Egitto, un viaggio senza fine nella terra degli inizi
diario di viaggio
Avendo a disposizione solo quattro giorni e volendo assorbire il più possibile dalla storia egizia, decidiamo di abbandonare per questa tappa il viaggio fai da te e ci affidiamo a un’agenzia locale, la “SunpyramidsTour”, agenzia seria e affidabile che ha organizzato per noi un piano di viaggio in base alle nostre esigenze e soprattutto in base al tempo, consigliandoci le tappe imperdibili e dandoci la possibilità di scegliere gli itinerari consigliati.
Passaporto, assicurazione sanitaria, biglietto aereo e finalmente il 23 Dicembre si parte verso la terra dei faraoni.
Partenza da Cagliari, volo diretto da Roma/Fiumicino e arrivo al Cairo nel pomeriggio con Alitalia, durata circa quattro ore.
All’arrivo in aeroporto è possibile acquistare il visto obbligatorio per entrare nello stato egiziano, al costo di circa 25 dollari quindi non abbiamo avuto bisogno di acquistarlo prima della partenza ma è sempre meglio consultare le informazioni dello stato egiziano per eventuali cambiamenti. Troviamo ad attenderci nel parcheggio il minibus per la tratta aeroporto/hotel. L’hotel è stato prenotato tramite Booking, il “Great Pyramid Inn” , hotel vicinissimo a Giza.
Attraversare le strade di una città con quasi venti milioni di abitanti (tra centro città e aree periferiche) è quasi un’impresa di sopravvivenza, infatti, il traffico è intenso, con tantissime auto, motorini e clacson che risuonano continuamente da creare una giungla stradale. Ma è anche affascinante vedere come tutto scorre in una città così caotica.
Per il costo molto basso dell’hotel non ci aspettavamo comfort e lusso, in fondo ci saremo dovuti stare pochissimo e ci serviva l’indispensabile, invece troviamo un ambiente molto accogliente, con tantissime decorazioni a tema egizio, una camera spaziosa, buon Wi-Fi e personale gentile con un buon italiano ma l’aspetto fantastico è stato quando ci ritroviamo sulla terrazza per un drink di benvenuto. È bastato varcare la porta per ritrovarci difronte tutta la loro imponenza, le tanto sognate piramidi di Giza, proprio lì davanti ai nostri occhi, così vicine a noi da non sembrare reali e invece dal nostro hotel era possibile ammirarle sorseggiando un cocktail. Dalla terrazza abbiamo potuto assistere allo spettacolo di suoni e luci proiettate sulle piramidi e sulla sfinge e ascoltare il racconto affascinante sulla storia dei faraoni. Consigliamo assolutamente di non perdere uno di questi spettacoli, la nostra fortuna è stata potervi assistere dall’hotel ma è possibile acquistare il biglietto tramite agenzia o “get your guide” per assicurarsi un posto nelle prime file. Finita la magia di luci, tutti gli ospiti dell’hotel sono stati invitati ad assistere ad un altro spettacolo, uno show danzante SUFI, in cui uomini, detti anche Dervisci, con indosso un abito con gonna larghissima, si esibiscono in velocissime giravolte fermi sul posto. Anche noi ospiti siamo stati coinvolti a provare la pesantissima gonna con ovviamente scarsi risultati. La cena era compresa nella nostra prenotazione. Scopriamo una cucina egiziana molto varia, per lo più composta da materie prime, soprattutto verdure e legumi, pollo, riso e pane con spezie, profumi e colori che ritroverete ovunque, quindi una cucina per tutti i gusti.
Prima notte in Egitto.
