Portogallo on the road 18
Partenza da Pisa aeroporto con volo Ryan su Siviglia. Anche se la ns destinazione è il Portogallo, abbiamo scelto la soluzione di volare in Spagna più auto a nolo , perché più economico. Per viaggiare in Spagna/Portogallo/ Francia va bene il ns Telepass Europa ..a cui abbiamo associato la targa della vettura a noleggio . Ha funzionato perfettamente e non abbiamo fatto code ai caselli. Avevo letto che in Portogallo spesso ci sono solo caselli automatici e se non si ha il loro dispositivo viaverde è un problema . Il telepass ha sostituto il viaverde. Si può pagare il pedaggio anche presso gli uffici postal entro 5 gg dal passaggio del casello , ma il dispositivo elettronico è stato decisamente più pratico.
Aereo puntuale, arriviamo a destinazione e subito ci rechiamo al bancone EuropeCar dove abbiamo la ns auto a noleggio che ci aspetta. Abbiamo prenotato online, scegliendo soltanto la categoria delle auto economiche non sappiamo cosa ci toccherà ..siamo curiosi di sapere quale modello ci verrà assegnato. Ah dimenticavo l’equipaggio è composto da tre persone : Mamma Ambra, Babbo Sammy e figlio decenne Lorenzo. Da Livorno con furore. La ns autovettura è una carinissima Panda Grigia… nel bagagliaio ci stanno benissimo i nostre 3 trolley… partenza per Siviglia centro. Sono le 17.00 circa , un caldo apocalittico, strade libere. La notte, prenotata con Booking è c/o il residence RESITOUTR 304, è un monolocale dotato anche di cucina . Costo € 55 /notte a cui ci è stato aggiunto € 14 di costo di parcheggio in un garage adiacente il residence. Non era stato chiaro al momento della prenotazione ma effettivamente era poi scritto nella ns conferma di Booking. Si tratta di una residenza turistica, un enorme condominio, pulito, ordinato e a 10 minuti a piedi dalla cattedrale di Siviglia. Accanto al residence un supermercato , molto utile per acquistare acqua e frutta .. e anche un bar dove la mattina seguente abbiamo fato colazione. Facciamo un giro a piedi per Siviglia, ci siamo già stati 8 anni fa quindi è solo un giro di ricognizione.. ceniamo alla Tapas de Librero, un ristorante piccolino, molto carino. Assaggiamo varie tapas una più buona dell’altra e vabbeh la prima Paella.. anche se non è tipica di Siviglia noi non vedevamo l’ora di mangiarla.
15 agosto – Siviglia – Olhao – Faro – Albufeira
Partiamo intorno alle 9.00 dal ns residence, direzione Portogallo. Dopo circa 130 km troviamo il cartello “Bienvenido en Algarve”… ci siamo prima fermata a Olhao . Paesino di pescatori sulla costa.Parcheggiamo in uno sterrato, zona mercato del pesce, peccato che il Festival de Mariscos sia appena concluso. Visitiamo il mercato Municipal, pesce, frutta, verdura e facciamo un giro per le vie piastrellate del piccolo centro storico. Ombrelli di tutti i colori ci riparano dal sole e dal caldo nelle viuzze. Pranzo in un ristorante semplice “Casa de Pasto”, dove assaggiamo dell’ottimo pesce. Sarà il migliore di tutta la vacanza. Io ho scelto calamari stile Olaho… bohhhh erano in bianco, serviti in una casseruola che li manteneva caldi, molto saporiti, gusto delicato. Proseguiamo per Faro, facciamo una breve sosta , carino il centro storico ma niente di che. Volevamo vedere la chiesa di San Lorenzo ad Almacil.. avevo letto sulla guida che era interessante per gli azulejos ma è chiusa, per ferragosto.
Ripartiamo per Albufeira dove è prenotata la ns seconda notte, c/o hotel Aldeia prenotato con Hotel.com , € 128 , uno dei luoghi più cari , tutto molto commerciale , bruttino senza offesa per nessuno, ma non è il genere di località turistica che piace a noi. Ristoranti , discoteche , un posto da giovani .. scatenati .Dall’hotel raggiungiamo la spiaggia a piedi, non è vicinissima ma in 15 minuti ci arriviamo . Il colore della sabbia è marroncino ed è umidiccia e fredda. Siamo nell’Oceano… acqua non molto pulita, qualche alghetta, e soprattutto la temperatura dell’acqua per me inavvicinabile. Fa il bagno solo Lorenzo il temerario. Ceniamo vicino all’hotel un hamburger al volo, tipo fast food, non troppo economico. Abbiamo letto di un festival delle sculture di sabbia a 20 minuti da Albufeira, in una località chiamata Armacao de Pera. Siamo curiosi di andare a vederlo… arriviamo dopo aver sbagliato qualche volta strada a una rotatoria .Ingresso a pagamento parecchio “salato” per uno spettacolo kitsch… delusi rientriamo in hotel.
