Atene e il suo fascino trasandato
Usciamo e ci dirigiamo subito verso il vicino stadio panatinaico, oggi è la giornata della maratona e arriviamo mentre si sta svolgendo la settima ora di gara con gli ultimi atleti che stanno concludendo la loro fatica, lo spettacolo è suggestivo, lo stadio riluce, nonostante vi sia qualche nuvola in cielo, con il suo marmo bianco, dopo qualche foto allo stadio e all’Acropoli che si erge sulla città, ci incamminiamo verso i giardini nazionali dove è stato allestito il villaggio della maratona, proseguiamo verso Syntagma dove siamo attirati dalle pittoresche guardie nazionali (euzoni), li osserviamo marciare in quel modo così bizzarro che a me ricorda una danza, andiamo verso Monastiraki passando per Ermou, una strada non così elegante come mi aspettavo dove però è presente una bella chiesa che nei giorni successivi ammireremo anche all’interno, Monastiraki ci accoglie con la sua frenesia e ci lascia un po’ perplessi, passiamo davanti alla biblioteca di Adriano e ci incamminiamo verso Plaka da dove ci facciamo affascinare dalla vista del Tempio di Efesto, troviamo poi una zona dedicata ai locali, prendiamo allora un aperitivo. Proseguiamo la passeggiata passando per la strada dei negozi turistici Adrianou, e finiamo davanti all’Arco di Adriano. Da li seguiamo Google Maps per dirigerci al ristorante scelto per la cena tramite Tripadvisor: Lithos, è in zona Psiri, che si rivelerà una di quelle più ricca di locali per cena o post cena. Io ordino souvlaki di maiale, Giuseppe l’agnello, come antipasto dividiamo delle polpette di zucchine e delle olive, a fine pasto ci viene offerta frutta e due bicchierini di mastika, paghiamo il giusto per il locale e il servizio ricevuto: 51 euro Facciamo una breve passeggiata e andiamo verso casa, incrociamo sul marciapiede gli euzoni che stanno andando verso il Parlamento per il cambio della guardia.
Lunedì 12 novembre. Ci svegliamo presto e prendiamo la metro, con un cambio arriviamo a Omonia, andiamo verso i mercati centrali fermandoci in un bar per una colazione veloce. L’itinerario non è del tutto deciso ma eviteremo i siti archeologici perché vogliamo prendere il biglietto valido per 5 giorni per tutti i siti e preferiamo acquistarlo mercoledì visto che per domani abbiamo una gita fuori città in programma. Visitamo velocemente il mercato della carne e quello del pesce, sembrano quasi dei mercati generali, all’ingrosso e non al dettaglio. Arriviamo a piedi a Monastiraki e da li prendiamo la metro e scendiamo ad Evangelismos per andare al Museo di Arte Cicladica, oggi paghiamo la metà: 3.50 euro a testa. Il museo è interessante e ben strutturato, purtroppo non vi sono audioguide. Usciamo e andiamo verso il colle Licabetto, fermandoci ad un panificio per comprare qualcosa per pranzo. Arriviamo alla cima del colle più alto di Atene con un po’ di fiatone (almeno per me), ci attende una piccola chiesa, e una vista davvero ampia sulla città. Purtroppo il tempo non è perfetto, la giornata infatti è poco limpida e la vista dell’Acropoli non è da WOW. Ascoltiamo la nostra App audioguida, e facciamo alcune foto, mangiamo quello che abbiamo preso in panificio e ci confrontiamo su come impiegare il pomeriggio. Alla fine decidiamo di visitare anche l’altra importante collina della città: Filopappo. Per arrivarci però non tutto è così semplice e prima di capire quale strada dobbiamo fare prendiamo un super yoghurt con frutta, topping e decorazioni vicino all’antica Agorà. Giungiamo ai piedi dell’Aeropago, piccolo colle davanti dell’Acropoli, vi saliamo e facciamo alcune foto, l’Acropoli è talmente vicina che sembra di poterla toccare, sarebbe un luogo con una certa suggestione se non vi fosse tanta gente, proseguiamo quindi verso Filipopappo. Incontriamo subito una chiesa e “la prigione di Socrate”, una grotta, proseguiamo in un ambiente tranquillo e i panorami si fanno sempre più affascinanti. Arriviamo al monumento dedicato a Filopappo, console romano, e torniamo indietro facendo una strada differente. Sicuramente, dal mio punto di vista, questo è un luogo che non deve mancare in una visita alla città per i panorami che si aprono sull’Acropoli ad ogni passo diversi. Decidiamo di andare verso il nostro appartamento e usufruiamo della palestra interna al Residence. Dopo una doccia andiamo al supermercato più vicino per acquistare acqua e qualche prodotto per la colazione. Anche questa sera scegliamo il ristorante per la nostra cena tramite Tripadvisor. Andiamo da Oinas, sempre in zona Psiri, dove io ordino un piatto di bulgur e lenticchie, delle santorini ball, che non mi piaceranno, ci offrono del patè di olive molto buono e la frutta per 38 euro
