3 settimane tra Cile del Nord e Bolivia
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TRASPORTI:
Voli internazionali prenotati online direttamente con Air Canada a inizio gennaio per agosto, 1.155€ a testa con 1 bagaglio a persona imbarcato. (andata: Milano – Monaco – Toronto – Santiago; ritorno: Santiago – Toronto – Milano). Come leggerete più avanti, non abbiamo avuto molta fortuna con questi voli: all’andata le valigie hanno perso la coincidenza e sono rimaste a Toronto, arrivando in Cile 24h dopo, al ritorno il volo di partenza Santiago – Toronto ha riportato 12h di ritardo, facendoci perdere la coincidenza con l’Italia e facendoci rimanere 36h a Toronto (in pratica siamo arrivato in Italia con 48h di ritardo).
Volo interno da Santiago del Cile ad Arica prenotato con SKY airlines direttamente sul sito della compagnia (€ 70 a persona compreso bagaglio da stiva).
Volo interno da La Paz a Santiago Del Cile prenotato tramite Gotogate con Lan Airlines (€ 178 a persona compreso bagaglio da stiva)
Prenotazione delle auto utilizzate in Cile effettuate dall’Italia:
- tramite Europcar: spesi 875€ per una Ford Escape 4awd per 9 giorni a inizio viaggio (comprensiva di one way da Arica aeroporto a San Pedro de Atacama città)
- tramite Autoeurope: spesi € 60 per una utilitaria per 2 giorni a fine viaggio ritirata e lasciata in aeroporto a Santiago del Cile
VISTI: nessun visto necessario per Cile e Bolivia. Per lo scalo in Canada, richiesto ETA Canada on line pochi giorni prima di partire. Per sicurezza abbiamo effettuato il vaccino per la febbre gialla, al fine di avere con noi il certificato di vaccinazione (avevamo letto che la Bolivia lo richiede all’ingresso).
PERNOTTI: prenotati dall’Italia su Booking per quasi tutto l’itinerario, ad accezione della parte degli altipiani in Bolivia, avendo l’obiettivo di individuare a San Pedro de Atacama una agenzia per fare il tour organizzato.
Diario di viaggio
Domenica 5 agosto 2018
Arriviamo a Santiago alle 6.30 di mattina dopo piano voli Milano-Monaco-Toronto. I nostri bagagli non sono arrivati e così perdiamo un paio d’ore per fare la denuncia in aeroporto. Prendiamo un bus per raggiungere il centro della città e poi raggiungiamo a piedi il B&B Abracadabra che ci ospiterà per la notte. Lasciato il bagaglio a mano partiamo a piedi per la visita della città che ci appare stranamente poco affollata. Andiamo al Mercato Central dove troviamo un po’ di gente e riusciamo a sederci per un ottimo pranzo a base di pesce impanato e fritto con purè di patate e ottima birra. Nel pomeriggio saliamo sulla collina dove c’è la grande statua della Vergine Maria. Da qui si gode di una splendida vista sulla città e sulle montagne circostanti. Mentre scendiamo si accende un bellissimo tramonto rosso. All’imbrunire passiamo nei pressi della casa di Pablo Neruda (La Chascona). Alle 20 rientriamo per andare a dormire, il fuso orario ci ha steso.
