Una settimana di Cina “classica” e 3 giorni ad Hong Kong

Itinerario organizzato in autonomia tra le principali attrattive della Cina - da Pechino a Xi'an, Chengdu, Shanghai ed infine Hong Kong.
Scritto da: Saretta080
una settimana di cina classica e 3 giorni ad hong kong
Partenza il: 03/08/2019
Ritorno il: 14/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Ascolta i podcast
 
I giorni da dedicare alla Cina “classica” – Hong Kong esclusa – erano davvero pochi, ma sarebbero stati sufficienti per avere una buona panoramica di Pechino, Xi’an e Shanghai. Tuttavia la tappa di Chengdu (nella regione di Sichuan), aggiunta in corsa, ha reso davvero troppo concitato il nostro viaggio.

Ecco il nostro itinerario:

  • Giorno 1: Pechino: Parco Jingshan e Parco Beihai; serata in Ghost Street (Dongzhimennei Dajie)
  • Giorno 2: Pechino: Piazza Tienanmen, Tempio del Cielo, Tempio dei Lama, Palazzo d’Estate
  • Giorno 3: Escursione in giornata alla Grande Muraglia (sezione di Jinshanling); serata a Sanlitun
  • Giorno 4: Treno da Pechino a Xi’an; visita all’Esercito di Terracotta
  • Giorno 5: Treno per Chengdu
  • Giorno 6: Visita al Chengdu Research Base of Giant Panda; visita al Grand Buddha di Leshan
  • Giorno 7: Volo per Shanghai cancellato; giornata a Chengdu
  • Giorno 8: Shanghai: Nanjing Road, il Bund, quartiere della Concessione Francese
  • Giorno 9: Hong Kong: Tsim Sha Tsui Promenade, Nathan Road, Temple Street Night Market
  • Giorno 10: Hong Kong: Victoria Peak, Central, crociera sullo Star Ferry
  • Giorno 11: Hong Kong: Quartiere di Mong Kok, Repulse Bay, serata in Lan Kwai Fong

Se tornassi indietro strutturerei gli 8 giorni nel seguente modo: 3 giorni a Pechino – 1 giorno alla Grande Muraglia – 1 giorno a Xi’an – 2 giorni a Shanghai – 1 giorno di spostamenti, eliminando la tappa di Chengdu, logisticamente troppo scomoda da raggiungere.

SPOSTAMENTI

Le distanze in Cina sono ovviamente sconfinate e ci si sposta da una città all’altra in treno o in aereo. I treni “proiettile” sono efficientissimi, ma i cinesi si muovono in massa e nel mese di agosto – prenotando last minute – ho trovato i biglietti esauriti su diverse tratte, dovendo quindi modificare il giorno, l’orario o la classe di prenotazione. Consiglio quindi di prenotare i treni in anticipo su internet. Le distanze fino a 1.500 km possono essere coperte in treno in mezza giornata circa, ma per le tratte più lunghe bisogna prendere dei voli interni.

Da Pechino a Xi’an: 1.100 km – circa 5 ore in treno

Da Xi’an a Chengdu: 800 km – circa 4 ore in treno

Da Chengdu a Shanghai: 1.900 km – volo Air China

Per Hong Kong: ho volato su Hong Kong dal Borneo Malese, la meta di mare che ha seguito la settimana in Cina, con Air Asia.

Per quanto riguarda invece gli spostamenti all’interno delle città, la metropolitana è il mezzo più comodo ed economico. Ho trovato molto utile scaricare da internet le mappe delle metro di Pechino, Xi’an, Chengdu, Shanghai e Hong Kong in anticipo, consultabili offline. I taxi non costano eccessivamente, ma talvolta è difficile fermarli per strada e i taxisti non parlano inglese. Diverso è se il taxi viene chiamato dall’hotel, dove il concierge comunica all’autista la destinazione in cinese. Sempre meglio avere con sé il bigliettino con nome e indirizzo del proprio hotel in cinese.

PECHINO

Avendo solo 2 giorni scarsi da dedicare a Pechino, ho dovuto selezionare le 4/5 attrattive principali, e anche così facendo la nostra visita si è rivelata una corsa incessante: per smaltire le code di ingresso, per rientrare negli orari di chiusura dei siti (alle h 17), per spostarsi in metro. Insomma, in una città così vasta – senza poter chiedere indicazioni in inglese e avendo tempi ristretti – essere organizzati diventa vitale.