Martedì 13 novembre. Oggi partecipiamo ad una gita organizzata da un Tour Operator, abbiamo prenotato tramite internet e l’appuntamento è alle 8.30 poco lontano dal nostro appartamento. Saliamo su un bus con altre 20 persone e la nostra guida inizia subito a parlare, in inglese, della città. Stiamo andando a vedere la zona dell’Agolide, una zona ad un paio di ore da Atene ma la prima fermata sarà il canale di Corinto. Impressiona davvero trovarsi sul ponte da cui si domina il canale! Dopo una sosta di circa 15 minuti per fare qualche foto riprendiamo il nostro viaggio in direzione di Micene, la nostra guida racconta molte cose sulla zona che stiamo attraversando e ne anticipa alcune sulla Cittadella che visiteremo a breve. Scendiamo dal bus con un vento fortissimo che imperversa. Il cielo però è limpido. I resti di Micene affascinano forse più da lontano grazie alle mura ben conservate. Foto d’obbligo alla porta con i leoni e poi visita libera con 40 minuti di tempo che si rivelano stiracchiati se si vuole leggere quanto riportato nei pannelli esplicativi lungo il percorso. Non tutto è comprensibile al volo perché la maggior parte dei resti sono limitati e non è semplicissimo comprendere come doveva essere la città ai tempi di massimo sviluppo. Ritorniamo al bus, e ci dirigiamo verso la vicina “Tomba di Agamennone”, luogo davvero suggestivo per la sua imponenza. Riprendiamo il bus e in pochi minuti arriviamo al ristorante che ci ospiterà per il pranzo compreso nel tour (moussaka, souvlaki, insalata, patatine fritte, mandaranci), poi proseguiamo per un negozio di oggetti artistici dove assistiamo ad una dimostrazione sulla lavorazione della terrracotta e dove la figlia dell’artigiano e proprietario ci racconta la tradizione della decorazione della terracotta e ci illustra una serie di gioielli creati dalla sorella. Non ci si ferma un attimo e ripartiamo in direzione Nauplia, la prima capitale della Grecia moderna, sembra davvero una cittadina piacevole ma qui abbiamo solo 10 minuti e io e Giuseppe non abbiamo il coraggio di allontanarci, il vento poi qui si sente tantissimo, quindi dopo 2 foto risaliamo sul bus. Ultima e principale tappa è Epidauro dove vi è un’interessante area archeologica che sicuramente i più non visitano ma che secondo noi merita davvero, ma soprattutto dove si trova un Teatro Greco con la T maiuscola. Ottimamente conservato, viene utilizzato per un famoso festival estivo, ma sopratutto lo contraddistingue un’acustica eccezionale. Ovunque ci si trovi sugli spalti si può avvertire ogni rumore che l’attore produce. Saliamo in alto, lo giriamo tutto e poco prima di scendere arriva una guida con il suo gruppo, si mette al centro del “palco” e inizia a respirare, a strappare un foglio di carta, a fare movimenti impercettibili quasi, ma noi sentiamo tutto! E le persone vicino a lei stentano a crederlo. Emozionante!!! Vi è anche un piccolo Museo che visitiamo velocemente. Purtroppo il tempo vola e dobbiamo tornare al bus. Il rientro ad Atene è tranquillo. Abbiamo speso 100 euro. Tariffa invernale che ritengo alla fine abbastanza onesta. Vista la giornata impegnativa e “costosa” decidiamo, dopo essere passati in appartamento per una doccia, di andare a mangiare in un posto economico in zona Kolonaki: andiamo allo Stick Bar, io prendo un burgher e pita, Beppe non ricordo più cosa ma con 28 euro ceniamo in modo semplice ma soddisfacente. La zona poi di sera si rivela davvero graziosa, ci fermiamo in una bellissima pasticceria dove prendiamo un dolce squisito a 5 euro.