Lunedì 6 agosto 2018
Auto: Arica e dintorni (40 km)
Ci svegliamo molto presto per via del fuso orario e pazientiamo fino alle 7 per fare colazione. Alle 8 arriva il taxi che ci porta in aeroporto dove prenderemo un volo interno per Arica. Grazie alla nostra perseveranza e insistenza riusciamo a recuperare i bagagli nell’ufficio dedicato dove erano appena arrivati da Toronto (dove non erano stati imbarcati il giorno prima). Felici per aver recuperato il bagaglio dobbiamo ora correre per imbarcarci sul volo per Arica. Trafelati saliamo sull’aereo e alle 13.30 arriviamo a destinazione. Subito ritiriamo l’auto a noleggio (Ford Escape AWD non recentissima e tutta segnata) che ci accompagnerà per il viaggio in Cile. Andiamo subito all’hotel Apacheta, con le camere direttamente affacciate sull’oceano pacifico (in pratica dalla camera si è in spiaggia). Sbrigato il checkin, andiamo al porto per pranzare in un piccolo ristorantino. Alle 16 andiamo a piedi in centro città per visitare velocemente il centro e la chiesa progettata da Eiffel. Poi in auto ci spostiamo a sud della città per vedere le Cuevas de Anzota. Qui si passeggia tranquillamente sul sentiero a mezza costa che ci conduce fino alla Playa Corazones. Rientrando vediamo una colonia di leoni marini e numerosi pellicani. Tornati alla macchina con il buio incombente saliamo al Morro di Arica: una collina con un forte e una enorme baldiera cilena che ci regala la vista sulla sottostante città in versione notturna. Dopo aver fatto un po’ di spesa torniamo in hotel dove il rumore delle onde ci cullerà per tutta la notte.
Martedì 7 agosto 2018
Auto: Arica – Lago Chungará – Putre (270 km)
Dopo la colazione in riva all’oceano ci mettiamo in viaggio. Prima di lasciare la costa per salire in quota facciamo scorta di benzina (acquistiamo 3 taniche da 20 litri ciascuna). Percorriamo la strada 11 che sale rapidamente verso gli altipiani lungo la valle solcata dal fiume Lliuta. Arrivati a quota 3100 metri slm facciamo sosta al chiosco della Signora Andrea: una donna anziana che vive qui con la famiglia. Mangiamo pane fresco e bevendo tisane ascoltiamo i suoi racconti. Riprendiamo il viaggio e facciamo una deviazione a Socorama, piccolo villaggio con piazzetta e chiesetta molto caratteristici. Arriviamo poi a Putre, dove dormiremo questa notte, ma proseguiamo oltre fino al villaggio Parinacota dove troviamo un grazioso laghetto e una chiesetta al centro del villaggio. Tutta questa vasta zona è dominata dall’imponente cono innevato del vulcano Parinacota. Riprendiamo la macchina e arriviamo fino al Lago Chungará e alla Laguna Cotacotani. Purtroppo tutta la strada che costeggia lago e laguna è in fase di rifacimento e tutti gli accessi non sono percorribili: non ci possiamo avvicinare agli specchi d’acqua ma comunque vi sono numerosi view point per ammirare il paesaggio e le numerose alpaca e vigogne che pascolano tranquille. Torniamo a Putre e ci sistemiamo al Terrace Lodge, gestito da una coppia di simpatici italiani che si sono trasferiti qui da qualche anno. Usciamo per cena in un piccolo e caratteristico ristorantino dove mangiamo un’ottima zuppa di pollo e beviamo mate de coca per favorire l’acclimatamento (siamo a 3500 mt slm). Per via della quota e del freddo (in camera abbiamo una stufa elettrica ma un po’ si è sentito comunque) dormiremo poco e male ma fortunatamente senza nessun sintomo di mal di montagna.
Mercoledì 8 agosto 2018
Auto: tour del Suriplaza (172 km)
Seguendo i suggerimenti di Patrizia (proprietaria del Terrace Lodge) dedichiamo la giornata in esplorazione della zona del Suriplaza. Prima meta sono le Quebrada Allane: un bel canyon che attraversiamo senza problemi su strade sterrate ma in buono stato (c’è da guadare un fiumiciattolo). Proseguiamo fino a Alcérreca, che sembra un vecchio avamposto dove passa un ferrocarril ormai non più utilizzato. Proseguiamo e saliamo fino all’altopiano del Suriplaza: un luogo magico costituito da una grande spianata circondata da montagne coloratissime. Lasciata l’auto c’è la possibilità di fare numerose passeggiate (non segnalate ma di facile intuizione) e di osservare la strana flora verde che cresce sulle rocce e sembra una roccia (Yareta). Alle 19 con il buio incombente rientriamo a Putre.