16 agosto – Albufeira – Grotte di Benagil – Beja
Lasciamo Albufeira direzione Benagil, ci fermiamo a scattare qualche foto a Boca de Inferno, primo assaggio di vento, oceano e rocce modellate come se fossero di carta pesta. Avevamo prenotato un’escursione alle grotte di Benagil con Tortuga Excursion, 2 h per € 75.Ne è valsa davvero la pena . Con la barca entravamo nelle grotte, una più bella dell’altra e una più stretta dell’altra, la ns imbarcazione anche se a misura, vi entrava a malapena ..il pilota abilissimo e anche un po’ spericolato, ma molto divertente, con gli spruzzi di acqua gelida che ci sferzavano il viso ci ha fatto anche da guida narrandoci le varie curiosità. La più bella grotta è una con l’apertura sul soffitto, la si vede in tutte le foto dell’Algarve, la roccia si colora di giallo ocra alla luce del sole , uno spettacolo meraviglioso, abbiamo scattato un sacco di foto. Per raggiungere la spiaggia di Benagil abbiamo penato un po’ a trovare parcheggio… su una salita irta… uno sterrato enorme, parcheggio non a pagamento ma un po’ lontanuccio dalla spiaggia.. in discesa tutto ok, in salita ,al ritorno dall’escursione in barca è stato un po’ faticoso . Ripeto però che l’escursione si è rivelata un’ottima scelta , la consiglio vivamente. Sono le 17.00 circa.. riprendiamo il ns tour lasciando l’Algarve e la mondanità per addentrarci nella regione del basso Alentejo. Prenotiamo strada facendo, sempre con Hotel.com, l’hotel S. Barbara a Beja, € 65 . È un paesino piccolo, ma molto carino e tranquillo .
Ceniamo alla Taberna a Pipa luogo da ricordare! Il locale è molto caratteristico , tovaglie a quadretti, aratri ed attrezzi agricoli appesi alle pareti. Mangiamo dell’ottima carne. Il proprietario dapprima scorbutico, dai modi bruschi, si rivela invece molto gentile , ci fa ascoltare musica portoghese, e ci invita a provare un “accompagnamento” cioè un contorno a base di mollica di pane asparagi salsiccia . Buono . Mettiamo il like sulla loro pagina di Facebook per rimanere in contatto con loro e tutt’oggi vediamo gli splendidi piatti che preparano , i concerti che organizzano , bello!
17 agosto Beja – Evora- Lisbona
Lasciamo Beja direzione Evora, una cittadina famosa per i resti romani . C’è un tempio romano infatti ben conservato , proprio accanto alla cattedrale. Evora è tutto un sali e scendi di viuzze piastrellate, per scendere “ a valle “ approfittiamo di un simpatico tuc- tuc , che ci lascia di fronte alla chiesa di S. Francesco dove entriamo per ammirare la Capela dos Ossos, un ammasso di scheletri / teschi , spettacolo un po’ inquietante . Costruita inizialmente nel XVI secolo per iniziativa di un monaco francescano il quale, secondo lo spirito dell’epoca contro riformista, intendeva condurre i propri confratelli alla contemplazione della fievolezza della vita umana e del mistero della morte. Lugubre.
Ripartiamo per Lisbona, ma ci fermiamo in un luogo singolare chiamato Os Almendres, sperduto tra polvere e nessun albero che fa ombra e un caldo atroce ,dove si trova un semicerchio di pietre di origine neolitica che simboleggiano l’equinozio . Già a quel tempo gli uomini cercavano di capire come gestire l’andamento climatico per le colture e gli allevamenti . C’è un centro informazioni , prima di arrivare, dopo 2 km di sterrato al semicerchio di pietre, tipo Stonhenge… mi sono fermata a comprare una cartolina e i due operatori all’interno mi hanno dato molte spiegazioni… in Italiano .. felici forse di vedere qualche visitatore in quel luogo sperduto, mio marito e mio figlio avrebbero voluto uccidermi..ma io testarda non ho voluto perdere questa occasione, anche perché Lorenzo aveva studiato a storia il neolitico e volevo che vedesse quel monumento naturale /particolare , pur rischiando il linciaggio…
Arriviamo a Lisbona intorno alle 1730, non abbiamo nessuna prenotazione di hotel..siamo spavaldi pensando di trovare facilmente una sistemazione durante il viaggio e invece Lisbona è gettonatissima, impieghiamo più di due ore per trovare un hotel: o tutti pieni, o troppo cari, o troppo brutti… poi arriva una super offerta di Hotel.com, hotel Real Parque 4 stelle zona semi centrale, Saldhana. € 100 colazione inclusa, molto bello con il concierge che ci porta le valige, non siamo abituati a questo lusso… Rimarremo 3 notti. L’hotel è dotato di parcheggio a pagamento ma si trova tranquillamente posto per l’auto poco più avanti. Parcheggio gratuito nel week end. Per cena andiamo in centro, prendiamo un taxi che si rivela poi il mezzo ideale per muoversi in città, economico, costa quanto andare in metro in 3 persone e molto veloce. Scendiamo nel quartiere Baixa e per cena scegliamo un posto letto sulla guida “Sa Floresta S. Ana”, inerpicato in salita (Lisbona è tutta in salita) lontano dal caos della centralissima Piazza Rossio. Mangiamo pesce alla griglia spendendo come mangiare una pizza da noi .Assaggiamo anche il primo bacalhao come antipasto sembra una mousse .. con capperi,cipolle e non so che altro, buono !