Mercoledì 14 novembre. Oggi è il grande giorno, prima di recarci all’Acropoli però visitiamo il Tempio di Zeus Olimpo non lontano dal Teatro Panatinaico. Lì acquistiamo il biglietto per 7 siti archeologici della città a 30 euro. Siamo praticamente soli. Del grandioso tempio sono rimaste in piedi solo alcune colonne ma il luogo è suggestivo e si possono fare belle foto alle colonne con lo sfondo dell’Acropoli con il Partenone. Leggiamo quanto riporta la mia guida sul luogo e ascoltiamo anche l’audio guida App. Andiamo dunque verso l’Acropoli accedendo dal teatro di Dionisio, subito prima entriamo all’Ufficio Informazioni Turistiche. L’addetto ci dice che ora che è bassa stagione abbiamo sbagliato a comprare il biglietto cumulativo, abbiamo speso di più, faccio la somma e 2 euro in più non mi sembrano poi questa gran perdita. L’area archeologica dell’Acropoli è molto estesa, vi sono molti resti sia nella zona del Teatro di Dioniso che più avanti, si sale verso il Teatro di Erode Attico, imponente e bellissimo, e si arriva ai Propilei, la maestosa entrata alla zona più alta dell’Acropoli. I Propilei sono affollati ma la visione è comunque impressionante. Saliamo, Il sole è alto ma il vento è fortissimo, quindi non è così piacevole stare qui, inoltre c’è parecchia gente ma il panorama è spettacolare. I resti sono ben tenuti. Ci sono lavori in corso e il Partenone ha le sue famose impalcature. In ogni caso è un’emozione vera essere qui. Spendide le copie delle cariatidi dell’Eretteo e bellissimo il restaurato tempio di Atene NIke. Leggiamo la nostra guida e anche qui ascoltiamo la App. Facciamo un po’ di foto. Scendiamo e usciamo dalla zona dell’Acropoli dirigendoci verso l’Agorà Romana, qui da segnalare c’è principalmente la Torre dei Venti. Leggiamo la nostra guida e facciamo qualche foto. Ci spostiamo alla Biblioteca di Adriano. Lo sforzo di immaginazione qui è necessario ma comunque la visita risulta sempre interessante. Penso che sia abbastanza sciocco visitare Atene ignorando alcuni di questi siti archeologici. Il pranzo lo risolviamo in un panificio di Monastiraki dove per 6 euro acquistiamo prodotti vari con farciture per lo più al formaggio, poi altri 6 euro li spendiamo per dei frullati di frutta e verdura. Ci spostiamo al Museo dell’Acropoli, costo 10 euro, dove trascorriamo circa 3 ore. Il percorso suggerito è interessante, i resti e le statue esposte sono davvero belle, purtroppo ritengo che un Museo così moderno e così bello debba andare incontro ai turisti stranieri fornendo delle audio-guide! Usciti decidiamo di andare in zona Biblioteca Nazionale che abbiamo intravisto in bus martedì, sono presenti 3 imponenti e belle costruzioni (Biblioteca Nazionale, Akadhimia-Università-Accademia delle Scienze) testimonianza di quelle che erano le intenzioni post unitarie: riportare Atene ai fasti classici in chiave moderna. Purtroppo l’operazione sembra essersi fermata a questi 3 edifici che meritano indubbiamente di essere fotografati. Qui vicino ci fermiamo in un bar e beviamo una cioccolata calda. La sera decidiamo di tornare nella zona di Kolonaki che tanto ci era piaciuta, andiamo da IT, locale elegante e moderno, con personale molto attento e professionale. Io mangio un piatto con il tonno, ordiniamo un torta salata molto gustosa come antipasto, e un dolce e spendiamo 58 euro
Giovedì 15 novembre. Oggi acquistiamo un biglietto valido per alcuni giorni sui trasporti della città considerato che quello che ci era stato regalato non è più valido. Ci dirigiamo al Liceo di Aristotele, a pochi passi dal nostro appartamento, il luogo è praticamente deserto, è piccolo e i resti non sono poi molti ma si respira un’aria speciale, penso sia comunque un posto da vedere, ci spostiamo quindi verso l’Antica Agorà, prendendo la metro. Che dire? Forse ciò che mi ha affascinato di più in assoluto di questa città, perché le aspettative non erano poi alte. Il tempio di Efesto conservato incredibilmente bene è splendido, l’ambiente regala vedute meravigliose. La giornata poi è calda e tutto è ancor più piacevole. I resti qui sono numerosi e anche più “semplici da capire”, splendida la ricostruzione della Stoa di Attalo dove è presente un piccolo Museo nel quale è possibile ammirare le ostraka, i frammenti dove venivano indicati i nomi di chi si voleva esiliare. Infine vi è anche una piccola chiesa ortodossa. Per pranzo abbiamo l’imbarazzo della scelta in questa zona, ci fermiamo in un bar semplice dove spendiamo 17.40, io mangio una pita gyro per 3 euro! Prossima tappa il Museo Benaki, oggi è gratuito e ne approfittiamo. Il deposito borse non è altro che l’ufficio del personale pur essendo un museo molto vasto (4 piani e ristorante). Qui si trova praticamente di tutto, oggetti di vero interesse storico e folcklorico. Quello che infatti più attira la mia attenzione è la sezione dedicata ai costumi delle varie zone Greche e non solo. Ma ci sono anche resti archeologici, monili, statue. Insomma direi un Museo che vale la pena visitare. Torniamo verso l’appartamento passando per i Giardini Nazionali e davanti allo Zappeion. Stasera andiamo a cena in zona Plaka-AnafiotiKa al To Kapeneio, locale tipico, sicuramente carratteristico. Io ordino del vino della casa, olive, formaggio con miele, spezzatino di maiale e infine del salame al cioccolato (che purtroppo non mi soddisfa troppo) totale 35 euro E’ il mio compleanno e visto che il dolce non ci ha entusiasmato cerchiamo un altro posto dove mangiare qualcosa di dolce. Ci fermiamo a gustare per 5 euro un dolce al bicchiere da Zuccherino.