Piazza Tienanmen | Questa piazza è una delle più grandi al mondo (440.000 mq). La coda per accedervi si smaltisce velocemente, ma se dovete proseguire la vostra visita alla Città Proibita, non perdete troppo tempo qui. La porta Tienanmen, sul lato nord della piazza, è uno degli accessi alla Città Proibita.

Città Proibita | Con grande delusione abbiamo dovuto rinunciare alla sua visita, poiché i biglietti erano esauriti per tutta la settimana. Questa è la principale attrattiva di Pechino e gli ingressi sono limitati a 80.000 visitatori al giorno. FONDAMENTALE acquistare i biglietti in anticipo su internet, oppure – se si hanno più giorni a disposizione – tramite l’hotel o direttamente in loco alla biglietteria.

Tempio del Cielo | Questo tempio era il più importante della città in epoca imperiale; l’imperatore vi si recava per la cerimonia propiziatoria del buon raccolto. L’edificio principale è molto suggestivo, circolare, svetta verso il cielo dominato dai colori rosso, azzurro e blu. Proseguendo con una passeggiata nel parco si accede ad altri tempietti secondari.

La visita si può svolgere velocemente, anche in soli 30 minuti.

Tempio dei Lama | Il più grande tempio del buddhismo tibetano di Pechino merita una visita più approfondita rispetto al Tempio del Cielo. Il sito è ampio ed è piacevole passeggiare all’interno dei cortili che mettono in comunicazione i vari padiglioni, l’ultimo dei quali contiene un’imponente statua di Buddha, alta 26 mt e ricavata da un unico tronco di sandalo. I colori dominanti sono anche qui il rosso, il blu e l’oro e – se riuscirete a scovare qualche angolo sgombro dalla folla di turisti – farete delle belle foto.

Palazzo d’Estate | La residenza estiva della famiglia imperiale è stupefacente: si snoda su di un parco di 3 km, costruita sulle colline e affacciata sul lago Kunming.

Oltre ai palazzi, padiglioni e templi, ciò che colpisce maggiormente è il curatissimo giardino, che attraverso sentieri ed aiuole sale fino in cima alla Collina della Longevità, dove si trova un suggestivo tempio buddhista dal quale godere della bellissima vista sul lago. Quest’ultimo è navigabile e avendo tempo a disposizione si può prendere parte ad una mini crociera.

Per una visita approfondita considerate 5 ore, per una veloce 2 ore.

Ghost Street | Ghost Street o Dongzhimennei Dajie è una pacchianissima via lunga circa 500 mt, un susseguirsi di ristoranti, localini e colorate bancarelle; qua e là appese ai muri le tipiche lanterne cinesi creano atmosfera e rendono piacevole trascorrere la serata qui. Frequentata sia dai pechinesi che dai turisti, in molti ristoranti dovrete fare la coda, attendendo il vostro turno seduti su piccoli sgabelli. Il piatto principale? L’ Hot Pot: una pentola piena di brodo posizionata a centro tavola, in cui intingere e cuocere sul momento carne, pesce, verdura, funghi, uova.

Per mangiare l’anatra alla pechinese meglio invece indirizzarsi su un altro quartiere più modaiolo e di tendenza: Sanlitun.

Vivendo in una metropoli così caotica, i pechinesi amano rifugiarsi nei parchi; ve ne sono diversi a Pechino, 2 su tutti: il parco Jingshan e il parco Beihai, oasi di pace abbellite da laghetti cosparsi di ninfee, tempietti e viali alberati dove vedrete praticare il Tai Chi.

Infine gli hutong: vicoletti sui quali si affacciano le antiche case a corte. Nella Pechino odierna molti hutong sono stati demoliti per lasciare spazio a strade ed edifici moderni; tuttavia rimangono ancora alcune zone – ad esempio nei dintorni della Città Proibita – dove poter ammirare qualche scorcio della Beijing tradizionale, anche se non sono facili da scovare.