18 agosto – Lisbona
Primo giorno a Lisbona, dal nostro hotel ci rechiamo alla fermata dell’autobus n. 737 direzione Belem. Mezz’ora di tragitto, attraversiamo tutta la città. Costo biglietto, 2 € a persona, più caro del taxi, come dicevo sopra. Scendiamo al Monastero de los Jeronimos, fila interminabile sia per visitare la Chiesa che per visitare il Chiostro. Mio marito “saltacoda” non so come riesce ad arrivare all’interno della biglietteria dove ci sono casse automatiche . Non si capisce se queste macchinette sono solo per residenti o anche per i turisti, tra l’altro il bambino è gratuito. Un operatore gentilissimo gli fa segno di inserire il bancomat e zac biglietti acquistati. La guida diceva che si poteva acquistare un biglietto combinato Monastero/ Torre di Belem ,ma non è più così.. i ns biglietti quindi sono validi solo per Chiesa e Chiostro. Biglietti alla mano, come se gli avessimo acquistati online ci danno il diritto d’ingresso senza fare la fila , una vera figata, entriamo subito. Meritevole. E’ il primo che vediamo, capisco finalmente cosa si intende per stile “manuelino”… uno stile ricco di riccioli, decori , ma non tondeggiante come il barocco . Dopo il chiostro visitiamo la Chiesa che ospita la tomba di Vasco de Gama. . Poi usciamo , diretti verso la torre di Belem. E’ una giornata nuvolosa, e sulle rive del fiume Tago c’è una brezza non proprio estiva. Sulla riva del fiume ammiriamo il Monumento Do Descubrimientos, sullo sfondo si staglia il famoso ponte de 25 Abril e in lontananza si vede la statua del Cristo Rei. Arriviamo alla Torre di Belem , vista e rivista in ogni foto di Lisbona mi delude un po’. Non scegliamo di visitarla, scattiamo qualche foto e scappiamo perché il vento è veramente freschino, anche se è agosto ..Intorno alla torre c’è un bellissimo parco ma niente luoghi dove poter mangiare . Afferriamo al volo un panino da un camioncino street food e ritorniamo verso il Monastero de los Jeronimos per visitare la famosa e più antica pasticceria di Lisbona, Pasteis de Belem e provare il dolce tipico di Lisbona Pasteis de Nata. Anche qui fila chilometrica per entrare, non capiamo se per mangiare al banco o acquistare da asporto. Ma di nuovo siamo molto fortunati, entriamo in una saletta laterale, che si trova sempre sulla strada, ma un po’ più indietro rispetto all’entrata principale ,si sta liberando un tavolo in due minuti ci sediamo ed ordiniamo. Non ci credo. Il cameriere velocissimo e gentilissimo ci porta questa delizia e due caffè espressi. Sembra la pasta della nostra sfogliatella e dentro una morbidissima crema al latte che si scioglie in bocca.
Dopo questa fantastica merenda , prendiamo un taxi al volo, che per € 6 ci porta alla cattedrale Sè. Sia la facciata che l’interno sono molto semplici ed essenziali . Dalla cattedrale ci incamminiamo in una salita pazzesca, intravediamo anche il famoso tram n. 22 ma è troppo affollato, non riusciamo a salirci . Arriviamo al mirador de Santa Luzia ..un punto panoramico che offre una splendida vista sulla città. Il quartiere sotto il mirador è chiamato Alfama, un venditore ambulante ci indica un’ascensore da poter prendere , per scendere giù nel quartiere arabo.. muri case e strade bianche , ricorda l’Andalusia. Iniziamo ad essere stanchi , prendiamo un taxi , che per € 5 ci riporta in hotel. Riposino , e ripartenza sempre con taxi per andare a cena in centro da Joa Grao un locale consigliatoci dall’ultimo tassista . Locale turistico , spesa superiore rispetto al ristorante di ieri sera , cibo senza lode e senza infamia. Usciamo dal ristorante e siamo di fronte all’elevador de Santa Justa , anche qui un po’ di coda per prenderlo , e poi saliamo su siamo al barrio Alto , di fronte alla Chiesa Do Carmo – chiusa – foto panoramiche, e poi a nanna.