La nostra avventura egiziana inizia presto, con una colazione abbondante quanto un pranzo con lo sguardo rivolto verso le piramidi, un buongiorno da cartolina che sicuramente non si dimentica facilmente. Partenza dall’hotel con minibus in cui troviamo la nostra guida Akef, un egittologo con un italiano perfetto, che ci accompagnerà durante tutto il nostro soggiorno in Egitto. Il sito di Giza, luogo che abbiamo da sempre sognato, ci coglie impreparati perché nessuna foto vista sui libri e nessuna immagine vista in tv potrà mai rendere l’idea di quello che si prova quando ci si ritrova davanti a una delle sette meraviglie del mondo antico ancora intatta. E’ impossibile da raccontare la visione delle tre piramidi, è da provare! Il sito è circondato da tantissimi turisti ma anche da tanti venditori ambulanti, a volte un po’ insistenti, ma basterà dire un no in modo deciso e sempre con un sorriso per continuare la vostra visita in tutta tranquillità. In fondo il turismo per loro è una possibilità di guadagno. Ci fermiamo all’ombra della piramide più grande, la piramide di Cheope, ad ascoltare la storia dell’antico Egitto raccontata dalla nostra guida e una sua frase ci rimarrà per sempre impressa: “L’uomo teme il tempo, il tempo teme le piramidi”, una frase che rende l’idea del tempo che sia passato da quando sono state costruite le piramidi, circa 5000 anni e sono ancora qui a Giza dopo tutto questo tempo, a farsi ammirare da popoli di tutto il mondo.
Tra le proposte dell’agenzia c’era quella di aggiungere l’entrata a una piramide, infatti, è possibile visitare l’interno di Cheope e forse è stato l’aspetto più emozionante di questo viaggio, essendo una cosa che si vede fare solo nei film. Si accede attraverso uno stretto passaggio, salendo una ripida scala. L’interno è intatto, con pareti talmente ben conservate da sembrare costruite appena qualche anno prima. Quando si arriva in alto, ci si ritrova all’interno della sala funeraria del faraone dove, purtroppo, è rimasto solo il sarcofago di granito, il resto è stato rubato dai tombaroli o conservato al museo. Non è consigliato a chi soffre di claustrofobia, dentro fa tantissimo caldo e manca l’aria ma sia la salita e la discesa sono effettuate in totale sicurezza. Non date ascolto a chi vi dirà di non entrare, che non ne vale la pena, ritrovarsi dentro una piramide non è cosa da tutti i giorni, è affascinante vedere come si sono conservati i materiali della costruzione ed emozionante toccare con mano 5000 anni di storia. Dopo la visita di Cheope abbiamo raggiunto un punto panoramico per salire in sella al cammello per godere della vista delle tre piramidi con mille foto da ogni angolazione.
Finita la cavalcata, proseguiamo la visita verso la Sfinge.
La Sfinge è sicuramente la costruzione più emblematica ma se ci fosse una spiegazione del perché e soprattutto del come è stata costruita, probabilmente non avrebbe una storia così affascinante. Pensare che queste costruzioni siano state fatte senza macchinari rende l’idea di che popolo incredibile fosse. Continuiamo il nostro tour verso Memphis per ammirare la statua colossale di Ramses II. Pranzo tipico in un ristorante locale organizzato dall’agenzia. Nel pomeriggio ci dirigiamo a Saqqara, sito funerario con la piramide a gradoni di Djoser, la più antica piramide. Proseguiamo con la visita al museo del papiro che è sia un museo che un negozio, infatti abbiamo assistito alla creazione dalla pianta al foglio e abbiamo acquistato un papiro decorato da poter incorniciare. I prezzi sono medio-alti ma la qualità è molto buona.
Dopo una giornata ricca di storia egizia, torniamo in hotel per un cambio d’abiti e ci prepariamo per la nostra crociera con cena sul Nilo. Anche per questa tappa ci siamo rivolti all’agenzia. Causa traffico è necessario uscire dall’hotel almeno 2 ore prima per arrivare al centro del Il Cairo per cena. La Nile Maxim è la nave/battello che ci porterà, per circa due ore, sul fiume Nilo con una lenta e rilassante navigazione. A bordo, durante la cena, uno spettacolo di danza del ventre ha reso la serata molto spettacolare e divertente, in più abbiamo ammirato dal ponte la città di notte. Rientro e seconda notte in hotel.
