Una giornata nel borgo di Castell’Arquato
Arrivati si può parcheggiare gratuitamente all’ingresso del paese, appena fuori dalle mura vicino al fiume. Il borgo è circondato dalla cinta muraria, oggi rimasta solo in parte. Ci addentriamo prendendo la vietta che sale verso il centro storico.Appena si inizia a passeggiare nel borgo antico si respira aria di storia. Il primo monumento in cui ci si imbatte è il Torrione Farnese, un’imponente torre che si ipotizza essere stata costruita nel 500 ma di cui hanno poche testimonianze. Si rimane colpiti dalla sua imponenza e misteriosità. Come si può leggere nella targhetta informativa, doveva essere parte integrante del sistema difensivo del borgo di Castell’Arquato, con funzioni militari. Subito dopo, si trova il Palazzo del Duca di origine duecentesca, con la sua Fontana che ne testimonia l’origine. Non è visitabile in quanto adibita ad abitazione privata. Proseguiamo la salita e attraverso la porta del maestoso Palazzo Stradivari in stile neogotico, ci si addentra nel cuore del borgo abitato. Purtroppo non è visitabile, ma all’interno c’è un ristorante. Il palazzo colpisce per la sue decorazioni ornamentali e la sua bellezza ti tiene con il naso all’insù. Piano piano si arriva alla piazza Monumentale e si scoprono tutti gli altri monumenti del borgo: Il palazzo del Podestà che fa da padrone, oggi sede dell’Enoteca comunale nella loggia dei Notari e della sala consiliare del Comune, la Collegiata chiesa di Santa Maria e la Rocca Viscontea. Appena prima della piazza incontriamo la Casa Illica, dimora ottocentesca recentemente ristrutturata. La chiesa originaria della collegiata è molto antica, risale al 758. La facciata è stata rifatta secoli dopo. Decidiamo di visitare la Rocca. Prezzo di entrata 5€. Si entra attraverso un ponte, una volta levatoio. L’interno è utilizzato anche per l’allestimento di mostre: in quel momento era allestita un’esposizione sullo stile di vita medievale della zona. Era una fortificazione quindi gli interni sono essenziali. Valutazione discreta. Merita la vista arrivati in cima, da cui si possono fare suggestive foto ed ammirare tutto il paesaggio circostante. Uscite ci scattiamo qualche foto nella piazza…difficile scegliere lo scatto ideale, ogni angolo è scenografico!
Lungo le viuzze ci siamo imbattute nell’Ospedale Santo Spirito, si riconosce dal dipinto che lo introduce con l’omonima scritta, da cui si entra nel giardino. Si avvicina l’ora di pranzo. Abbiamo intenzione di fare una tappa veloce e di mangiare dentro vista la temperatura invernale. Girovagando ci ispira un piccolo localino, “La Sosta”. La loro specialità sono panini e taglieri. Consigliato e ideale per un pranzo o pit stop veloce, ma senza rinunciare a gustare una delle specialità della zona: ottimi panini, prezzi regolari e gentilezza del personale. I panini vanno dai 4 € per i più semplici e classici, ai 7/8 € delle versioni Gourmet. Dopo il pranzo, decidiamo di rifare una passeggiata per tutto il borgo per assaporare ogni angolo e stradina, da quale si possono fotografare scorci fantastici, girando in parte intorno alle mura che lo circondano. Se lo si desidera, c’è la possibilità di visitare i 3 musei del paese: Museo della Collegiata, Geologico e Luigi Illica. Vi potrà capitare come è successo a noi di imbattersi in un signore, che abbiamo poi scoperto essere lo scultore Ivo Casana, che comincia a chiaccherare e vi invita ad entrare nel suo spazio all’interno di una della case del centro per vedere la sua mostra. Prima di concludere il tour e tornare all’auto, ci fermiamo a prendere un gelato alla Gelateria Fiori di Zucchero, che incontrerete scendendo da Palazzo Stradivari, consigliato!