Giovedì 9 agosto 2018
Auto: Salar de Surire – Colchane (250 km)
Alle 9.30 ci mettiamo in viaggio dopo aver verificato con l’aiuto di Patrizia che la strada fosse praticabile, dopo le forti nevicate dei giorni precedenti. Percorriamo strade sterrate che attraversano luoghi magnifici all’interno del Parco Nazionale Lauca. La prima sosta la facciamo al villaggio di Guallatire e poi ripartiamo per il Salar de Surire. Appena arrivati ci registriamo presso la sperduta stazione dei Carabineros e poi iniziamo a percorrere la strada che costeggia il salar. Possiamo osservare migliaia di fenicotteri che cercano cibo negli specchi d’acqua acquitrinosi del salar. Giungiamo così alle terme naturali di Polloquere. La magia del luogo è purtroppo guastata da una spia gialla che si accende sul cruscotto: una ruota posteriore si sta sgonfiando!!! Facciamo comunque un bel bagno rigenerante nelle terme (siamo in un posto incredibile e praticamente soli per centinaia di km) e poi pensiamo a cambiare la ruota. Peccato che la chiave per svitare i bulloni sia della misura sbagliata e non c’è modo di cambiare la ruota. Fortunatamente la pressione non scende completamente e possiamo proseguire il viaggio: tranquilli….siamo nel bel mezzo del nulla e Colchane dista altri 150 chilometri. Oltretutto dobbiamo affrontare il tratto di strada più accidentato: la strada principale è sommersa dalla neve e accanto è stata tracciata una nuova pista che ci ingaggia parecchio. Con calma superiamo questo tratto ostico e poi ci restano 60 chilometri di paesaggi stupendi e pieni di “struzzi” Nandù fino al villaggio di Isluga prima e Colchane poi.
Arrivati in questo villaggetto di frontiera con la Bolivia scopriamo che non c’è modo di gonfiare o sostituire la ruota…speriamo che tenga ancora. Alloggiamo all’Isluga Hotel dove non c’è riscaldamento (solo una piccola stufetta elettrica che però smette di funzionare quando staccano la corrente per la notte) e così ceniamo vestiti come se stessimo andando a sciare!!! Fa veramente freddo.
Venerdì 10 agosto 2018
Auto: Colchane – Iquique (255 km)
Dopo una nottata bella fresca facciamo colazione ancora più imbaccuccati di ieri sera. Alle 9 siamo pronti a partire e anche la gomma dell’auto è in condizione di viaggiare. Ci abbassiamo di quota dai 3700 mt di Colchane ai 1000 mt di Humberstone. Sulla strada troviamo un benzinaio dove gonfiare la ruota, vedremo poi ad Iquique il da farsi. Ad Humberstone e nella vicina Santa Laura facciamo una sosta di 3 ore per visitare queste ghost town che un tempo erano raffinerie di salnitro con gli annessi alloggi e servizi per i lavatoratori. Sono luoghi assai suggestivi e la visita è davvero piacevole come anche le temperature che sfiorano i 30°C. Alle 16 ripartiamo per Iquique dove ci pregustiamo un bagnetto nell’oceano. Purtroppo nell’arco di pochi chilometri la temperatura scende a 15°C e il cielo si copre di nuvole…bagno saltato. Andiamo comunque a fare una passeggiata sulla spiaggia cittadina e dopo essere passati dall’hotel (Pampa Hotel, molto particolare e suggestivo) usciamo per un giro in centro città. Arriviamo nella piazza centrale dove, sorseggiando birra, osserviamo i ragazzi cileni che ballano e fanno ginnastica in tanti piccoli gruppetti. Per cena c’è l’imbarazzo della scelta: noi optiamo per un peruviano/giapponese!
