essere la serata berbera, con tanto di allestimento scenografico o la cena tipica tunisina con una montagna di buonissimi datteri a far da cornice, frutto che cresce rigoglioso proprio in Tunisia e che è davvero impossibile non comprare per riportare a casa come dolce souvenir, soprattutto se si è un’incallita fan di questo oro della terra come lo sono io.
Port El Kantaoui è sicuramente la base ideale per andare all’esplorazione dei paesi vicini e anche dell’entroterra, si può ad esempio raggiungere la città di Sousse in trenino, bus, taxi, oppure si può prendere parte a qualche escursione nelle compagne tunisine per fare un bel giro in quad o andare a visitare la città di Hergla, un gioiello ancora poco turistico e famoso per le sue costruzioni di calce bianca. Ma la cosa che maggiormente rimane nel cuore durante una vacanza in Port El Kantaoui fuori stagione è la possibilità di ritrovare se stessi proprio attraverso la semplicità di una passeggiata in spiaggia, guardando i colori di un mare che invoglieranno a tornare in Tunisia ancora e ancora.