LA VISITA ALLA GRANDE MURAGLIA – SEZIONE DI JINSHANLING

La Grande Muraglia si può raggiungere in giornata da Pechino, in taxi o tramite autobus. Nella scelta della sezione da visitare ho considerato come fattore fondamentale l’affollamento, ovvero non volevo ritrovarmi in processione insieme a decine di turisti. Ho deciso di optare per la sezione di Jinshanling, dopo aver scartato le seguenti: Badaling e Muyianyu, vicine a Pechino ma più affollate; Jiankou, troppo impegnativa a livello fisico; Simatai che necessita di prenotazione anticipata su internet. Abbiamo raggiunto Jinshanling in 2h30 di taxi, prenotato tramite l’hotel. L’autista ha atteso che finissimo la visita per riportarci indietro. Volendo optare per l’autobus pubblico si risparmia notevolmente, ma bisogna partire molto presto la mattina e la giornata – lunga e impegnativa – sarebbe diventata eccessivamente sfiancante. Il biglietto di ingresso si acquista in loco e si può decidere se salire fino in cima a piedi (circa 30 minuti) oppure con l’ovovia. Il trekking completo lungo le mura, di questa sezione di muraglia, è di 5 km (bisogna però considerarne altri 5 per tornare indietro al punto di partenza). Noi ci siamo limitati – dato il caldo-umido terribile di agosto – a fare una breve passeggiata ad est e ad ovest della torre di guardia principale. Come speravo Jinshanling si è rivelata davvero sorprendente e poco affollata. Questo ci ha permesso di fare foto bellissime della Grande Muraglia completamente sgombra, saremo stati una ventina di visitatori in tutto. Al termine della visita si può pranzare in uno dei ristoranti alla partenza dell’ovovia.

XI’AN – L’ESERCITO DI TERRACOTTA

Per visitare l’Esercito di Terracotta, si deve raggiungere Xi’An in treno da Pechino (circa 5 ore). Conviene prenotare la visita tramite il proprio hotel, in modo da avere inclusi: taxi A/R, biglietto d’ingresso, guida. Volevamo organizzarci in autonomia, ma ci siamo resi conto che – grazie alla guida – abbiamo risparmiato tempo, saltato la coda e ci siamo mossi agevolmente all’interno del sito che è sorprendentemente ampio e molto affollato. I guerrieri, circa 8.000, costruiti per ordine del primo imperatore della Cina per proteggere la sua tomba, si trovano all’interno di 3 padiglioni adibiti a museo. Considerate 2 ore per una visita veloce oppure 4 ore per una più approfondita. Non abbiamo avuto tempo da dedicare alla città di Xi’An, ma con una breve passeggiata nei dintorni delle mura ci siamo ritrovati in un quartiere molto caratteristico, una via costeggiata da botteghe, negozietti e una marea di bancarelle dove acquistare bellissimi ventagli dipinti a mano.

CHENGDU – RESEARCH BASE OF GIANT PANDA

Chengdu – la quarta città più popolata della Cina – è il capoluogo della regione di Sichuan e si raggiunge in treno da Xi’An (circa 4 ore). Solitamente ci si spinge fin quaggiù, nel sud del paese, per vedere i panda al Research Base of Giant Panda, poco fuori dalla città. Il suggerimento della Lonely Planet di NON recarvisi durante i week end è decisamente fondato: noi ci siamo capitati di sabato e la quantità di visitatori cinesi era impressionante. Abbiamo trascorso l’intera mattinata trascinandoci tra la folla con un caldo soffocante. I panda vivono in ampi spazi in una fitta foresta di bambù e gli avvistamenti sono garantiti; difficile tuttavia fotografarli in attività, poiché dormono tutto il giorno. La maggior parte dei panda si tiene a distanza dai turisti, quindi per fare buone foto e necessario avere un ottimo zoom, ma alcuni esemplari si possono ammirare da vicino in una zona del parco stile zoo. Vale la pena? Ni. Se è vero che i panda è possibile vederli solo in Cina, è anche vero che questo centro è una sorta di bioparco, uno zoo moderno dove osservare questi buffi animali in cattività. Sicuramente è una tappa imperdibile per le famiglie con bambini, ma io non ne sono rimasta particolarmente colpita. Se avanzate qualche ora da trascorrere a Chengdu, recatevi al New Century Global Center, l’edificio più grande del mondo: 500 mt di lunghezza, 400 mt di larghezza, 100 mt di altezza. Al suo interno si trovano un centro commerciale, uffici, ristoranti, cinema e un enorme parco acquatico.