Sabato 11 agosto 2018
Auto: Iquique – San Pedro de Atacama (560 km)
Dopo un’ottima colazione alle 9.30 siamo pronti a partire. La ruota è ancora gonfia e non ci sono più spie di allarme sul cruscotto: si parte. Arrivati nei pressi di Calama passiamo vicino alla miniera di rame a cielo aperto di Chuquicamata (la più grande del mondo). Non c’è modo di visitare la miniera se non con tour organizzati, ma non avendo tempo proseguiamo per San Pedro de Atacama dove arriviamo alle 16.30. Non alloggiamo in città (piena zeppa di turisti); optiamo per una casetta indipendente e isolata a una decina di minuti di auto da San Pedro (Casa Jardin, trovata su Booking e che mi sento di consigliare vivamente a una coppia munita di auto, perchè è stata la sistemazione più suggestiva di tutto il viaggio). Scarichiamo velocemente l’auto e corriamo a vedere il tramonto sulla Valle della Luna. Troviamo centinaia di turisti e un po’ rimpiangiamo la solitudine del Parque National Lauca. Ci godiamo comunque un bellissimo tramonto e rimaniamo finché non veniamo gentilmente invitati ad andarcene dai rangers. Con il buio incombente andiamo a fare un giretto in centro città a San Pedro: c’è decisamente un sacco di gente in giro e non potrebbe essere altrimenti visto che è l’unica cittadina attrezzata da dove si parte per tutte le attività ed escursioni nei vasti dintorni. Torniamo nella nostra casa isolata per cenare e poi uscire nel buio totale ad ammirare un cielo stellato come mai visto in nessun altro viaggio.
Domenica 12 agosto 2018
Auto: San Pedro de Atacama – Preda Rossa (400 km)
Subito dopo colazione andiamo in città per gonfiare la ruota e poi ci dirigiamo verso sud quasi al confine con l’Argentina. Dopo aver superato tratti di strada accidendati e al limite della praticabilità a causa dell’abbondante neve caduta nei giorni scorsi arriviamo alla Laguna Tuyajto. La sosta successiva è a Piedras Rojas e i colori rossi tipici della zona sono per la gran parte ricoperti dalla neve!!! Purtroppo la strada per la Laguna Miscanti e Miniques è impraticabile e così dobbiamo rinunciare a visitare quei luoghi. Torniamo verso nord e riattraversiamo la linea del Tropico del Capricorno; ci dirigiamo verso la Laguna Chaxa nel mezzo del Salar de Atacama e qui osserviamo le tre varietà di fenicottero che abitano questi luoghi. Ultima tappa di giornata è la Quebrada de Jere: qui facciamo una bella passeggiata prima sul lato destro della quebrada e poi ci abbassiamo sul fondo della stessa per il rientro. Torniamo a San Pedro e iniziamo a prendere informazioni in alcune agenzie di viaggi per organizzare il tour in Bolivia.
Lunedì 13 agosto 2018
Auto: San Pedro de Atacama – Tatio – Lagune (200 km)
Sveglia prestissimo e alle 4.45 siamo in macchina. Brutta sorpresa: la gomma è scesa di pressione e la spia sul cruscotto è accesa. Andiamo a San Pedro a gonfiarla ma si sente uscire aria da qualche parte. Decidiamo comunque di metterci in viaggio verso il Tatio fiduciosi che se avremo bisogno di assistenza ci saranno molti turisti che passeranno sulla strada che sale al sito dei geyser.