19 agosto – Lisbona
Secondo giorno di Lisbona.. usciamo dall’hotel e prediamo un taxi direzione Martin Muiniz capolinea del tram n. 29. Vogliamo assolutamente prenderlo e fare un giro della città a bordo di questo antico mezzo di trasporto. C’è una coda impressionante di persone alla fermata che attendono di salire, decidiamo di dirottare il taxi verso il castello di San Jorge. Una salita da togliere il fiato, menomale siamo scarrozzati. Decidiamo di non visitare il castello perchè anche lì la coda di gente è lunghissima ma ci dirigiamo verso la Torre del Castello, con un biglietto da € 2,50 a testa, senza fila, saliamo tanti gradini fino alla sommità per ammirare il panorama. Si vede anche il giardino che circonda il castello. Scendiamo a piedi dalla zona del castello per andare a visitare il Monastero de Sao Vicente de Fora ma delusione, è chiuso. Nulla di fatto . Ritornando indietro, riusciamo a prendere il tram n. 28 . € 9 in tre, carino, con i sedili in legno ed i braccioli “girevoli “ verso il senso di marcia, ma niente di che. Ci riporta a Martin Muniz , capolinea. Qui c’è anche la metropolitana, la prendiamo per andare al Mercato de Ribeira. È complicatissimo acquistare i biglietti della metro, ci sono solo biglietterie automatiche, nessuno ci aiuta ..poi capiamo che per ogni persona si deve comprare una sorta di carta ricaricabile che costa 0,50€ e in più un biglietto per ogni persona che costa € 1,50… Vabbè, ormai ci siamo però meglio il taxi. Arriviamo al mercato dei Ribeira, fermata Belem, ma la parte alimentare è già chiusa . Sono le 1330 circa.. pranziamo al TIME OUT MARKET, affollatissimo, carissimo, molto turistico rimaniamo un po’ delusi. Dopo pranzo raggiungiamo la banchina Cais Do Sobre dove ci sono traghetti che ti portano dall’altra parte del fiume, per visitare Cachilas. Per acquistare il biglietto del traghetto serve la famosa carta ricaricabile che abbiamo acquistato stamani in metro . È praticamente un costo fisso che paghi solo una volta. I traghetti partono ogni 15 minuti, sembra un po’ il vaporetto a Venezia, è un’occasione per navigare sul Tago . Arrivati dall’altra parte del fiume, troviamo una zona turistica piena di ristorantini vicini al fiume che offrono menù turistici, peccato abbiamo già mangiato. Alle informazioni turistiche ci prendiamo una mappa, vorremmo andare alla statua del Cristo Rei ma la signorina ci dice che a piedi non è proprio vicinissimo, tentiamo di capire se poter raggiungere la statua con un autobus ma non passa anima viva, alla fine rinunciamo all’impresa. Riprendiamo il traghetto per tornare di là. Dalla banchina a piedi raggiungiamo l’immensa Praca do Comercio… infinita! Dall’arco Augusto entriamo nelle vie centrali, piene di negozi di souvenir e di tutto un po’ .Stasera cena vicino all’hotel, ci muoviamo in auto , ristorante Italiano..ebbene sì al “Garage”, una bella pizza dopo giorni di baccalà ci voleva. Dopo cena ci avventuriamo con la ns Panda in centro per vedere il Caffè la Brasileira, dove Pessoa trascorreva i suoi pomeriggi. E’uno dei locali più antichi della città nel cuore del quartiere Chiado.