Venerdì 16 novembre. Oggi il tempo è brutto, ma il nostro programma deve proseguire perciò ci dirigiamo verso il Keramikos, ultimo dei 7 siti archeologici compresi nel nostro biglietto cumulativo. Ci andiamo in Metro e scendiamo alla stazione Thissio. Lo spazio di questo sito è ampio e non comprende solo l’antico cimitero ma altre strutture urbane oltre alle strade. Anche qui però i supporti per visitare al meglio i resti non sono all’avanguardia e quindi ci facciamo aiutare ancora una volta dalle nostre guide. Ci colpiscono in particolare le sculture imponenti delle tombe. Finito il giro visitiamo il bello ma piccolo museo annesso. Usufruiamo della toilette e andiamo al Pireo con la metro. Meteorologicamente parlando non è la giornata migliore per una visita al Porto ma ci proviamo lo stesso. Ci immergiamo nel caos fuori dalla stazione della metropolitana, visitiamo il bellissimo Duomo e proseguiamo la passeggiata verso Zea Marina e verso Mikrolimano, tra i due porticcioli c’è una spiaggia dove vediamo qualche temerario fare il bagno. Qui scegliamo un ristorante dove fermarci per il pranzo. Ce ne sono moltissimi con vetrate che danno sul porticciolo, uno dietro l’altro e molti hanno il “buttadentro”, una persona, spesso il proprietario, che cerca di convincerci ad entrare da lui. Il turismo è una guerra e in questa stagione non altissima sembra diventare vitale convincere i turisti. Noi però scegliamo uno di quelli in cui nessuno ci ha importunato e che ci pareva marinaresco. In effetti il locale si rivela elegante, con il cameriere gentile e con pietanze gustose. Ci servono gratuitamente una zuppa calda, ordiamo vino, io un insalata greca più formaggio fritto. Siamo in Grecia da quasi una settimana e non abbiamo mai bevuto l’Ouzo. Decidiamo di ordinarlo, qui hanno solo delle bottigliette, così siamo “costretti” a bercelo tutto. Non ci piace tantissimo ma dovevamo assaggiarlo (lo avevamo bevuto anche a Milos nel 2017 ma non ci ricordavamo bene il gusto). 45 euro per un pranzo elegante. Decidiamo di prendere la metro alla fermata (Faliro) prima del Pireo essendo ormai più vicini, passiamo vicino a strutture sportive desolate, speriamo sia dovuto alla stagione. Invece di prendere la metro, sbagliamo e saliamo sul tram, dopo circa 10/15 minuti mi rendo conto che stiamo costeggiando troppe spiagge e che ci stiamo allontanando inesorabilmente dal centro storico, pertanto scendiamo, riprendiamo il tram e prendiamo la metro. Arriviamo a casa per una doccia e usciamo per andare a cena nella solita zona di Psyrri, io mangio un souvlaki non speciale, il locale è semplice e la pulizia lascia un po’ a desiderare, il proprietario però è simpatico, ci offre un dolce che però è tremendo e un amaro rosso che invece non ci dispiace. Spendiamo 25 euro Facciamo una passeggiata e ci prendiamo una crepes a 5 euro per dimenticare il gusto del dolce offerto.