Arriviamo al Tatio che ancora è buio e ci sono -10°C e non appena inizia ad albeggiare usciamo dall’auto per iniziare a visitare il sito fumante dei geyser del Tatio. Non appena il sole ci riscalda per bene andiamo a fare il bagno in un piscina di acqua calda naturale. Dopo 15 minuti di ammollo andiamo a rivestirci con la temperatura che è ancora sotto zero. Dopo un ultimo giretto tra i geyser rientriamo a San Pedro dove arriviamo con la gomma quasi completamente a terra. Riusciamo a portare l’auto alla sede di Europcar dove ci danno una sostitutiva e così proseguiamo il tour di giornata. Andiamo alla Laguna Tebinquinche dove facciamo una bella passeggiata e poi ci spostiamo nella vicina Laguna Cejar dove facciamo un bagno nell’acqua freddissima e salatissima. Rientriamo a San Pedro e consegnamo l’auto sostitutiva, riprendiamo la nostra con la gomma riparata da una foratura dovuta ad un vite conficcata nello pneumatico!!! Ora andiamo in centro a San Pedro a scegliere l’agenzia dove acquistare il tour per la Bolivia. Rientriamo al nostro alloggio per gustarci il tramonto sdraiati su comodissime amache.
Martedì 14 agosto 2018
Auto: San Pedro de Atacama e dintorni (160 km)
Alle 9 carichiamo la macchina con tutti i nostri bagagli e lasciamo la bellissima casa che ci ha ospitato per tre notti. Ci dirigiamo alla Valle de la Muerte che troviamo chiusa. Parcheggiamo la macchina e ci incamminiamo lungo un sentiero che sale lungo un crinale. Non siamo su un sentiero ufficiale ma poco dopo ci ritroviamo sul percorso corretto che sale fino ad un bel viewpoint su tutta la vallata sottostante. Siamo completamente soli e ci godiamo questo momento prima di iniziare la discesa. Scendendo incontriamo turisti che salgono dall’ingresso ufficiale e così scopriamo di essere entrati senza aver pagato il biglietto. Una guardia con gentilezza ci invita a scendere alla biglietteria dove paghiamo il dovuto (in realtà ci fanno pure lo sconto perchè non avevano resto da darci) e scopriamo di essere nel sito della Pukara de Quitor. Andiamo a recuperare la macchina e percorriamo una settantina di chilometri verso Yerbas Buenas: si tratta di un sito archeologico con numerose incisioni rupestri. Poco oltre arriviamo nella valle de Arcoiris: una splendida valle con rocce di mille colori. Alle 15.30 rientriamo verso San Pedro e poco prima di arrivare facciamo sosta alla Valle della Morte. Entriamo dalla parte opposta rispetto all’ingresso ufficiale e così ammiriamo anche questo bellissimo paesaggio. Rientrati in città andiamo all’ostello (Hostal Mamatierra in centro a San Pedro) dove trascorreremo la notte per lasciare i bagagli e poi andiamo a consegnare l’auto: d’ora in avanti ci sposteremo con tourdi gruppo prima e mezzi pubblici boliviani poi. Fortunatamente per cena riusciamo a scovare una polleria dove siamo gli unici turisti in mezzo a tanti locali.
Mercoledì 15 agosto 2018
Ore 7 veniamo prelevati dall’ostello con un minibus. Dopo aver caricato altre passeggeri ( in tutto siamo 6 + autista) lasciamo San Pedro de Atacama in direzione del passo di Hito Cajon: il confine di stato con la Bolivia. Percorriamo pochi chilometri e ci ritroviamo fermi incolonnati in attesa che i Carabineros aprano la strada che porta verso la frontiera con la Bolivia. Alle 9 la strada viene aperta e così si sale verso i 4000 metri del passo. Dopo i timbri sul passaporto facciamo il cambio mezzo: dal minibus a jeep 7 posti. Le prime tappe del tour in Bolivia sono la Laguna Bianca prima e la Laguna Verde poi; entrambe dominate dall’imponente mole del vulcano Licancabur e parzialmente congelate. Ripartiamo e attraversiamo il Deserto di Dalì per dirigerci verso le Termas de Polques dove ci godiamo un fantastico bagno caldo nelle pozze naturali. Riprendiamo il viaggio verso Sol de la Manana: luogo molto affascinante con pozze fangose ribollenti, sbuffi di vapore, solfatare. Alle 16 arriviamo alla struttura che ci ospiterà per la notte (un gruppetto di case di lamiera con camerate e bgani) e ci viene servito il pranzo. Subito andiamo con la jeep alla vicina Laguna Colorada: splendido specchio d’acqua che si colora di rosso accesso per via dei microrganismi. Possiamo osservare e fotografare migliaia di fenicotteri. Alle 19 rientriamo per la cena, siamo a 4400 metri e non c’è riscaldamento… il freddo è davvero pungente, anche dormendo completamente vesiti, nel sacco a pelo e con sopra pesanti coperte di lana. Ci vengono forniti pesanti sacchi a pelo e coperte per affrontare la notte.