20 agosto Lisbona – Sintra – Fatima
Lasciamo Lisbona, direzione Sintra. Ci fermiamo a Cascais, una località di mare con una spiaggia lunghissima. Prima di arrivare a Sintra, fermata d’obbligo a Cabo de Roca il punto più a Ovest d’Europa. Vento fortissimo, panorama mozzafiato .Il faro, uno dei più antichi , è ancora in funzione e lo si può vedere a una distanza di 46 km. Paghiamo 11€ per farci rilasciare il certificato che siamo passati di lì.. un piccolo sfizio . La signora dell’uff. Turistico ci dà una dritta per raggiungere il Palacio de Pena a Sintra senza imbatterci nel traffico di pullman turistici . Ci consiglia una strada interna che passa dal Convento do Capuchos un convento di monaci costruito nel 1560, con 12 piccole celle rivestite di sughero. Lo abbiamo visitato sembra di essere in un labirinto, un luogo fresco ed ombreggiato , silenzioso, c’erano pochissimi turisti. Il trucco è stato che abbiamo potuto acquistare per € 39 un biglietto cumulativo che ci ha permesso di visitare il convento dei cappuccini e il biglietto per visitare le terrazze del Palacio de Pena.
Dal convento di sughero al palacio de Pena ci sono 15 km circa, si arriva in zona Palacio, ci sono già macchine parcheggiate, pullman turistici, file interminabili di persone, non si capisce bene quanto siamo distanti e se è il caso di parcheggiare ed andare a piedi. Seguiamo la corrente, poi a naso parcheggiamo lungo la strada in una fila di auto parcheggiate e ci avventuriamo. In 10 minuti a piedi raggiungiamo l’entrata del palazzo dai giardini e laghetti. Entriamo senza fare la coda, con i ns biglietti acquistati ai Capuccini e una bella salita ci conduce al Palazzo de Pena. È un edificio bizzarro, accozzo di colori e architetture diverse, sembra quasi una costruzione surreale, mi viene in mente Gardaland.. Molto più bello ammirarlo in foto che lo ritraggono nella sua totalità , che vederlo da vicicno. Ci addentriamo nelle terrazze passando sotto archi in stile arabo, attraversiamo cunicoli, saliamo in torrette con scale a chiocciola e raggiungiamo una terrazza panoramica da dove scattiamo foto di rito. C’è molta gente, molta confusione e un gran caldo, decidiamo di ritornare all’auto. Vorremmo fermarci a Sintra per pranzo ma non riusciamo a trovare parcheggio, c’è il delirio, scappiamo… mangiamo a un Burger King dopo tanti km di folla…Direzione Obidos, arriviamo senza aver prenotato un hotel e non riusciamo a trovare nulla a un prezzo decente , decidiamo di proseguire per Fatima . Troviamo un hotel ( Santo Nuno € 60) molto economico con parcheggio e tutti i confort che si trova proprio vicino alla basilica .E’ l’ora di cena, il paese è deserto. Leggiamo sulla guida che alle origini era un anonimo paesino di campagna divenuto poi famoso per l’apparizione della Madonna a una pastorella… Troviamo un ristorante vicino all’hotel “ A Taquina” una bella sorpresa, ottimo cibo, personale che parla italiano, molto ospitale. Facciamo amicizia con una tavolata seduta vicino a noi, stanno festeggiando un compleanno. Gentilissimi, ci consigliano piatti tipici del menù, e ci fanno assaggiare anche una fetta di torta della festeggiata. Ci insegnano la canzoncina “tanti auguri a te “ in Portoghese… lingua veramente affascinante e melodica , trascorriamo una piacevole serata.
21 agosto – Fatima – Nazarè – Porto
Ci svegliamo e a piedi dall’hotel raggiungiamo il Santuario di Nostra Signora. Di per sé è un edificio recente che non ha molto di rilevante a livello artistico , a parte l’immensità della piazza antistante che può ospitare fino a un milione di fedeli . Prima della Cappella delle Apparizioni c’è un luogo con le fiamme alte dove i fedeli bruciano le candele in omaggio alla Madonna chiedendo la grazia. Queste candele hanno le più svariate forme delle parti del corpo :mani, seni, piedi, polmoni forse proprio in base al tipo di preghiera che ogni fedele rivolge al luogo sacro. Ci sono inoltre molti fedeli che percorrono in ginocchio lo spazio tra la basilica e il santuario. Un luogo molto affollato, grande, dispersivo difficile immaginarlo come luogo di raccoglimento religioso.
Innumerevoli negozietti di souvenir, è un gran bel business. Tarda mattinata partiamo da Fatima, direzione Porto. Vogliamo però fare una fermata a Nazarè nota località balneare, con spiagge cult per i surfisti.
