La nostra Prima Thailandia: nord, mare e Bangkok

Tour di 18 giorni emozionanti fra voli, bus, tosse feroce e tante meraviglie
Scritto da: DaniBazz
la nostra prima thailandia: nord, mare e bangkok
Partenza il: 25/12/2019
Ritorno il: 10/01/2020
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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24.12.19 VERONA Io e il mio compagno visiteremo per la prima volta questo paese. Partenza da casa nostra con l’ottimo servizio di Go-Opti, il pulmino condiviso che ci ha scaricato al T1 di Malpensa per 150€ andata e ritorno. Volo di Qatar Airways, con partenza alle 16.00 e scalo a Doha. Visti i numerosi cambi abbiamo optato per il solo bagaglio a mano: 7kg a testa, maschere e boccaglio compresi.

25.12.19 BANGKOK Atterriamo alle 13.30 al Suvarnabhumi Airport, dove proseguiremo poi per Chiang Mai optando per un terzo volo alle 17.00 diretto, con volo Thai Airways: 40 € solo andata dallo stesso aeroporto. Nell’attesa cambiamo un minimo di soldi, compriamo una SIM Thailandese (utilissima) che durerà 15 giorni per 600 Bath. Costosa, ma trovandoci nell’area di transito non c’erano molte alternative, dovevamo fare il check-in online e ci serviva. Pranziamo thailandese, io prendo il primo dei tanti Pad Thai, ed il mio compagno una zuppa super piccante, ustionante, apprezzando il tutto. Arrivati a Chiang Mai (con aeroporto vicino al centro) ci attende la navetta dell’hotel: abbiamo fatto questa scelta perché, dopo 3 voli e innumerevoli controlli, trovare una persona che ti aspetta col cartello col tuo nome (e senza contrattare) è impagabile! 350 Bath. Pernottamento per 4 notti al Cozytel, nella Old Town, vicino alla piazza dei 3 Re. Consiglio questo hotel dalla posizione strategica vicino ai templi più importanti, sito in una via tranquilla, ottima pulizia ed organizzazione e con inclusi bollitore, cassaforte, piscina e bicicletta gratis (queste ultime due mai utilizzate). Il tutto per 4122 Bath.

26.12.19 CHIANG MAI Provati dai voli decidiamo di visitare il centro storico coi suoi bellissimi templi che hanno reso famosa la città. Ci vestiamo con pantaloni lunghi e leggeri e T-shirt così non avremmo avuto problemi agli ingressi dei templi per tutto il viaggio. Iniziamo con un piccolo tempio (il Wat Saen Muang Ma Luang): ci finiamo per caso sbagliando strada. Tempio birmano in parte in stile Lanna, con un chedi antico sul punto di collassare. Ci siamo solo noi e quest’atmosfera lo rende molto intimo. Decori ed intarsi multicolore sono incredibilmente belli. Vediamo poi il What Chian Man con gli elefanti che lo caratterizzano, particolarmente suggestivo e avvolto in un’atmosfera di devozione palpabile. Dopo uno smoothie (frullato) al mango visitiamo il tempio Wat Phra Sing, d’incredibile bellezza, con i suoi chedi dorati, il Buddha sdraiato e i tetti in stile Lanna, intarsiati e decorati. Pranziamo a pochi metri dall’uscita del tempio con due piatti succulenti al Baan Buri, locale molto carino e curato, che vi consiglio caldamente. Dopo un riposino al comodissimo Cozytel (il caldo si fa sentire) visitiamo il Wat Phra Luang, spettacolare nella sua maestosità. Buddha molto belli in particolare quello sdraiato. Il canto della preghiera dei monaci è ipnotico. Ingresso 40 Bath. Vicino ci sono degli altri templi, più piccoli ma sempre interessanti, li vediamo velocemente perché alle 18 chiudono. Cena Drop in Bar piatti molto gustosi ed economici.