Sabato 17 novembre. Oggi, ultima giornata intera ad Atene, dobbiamo obbligatoriamente andare al Museo Archeologico che purtroppo sarà aperto solo fino alle 13.00. In realtà alle 12.45 lo shop sarà già chiuso e i visitatori saranno già invitati ad uscire, peccato! Il Museo è ben organizzato e ha in esposizione dei pezzi e delle statue di indubbio valore. Emozionanti alcuni Korai, sinceramente è difficile criticare negativamente qualcosa sulla collezione. Ma sulla gestione sì: l’orario di apertura del museo sul sito due giorni prima non era aggiornato, abbiamo scritto una email per chiedere l’orario dal 16 di novembre, ci hanno risposto una settimana dopo (quando ormai eravamo a casa), se la chiusura è alle 13.00 non si possono spegnere le luci delle sale alle 12.45, anche qui nessuna audio-guida (nel più importante museo di Grecia!!!), il personale che parla ad alta voce nelle sale…poco professionale! Insomma una gestione non degna di un museo del genere. Prezzo, in questa stagione a metà, 5 euro più che onesto. Andiamo verso il centro a piedi passando per il vicino Politecnico, c’è una manifestazione, dei ragazzi distribuiscono dei garofani. Solo dopo un paio di minuti mi viene in mente che oggi, 17 novembre, è il triste anniversario di un tragico evento avvenuto durante la dittatura dei colonnelli: durante l’occupazione del Politecnico da parte degli studenti nel novembre 1973 il governo ordinò l’entrata dei carri armati con la conseguente morte di almeno 24 manifestanti. Siamo quasi ad Omonia e pranziamo in un panificio per 8 euro. Girovaghiamo per Plaka, dove acquisto souvenir, per Anafiotika, affascinante angolo della città, e poi decidiamo di andare al museo di arte islamica Benaki, uno dei pochi che non chiude alle 15.00, per la bellezza di 9 euro a testa, visitiamo un museo che contiene sicuramente dei bei pezzi e una splendida ricostruzione di un salotto di una casa del Cairo, del 17imo secolo, ma che rispetto ad altri musei vale certamente meno. Decidiamo di andare in appartamento con la metro, peccato che la nostra stazione e quella di syntagma siano chiuse per manifestazione, ok, pensiamo, scenderemo a quella dopo della nostra (Megaro Moussikis). Saliamo e scopriamo che anche quella è chiusa! Insomma finiamo lontanissimi, gambe in spalla ci dirigiamo verso l’appartamento scoprendo che la manifestazione è partita dal Politecnico e finirà davanti all’ambasciata americana, cioè proprio dove stiamo per arrivare. La cosa impressionante è il dispiego di forze dell’ordine e di mezzi militari. Ci fa pensare ad uno stato di guerra. Davanti all’ambasciata americana sono state posizionate camionette antisommossa. Ovviamente le strade sono chiuse al traffico e alcune anche ai pedoni. Speriamo di riuscire ad arrivare a casa senza incontrare problemi. Alla fine ce la facciamo e da quello che leggeremo il giorno dopo la manifestazione è stata pacifica e molto partecipata, ma vi sono stati incidenti in serata nella zona del Politecnico. Per cena decidiamo di andare in zona Kolonaki, ma il posto che abbiamo scelto stasera chiude (a causa della manifestazione) e sembra che molti non apriranno proprio. Alla fine andiamo da Kuzin, un locale moderno ma con suppellettili antichi, dove io mangio un piatto gigante di lenticchie, quinoa e pistacchi, mangiamo delle polpette di antipasto e poi prendiamo in due una torta al cioccolato per totali 52 euro Purtroppo uscendo dal ristorante inizia a piovere, l’ultima passeggiata serale salta. Andiamo a casa.
Domenica 18 novembre. Ci svegliamo e purtroppo piove forte, sistemiamo i nostri bagagli con calma e poi decidiamo di andare comunque a visitare lo stadio panatinaico (con museo) il biglietto costa 5 euro e ci sarebbe l’audioguida (anche in italiano) compresa nel prezzo, peccato che con la pioggia di oggi non siano disponibili. Pertanto la nostra visita si avvale solo di quanto leggiamo dalla nostra guida e dal volantino, in inglese, che ci lasciano dalla biglietteria. Dentro il Museo è possibile ammirare le fiaccole di molte edizioni delle Olimpiadi oltre a tutti i manifesti. Una visita che in un giorno di sole sicuramente vale di più vista anche la possibilità di fare le foto sul podio! Ritorniamo in appartamento, prendiamo i nostri bagagli e andiamo in Metropolitana dove scopriamo che dobbiamo attendere il treno per l’aeroporto per quasi 30 minuti! Salutiamo Atene, anche questa esperienza è giunta a termine