Giovedì 16 agosto 2018
Alle 7 viene servita la colazione e alle 8 siamo sulla jeep pronti a ripartire. Ci dirigiamo verso l’Arbol de Piedra e poi attraversiamo il Deserto de Siloli fino a raggiungere la Laguna Altipianicas. Costeggiamo poi la Laguna Charcot, sostiamo alla Laguna Honda per fare foto ai fenicotteri e poi andiamo alla Laguna Hedionda per la pausa pranzo. Ripartiamo e sempre percorrendo piste sterrate arriviamo alla Valle de Rocas: strano luogo costellato di migliaia di pietre dalle forme e dimensioni più disparate. Riprendiamo il viaggio e dopo molti chilometri sostiamo alla vecchia stazione dei treni di Jalaco. Infine alle 18.30 arriviamo a destinazione al Tambo Lama Salt Hotel: questo struttura è costruita con mattoni di sale ed è dotata di acqua calda e di stufette a gas per riscaldare le camere. Dopo cena andiamo a dormire subito visto l’indomani che ci si alzerà presto per andare a vedere l’alba nel Salar de Uyuni.
Venerdì 17 agosto 2018
Sveglia alle 5 e subito si parte per entrare nel Salar de Uyuni. Alle 6.30 ci fermiamo e scendiamo dalla jeep e con un freddo veramente pungente attendiamo il sorgere del sole. Dopo l’alba ci spostiamo all’Isla Incahuasi per una passeggiatina tra i cactus giganti tipici dell’isola. Proseguiamo poi l’esplorazione del salar in direzione di Uyuni facendo soste per le foto di rito sfruttando l’assenza di prospettiva dovuta all’immensità del salar. Arrivati ad Uyuni andiamo a visitare il cimitero dei treni. A metà pomeriggio il tour organizzato termina, salutiamo i compagni di viaggio e ce ne andiamo in hotel (abbiamo una camera doppia privata con bagno al Piedra Blanca Backpackers Hostel). Ci restano un paio d’ore per visitare la cittadina di Uyuni che non offre grandi attrazioni a parte le viuzze del centro, dove osservare la vita locale.
Sabato 18 agosto 2018
Alle 10 saliamo su un autobus che in 4 ore ci porta a Potosì; purtroppo non abbiamo tempo per fermarci a fare sosta in questa città e dopo aver cambiato autobus ripartiamo in direzione di Sucre. Arriviamo con il buio al terminal dei bus e con un taxi raggiungiamo il nostro alloggio (Viejo Olivo). La serata in Plaza 25 De Mayo è uno spettacolo di parate di studenti universitari che sfilano ballando e suonando in mezzo ad una folla di gente festante. mangiamo street food dalle bancarelle.
Domenica 19 agosto 2018
Giornata dedicata alla visita della città, tra piazzette e le viuzze che salgono al belvedere della Recoleta. Alle 18.30 in taxi torniamo al terminal del bus per il viaggio notturno che ci porterà a La Paz (abbiamo scelto un pullman in modalità Cama della Copacabana, per poter dormire comodamente durante le quasi 12 ore di viaggio).