Arriviamo alla spiaggia do Norte, a pochi km da Nazarè. È immensa… oggi però non c’è vento e delle onde alte 20 mt di cui avevamo letto sulla guida non se ne vede neanche l’ombra.. peccato. Parcheggiamo l’auto e raggiungiamo la battigia a piedi, temperatura dell’acqua 18 gradi , almeno i piedi vogliamo inzupparli nell’infinito oceano, ci sbizzarriamo con le foto e poi proseguiamo per Nazarè paese. È molto affollato, difficile trovare parcheggio, brulica di gente, locali, bancarelle… casine bianche e azzurre discese e salite impervie..troviamo miracolosamente posto per lasciare l’auto… abbiamo fame cerchiamo un posto dove mangiare, tutto pieno, code interminabili ovunque. Ci infiliamo in un ristorantino in una via secondaria e attendiamo più di un’ora per essere serviti.. proviamo la Cataplana una zuppa di pesce brodosa , ed un risotto con gamberi molto lontano dal nostro riso mare, ma gustoso. Dopo pranzo ci concediamo una passeggiata lungo la spiaggia , ci sono pochissimi ombrelloni e tantissime cabine fatte di tela.. tipo gli spogliatoi che potevamo incontrare nelle ns spiagge negli anni ’50.. forse proprio per il vento forte che imperversa sempre in questa parte di costa è l’unico modo per vivere la spiaggia. Non c’è nessuno che fa il bagno.. sfido.. a quella temperatura dell’acqua… per noi che veniamo da una città di mare lo vediamo come un grande spreco.. chilometri di spiaggia e non poter tuffarsi . Alla fine della passeggiata lungo la spiaggia troviamo la fermata della funicolare che ci porta alla città alta. Visitiamo la Se, la cattedrale di Nazarè.. stupenda, un tripudio di azulejos, i più belli visti finora! Raggiungiamo un belvedere dal quale si gode una fantastica vista panoramica ,scattiamo una miriade di foto . Ci accorgiamo poi di un’altra chiesina piccolina, è la cappella della Madonna che allatta il bambino. Un incanto! Tutto intorno ci sono bancarelle di souvenir e dolci , il dolce tipico di questa località è la BOLA DE BERLIN una sorta di krapfen fritto, ripieno a scelta di crema o cioccolata… vogliamo provarlo ma devo ammettere che per il caldo che fa non è molto indicato, sarebbe stata molto meglio una granita. Riprendiamo la funicolare per scendere giù in paese, prendiamo l’auto e ci dirigiamo verso Porto. Durante il viaggio iniziamo a fare qualche telefonata per prenotare un hotel a Porto ..è tutto pieno , ci sta prendendo lo sconforto, ma non tutto è perduto. Una signora al telefono ci consiglia di contattare l’Hotel Do Norte, ed è stata la nostra fortuna. Non hanno camere libere ma un grazioso monolocale proprio per noi tre, esattamente in centro sulla via principale dei negozi: OPORTO CITY APARTMENTS , € 75 / notte. Attrezzato di tutti i confort: frigo/forno/cucina/TV non manca nulla. Si trova al quinto piano di un palazzo vecchio.. e proprio adiacente al nostro monolocale c’è una splendida terrazza panoramica da cui si ammira il tramonto sui tetti della città . Siamo contenti di questa sistemazione. È una zona a traffico limitato, abbiamo dovuto lasciare l’auto in un parcheggio multipiano in un centro commerciale proprio di fronte al ns appartamento che ci costa € 20 / giorno perché è convenzionato con l’hotel do Norte. Ceniamo nelle vicinanze dell’hotel al Caffè Santiago, con un hamburger veloce e siamo curiosi di provare la specialità di Porto: la Francesinha.. Si tratta di un panino “abbondante” farcito con tre diversi tipi di carne, ricoperto di formaggio tipo emmental fuso, su cui versare una salsina calda alla birra un po’ piccante… impossibile mangiarlo tutto, il fegato ringrazia . Sempre vicino al ns monolocale troviamo lo storico caffè Majestic, ci avviciniamo curiosi e vorremmo entrare a scattare qualche foto ma il body-guard all’ingresso ci guarda male .. desistiamo , visto che non avevamo intenzione di sederci e consumare. Rientriamo alla base.
22 agosto – PORTO
Partiamo a piedi dal ns appartamento, vogliamo visitare la Torre de los Clerigos. Porto sembra una città più a misura d’uomo rispetto a Lisbona, la vedo più autentica, più accogliente. È decisamente la città delle chiese, una più bella dell’altra. Azulejos meravigliosi in ogni angolo. Dopo i 150 scalini per salire in cima alla Torre e fare qualche foto cerchiamo un posto dove pranzare e ci infiliamo in un locale CASA COSTA che all’inizio non sembrava neanche un ristorante ma un baretto . Ci sono 4 – 5 tavoli in tutto , non ordiniamo, menù fisso. Il cameriere è gentilissimo ci porta tre porzioni di trippa con fagioli. Voglio morire… l’unico a cui piace la trippa è Sammy… Porto è la patria della trippa… io non voglio essere maleducata provo a buttare giù qualche boccone ma non ce la faccio. La consistenza di quelle interiora proprio non mi va giù. Neanche Lorenzo mangia. Ci fanno allora assaggiare un brodo caldo di verdure, non male, e come frutta una mela a testa. La cuoca sta grigliando dei peperoni per la sera, Lorenzo dice che vorrebbe assaggiarli , ce ne portano subito un piatto. Troppo carini. C’è anche il caffè e tutto accompagnato da ottimo vino rosso della casa. Spesa totale per 3 persone € 18 non crediamo ai nostri occhi.
