Viaggio in auto nel sud del Marocco
TRASPORTI: voli prenotati con Ryanair, circa 3 mesi prima della partenza, con andata su Aagadir e rientro da Marrakech, spesa complessiva circa 240€ a testa, comprensiva di bagaglio da stiva di 20kg; auto prenotata dall’Italia con l’agenzia locale Madjoline Travel (Dacia duster 4×2) con la copertura completa, nessuna franchigia e pagamento in contanti alla consegna dell’auto (non è stata necessaria alcuna carta di credito), spesa complessiva per 9 giorni di noleggio € 505 compreso il one-way.
PERNOTTI: prenotati dall’Italia su Booking, qualche settimana prima della partenza
DENARO: abbiamo fatto 3 prelievi di valuta locale per le spese di tutti i giorni. I pernotti sono stati pagati con carta di credito oppure direttamente in euro (anche i campi nel deserto). Abbiamo notate che comunque gli euro sono accettati un po’ ovunque anche per altre spese come souvenir e gite.
diario di viaggio
Venerdì 20 dicembre 2019
Auto: Agadir-Sidi Ifni (200 km)
Volo da Orio al Serio alle 7.00 per Agadir dove atterriamo alle 11.30. Ad attenderci c’è un referente dell’agenzia di autonoleggio che ci consegna l’auto direttamente nel parcheggio dell’aeroporto: in meno di 15 minuti siamo pronti a partire. Andiamo alla spiaggia di Agadir per pranzare in uno dei ristorantini sulla spiaggia (alla fine abbiamo optato per il KFC) e fare due passi prima di iniziare il vero viaggio nel sud del Marocco.
Verso le 14 partiamo in direzione di Aglou plage da cui inizia una spiaggia chilometrica, veloce passeggiata sulla spiaggia bianca e poi ripartiamo percorrendo la bella strada costiera fino a Mirleft. Piccola sosta lungo la bella via principale con bei porticati e poi via verso la spiaggia di Ledgzira. Qui non abbiamo purtroppo tempo per passeggiare fino al lontano arco di pietra e quindi, dopo una breve sosta per ammirare il paese dalla spiaggia, riprendiamo il viaggio verso Sidi Ifni dove arriviamo alle 18.30. Pernottiamo al Logis La marina, un b&b con vista sulla spiaggia all’interno di un piccolo palazzo in stile locale. Saliamo sulla terrazza dell’Hotel per bere il tè di benvenuto osservando un tramonto rossissimo.
La sera usciamo a piedi alla ricerca di un posto per la cena con l’obiettivo di mangiare pesce: dopo aver incontrato alcuni ristoranti poco attraenti ed esserci seduti e subito alzati in un altro poichè non aveva alcun pesce disponibile da cucinare, ripieghiamo su una delle bancarelle ai margini del mercato (aperto anche alla sera) dove mangiamo una frittura mista di pesce seduti ad un tavolino barcollante e circondati ormai solo da gatti in cerca di cibo.
Sabato 21 dicembre 2019
Auto: Sidi Infi-Tafraout (411 km)
Dedichiamo un’oretta alla visita del piccolo centro di Sidi Ifni (ci sono alcuni begli edifici in stile art decò) che ruota attorno alla piazza Hassan II. La spiaggia è lunga ma poco attraente a causa della sporcizia e della schiuma. Ci mettiamo in auto e lasciamo la costa per dirigerci verso l’entroterra in direzione di Guelmin; la strada attraversa colline brulicanti di fichi d’india. Poco prima di giungere a Guelmin svoltiamo a destra e puntiamo alla Plage Blanche. L’ultimo tratto di strada si rivela troppo impervio per la nostra auto (Dacia Duster 2 ruote motrici) e così ci fermiamo su una collinetta con vista oceano e poi rientriamo a Guelmin. Superiamo la città e proseguiamo verso la vicina Oasi di Taourit che attraversiamo con piccole soste e poi ripartiamo verso Tafraout. Su questo tratto di strada prendiamo una multa per eccesso di velocità: l’agente mi contesta l’infrazione di 8 km/h sopra il limite con una foto dell’auto su whatsapp!!!! Viene redatto il verbale e paghiamo 150 dirham (circa 15 euro) perdendo in totale una quindicina di minuti. Alle 19 arriviamo a destinazione ai 1200 metri di altitudine di Tafraout.
Dormiamo un po’ fuori città al b&b Bio Beldi: camera molto spaziosa (c’è anche una cucina a disposizione…) ma molto molto fredda. Ceniamo al ristorante del b&b ordinando dei piatti tipici marocchini. Scopriremo poi che sarà la cena meno buona di tutto il viaggio.