Lunedì 20 agosto 2018
Ci svegliamo alle 7 sull’autobus e siamo fermi incolonnati con decine e decine di altri mezzi senza capire il motivo. Ci troviamo su una specie di autostrada a circa due ore da La Paz. La strada è stata bloccata da una manifestazione di campesinos che hanno gettato sassi sulla carreggiata. Dpo un tentativo dell’autista di percorrere la strada contromano, non si riesce più a proseguire e siamo costretti a scendere dal bus, percorrere a piedi 3 o 4 chilometri di strada bloccata trascinando i bagagli in mezzo alle pietre e in mezzo ad un fiume di persone locale che come noi hanno proseguito a piedi, e cercare un bus dall’altra parte del blocco, che ci porti in città. Siamo abbastanza fortunati e in poco tempo riusciamo a salire su un bus che in due orette ci porta a La Paz dove arriviamo alle 12.30. Dopo aver raggiunto il nostro hotel (Residencial Alta Vista, molto centrale e con una camera spartana ma spaziosa) partiamo a pedi per la visita della città: Plaza San Francisco, Mercado Lanza, Calle Jaen, Plaza Murillo, Parque Urbano, Parque El Munticolo.
Martedì 21 agosto 2018
Anche oggi ci dedichiamo a girovagare per la città. Saliamo al Mirador Killi Killi che raggiungiamo con un bus collettivo. Dopo un violento acquazzone iniziamo a spostarci con il Teleferico: la metropolitana di La Paz che non è sottoterra ma è formata dalle cabinovie come quelle dei nostri comprensori sciistici suddivisi su tante diverse linee che si incrociano, esattamente come una mertropolitana. Saliamo fino alla stazione di El Alto e poi a piedi torniamo in centro città scendendo ripide scalinate. Andiamo poi a visitare il museo della coca e infine a cena. Prima di rientrare in hotel, prenotiamo 2 escursioni per i giorni successivi con una agenzia viaggi (Bolivia Hop, che ci sentiamo di raccomandare) che troviamo vicino all’hotel.
Mercoledì 22 agosto 2018
Alle 6.40 ci vengono a prendere con un minibus per la gita al Lago Titicaca. Arrivati a Copacabana (dopo che il bus è stato caricato su una chiatta e noi s una barchetta per attraversare un corso d’acqua) alle 11.30 abbiamo un’oretta per visitare la cittadina lacustre. Alle 13 ci imbarchiamo per la Isla del Sol dove sbarchiamo alle 14.30. Con calma raggiungiamo il Miraduro appena sopra il Pueblo. Alle 16.30 scendiamo al porticciolo per far ritorno a Copacabana. Alle 18 si riparte per tornare a La Paz dove arriviamo alle 21.30. Cena e poi in hotel.
Giovedì 23 agosto 2018
Alle 7.15 ci vengono a prendere con un minibus per la gita alla Carretera de la Muerte. In un’oretta saliamo ai 4.650 metri di La Cumbre. Alle 10 inizia la vestizione (fa molto molto freddo e oltre ai nostri vestiti da “montagna” ci forniscono una tuta “da motociclista”) e l’addestramento per la discesa in bicicletta. Iniziamo la discesa prima su strada asfaltata fino a Chuspipata e poi inizia il tratto sterrato, spettacolare e divertente della Carrettera de La Muerte (è una vecchia strada con uno strapiombo sulla vallata, che un tempo era l’unica strada percorribile ma oggi è utilizzato dai mezzi a motore solo occasionalmente, poichè sostituito da una nuova strada costruita al lato della valle). La discesa termina dopo una cinquantina di km a Yolosa dove al caldo (siamo passato da -15° della partenza ai 30° dell’arrivo) ci dissetiamo con birra fresca. Ci spostiamo in un vicino hotel dove pranziamo e ci rilassiamo in piscina. Alle 18 inizia il viaggio di rientro a La Paz dove arriviamo alle 21.