LESHAN – GRAND BUDDHA

Facendo base a Chengdu, in 2 ore circa di taxi si raggiunge Leshan, dove si trova il Buddha di pietra più grande al mondo: 71 mt di altezza, 28 mt di larghezza, completamente scavato nella roccia e circondato da una lussureggiante vegetazione; vale davvero la pena spingersi fin qui per ammirarlo. Si hanno 2 opzioni: la mini crociera oppure il trekking. Mini crociera: il Grand Buddha si affaccia sul punto in cui confluiscono 3 fiumi, per cui il modo migliore per fotografarlo è dalla barca. Vengono organizzate delle mini crociere della durata di 20 minuti. Tuttavia la coda per acquistare il biglietto dura molto di più. Trekking: purtroppo per mancanza di tempo non ho potuto fare il trekking, che – a giudicare da quanto visto dalla barca – sembra essere molto scenografico. Nella roccia è stata scavata una ripida scalinata che sale fino in cima e scende dalla parte opposta. Sicuramente d’impatto perché trovandosi così vicini al Buddha ci si rende conto delle sue maestose dimensioni.

SHANGHAI

La tappa di Shanghai è stata quella che – a malincuore – abbiamo dovuto sacrificare. In origine i giorni previsti da trascorrere in città erano 2; tuttavia avendo aggiunto la tappa di Chengdu e a causa della cancellazione del volo interno Chengdu-Shanghai, ci è rimasta solo una mezza giornata. Nelle poche ore a disposizione abbiamo:

Passeggiato per Nanjing Road, una delle vie più commerciali della città. – Fotografato il futuristico skyline dal Bund, il celebre lungo fiume che divide la città in 2 parti: alle spalle del Bund il quartiere di Puxi con i palazzi dall’architettura coloniale; di fronte il quartiere di Pudong con i grattacieli ultramoderni. – Preso un aperitivo in un bistrot della Concessione Francese, dove i viali costeggiati dai platani e gli eleganti palazzi contribuiscono a creare l’atmosfera di uno scorcio di Parigi a Shanghai. Con un giorno in più avrei visitato uno degli antichi villaggi sull’acqua nei pressi di Shanghai.

HONG KONG

I 3 giorni trascorsi ad Hong Kong sono stati sufficienti per visitare le sue principali attrattive con discreta calma. Hong Kong è innanzitutto suddivisa in 2 macro zone: Hong Kong penisola (Kowloon) ed Hong Kong isola; la prima è più cinese, la seconda più internazionale, in quanto è spesso preferita dagli espatriati. Noi abbiamo scelto un hotel a Kowloon, a due passi dalla celebre Tsim Sha Tsui Promenade.

Cosa vedere a Kowloon

Tsim Sha Tsui | Questo immenso quartiere è davvero brulicante di vita. Il suo spirito commerciale raggiunge l’apice nelle 2 strade principali dello shopping: Nathan Road e Canton Road, un susseguirsi di negozi, bancarelle, centri commerciali e ristoranti. All’imbrunire le insegne luminose dei negozi colorano i palazzi e il via vai di gente è impressionante. Per trovare un angolo di quiete spostatevi sulla Tsim Sha Tsui Promenade, il lungomare dal quale ammirare lo skyline di Hong Kong Island. Sulla via parallela alla passeggiata troverete una sfilza di ristoranti e pub dove cenare godendovi la vista sulla baia. Ogni sera alle h 20.00 potrete assistere al Symphony of Lights, un suggestivo spettacolo di luci proiettate dai grattacieli sull’acqua a ritmo di musica.

Temple Street Night Market | Questo mercato notturno è un’ottima location per trascorrere una delle vostre serate ad Hong Kong. Un bazar a cielo aperto dove acquistare qualche souvenir kitch, abbigliamento ed accessori contraffatti. Oltre allo shopping, al Temple Street Night Market si può cenare: basterà scegliere uno dei tanti ristoranti che espongono i samples dei piatti e sedersi ai luridi – ma tipicamente cinesi – tavoli rotondi direttamente in strada.