Domenica 22 dicembre 2019
Auto: Tafraout-Tissint, Amoudou Camp (326 km)
Dedichiamo la mattinata alla visita dei dintorni di Tafraout partendo dalle rocce colorate appena fuori città che si vedono percorrendo una bella pista sterrata. Poi andiamo ad Ait Mansour distante una quarantina di km percorrendo una bellissima strada tortuosa di montagna con vari punti panoramici. Il villaggio si trova nel fondo di una gola a tratti molto stretta e ricoperta di palme: un paesaggio veramente suggestivo. Rientriamo a Tafraout, facciamo un giro veloce per il centro della città, un po’ di spesa e poi ripartiamo. Attraversiamo la valle di Ameln, fermandoci in uno dei primi paesi: il villaggio di Oumesnat e poi ci mettiamo in viaggio. La strada è stupenda e ci permette di attraversare luoghi aspri e spettacolari fino a giungere prima a Tata e poi 60 km oltre a Tissint. Qui alloggiamo, poco prima della città, in una tenda tipica berbera presso l’Amoudou Camp che si trova proprio dentro a un piccolo canyon ricoperto di palme, sulle rive del fiume.
Lunedì 23 dicembre 2019
Auto: Tissint, Amoudou Camp-M’Hamid El Ghizlane (286 km)
Subito dopo colazione esploriamo i dintorni del campo tendato (c’è un piccolo villaggio costruito sulla sponda del canyon) e poi ci spostiamo nella vicina Tissint per una veloce sosta alla (mini) cascata. Ci mettiamo in viaggio e attraversiamo luoghi aspri e impervi (sempre su ottime strade asfaltate) fino a giungere a Zagora e poi oltre fino a M’Hamid El Ghizlane. Parcheggiamo l’auto nel garage che ci mettono a disposizione presso il b&b Dar El Mahmid e ci affidiamo a Omar, la nostra guida nonché pilota verso il campo tendato nel deserto Erg Chigaga (Camo Atlantic).
Dopo un paio d’ore di pista a alcune soste arriviamo al campo tendato. Facciamo una mezz’oretta di giro sui dromedari e poi saliamo a piedi sulla grande duna per gustarci il tramonto dall’alto. Rientriamo al campo per la cena (ottima) e poi un’oretta di convivialità intorno al fuoco prima di andare a dormire.
Martedì 24 dicembre 2019
Auto: M’Hamid El Ghizlane-Agdz (219 km)
Ci svegliamo presto per tornare sulla duna ad ammirare l’alba (ne è valsa la pena, anche perchè eravamo soli). Rientriamo al campo per la colazione e alle 10 ripartiamo in fuoristrada per M’Hamid El Ghizlane dove arriviamo a mezzogiorno. Riprendiamo la nostra auto e torniamo verso Zagora; poco prima sostiamo a Tamegroute per la visita alla biblioteca più grande del Marocco. Purtroppo troviamo tutto chiuso perché gli orari di apertura sono al mattino presto e al tardo pomeriggio. Superiamo Zagora e ci mettiamo su una strada secondaria (alternativa alla strada principale) che attraversa numerosi villaggetti lungo la valle del Draa. E’ un palmeto senza interruzione. Alle 16.30 arriviamo ad Agdz e visitiamo una casbah decadente appena fuori città. Per la notte abbiamo scelto un posto molto carino in riva al fiume e nascosto nel palmeto appena fuori città (Lodge Hara Oasis), gestito da un fotografo spagnolo che si è trasferito in Marocco dopo aver trovate questo angolo di paradiso.
Ceniamo nel lodge insieme agli altri ospiti, con un sottofondo di musica e l’atmosfera a lume di candela.
Mercoledì 25 dicembre 2019
Auto: Agdz-Merzouga (316 km)
Dopo colazione partiamo subito in direzione di Merzouga e dove possibile percorriamo strade secondarie che attraversano i villaggi, invece che la strada principale. Arrivati a Rissani facciamo una deviazione lungo il circuito turistico che permette di vedere numerose casbah in decadenza. Alle 15.30 arriviamo a Merzouga e lasciamo l’auto al Lodge L’Homme du Desert per poi proseguire con i dromedari fino al campo tendato (Milky way desert camp). Anche qui saliamo sulle dune per il tramonto; la grande duna è al centro della zona sabbiosa e comunque molto lontana sia dal nostro che da tutti i campi tendati (è raggiungibile probabilmente solo con i quad per il tramonto o l’alba -> a piedi non ci sarebbe il tempo per tornare al campo prima del buoi totale). Dopo aver visitato l’erg chigaga, l’erg chebbi ci sembra veramente meno “deserto”: il panorama è molto meno bello che a M’Hamid El Ghizlane, le dune sono invase da quad, fuoristrada e file di cammelli che portano i turisti ai vari campi tendati. Fa un po’ l’effetto parco giochi, anche considerando che lo spazio occupato dalle dune è relativamente ridotto (salendo su una delle dune più alte si possono vedere i confini in tutte le direzioni).
La sistemazione nel campo tendato è molto più confortevole e anche il personale ci fa divertire dopo cena con musica e fuoco (meno bravi in cucina però….)
Giovedì 26 dicembre 2019
Auto: Merzouga-Gole del Todra (321 km)
Anche qui sveglia presto per vedere l’alba e poi dopo colazione rientriamo con la jeep a Merzouga. Alle 10 ci mettiamo in viaggio e facciamo alcune soste: il mausoleo di Moulay Ali Cherif alle porte di Rissani e la Ksar di El fida sulla strada verso nord.