Usciti da lì vogliamo andare a visitare la famosa libreria Lello quella che ha ispirato l’autrice di Harry Potter il famoso maghetto. Lungo il percorso verso la libreria troviamo due chiese una accanto all’altra : chiesa de Carmelitas e Igreja Do Carmo. Le due chiese sono separate da una casa perché in antichità frati e suore non potevano frequentare gli stessi luoghi e dovevano rimanere rigorosamente divisi. La chiesa de Carmelitas ha la facciata rivestita di azulejos è bellissima. Le visitiamo entrambe e poi arriviamo alla famosa libreria del maghetto. C’è la coda per entrare e si deve pagare un biglietto di € 5 a persona per visitarla. Questa cifra poi , se si acquista un libro all’interno della libreria verrà decurtata la prezzo del libro acquistato. Trovo esagerato far pagare un biglietto per visitare un negozio, pensare che per visitare la splendida cattedrale del Se e il chiostro si spendono solo 3 € ..ma cosa non si fa per i figli.. L’interno della libreria è affascinante , tutto in legno , scaffali pieni di libri rivestono le pareti , c’è purtroppo troppa gente. Per scattare una foto sulla scala a doppia elica che porta al piano superiore c’è da fare la fila . Usciamo velocemente .. e ritorniamo verso la Igreja do Carmo. Poco distante c’è la fermata del tram n. 28 , lo prendiamo € 10,50 per tutti e tre. Quasi più carino del tram preso a Lisbona. Anche questo si inerpica su e giù per mega salite. Non scendiamo al capolinea, rimaniamo a bordo, giriamo gli schienali nel senso di marcia e ripartiamo per il secondo tour. Affascinante. Scendiamo alla chiesa di S. Idelfonso, bellissimi azulejos esterni . A piedi scendiamo verso la stazione dei treni SAO BENTO altro capolavoro di azulejos, sembra di essere in un museo e invece siamo alla stazione dei treni , un via vai di gente ci perdiamo tra la folla e poi da lì raggiungiamo a piedia la Seì’ la cattedrale di Porto. Sono le 1830 ed è chiusa, peccato. Torneremo domani . Siamo stanchi, prendiamo un taxi per tornare a casa.. facciamo la spesa nel supermercato di fronte al ns appartamento, stasera cena italiana a cassa con fusilli e pesto barilla trovato in loco… fedelissimi ai gusti della patria.. Per dessert pasteis de nata acquistati in una pasticceria sotto casa, confezionati in una deliziosa scatolina fatta a tubo e una specie di panettone, dolce tipico del periodo natalizio che però si trova tutto l’anno chiamato BOLO DE REI, farcito di canditi e frutta secca una bomba calorica!
23 agosto – PORTO
Anche stamani partiamo a piedi dal nostro appartamento , diretti verso la cattedrale che ieri sera ci siamo persi. Bello il chiostro e bella la chiesa. Scendiamo poi attraverso vicoli e scalette e arriviamo ad un’altra bellissima chiesa la Igreja de San Francisco. C’è un biglietto combinato per vedere chiesa/museo/catacombe € 7,50 a persona. Non è possibile acquistare i biglietti separati . Vabbeh, entriamo . La chiesa è in ricco stile barocco rococò, veramente carica e tanto elaborata nelle decorazioni. Nelle catacombe, scheletri ammucchiati un luogo un po’ da film dell’orrore e nella cappella si trova la tomba del primo re del Portogallo . Siamo vicini al fiume Douro, nel quartiere Ribeira, poco più avanti di fronte a noi il ponte Don Luiz I, ponte in ferro, ideato da un discepolo di Eiffel . Lungo la banchina del fiume, Porto appare sotto un aspetto molto diverso, ristorantini, locali moderni di ogni tipo… sembra di essere al mare. Fa un caldo pazzesco. Avevamo acquistato presso un’agenzia turistica biglietti per escursione in battello lungo il fiume più una visita guidata ad una della tante cantine che si trovano in quella zona della città, ad un prezzo di € 19 a testa. È stato bello costeggiare il fiume in barca e vedere la città dall’acqua. Siamo arrivati alla foce del fiume Douro dove si getta nell’oceano. Uno spettacolo, l’aria quasi fredda, nebbiolina formata dalla sospensione delle goccioline d’acqua per aria, sembrava di essere in un’altra dimensione. Gli edifici lungo il fiume sono tutti vecchi magazzini che stanno ristrutturando e adibendo a fabbriche di ceramica , abitazioni, locali. Scendiamo dal battello e raggiungiamo la cantina BURMESTER dove era prenotata la nostra visita guidata in inglese. E’ stata interessante la spiegazione di quanti tipi di uva siano necessari per creare un Porto rosso o bianco , secco o dolce, invecchiato 10/30 anni e alla fine del percorso guidato tra botti in legno e profumi l’immancabile degustazione sia di bianco che di rosso. Non sono un’intenditrice di vini e né una gran bevitrice ma è stata un’esperienza divertente. Abbiamo acquistato due bottiglie souvenir da portare ai nostri cari, sono organizzatissimi, confezione da viaggio a prova di bagaglio aereo.