7.12.19 CHIANG RAI Tour giornaliero al Tempio Bianco, Tempio Blu e Tempio Nero (Museo Baandam). Ieri sera, in un botteghino tipo edicola vicino al Wat Phra Sing abbiamo contrattato per 850 Bath il tour. Partenza alle 7.00 dall’ hotel e, prelevati dopo di noi altri 5 turisti, ci siamo diretti verso le Hot Springs attraversando una fitta foresta e lavori in corso che hanno rallentato la folle corsa del nostro pulmino. La fermata è giusto un pit-stop e nella congestione di bus e pulmini intravediamo i geyser di fumi delle sorgenti calde. Ripartiamo e alle 10.30 arriviamo puntuali al tempio Bianco, tempo un’ora per ammirare i suoi arzigogoli arditi. Costruito nel 1997, il Tempio Bianco ci ha sbalordito per la rappresentazione dell’inferno buddista. Abbiamo attraversato velocemente il ponte, dal momento che la ressa stava montando. Abbiamo goduto di tutto ciò che ci stava attorno: l’interno del tempio con le sue pitture moderne e le fontane rocciose dove emergevano personaggi di fantascienza come ad esempio Alien e Predator. La folla di visitatori era straripante. Cercando e riuscendo ad anticipare i vari pulmini arriviamo per primi ad un self-service poco distante dal tempio. Purtroppo il cibo era da sopravvivenza. Siamo poi partiti velocemente alla volta del Tempio Blu e anche questo ci ha colpito molto, nonostante l’effetto “Gardaland” dei suoi colori. L’enorme Buddha color avorio risplendeva. Il caldo saliva e la pressione scendeva, due ottimi caffè appena fuori dal tempio ci hanno aiutato a sopravvivere! Per concludere il tour abbiamo visitato il Museo Baandam, dell’eclettico Thawab Duchanee. Ricco di installazioni create con corna di bufalo, scheletri, pelli di serpente e di coccodrillo, pellicce di orso. La mezz’ora libera di visita è stata troppo breve (si tratterebbe di un luogo da visitare con più tempo) ma già sapevamo lo scotto da pagare per farci scarrozzare da un tour operator. La nostra guida non spiegava in modo esaustivo i luoghi visitati, si trattava per lo più un’accompagnatrice. L’autista era degno di un pilota di Formula 1. La nostra esperienza è stata comunque positiva. Cena al Cooking Love. Leggendo varie recensioni su T. A. abbiamo scelto questo ristorantino defilato e spartano, ma con una vasta scelta di pesce. Per quanto riguarda il cibo ed il servizio siamo stati molto contenti: il mio Pad Thai ai frutti di mare era squisito, il mio compagno ha preso ben due piatti, Local 3 ed uno col pollo e verdure; da bere succo di mango e the al gelsomino profumatissimo, anguria in omaggio

28.12.19 CHIANG MAI Visita al Doi Suthep. I Song Taeg (taxi collettivi rossi) che portano su a 600 Bath a viaggio, per 8 persone si trovano davanti al tempio Phra Sing. Invece di contrattare per noi due abbiamo aspettato neanche 5 minuti e si sono aggiunti altri 3 turisti con cui abbiamo conversato molto piacevolmente e condiviso la visita al tempio. Alla fine abbiamo speso andata e ritorno solamente 120 Bath a testa! Arrivati dopo 45 minuti al tempio (ci sono parecchi tornanti), abbiamo fotografato la targa del mezzo e ci siamo dati appuntamento allo stesso luogo dopo un’ora e mezza, che per fortuna è bastata! Questo tempio è quello che mi è piaciuto meno di Chiang Mai (colpa la grande ressa), sapevo di dover andare la mattina presto ma non ci siamo riusciti. La scalinata in 10/15 minuti si fa, poi c’è il biglietto da 30 Bath. La vista panoramica doveva essere molto bella, ma con l’umidità del luogo penso spesso non sia possibile vederla! Infatti, abbiamo potuto a malapena intravedere Chiang Mai. Dopo parecchi templi visti, questo a nostro parere non merita la mezza giornata di tempo che necessita per essere visitato. Pranzo al Cooking Love con Wanton ai gamberi, Pad Thai, Riso ai frutti di mare tutto servito in un ananas scavato per l’occasione: tutto squisito e super abbondante, una birra ed un the, 400 Bath. Come ultimo sguardo alla città, nel pomeriggio ci siamo diretti Silver Temple, costruito in argento, alluminio e nickel, piccolino, a sud della città vecchia. Ingresso 50 Bath, purtroppo le donne non possono ammirane l ‘interno, ma mi sono accontentata del magnifico eterno, ricco di finissime cesellature. Questo tempio rimane aperto fino alle 21.E’ di una bellezza incredibile e poco frequentato, noi ci siamo arrivati a piedi. Iniziava la festa del Tempio d’argento, un vero e proprio festival e incredibilmente senza saperlo abbiamo ammirato l arte del combattimento, della danza teatrale e un gruppo di danzatori armati. Di gran maestria i movimenti, che meraviglia, una gran fortuna poterli ammirare. Cena ai banchetti 100 Bath di 10 Yoza alle verdure e al maiale, squisiti!

29.12.19 SUKHOTHAI Distanza 300km circa, ci spostiamo dal Cozytel verso le 7 del mattino al luogo di ritrovo del mini bus usando per la prima volta il servizio “Grab” (la Uber Tailandese), scaricandone l’applicazione: ottimo servizio, alla seconda richiesta troviamo una ragazza solerte che ci porta al luogo di partenza del pulmino per 74 Bath. Lo spostamento lo faremo con “Go Asia” (18€ a testa) prenotato dall’Italia: viaggiamo molto comodamente in 4 ore e mezza ed essendo domenica non abbiamo neanche trovato traffico. La “Old City Guest house” si trova di fronte alla fermata del minibus (che…. fortuna!). Stanza spartana ma pulitissima, dove ci fermeremo per 2 notti (1000Bath). Sembra di essere in un villaggio del vecchio West! Il caldo è tremendo e decidiamo di pranzare lì vicino al “Cup of Coffee”: il migliore della tristissima proposta di Old Sukhotai. Alle 16.30 affittiamo le biciclette (fino alle 17 del giorno dopo) per 50 Bath l’una. Entriamo nel Parco Archeologico (sito UNESCO), e capiamo da subito il motivo: è di una bellezza mozzafiato. L’ ingresso è gratuito in questi giorni per via dei festeggiamenti di Capodanno che qui iniziano dal 29 dicembre, quindi paghiamo fortunatamente solo 20 Bath d’ingresso per le biciclette. Iniziano le sorprese e l’atmosfera idilliaca è palpabile: i Buddha sono di una bellezza stupefacente e la luce che via via va cambiando li rende insieme ai laghetti con i fior di loto, ai canali, ai cinguettii inusuali, un luogo indimenticabile. Cala il silenzio e la pace interiore sale. Con l’imbrunire riusciamo a godere dei chedi e dei resti dei templi in stile Khmer. Non scrivo i nomi perché non me li ricordo ma sulle mappe agli ingressi troverete tutto: noi li abbiamo passati “a pettine” e, non paghi, li abbiamo visitati nuovamente il giorno dopo. Usciamo dopo circa 2 ore con l’aria che nel frattempo si era un po’ rinfrescata (consiglio caldamente la bicicletta dal momento che a piedi ci vorrebbero molte più ore e tenuta fisica). All’uscita musica a tutto volume e mercato in pieno fermento: qui l’ultimo dell’anno si festeggia per ben 3 giorni! Ceniamo in un ristorantino diverso ma la musica non cambia: un ‘ora d’ attesa per un triste Pad Thai e un untissimo maiale arrosto. Sconfortati e sfiniti dalla giornata (gli sbalzi termici ci hanno ridotto a due rottami) andiamo a dormire verso le 21.30.

30.12.19 SUKHOTAI Ci svegliamo ai primi canti del gallo (ce ne sono parecchi) e dopo la colazione, verso le 7.30, ci dirigiamo verso il sito più lontano dell’ampia zona archeologica. Al ticket ci guardano in maniera compassionevole, ma con la piacevolissima aria fresca e l‘atmosfera bucolica del posto arriviamo al Buddha sulla collina What Shapan Hin in circa 20 minuti. Troviamo solo altri 2 turisti e saliamo in 10 minuti al tempio che è meraviglioso. Un luogo solitario, ricco di spiritualità, maestoso. Non perdetevelo!!! Riprendiamo le bici e proseguiamo ancora per poco per vedere alcuni chedi, e torniamo dalla stessa strada puntando sul Wat Si Chum (molto più frequentato). Grazie ad un intervento di ricostruzione abbiamo avuto modo di vedere il tempio quasi integro, e ci siamo potuti rendere conto della sua magnificenza. Il Buddha è gigantesco (la sua solo mano è ben più grande di una figura umana) e il nostro stupore è enorme. Vicino si trova un’isola con resti di templi in stile Khmer What Phai Luang, magnifico! Torniamo verso ” casa” ammirando un tempio con gli elefanti (il What Korashak), bellissimo. Pranziamo all’ “Old City Café” ma oltre al cibo approssimativo le cameriere sono anche piuttosto scortesi: food survival!!! Evitatelo se potete. Facciamo quindi un salto al mercato, ricco di offerte culinarie (di cui alcune ben poco allettanti, come le fettine di carne e pesci stesi in bella vista ed esposti ad una temperatura di 35°C e mosche a volontà: sicuramente i thailandesi hanno anticorpi diversi dai nostri. Dopo una mega siesta usciamo a piedi per goderci la luce della sera e rivedere i luoghi magici più vicini. Ci godiamo un tramonto commovente e tanti particolari sfuggiti la sera prima a causa del buio. Un’ orchestra d’archi e percussioni ci tiene compagnia e i banchetti delle cibarie sono anche oggi in pieno fermento. Lunghi tappeti rossi sono distesi sul prato e la gente si siede lì per ascoltare il concerto, altre persone prendono d’assalto le numerosissime proposte culinarie. Ci buttiamo anche noi nella mischia, anche se sono da poco passate le sei: io scelgo un Pad Thai molto buono ma un po’ troppo piccante per i miei gusti (lo finirà il mio compagno) che oltre a quella si è mangiato il suo piatto dal sapore strano e piccantissimo per 100 Bath in tutto. Ancora affamata ho voluto provare un arrosticino da 10 Bath ma non era proprio serata… al secondo boccone ho ceduto, terribile consistenza simile alla cartilagine, penso fossero cotiche… O… boh!! E chi lo sa cosa mi sono mangiata? Starò più attenta la prossima volta!!! Ahimè…ho rivisto gli spiedini pseudo pancetta a Bangkok e c’era scritto “Crocodile Dorsal”… bleeeeeeeeeeeh! Di Sukhothai ricorderò il meraviglioso sito Archeologico (certo non i ristorantini, molto scadenti), il paesello è una via (e anche corta), nato per accogliere i visitatori.

31.12 AYUTTHAYA Partenza con il Bus alle 7.35 (344 Bath). Questa mattina ci aspetta il trasferimento più impegnativo: il bus per fortuna è grande e ben tenuto (prima classe con bagno). Siamo solo in 5 alla partenza ma ci saranno molte fermate, e il bus si riempirà presto. Dopo tre ore di viaggio ci fermiamo per 20 minuti in un terminal dei bus, dove abbiamo dei buoni sconto per mangiare inclusi nel biglietto. Sono le 10.30 e uno spuntino ci sta proprio (oltre all‘omaggio iniziale consistente in un buon biscotto al cioccolato e ad una bottiglietta d’acqua). Vado nei bagni del terminal, molto diversi dall‘autogrill dello spostamento precedente!!! Qui manca lo sciacquone ma c’è un “punto acqua” a parte dove, con un raccoglitore di plastica, in teoria si dovrebbero raccogliere mestolate di acqua per far defluire la pipì. Questo in teoria, perché nella pratica… non l’ho fatto e sono scappata via! Una volta uscita mi cade l’occhio sui bagni maschili: senza porte, piastrellati, e con solo un piccolo divisorio tra un bagno e l’altro! Quel furbone del mio compagno, avendo fatto esperienza con i bagni pubblici in Cina, decide di fare pipì sul bus. A proposito, siamo gli unici occidentali di tutto il viaggio! Decidiamo di mangiare una pagnottina bianca di pasta cotta a vapore con una polpetta dentro (Il “baozi”): buona ed economica (10 Bath per 4 pezzi). Questa è la Thailandia non turistica e noi inconsapevolmente ci finiamo dentro e ci riflettiamo sopra. Arriviamo ad Ayutthaya alle 14.15 e nonostante le oltre 6 ore di viaggio, siamo contenti di aver fatto questa scelta: abbiamo dormito e siamo riusciti anche a goderci il panorama. Scendiamo ad un bus-stop e un taxista ci raggiunge proponendosi di portarci alla Guest house per 200Bath. Il “Baan Luang Huarn” (1.034 Bath) è una meraviglia. Che bello festeggiare l’ultimo dell’anno in un luogo così delizioso: ce ne innamoriamo subito. Il proprietario ci accoglie con un succo di frutta dandoci tra l’altro molte informazioni preziose. Persona meticolosa, apprezziamo da subito la passione che mette nel suo lavoro. La reception è su una casa a palafitta, sopra un laghetto pieno di fior di loto. Il luogo è tranquillissimo con piccoli e graziosi bungalow provvisti di tutto il necessario. Il proprietario ci propone un servizio di giro in barca e si offre anche di chiamare il Tuc-Tuc (gratuito) con il quale arrivare al molo per il giro in barca, il tutto per 200 Bath. Non ci par vero e accettiamo subito! Dopo il lungo viaggio ed una notte insonne causa tosse feroce abbiamo bisogno di essere scarrozzati! Il giro con la barca dura 2 ore: facciamo 3 soste da 20 minuti ciascuna visitando prima un tempio affollatissimo con un big Buddha, poi un complesso con stupa bianchi molto alti ed imponenti (moderni) ed infine uno stupa molto più antico, il What Chai Watthanaram (in stile Khmer). Spettacolare! Ci saremmo rimasti per molto più tempo. Con la luce del tramonto, tutti quegli stupa erano commoventi nel loro fascino, come d’altronde anche i bambini che facevano il bagno ed i pescatori che abbiamo visto lungo tutto il percorso. Vi consiglio di fermarvi ad Ayutthaya e di godervela tutta, ma soprattutto di fare il giro con la barca al tramonto. Arrivando in giornata da Bangkok tutto questo si perde. Per finire l’anno in bellezza ordiniamo una cena giapponese a domicilio nella pace del nostro Bungalow.

01.01.2020 AYUTTHAYA – PHUKET Per visitare i siti storici abbiamo pensato in un primo momento di prendere la bici, ma alla fine abbiamo optato per andare a piedi. In 10 minuti eravamo già al Buddha incastrato nell’albero, dove già centinaia di turisti erano stati scaricati dai van partiti dalla capitale. Abbiamo ammirato chedi, stupa e soprattutto numerosissimi Buddha (alcuni dei quali ricomposti in maniera a dir poco grossolana), dopodiché ci siamo defilati verso i laghetti del parco adiacente, guarniti con graziosi ponticelli. Abbiamo visitato I giardini del Re Rama dove non c’era anima viva, tranne le cicogne ed un varano (o coccodrillino) piuttosto lungo ed inquietante che stava nuotando pigramente in acqua. Un buonissimo Smoothie al mango ci rinfranca dal caldo, (circa 35°C alle 9 di mattina con umidità altissima) e visitiamo il tempio col grande Buddha e poi 3 chedi ancora ben conservati. Compiendo un cerchio visitiamo poi il What Ratchaburana, con uno stupendo stupa, restaurato in stile khmer. Soddisfatti del nostro giro torniamo verso la nostra idilliaca guest house e il gentile proprietario ci permette un bagno ristoratore nella piscina, tutta per noi. Pranziamo ottimamente a pochi metri, al Love One.Riprendiamo i bagagli e, sempre vicino alla guest house (5 minuti a piedi con partenza ogni 20 minuti) e arriviamo alla stazione dei van per l’aeroporto di Donmuang (70 Bath a testa per 50 minuti di percorso). Calcolate il traffico, bigliettaia scortesissima! Il biglietto deve pagarlo anche la nostra valigia ma comunque 210 Bath per 55km sono veramente poca cosa. Ci assegnano i numeri per la precedenza e dopo 15 minuti di attesa arriva il van. Qui inizia l’avventura: oltre ad un bel traffico da metropoli ci accorgiamo, controllando Google Maps, che l’autista ha ormai superato abbondantemente l’aeroporto (nonostante all’inizio del viaggio avessimo precisato essere quella la nostra destinazione) ed ingenuamente pensiamo che l’autista si sia dimenticato, e invece questo ha tirato dritto!!! Terrore! Cerchiamo di avvisarlo e finalmente cj scarica in mezzo alla tangenziale: pochi minuti e fermiamo un taxi che ci riporta di corsa al Terminal 1 dell’aeroporto Donmueng per 120 Bath (Terminal indicato da Trip come corretto, a seguito di una modifica intercorsa nel piano di voli). Peccato che, con nostra amara sorpresa, scopriamo che il Terminal corretto era quello previsto inizialmente (il 2!!!). Terrore di nuovo! Per fortuna il Terminal 2 in questo aeroporto si trova a solo 5 minuti a piedi dall’altro! Corriamo come forsennati e velocemente sbrighiamo le ultime procedure. Air Asia è un’ottima compagnia e ve la consiglio. Si parte per Phuket (60 € andata e ritorno + un bagaglio in stiva, questa volta, cazzata enorme!). Le sorprese non finiscono qui! Imbarchiamo il trolley per la prima volta e la sfortuna ci colpisce, in quanto ci viene trattenuto a Bangkok perché abbiamo dimenticato dentro il power bank. Siamo provati dal pomeriggio nero, ma la disattenzione è stata nostra. Prendiamo un Taxi Meter all’uscita, e senza aver voglia di contrattare, paghiamo 300 Bath per 2,5km! (Grab faceva 350 Bath). Alloggeremo a Nai Yang vicino ad una spiaggia a 3 km dall’aeroporto: scelta motivata dalla sua scarsa frequentazione e dalla presenza della barriera corallina. Alloggiamo per 6 notti in un sontuoso appartamento il “Pradit65” (8.000 Bath), pulitissimo e spazioso, nella stessa strada dove c è il See-bees, un diving center che avevo intenzione di frequentare. Ceniamo nel ristorantino a fianco, dove notiamo che i prezzi sono decisamente più alti (quasi il doppio dei posti frequentati fino ad ora): prendiamo 2 sandwich al pollo, un piatto con limone e gamberi (buono ma scarsetto di quantità), una coca ed un the caldo per 500 Bath. Alle 02.00 di notte (o di mattina) ci bussano i gentilissimi proprietari dell’appartamento avvisandoci che era arrivata la nostra valigia in aeroporto, e che hanno anche provveduto a ritirarla e a consegnarcela! Air Asia non trovandoci ha chiamato i nostri padroni di casa che sono andati a prendere la nostra valigia .

02.01.20 NAI YANG Cascasse il mondo l’unico spostamento che facciamo oggi è per goderci la spiaggia, con due belle biciclette offerte dal Pradit65. Spiaggia molto carina, frequentata in prevalenza da famiglie di inglesi, francesi e russi. Solo qualche italiano, dal momento che la maggior parte è concentrata in altre spiagge .Ci facciamo un lungo bagno, l’acqua è trasparente tendente al verde acqua marina. Ad un certo punto sentiamo dei pizzicotti fastidiosi, plancton urticante? Usciti non sentiamo più il fastidio: passeggiamo verso il Sirynat Park ed ammiriamo la folta vegetazione. In riva al mare sono ormeggiate le imbarcazioni tipiche dei pescatori. Pranziamo con 2 piatti io a base di frutti di mare, il mio compagno a base di maiale con 2 smoothie (400 Bath), alla sera con piatti simili ma con cocco e birra (450 Bath) niente di che… Chiediamo informazioni per l’escursione alla James Bond Island per tastare il “borsino” locale: il listino è 2.200 Bath a testa e trattando siamo sui 1.800… vedremo come la spunteremo! (1550!)Ci piacerebbe trovare un tour che parta presto visto che ci sarà il mondo!03.01.20 NAI YANG Bagno verso la barriera corallina:tantissimi pesci sergente, Nemo, farfalla, tordi, aguglie. Pranzo al baracchino dalla scritta BBQ con un’ottima insalata, calamari, zuppa con pollo e curry, 2 smoothie per 360 Bath. Riposo,bagni,passeggiate al tramonto,relax…uno spasso!!! Cena sempre dal BBQ (fedeltà messa a dura prova dai tempi biblici necessari per preparare i piatti…) con 1 pesciotto alla griglia taglia large ed un’insalata di papaya più due smoothie per 440 Bath. 04.01.20 NAI YANG Rinuncio alle immersioni e con molto dispiacere le disdico: purtroppo la bronchitina che mi porto dietro da 2 giorni non mi molla. Trovo una farmacista molto competente e comincio a seguire una cura di una settimana di antibiotico e mucolitico. Ci rilassiamo con una bella passeggiata al “ciuffo di palme” (come chiamo l’isolotto che incornicia questa incantevole baia). Qui il fenomeno delle maree è piuttosto intenso. Cena al solito posto con pesce (taglia L) alla griglia e la solita insalata, squisita con mango verde e papaya (330 Bath). Abbiamo notato che verso le 20 c’è un po’ meno gente.

05.01.20 SIMILAN ISLAND Stamattina gita alle isole Similan, parco Marino, dove non si può rimanere a dormire come in passato. 2500 Bath a testa trattando. Partenza alle 06.30 direttamente dal 65Pradit, gli altri clienti sono russi. Dopo circa un’ora arriviamo al porto di partenza dello Speedy Boat. Ci aspetta una abbondante colazione e 1 ora e mezza di barca veloce. Saltiamo parecchio sul finale perché il mare è mosso. Faremo 4 bagni fantastici e indimenticabili durante questa gita, in 4 isole diverse: l’acqua è meravigliosamente azzurra, la folla è immensa ma incuranti sopravviviamo alla moltitudine di turisti cinesi (rumorosissimi anche in acqua) e facciamo uno snorkeling divino. I pesci pappagallo sono giganteschi, come anche i pesci angelo e i pesci bandiera. Vediamo inoltre banchi di cefali e numerosi pescettini colorati e minuscoli, ma anche molto corallo purtroppo distrutto. Nell ‘ultima isola abbiamo affrontato la salita per il punto panoramico (che merita), circa 10 minuti di scalini, non adatta a chi soffre di vertigini. Poi a malincuore l’ultimo bagno, si rientra ed una lauta merenda ci aspetta a base di noodle e verdure. Torniamo infine verso casa, carichi delle bellezze della natura. La nostra guida era una ragazza giovane, gentile ed attenta, un plauso a tutti per la precisione negli orari nel saper convogliare le migliaia di turisti del periodo di Natale.

06.01.20 PHANG NGA BAY TOUR Si parte alle 8.45 in direzione del molo nella zona sud di Phuket, per prendere anche oggi lo Speedy boat verso nuove avventure per2500 Bath a testa preso al baracchino vicino alla spiaggia insieme al Tour delle Similan in modo da riuscire ad abbassare un po’ il prezzo. Purtroppo altri turisti fanno tardare la partenza e dopo quasi mezz’ora d’attesa all’hotel di questi ritardatari ripartiamo senza che siano scesi. L’autista paziente non ha aspettato oltre e giungiamo a Phuket Town dove troviamo un traffico intenso. Arriviamo in un porto molto moderno ed organizzato, ed essendo noi in ritardo, troviamo la guida Thong che ha già iniziato ad illustrare il tour: anche loro molto professionali ed attenti. Il primo stop con lo Speedy Boat è nella baia di Phan Nga dove ci aspetta un giro sulle canoe. Siamo trasportati a due a due, ammiriamo questi colossi di roccia ricchi di vegetazione che si ergono dal mare e sono molto suggestivi. Ci spostiamo con lo Speedy boat poi alla James Bond Island dove, con una brevissima passeggiata, raggiungiamo il pinnacolo più famoso della Thailandia per via del film di James Bond “L’uomo dalla pistola d’oro”. Descriviamo un mezzo giro dell’isola godendo degli incantevoli scorci degli isolotti circostanti… quanta bellezza nella natura… siamo emozionati nel vivere quest’esperienza nonostante la folla straripante. Pranziamo poi in un ristorante mussulmano costruito su palafitte, molto bello e ben tenuto. Abbiamo mangiato molto bene e visitato brevemente il villaggio, costruito su palafitte, davvero particolare, con un campo da calcetto sopra una zattera. Troviamo alcune case nuove altre molto fatiscenti, una scuola d’infanzia con bambini chiassosamente felici, facendomi riflettere sulla loro vita semplice anche se con pochi mezzi. Con la bassa marea il fondo del mare era una discarica. Riprendiamo la barca ed arriviamo ad una grotta dove vivevano gli zingari del mare: Thong ci spiega con precisione e simpatia le origini e le abitudini di questa popolazione ed entrando muniti di torcia e casco protettivo ammiriamo le stalattiti, stalagmiti e colonne di calcare: tutto molto bello. Infine ci fermiamo in un’isoletta per un bagno (che ci sta tutto): l’acqua è verde e la visibilità molto scarsa. Siamo poi rientrati velocemente verso le 17.15 e recuperato il mini van con rientro a Nai Yang. Consiglio caldamente di vivere questo tour che ci ha regalato tante emozioni. Cena da Phen’s con aragosta e gamberi fuori budget abbiamo deciso di sbragare come ultima sera al mare (meritandomi una cena pagata dal mio compagno per gli sforzi profusi ad organizzare il viaggio).07.01.2020 Ultimo giorno di mare ed ultimi bagni. Ci portiamo a destra della spiaggia e ci facciamo due bei bagni nella zona delle barche dei pescatori. Ci sono molti coralli rotti, poi la situazione migliora. Scorgiamo numerosissimi banchi di pesci colorati, alcuni dei quali non li conosco, ed incontriamo un pesce pappagallo enorme come quello delle Similan (uuauuu). Dopo i bagni camminiamo fino alla spiaggia dell’aeroporto e ci gustiamo gli atterraggi, ovviamente mai visti da così vicino. Il parco Sirynat è molto bello e abbastanza pulito per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente, ma in generale constatiamo che c’è ancora molta strada da fare. Pranziamo nella solita “pineta” con 2 pancake alla banana presi al baracchino della spiaggia (squisiti) e 2 smoothie per 220 Bath in totale.Prendiamo 2 lettini ed ombrellone per 200 Bath. Ultimo bagno, doccia in spiaggia e andiamo a ritirare i bagagli. Un taxi ci preleva alle 17.30 per 200 Bath (spaccando sempre il minuto) e ci accompagna all’aeroporto per raggiungere Bangkok, ultima tappa del nostro viaggio,arriviamo alla metropoli con il taxi ,prenotato in aereoporto con un servizio celere fantastico,magari ci fosse in Italia!!! (253 Bath per 30 km). Con Air Asia, come del resto con tutte le compagnie usate in questo viaggio, ci siamo trovati molto bene (ricordatevi però di non stivare mai i power bank in stiva come abbiamo fatto noi).Pernottamento al Thara Hotel (ottimo) 2650Bath

08.01.20 BANGKOK Visitiamo per le 8.30 il maestoso Complesso del Palazzo Reale,troviamo una guida in inglese all’entrata che ci accompagnerà per piu’ di un’ora,illustrandoci a grandi linee i diversi stili ed epoche delle costruzioni. Quanto magnificenza,quanti turisti,migliaia,ci ha colpito ildipinto murale sotto il chiostro che raffigura il Rhamanhayama,da apprezzare con molta calma.Pranzo al Sixth vicino al Buddha sdraiato ,super!con pollo, riso e anacardi, insalata di papaya, 2 coche, 2 caffè. Tutto ottimo a parte l’aria condizionata (sempre a palla). Visita del complesso Wat Po e Buddha reclinato (200 Bath con acqua inclusa) il Buddha, lungo ben 37 metri, è il più grande della città,molto belli i Chedi impreziositi da moltissimi fiori ed ornamenti colorati di ceramica. Passiamo dall’altra parte del fiume con un servizio di traghetto da 4 Bath e ci godiamo il tempioa fianco del Wat Arum,che rimane per la prossima volta. Provati dalle visite e dal gran caldo torniamo in albergo. Cena da Pui in zona Samsen per 280 Bath, birra grande, piatto con maiale e verdure ed un Pad Thai con gamberi. Massaggio ai piedi per 230 Bath 09.01.20 BANGKOK Ultimo giorno della nostra magnifica vacanza nella capitale. Sfruttiamo il passaggio del Tuc-Tuc dell’albergo e ci avviciniamo al centro, prendiamo la metro, molto moderna e pulita. Il costo del biglietto varia a seconda della fermata, prenderlo alla biglietteria automatica è molto semplice. Giro al parco Lumphini (fermata Silom) con laghetti e canti d’uccelli molto piacevoli, poi a piedi andiamo verso Chinatown, quartiere in fermento lavorativo continuo, dove scorgiamo il Tempio del Buddha d’oro da fuori, costruito a più piani, che si erge imponente. Purtroppo, il tempo scorre troppo veloce e decidiamo di andare oltre, verso il battello, che raggiungiamo accaldatissimi presso il Pier di Chao Phaya. Prendiamo per 15 Bath il biglietto per la linea locale “Orange Flag” (evitando la linea turistica “Blue Flag” con un biglietto decisamente più costoso) e ci godiamo le bellezze del centro storico di Bangkok.Scendiamo al molo 13 (vicino al nostro hotel) e ci godiamo un ultimo massaggio (thai e foot) per soli 250 Bath sotto al Thara Place Hotel, molto corroborante e a tratti piacevole. Pranziamo ottimamente presso “Jeng Noodle” un ristorantino all’aperto vicino al nostro albergo a Samsen (zona molto meno confusionaria di Khao san Road, dove ci sono tanti locali economici che ci hanno accompagnato per tutta la vacanza senza mai darci “problemi di pancia”). Scegliamo a caso questo locale, dal momento che quello inizialmente previsto (“Joe Pochana” blasonato da T. A.) è chiuso a pranzo. Mangiamo Pollo massaman, pollo con anacardi e riso e birrozza Singha per 270Bath. Partenza per l’aeroporto Suvarnabhumi (ricordo indelebile): il primo taxista ci lascia a terra perché rifiutiamo di cogliere la sua offerta di portarci direttamente all’aeroporto, il secondo chiedendogli di mettere il Taxi-Meter ci carica, ma subito il traffico si fa molto intenso. Ci blocchiamo nel folle traffico cittadino dopo neanche 500 mt e, anche se erano solo le 15.45 (avevamo il volo alle 19.35) decidiamo di scendere e proseguire a piedi dopo circa mezz’ora trascorsa per fare solo 2 km (100 Bath). Proseguiamo a piedi di buon passo nel viale lunghissimo che porta alla stazione di Chao Praia sotto il sole cocente (per fortuna avevamo bagagli leggeri…). Più di 1 Km e mezzo sotto il caldo umido ma purtroppo non sarà l’unica sfida del pomeriggio. Lo Sky Train ci porterà in 25 minuti all‘aeroporto per 45 Bath. Arriviamo e imbarchiamo un trolley perdendo più di un ‘ora. Stessa ressa per il controllo passaporti. Alla fine, le hostess della Qatar Airways ci chiamano con il cartello Last call e riusciamo a passare davanti ad almeno una cinquantina di persone in fila. Corriamo in aeroporto alla disperata ricerca della zona D e finalmente riusciamo a salire sull’aereo, partito quasi mezz’ora dopo. Calcolare bene i tempi!!! Soprattutto in giorni di rientro dalle vacanze Natalizie come questo. A Doha abbiamo uno scalo di 13 ore quindi pernottiamo in centro città al Kingsgate Hotel (42€) ci arriviamo con un taxi in poco più di 10 minuti, pagando 50 Rial (precedentemente cambiati in aeroporto).