Proseguiamo fino a Aoufous, cittadina ai bordi di un palmeto. Qui facciamo una deviazione ad anello nel palmeto e nei vari villaggi. Tornati ad Aoufous saliamo al rudere del forte per una bella vista e poi proseguiamo lungo le gole dello Ziz. Non faremo più soste per i restanti 150 km che ci separano dalle gole del Todra. Alloggiamo 5 km oltre le gole nello stupendo Auberge le Festival (molto suggestiva e naturalmente calda la nostra camera scavata nella roccia). Prima di andare in hotel percorriamo le gole in auto fino alla fine per renderci conto di come si sviluppa la valle del Todra.
Venerdì 27 dicembre 2019
Auto: Gole del Todra-Ourzazate (288 km)
Dopo colazione scendiamo in auto all’imbocco della gola e ci avviamo a piedi per un trekking di 3 orette che con giro ad anello sale da una valle appena all’inizio della gola e ridiscende in un’altra valle alla fine della stessa. Il percorso è facilmente individuabile anche autonomamente, anche se ci rendiamo subito conto che la maggior parte del turisti lo fa al seguito di una guida. Alle 12.30 ci mettiamo in auto e sostiamo nella vicina Tinghir per esplorare la decadente Casbah du Glaoui. Ora puntiamo alla città di Boulmane. Da qui parte la strada che sale nelle Gole del Dades. Man mano che si procede i panorami si fanno sempre più vari e bellissimi tanto che valutiamo nel complesso queste Gorges più belle di quelle del Todra. Arriviamo quasi fino alla fine dell valle (ci fermiamo qualche km prima perchè sul tratto finale della strada ci sono dei lavori in corso e rimaniamo bloccati da un camion in manovra). Tornati a Boulmane ci dirigiamo verso Ourzazate dove arriviamo alle 20, più tardi del previsto a causa della strada che si rivela molto trafficata nei primi 50km dopo le gole del Dades. Pernottiamo e ceniamo al Riad Ouarzazate.
Sabato 28 dicembre 2019
Auto: Ourzazate-Marrakech (230 km)
Ad Ourzazate visitiamo la Casbah di Taourit ancora intatta. Saltiamo la visita agli Atlas Studios (ci sembrano un po’ troppo stile Gardaland…) e proseguiamo per Ait Benhaddou. In un’oretta la giriamo in lungo e in largo. Poco distante visitiamo la Casbah di Tamdaght con l’aiuto di una simpatica guida locale che ci porta anche nelle campagne circostanti illustrandoci tutte le piante da frutto contivate dagli abitanti della città negli orti in riva al fiume. Dopo altri tortuosi 40 km saliamo ai 1800 metri di Telouet dove visitiamo la Casbah che conserva una magnifica sala con pareti decorate a mosaico e soffitti in legno finemente intarsiati (la migliore casbah visitata fino ad ora). Proseguiamo verso i 2.100 metri del passo Tizi n’Tichka che ci permettono di oltrepassare la catena montuosa dell’Atlante. Ci aspettano gli ultimi 60 km verso Marrakech dove arriviamo alle 18. Con un po’ di fatica raggiungiamo la centralissima agenzia di autonoleggio per riconsegnare l’auto (dopo aver rischiamo varie volte di percorrere strade della medina inaccessibili in auto seguendo le indicazioni errate di maps.me). Poi a piedi raggiungiamo il Riad Ecila che ci ospiterà per le prossime tre notti. Usciamo per cena e puntiamo dritti alle bancarelle della piazza.
Domenica 29 dicembre 2019
Giornata dedicata alla visita della città muovendoci tra i vari souk. Vediamo il quartiere dei conciatori di pelli, la moschea Zaouia de Sidi Bel Abbès, la fontana Chrob ou Chouf, il souk dei tintori, la moschea della Kutubiyya. Ci concediamo poi due ore relax nell’Hammam Mouassine in zona centralissima e molto comoda dal nostro Riad. La serata la passiamo in piazza Jemaa El Fna, dove ceniamo ancora ad una delle tante bancarelle a base di spiedini di carne e frittura di pesce.
Lunedì 30 dicembre 2019
Altra giornata dedicata alla visita della città. Sempre muovendoci a piedi al mattino andiamo ai giardini Majorelle (per fortuna arriviamo verso le 10 e la coda per entrare è ancora affrontabile, solo 20minuti); poi scendiamo fino alle Tombe Saadian (nessuna coda per entrare ma coda lunghissima per affacciarsi alle 2 sale principali. Visitiamo il palazzo El Badi, la sinagoga Salat Al Azama e il palazzo Bahia. Per il tramonto saliamo sulla terrazza del Gran Balcon du Cafè Glacier che si affaccia sulla piazza Jemaa El Fna e da cui si ha probabilmente la vista migliore della piazza. Per cena ripetiamo ancora l’esperienza alle bancarelle ma con menù leggermente differente (salsicce e cous cous).
Martedì 31 dicembre 2019
Giorno del rientro a casa con volo da Marrakech alle 7.30 per Orio al Serio.