Colazione nella terrazza dell’hotel. Prima tappa della nostra giornata, la moschea di Mohamed Ali, presso la cittadella. Seconda e terza tappa, la fortezza di Babylon e la “città dei morti”, quest’ultima è un antico cimitero, dove convivono vivi e defunti, ormai una vera e propria cittadina dove le persone hanno trasformato le tombe in case in cui rifugiarsi. Pranzo in un ristorante locale. Nel pomeriggio ci avviamo al museo più famoso al mondo, il museo egizio, che ospita una collezione infinita di reperti egizi. L’edificio è enorme, sarebbe impossibile visitarlo tutto, occorrerebbero giorni. In ogni parete, in ogni corridoio, in ogni vetrina e in ogni angolo è presente un reperto, un manufatto o una statua, una mummia o un sarcofago. La guida ci spiega alcune tra le scoperte archeologiche tra le più rilevanti passeggiando per le sale che traboccano di storia, fino ad arrivare alla camera più visitata da ogni turista che fa visita al museo, la camera di Tutankhamon con i suoi reperti e, al centro, la straordinaria maschera in oro che ritrae il giovane faraone. Al tramonto ci aspetta un rilassante giro in barca che è possibile fare dalle banchine del porto. In serata ritorno nella zona del nostro hotel per una passeggiata di fine giornata. Cena in hotel e ultima notte in Egitto.
La nostra ultima giornata al Cairo inizia con la visita alla “grotta-chiesa” di San Simone e il monastero con il più grande anfiteatro. Da qui passiamo per la “città dei rifiuti”, una parte della periferia, ormai una vera e propria cittadina, che è abitata da una popolazione molto povera, che per sopravvivere raccoglie e ricicla tutta la spazzatura del Cairo, ormai diventato un lavoro a tutti gli effetti. La città dei rifiuti è consigliabile attraversarla solo in auto da cui si potranno notare le montagne di spazzatura ad ogni angolo delle strade e davanti a tutte le abitazioni, con gli abitanti che lavorano incessantemente i cumuli di rifiuti. È un’altra faccia della città egiziana che sicuramente andrebbe vista per riflettere e comprendere la molteplicità dell’economia di questo paese, prevalso quasi del tutto da una popolazione medio-povera.
Pranzo in un ristorante locale in centro città dove abbiamo assaggiato un piatto tipico a base di pasta e lenticchie, il Koshari. Il ristorante serve esclusivamente questo piatto della cucina egizia molto richiesto.
Pomeriggio in relax con una visita al Bazar Khan e Khali, il più vecchio mercato della città e il secondo bazar più grande del mondo. Passeggiando tra i labirinti di bancarelle è possibile acquistare ogni genere di oggetti. Si trovano botteghe di tessuti, pelli, spezie, oli e profumi, cibo e souvenir tipici egiziani. Acquistiamo dei ricordi da portare a casa a prezzi ragionevoli e i negozianti sono sempre disponibili a contrattare sul prezzo finale.
Al rientro in hotel salutiamo le piramidi dalla nostra terrazza con la promessa che un giorno torneremo sicuramente in questo fantastico paese per scoprire ancora i suoi innumerevoli segreti di storia egizia.
Direzione aeroporto e ritorno in Italia.
Il tempo a nostra disposizione in questi giorni è volato.
Quattro giorni sono stati sufficienti per svolgere un giro classico del Cairo senza tralasciare i siti più importanti da visitare.
Il Paese è sicuramente economico e alla portata di tutte le tasche sia per quanto riguarda il cibo che gli alloggi, mentre i biglietti per le attrazioni hanno dei costi turistici ma sempre ragionevoli.
Per quanto riguarda la sicurezza, purtroppo l’Egitto non spicca come il paese più sicuro ma con qualche accorgimento è possibile intraprendere un viaggio senza nessun problema, affidandosi a delle agenzie per non uscire dai percorsi turistici, quelli più sotto controllo.
Le temperature a Dicembre sono molto buone, la giornata era calda e soleggiata mentre la sera vi era bisogno al massimo di una giacca.
Gli egiziani sono un popolo molto cordiale e disponibile, consci delle loro attrazioni turistiche, hanno molto rispetto per i visitatori che giungono in Egitto da tutto il mondo per ammirare le loro bellezze uniche e introvabili.
La sensazione che ti lascia un viaggio in Egitto è diversa dalla sensazione che può lasciare una qualunque altra meta, è il paese dalle mille domande a cui non vi è risposta ma che invece ne crea altre mille nelle menti di chi lo visita, ti far rendere conto di quanto è stato fatto qui 5000 anni fa dai primi egizi, ti fa capire che tutto quello che abbiamo oggi è iniziato con una loro scoperta, da una loro intuizione, dalle loro capacità di creare. Tutto ebbe inizio qui.
Questa è stata solo la prima tappa dell’Egitto ma siamo sicuri che questo viaggio non finirà.