I mercati di Mong Kok | Il quartiere di Mong Kok – all’interno del quale si trova anche il Temple Street Night Market – è stato definito uno dei quartieri più densamente popolati al mondo, con 130.000 persone per kmq! Cosa fare a Mong Kok? Addentrarsi nei vicoli ed esplorare gli innumerevoli mercati di questa zona: il Ladies Market per i prodotti femminili, il Flower Market per i fiori e le piante esotiche, lo Street Bird Garden con centinaia di uccelli in vendita, il Goldfish Market per l’acquisto di pesci ed acquari, oltre a tartarughe e salamandre, il Wholesale Fruit Market con le sue bancarelle cariche di verdure e frutti esotici.

Cosa vedere ad Hong Kong Island

Victoria Peak | The Peak è uno dei luoghi iconici di Hong Kong; si tratta di un belvedere situato in cima ad una collina – Mount Austin (500 mt) – da cui ammirare la città dall’alto.

Si raggiunge tramite il Peak tram, che in pochi minuti si arrampica su per una ripidissima salita; si può scendere nuovamente in tram oppure a piedi. The Peak è frequentato anche dai trekkers grazie alla presenza di numerosi percorsi immersi nella fitta vegetazione che ricopre la collina.

Lo skyline dei grattacieli affacciati sulla baia di Hong Kong è sensazionale in qualunque momento della giornata – in condizioni di bel tempo ovviamente – ma ancor di più la sera (è possibile accedere al Victoria Peak fino alle h 24).

Central | Hong Kong Central è il business district, sede di multinazionali e banche. Negli orari di entrata-uscita dagli uffici e in pausa pranzo, le sue vie si popolano – in un mix di asiatici e occidentali – di impiegati incravattati e impiegate intacchettate. Grattacieli scintillanti, bei negozi e ristoranti di lusso caratterizzano questo quartiere, nello specifico nella zona di Lan Kwai Fong. E’ qui che si ritrovano gli expat a fine giornata, per un aperitivo in uno dei roof top bar fighetti e tirare tardi negli innumerevoli pub e discoteche.

Consiglio un pranzo/cena al Dragon I (in Wyndham Street), ristorante e night club storico di Hong Kong; ottimo l’all you can eat di dim sum, con una varietà incredibile di ravioli al vapore.

Spostarsi da Kowloon ad Hong Kong Island | Ci si può spostare rapidamente da Kowloon ad Hong Island tramite i tunnel sottomarini, in taxi o in metro. In alternativa si può prendere lo Star Ferry al Victoria Harbour, il traghetto bianco-verde che collega in pochi minuti le 2 macro aree della città, unendo l’utile al dilettevole e ammirando ancora una volta lo skyline da un’altra prospettiva. Per chi volesse prendere parte ad una mini crociera, vengono organizzati tour durante l’intera giornata e fino a sera, per assistere allo spettacolo Symphony of Lights.

Anche in una città frenetica e business oriented come Hong Kong è possibile trascorrere una giornata di relax al mare. In 30 minuti di taxi si raggiunge la spiaggia di Repulse Bay. Questa insenatura non è di certo un angolo di paradiso tropicale dall’acqua cristallina, ma è super apprezzata dagli expat, in particolare dalle famiglie con bambini. Alle spalle della spiaggia si trovano un centro commerciale e un attrezzatissimo kids club.

ACCESSO AD INTERNET

Per accedere ad internet in Cina è necessario installare sul proprio cellulare una VPN. Io mi sono trovata molto bene con ExpressVPN, gratuita solo per i primi 7 giorni. E’ necessario scaricarla prima della partenza, perché in loco non è possibile farlo.

Senza VPN l’accesso ad internet NON funziona con il wifi; attivando invece i dati talvolta si riesce a navigare anche senza VPN, ma con molte difficoltà.

Quindi:

VPN + wifi -> accesso a tutti i siti, social compresi (Facebook, Instagram, WhatsApp perfettamente funzionanti), ma la connessione è spesso lenta.

VPN + dati -> idem come sopra, ma la navigazione è più veloce.

Ad Hong Kong la VPN non è invece necessaria.

VISTO

La domanda di visto per la Cina va fatta con sufficiente anticipo, dato che è richiesta la prenotazione di:

– – volo di ingresso e volo di uscita dal paese

– – hotel in cui si pernotterà per ogni singola tappa

Tenetene conto nella pianificazione del viaggio.

Se volete avere maggiori informazioni su questo viaggio, potete visitare il mio blog: www.vogliadiesotismo.it

Guarda la gallery
cina-8bfn1

Una settimana di Cina "classica" e 3 giorni ad Hong Kong



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari