Vacanze di Natale in Giordania

Itinerario di dieci giorni: Madaba - Wadi Musa - Wadi Rum - Jerash - Amman
Scritto da: Gi4r
vacanze di natale in giordania
Partenza il: 26/12/2019
Ritorno il: 04/01/2020
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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La Giordania è un’ottima meta per le vacanze invernali perché, nonostante le non troppe ore di luce, permette di visitarla quasi interamente in una decina di giorni, presenta un clima per lo più secco (anche se ovviamente è maggiormente probabile in questo periodo incontrare pioggia) e temperature nettamente superiori a quelle italiane. Per quanto riguarda le condizioni del paese possiamo confermare che è un paese sicurissimo e molto tranquillo da visitare. Praticamente tutte le persone sanno l’inglese (almeno da poter comunicare lo stretto necessario) ed è facilissimo girare con un’auto a noleggio. Inoltre il mondo del turismo è estremamente organizzato e sviluppato per cui in tutti gli alberghi e ristoranti in cui siamo stati la qualità e i prezzi sono stati decisamente buoni. Prenotando con qualche mese di anticipo (ma nel nostro caso stiamo parlando delle vacanze di Natale, per cui più trafficate di altri periodi) si può dormire in ottimi alberghi in eccellenti posizioni per meno di 40 euro a notte e mangiare al ristorante spendendo tra i 30 e 50 euro (ovviamente dipende dalle portate scelte). Praticamente ovunque (anche in molti negozi, dal benzinaio e nei baracchini di Petra) è accettata la carta di credito per cui non è necessario prelevare molto contante.

Ovviamente è estremamente consigliato comprare prima della partenza il Jordan Pass, che conviene portare stampato (magari in duplice copia).

La nostra vacanza è stata così strutturata:

  • Giorno 1: Arrivo in Giornania, ritiro auto e soggiorno a Madaba
  • Giorno 2: Madaba, Monte Nebo e giro sul Mar Morto
  • Giorno 3: Strada dei re, Umm al-Rasas, Karak, Shobak e arrivo Wadi Musa
  • Giorno 4: Petra
  • Giorno 5: Petra e Piccola Petra
  • Giorno 6: Wadi Rum
  • Giorno 7: Risalita Giordania, sud Mar Morto, bagno e arrivo a Jerash
  • Giorno 8: Jerash, consegna auto e arrivo ad Amman
  • Giorno 9: Amman
  • Giorno 10: Ritorno a casa

Diario di viaggio

Giorno 1 – ARRIVO IN GIORDANIA

Una volta atterrati ad Amman, in aeroporto è necessario passare prima dei controlli di sicurezza, presso il desk del visto/Jordan Pass nel quale vi verrà messo il timbro sul passaporto. In aeroporto consigliamo di prelevare un po’ di contanti e di fare una sim locale. Noi abbiamo comprato la sim della umniah Turist line con validità 10 giorni con 10 GB di traffico dati e anche 15 minuti di telefonate internazionali (11JOD). Per quanto riguarda il noleggio auto ci siamo affidati alla Auto Nation Amman: agenzia poco fuori dall’aeroporto. Una persona ci aspettava all’uscita dell’aeroporto per portarci in sede, dove le vicende di affitto auto si sono rivelate abbastanza veloci. Dall’aeroporto a Madaba ci vuole meno di mezz’ora di auto, mentre se si vuole andare ad Amman si devono affrontare circa un’ora di viaggio e il traffico cittadino, parecchio intenso.

GIORNO 2 – MADABA, MONTE NEBO e MAR MORTO

La giornata è stata l’unica piovosa di tutta la vacanza ed è andata bene, perché tra tutti i posti in Giordania, Madaba è la cittadina con più siti “al coperto”. In giro per la città abbiamo passato la mattinata nella quale abbiamo visto la chiesa di San Giorgio con il famoso mosaico della cartina della regione, la chiesa della decapitazione di San Giovanni (dove si può salire sul campanile anche se non si ha una gran vista) (entrambe le chiese costano 1 JOD e non sono comprese nel Jordan Pass), e due siti archeologici diversi con mosaici e resti romani e bizantini (queste comprese nel Jordan Pass).

Nel pomeriggio abbiamo visitato il Monte Nebo (a 20 minuti in macchina da Madaba) che presenta una chiesa con mosaici simili a quelli visti nella città di Madaba e la vista sul mar morto (costo 2 JOD). Infine siamo scesi fino alle rive della zona nord del Mar Morto e visitato, durante la risalita verso Madaba il DEAD SEA COMPLEX (2JOD) che comprende la vista su tutta l’aerea e un museo che spiega le peculiarità di questo mare.

GIORNO 3 – STRADA DEI RE, UMM AL-RASAS, CASTELLI DI KARAK e SHOBAK

La giornata inizia con una leggera pioggia, ma con la speranza di miglioramento, tanto è vero che dopo un’ora sulla strada dei re prendiamo la deviazione per Umm al-rasas ed è già uscito il sole. Il sito è circa 20 minuti dalla strada principale ed è patrimonio UNESCO per i mosaici ritrovati come pavimento di una chiesa. Tutto intorno tre archi e tante pietre sparse sono quel che restano di un castello utilizzato nel periodo delle crociate, di cui la Giordania è piena. I castelli di Karak e Shobak sono invece sulla strada che porta a Wadi Musa e possono essere delle ottime pause durante il viaggio. Entrambi sono spogli all’interno ma permettono una vista sulla zona davvero interessante. Shobak è più piccolo e da fuori fa la sua figura, Karak è più ben conservato ed è possibile visitare parecchie gallerie del castello originale.

Da Shobak in mezz’ora circa si è a Wadi Musa, città turistica sviluppatasi grazie a Petra in cui non c’è nulla da fare se non trovare un posto dove dormire e mangiare.

GIORNO 4 – PETRA

La sveglia è prevista poco dopo le cinque in modo da essere al visitor centre di Petra all’apertura (ore 6:00) e fare la strada che porta alla città con relativa calma e fermarsi ad ammirare il Tesoro senza tanti turisti in giro. Il resto della mattinata è stato poi passato a girare per la zona delle tombe e il centro città. Subito dopo pranzo si è intrapreso il sentiero con i suoi 800 scalini, per il monastero. In inverno il sito chiude alle cinque, ma noi, stravolti, già vesto le tre eravamo sulla via del ritorno.

Giorno 5 – PETRA, PICCOLA PETRA e Petra by night

Il secondo giorno di Petra decidiamo di prendercelo più con calma, arrivando al tesoro quasi per le otto (considerate che dal visitor centre ci vuole circa mezz’ora a piedi). La differenza nella quantità di persone rispetto al giorno prima è veramente considerevole nonostante sia ancora mattina presto. Dopo qualche altro giro per la città ci incamminiamo verso l’altura del sacrifico in un giro che ci prende qualche ora, compresa la lunga sosta sulla sommità per ammirare la città dall’alto. Nel pomeriggio optiamo per andare a vedere piccola Petra, che si trova a 10 km da Wadi Musa, ma il confronto diretto con la città grande è impietoso.

Alla sera partecipiamo a Petra by Night che permette di arrivare fino al tesoro e di ammirarlo al buio con giochi di luci e musica locale in sottofondo. È ovviamente una trappola per turisti (17 JOD non compresi nel Jordan Pass), ma vale la pensa farlo se siete a Petra in uno dei tre giorni alla settimana in cui lo fanno.

GIORNO 6 – WADI RUM

La mattina sveglia presto che dobbiamo fare due ore di macchina per essere al Wadi Rum per le nove. Qui, dopo essere entrati al Wadi Rum Village (ingresso compreso nel Jordan Pass), ci aspetta Ali, responsabile del Wadi Rum Travel Camp che, per 50 JOD a testa, si occuperà della nostra giornata nel deserto. Nel prezzo sono compresi giro in 4×4 nei vari siti più interessanti del deserto, pranzo, cena, notte presso un campo beduino e colazione della mattina successiva.

Il deserto è molto bello e particolare e la notte nel deserto senza riscaldamento (ma tantissime coperte) aggiunge qualcosa in più all’esperienza.

GIORNO 7 – MAR MORTO SUD e ARRIVO A JERASH

Questa giornata è un lungo attraversamento di tutta la Giordania da sud a Nord, per circa 500km, nei quali ci fermiamo intorno a pranzo nella zona sud del mar morto (la zona che si sta ritirando) dove si possono vedere splendide coste con incredibili incrostazioni di sale. Subito oltre questa zona, vi è la possibilità di fare il bagno nel mar morto come i locali, senza pagare un resort con ingresso privato o la costosissima Amman Beach. Ci sono vari blog su internet che spiegano dove si trova questa zona e perché è sconsigliato fare il bagno in altre zone. Sostanzialmente serve avere una fonte di acqua dolce per togliersi il sale subito dopo il bagno, e in questa zona ci sono delle cascatelle naturali che svolgono benissimo questo compito. Ovviamente ci sono molte meno comodità rispetto alla spiaggia attrezzata di un albergo, ma andare in Giordania a Gennaio vuole dire per forza di cosa sacrificare un po’ il bagno in mare riducendola in un bagnetto veloce e una sosta complessiva di un’oretta.

GIORNO 8 – JERASH e ARRIVO AD AMMAN

Dormire a Jerash permette di essere al sito già intorno alle nove. I resti romani sono veramente molto estesi e ben conservati, tanto che almeno un paio d’ore (ma anche tre) per la visita devono essere prese in considerazione. Nel pomeriggio scendiamo in zona aeroporto e lasciamo la macchina per non guidare nel traffico della capitale. Arriviamo ad Amman che non è ancora buio e questo ci permette di gironzolare per la città fino a sera.

GIORNI 9 – AMMAN

La mattina successiva vediamo le due cose turistiche che offre Amman: il teatro romano (più grande ma meno bello di quello di Jerash) e la cittadella, entrambe comprese nel Jordan Pass. Il pomeriggio lo si passa in giro per la città vecchia e per i mercati dove spendiamo gli ultimi soldi rimasti tra dolcetti tipici (Habibah), falafel e humus (Hashem) e negozietti per turisti.

GIORNO 10 – RITORNO IN ITALIA

Un taxi per e da l’aeroporto costa circa 20 JOD, c’è la possibilità di prendere un bus, ma parte dalla stazione nord della città che non per nulla vicino al centro città dove avevamo l’albergo. Se si aggiunge poi che l’aeroporto si trova a sud e che quindi si allunga parecchio la strada (e i tempi) abbiamo optato per spendere qualche dinaro in più (probabilmente 5 o 6) e muoverci con il taxi.

CONSIDERAZIONI FINALI

Se andate in Giordania è perché volete vedere Petra, e ovviamente questa è l’attrazione che più di tutte le altre merita la visita. Detto ciò secondo noi passare una giornata (e una notte) al Wadi Rum è un esperienza unica che sarebbe da non perdere. Esistono molti camp beduini che per 50-60 JOD a testa propongono la stessa tipologia di esperienza. Poi esistono anche i camp di lusso con riscaldamento e bagno privato nelle tende: ovviamente si guadagna un po’ di comodità a discapito della vera esperienza beduina.

Anche Jerash è veramente molto bella per come è ben conservata (pur essendo una cittadella di epoca romana e quindi nulla di estremamente nuovo per noi italiani). Madaba vale la pena fermarsi un po’ e non solo per vedere il mosaico della chiesa di San Giorgio, soprattutto i siti archeologici che rendono quindi la visita al Monte Nebo abbastanza superflua (tranne per questioni puramente religiose). Anche il Dead Sea Complex per quanto interessante può non valere andarci apposta. I castelli nel deserto sono tutti compresi nel Jordan Pass, ma nessuno è fondamentale per la visita.

Amman è molto più tranquilla e carina di quello che il suo traffico fa immaginare. Cercate di prendere un albergo in centro (vicino al teatro romano) in modo da non dover prendere taxi (o uber) per muovervi. È molto sicura anche di sera, noi siamo usciti tutte e due le sere che abbiamo passato nella capitale e mai ci siamo sentiti minimamente in una situazione poco tranquilla.

Per quanto riguarda il mar morto siamo soddisfatti del nostro bagno insieme ai Giordani, ma è anche vero che il luogo scelto da noi non permette di passarci molto più tempo di quello che abbiamo passato noi, per cui (specialmente in una stagione più calda) qualcuno volesse passare una giornata a prendere il sole sulle rive del mare forse conviene andare in un’area attrezzata (alberghi o Amman Beach).

PETRA

Dirò una cosa ovvia, ma ho scoperto che non lo è poi così tanto: Petra non è solo il Tesoro! Anzi è un sito parecchio grande, tanto è vero che si può acquistare il biglietto per uno, due o tre giorni. Secondo me tre giorni sono veramente troppi, uno è un po’ tirato e ci potrebbe essere il rischio di rinunciare o per il tempo o per le gambe (o per il caldo) al monastero o all’altura del sacrificio. Detto ciò due giorni possono essere una buona via di mezzo con la possibilità di fare una sola salita faticosa per giorno. In ogni caso consiglio fortemente di entrare all’apertura del sito (per le sei) per vedere la prima parte di Petra con calma e senza la massa di turisti.

Dentro il sito ci sono molti chioschi che vendono cibo ed acqua. I prezzi non sembravo molto più alti di quelli che si trovano a Wadi Musa (2 JOD il caffè 4 un succo di melograna, esattamente come nei ristoranti della città).

GUIDARE

Guidare in Giordania è facile basta considerare alcune cose:

· Si può guidare con la patente europea

· È sconsigliabile guidare ad Amman centro

· I giordani vanno abbastanza forte, superano anche a destra e non mettono molte frecce

· Fuori dalle città non ci sono molte auto

· Si può sempre parcheggiare lungo le strade e tutti i siti turistici hanno ampli parcheggi gratuiti

· Le strade sono disseminate di dossi artificiali (spesso anche non segnalati) quindi bisogna prestare attenzione

· Tutte le macchine giordane hanno il cambio automatico

ALBERGHI e RISTORANTI

Tutti gli alberghi e ristoranti utilizzati sono stati ottimi, puliti e a cifre ragionevoli (anche se molto più europei di quanto forse qualcuno possa immaginare).

Gli alberghi sono stati prenotati tutti su booking.it tranne a Jerash dove la carenza di alberghi (vista la vicinanza con Amman) ci ha fatto propendere per Airbnb:

Tell Madaba Hotel

Peace Way Hotel

Zreiqat Family guest apartment (Airbnb)

Amman Pasha Hotel

Ristoranti:

Madaba: Jaw Zaman, Haret Jdoudna

Wadi Musa: Zawaya, Al Wadi

Jerash: Libanese

Amman: Habibah, Hashem

VALE LA PENA

· Petra

· Wadi Rum (con notte nel deserto)

· Jerash

· Amman città (con albergo nella zona centrale (teatro romano-rainbow street))

· Mar Morto sud con le sue incrostazioni di sale

· Galleggiare nel Mar Morto

· Madaba città

NON VALE LA PENA:

· Piccola Petra

· Monte Nebo

· Dead Sea Complex

· Chiesa della decapitazione di San Giovanni a Madaba

· Cittadella di Amman

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Il tesoro di Petra



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