Questa escursione è proposta da tantissime agenzie con livelli diversi di prezzi e qualità (in termini di biciclette, assistenza, cibo, ecc). Noi l’abbiamo effettuata con ALTITUDE ADVERTURES e ci siamo trovati bene: sia la guida che l’assistente sono stati sia simpatici che affidabili, ed è importante visto il tipo di escursione. Durante la discesa mi sono ritrovata con un freno fuori uso e sono intervenuti sostituendomi al volo la bici senza alcun intoppo.
Sabato 24 agosto 2018
Alle 8 in taxi raggiungiamo l’aeroporto di El Alto per prendere il volo che ci riporta a Santiago del Cile. Nelle 3 ore di volo sorvoliamo gli altipiani e possiamo godere di viste fanntastiche su lagune, salar e montagne di tanti colori diversi. Consiglio: fate in modo di avere il posto finestrino sul lato sinistre dell’aereo, perchè ne vale veramente la pena! Arriviamo alle 16 in aeroporto, ritiriamo l’auto a noleggio e partiamo in direzione Valparaiso. Attraversando la zona dei vigneti, in 2 ore arriviamo sulla costa ma ormai è buio e andiamo al nostro b&b per fare il check in (stasera siamo ospiti al Pontoval B&B, una bella villa accogliente con alcune stanze adibite a b&b).
Domenica 25 agosto 2018
Alle 10 prendiamo la nostra auto e iniziamo il tour della città su e giù dalle ripide viuzze che scendono verso il mare. Visitiamo Plaza Bismark, Parque Cultural, vari Mirador, Plaza Baburizza, Plaza Sotomayor, Paseo Gervasoni. La città è molto affascinante con un retrogusto di inquietudine (in alcuni vicoli al di fuori dei posti più frequentati dai turisti non ci siamo sentiti completamente al sicuro…). Nel tardo pomeriggio iniziamo il rientro in auto verso Santiago dove restituiamo l’auto in aeroporto e alloggiamo in un hotel vicino all’aeroporto (City express Santiago Aereopuerto), pronti per il volo di rientro del mattino successivo.
In serata però riceviamo comunicazione di Air Canada che la prima tratta del nostro volo ha avuto un problema non precisato e non partirà il mattino seguente.
Lunedì 26 agosto 2018
Alle 6 siamo comunque in aeroporto per capire come faremo a tornare in Italia. Nel delirio generale di 300 persone incolonnate al banco del checkin per capire se e come possiamo essere messi su un volo alternativo, finalmente elle 10 capiamo che il nostro volo partirà con 12 ore di ritardo (stasera invece che la mattina) e quindi con un bus veniamo portati in un Hotel Sheraton in città dove soggiorniamo fino al tardo pomeriggio: ci mettono a disposizione una camera e il pranzo a buffet. Nel tardo pomeriggio torniamo in aeroporto e alle 22 finalmente parte il volo verso Toronto.
Martedì 27 agosto 2018
Arrivati a Toronto alle 7.30 scopriamo che dovremo restare in Canada per due giorni e una notte prima di poter rientrare in Italia. Ci viene fornita una camera di hotel e dei voucher per colazione e cena. Avendo 2 giorni pieni da riempire, decidiamo di occupare il primo con una gita alle vicine Cascate del Niagara: andiamo ai banchi di noleggio dell’aeroporto e ci facciamo dare una macchina a caso (ci capita una Hiundai Tucson) e partiamo diretti. Osserviamo le cascate dai vari punti di osservazione lungo la passeggiata che costeggia la cascata, scopriamo che le belle cascate sono circondate da un villaggio molto fake stile Gardaland che ha il chiaro obiettivo di stimolare acquisti di ogni genere.
Mercoledì 28 agosto 2018
Dedichiamo la giornata alla visita della città di Toronto. In serata andiamo in aeroporto per il volo che ci riporterà a casa con 48 ore di ritardo!!!