10.01 DOHA- MILANO- VERONA Bella stanza, pulita con un’ottima posizione. Purtroppo piove in maniera sostenuta. La Doha Marathon è in corso, ci dirigiamo verso il Suq, molto ben tenuto e suggestivo, peccato per la giornata grigia che non mette in risalto il colore stupendo di questa pietra. Pranzo indiano con 2 Doner kebab di pollo, due piatti magnifici con 49 Rial, molto speziati ( si ripresenteranno in modo crudele nelle ore successive). Riprendiamo il taxi per l’aeroporto. Taxi molto comodo che inoltre, con la tariffa diurna, si rivela anche economico (meno di 26 rial) e con calma questa volta facciamo i controlli ai passaporti e prendiamo il volo per Milano, che arriverà in anticipo. Il pulmino Go-Opti è lì pronto ad aspettarci e…filiamo verso casa! Si, questo è proprio l’ultimo spostamento, dopodiché la nostra meravigliosa vacanza sarà finita.

Riflettendo su questa vacanza fai da te oltre alle zone che abbiamo visitato, ai luoghi ed ai templi che hanno nutrito la nostra curiosità, ricordo i suoni degli uccelli, tanti tanti soprattutto a Sukhothai e a Nai Yang.I profumi dei frangipani, dei gelsomini, ma anche spesso di fogna a cielo aperto come ci è capitato di vedere in certe zone, di cibo a volte così diverso dal nostro che a noi risultava maleodorante ma probabilmente anche per loro lo è il nostro. Abbiamo apprezzato la puntualità ferrea dei taxi e spostamenti vari (non ce l’aspettavamo), abbiamo notato che prendere un taxi agli aeroporti risulta molto più funzionale che in Italia. Per quanto riguarda la pulizia nei dintorni delle case abbiamo visto molto sudiciume e ahimè anche per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente siamo purtroppo molto indietro. Il cibo ce lo siamo goduto e non ci è mancato il nostro. Il paese del sorriso…. Ne abbiamo visto diversi di cortesia (come d’usanza in oriente) e tantissimi altri di circostanza e di convenienza (come in tutto il mondo d’altronde). Chi lavora col turista è sgamato, molto attento e preciso… la sensazione è che i Thailandesi (a differenza di noi italiani) siano molto pronti a fare gruppo per difendere interessi comuni e per tutelarsi a vicenda. Ricorderò i sorrisi dei signori in relax in campagna che ci salutavano solo per il gusto di farlo senza tornaconto… ecco quello sarà il ricordo da tenere! Insieme a tutte le esperienze che abbiamo vissuto, vi consiglio di scegliere, visitare e vivere la Thailandia!

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Sontaeg

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Wat Sri ChumSukhothai

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Phuket

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Bangkok

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Gita in barca a d Ayutthaya

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Ayutthaya la nostra dimora



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