Finita la visita alla cantina, ripercorriamo il ponte Don Luiz I, c’erano dei ragazzi che si tuffavano nel fiume dando spettacolo e chiedendo una piccola mancia ai passanti/spettatori. Ci vuole un gran coraggio a tuffarsi non solo per l’altezza ma anche per l’acqua del fiume apparentemente sporca ed inquinata da tutto il traffico di barche e battelli. Rientro in hotel con taxi, un po’ di relax, valige da sistemare che domani partiamo.
Cena alla Taverna do Dottor, vicino al ns appartamento, ci ha consigliato questo locale la signora della reception. Locale molto familiare, ottima carne e prezzo super onesto. Andiamo a nanna,e ciao Porto. Domani mattina partiamo per Siviglia dove daremo indietro la ns Panda a noleggio che per 2100 km percorsi in 11 giorni ci ha accompagnati in questa bella avventura on the road.
23 Agosto Porto – Coimbra-Merida
Ah dimenticavo sulla strada verso la Spagna ci siamo fermati a Coimbra , cittadina universitaria, ne è valsa veramente la pena sia per la Igreja de S. Cruz, la cattedrale, la piazza immensa e panoramica antistante l’università . Stradine in salita come in tutto il Portogallo… affascinanti ma che fiatone! Per mancanza di tempo non siamo riusciti a visitare la biblioteca Joanina e la cappella di S. Miguel. Una studentessa che ci invitava ad acquistare un libro guida creato da un gruppo di studenti sul sito universitario, ci ha mostrato una foto di questa biblioteca dicendo che all’interno non si possono fare foto col flash per non disturbare i pipistrelli che di giorno dormono e di notte si nutrono di insetti che rovinerebbero i libri della biblioteca… ci siamo chiesti se questa storia è vera…
Lasciamo Coimbra, abbiamo tanti km da percorrere. Ci fermiamo prima di Siviglia a Merida. Siamo in Spagna… temperatura altissima, è tardo pomeriggio per strada incontriamo pochissime persone. Alloggiamo in un hotel centrale, bruttino , prenotato durante il viaggio, dal quale possiamo raggiungere il centro a piedi. Vorremo visitare l’anfiteatro romano perché pensiamo che domani mattina la temperatura sia troppo alta per fare i turisti ma l’anfiteatro è ormai chiuso ai visitatori. Ceniamo e poi ritorniamo a fare un giro, scattiamo foto tra resti di colonne romane in mezzo ai ristoranti… e con grande sorpresa scopriamo che stasera si tiene uno spettacolo teatrale all’interno dell’anfiteatro, una tragedia di Shakespeare “Titus Andronicus”. Il prezzo del biglietto è abbordabile € 16 a persona, siamo stanchi ma non ci vogliamo perdere questa occasione.
L’anfiteatro di notte con giochi di luce e palcoscenico montato è di per sé uno spettacolo. Prendiamo posto sulle gradinate ammiriamo rapiti l’atmosfera magica che ci circonda. Lo spettacolo inizia, abbiamo letto la trama della tragedia su google, giusto per vedere di capirci qualcosa. Lo spettacolo è in lingua spagnola si riesce a seguire .. ma veramente tanto lungo anche se affascinante. A mezzanotte abbandoniamo l’impresa, peccato , non riusciamo a finire di vederlo .
24 Agosto Merida – Siviglia
Partiamo da Merida, raggiungiamo l’aeroporto di Siviglia dove ci aspetta un volo per Ibiza, ultima settimana di vacanza dedicata al mare e relax ..ma questo sarà un altro diario.
Portogallo fantastico, si è rivelato una piacevole sorpresa con tutte le sue sfaccettature tutte diverse tra loro che lo rendono una terra affascinante.