Bali e la filosofia del Wahaha

Il detto cita "Come Angry, Leave Happy"... perché Bali è un po' così, l'isola che sembra una Thailandia "ripulita" e che al terzo massaggio ti cambia la vita!
Scritto da: accipicchiolina
bali e la filosofia del wahaha
Partenza il: 22/11/2019
Ritorno il: 02/12/2019
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Viaggio family per chi cerca una destinazione che non sia solo mare o solo cultura, per chi è attirato dall’Asia, ma ha paura di un impatto troppo forte, per chi cerca anche il relax per mamma e papà! Ecco il racconto della nostra avventura con la segnalazione delle spiagge top e quelle adatte ai bambini

22 novembre: partenza

Volo Qatar via Doha… partenza alle 22 da Fco, arrivo alle 23 del giorno dopo

24 novembre: Lengian – Sanur ( 20 minuti)

Il primo giorno lo passiamo sulla spiaggia di Lengian, dove affittiamo ombrellone e lettini per 100k e la tavoletta da bambini per 10k. Spiaggia ampia, il mare è una tavoletta, acqua calda anche se l’estetica non è tropicale (adatto ai bambini). Dopo mangiato decidiamo di spostarci a vedere la spiaggia di Sanur visto che questa sera alloggeremo al Mercure, ma, mentre l’albergo é super, la spiaggia è una delusione totale (Spiaggia ampia, mare con tante alghe), anche se c’è il mercato della domenica che ci rallegra un po’. La sera mangiamo con i piedi sulla sabbia da Retró (il che ha sempre il suo perché).

25 novembre : Sanur – Ubud ( 11 ore)

Oggi giornata di spostamento con arrivo finale ad Ubud. Prima tappa è il Penengan Lempuyan a 2.30 h di macchina. Tempio carino, porta del cielo apprezzabile, bella vista sul vulcano, ma se cercate la spiritualità questo tempio non è per voi. Qui si entra con una donazione (noi in linea con gli altri abbiamo lasciato 30k) e si pagano a parte i sarong (10k, bambini gratis). Dopo circa una trentina di minuti di visita ci siamo diretti al tempio dell’acqua Tirta Gan Ghan , ingresso 40k, bambini 15k, guida 50k. Qui i bambini si sono divertiti molto a dare da mangiare i pesci e a saltare sulle pietre galleggianti. Pagando un supplemento si può fare anche un bagno in piscina. Dopo pranzo siamo andati a caccia di spiagge ed abbiamo visitato la Blue Lagoon (molta corrente, alle 4 va via il sole, non adatta ai bambini) e la white sand beach (più ampia, si può fare il bagno). In entrambe ci sono dei locali sulla spiaggia x acqua o cibo. Questa sera dormiamo in un posto pagato poco (40€) ma bellissimo: il “Murni’s House” o “Tamarind Spa” dove per 795k ci fanno 2.5 ore di massaggio ( disponibile anche per bambini da 5 a 12 anni). Cena da Miro’s con bel giardino illuminato tutto per noi (470k).

26 novembre: dintorni di Ubud ( 8 ore)

Altro giorno, altre avventure: partiamo dalla Monkey Forest (80k adulti, 60k bambini) e l’ora di passeggiata passa tra i vari attacchi di scimmie alla mia bottiglietta d’acqua. Abbiamo visto una ragazza a cui le scimmie hanno preso lo zaino lasciato incustodito e hanno rubato dentro borraccia e beauty case. Consiglio di non portare proprio nulla. Poi ci dirigiamo alle terrazze di riso di Tegalalang dove il nostro driver ci porta in una sorta di parco avventura dove si fa lo swing ( ovvero l’altalena con l’imbracatura), ma di riso neanche l’ombra…bocciatissimo anche perché noi avevamo capito che saremmo andati a fare swim 🙁 . Ci facciamo allora portare a Celing (10k adulti), dove le terrazze sono vere e soprattutto il riso c’è. Volendo anche qui potete fare lo swing. Dopo pranzo ci dirigiamo al Pura Gunung Kawi (50k adulti,25k bambini), che dopo circa 200 scalini in discesa ci accoglie con tutta la sua maestà. Si narra che gli 11 Candi presenti siano in realtà tombe funeraria della famiglia reale e che risalgano all’XI secolo. Il sito è molto bello e particolare. I bambini si sono messi a contare le scale e neanche si sono accorti della faticaccia 🙂

L’ultima tappa di oggi è il Tirta Empul (50k adulti,25k bambini), dove assistiamo al rito della purificazione ( ci si immerge in una piscina e si bagna la testa sotto una fontana dopo aver fatto un’offerta). Qui le donne per entrare devono legare i capelli. Se volete partecipare al rito ci sono dei locker e le dressing room per cambiarsi. All’uscita c’è un vero e proprio mercato dove tutto è in vendita per “1 hundred thousand rupias”. È un buon posto per fare qualche compera.

27 novembre: Ubud – Nusa Dua (9 ore)

La nostra giornata inizia presto con la visita del Taman Ayun Temple (30k adulti, 15k bambini), il primo tempio dove finalmente respiriamo un po’ di vera spiritualità e dove nel fosso che circonda il tempio si possono ammirare le piante di loto. Alle 9.30 siamo già nuovamente in macchina direzione Jatiluwih ( altra zona di risaie) e ci fermiamo a “we carik Park malen” un posto dove puoi affittare delle ciambelle per scendere dal fiumiciattolo ( i bambini apprezzeranno la deviazione). La tappa successiva è il Pura Luhur Batukau (40k adulti, 20k bambini), un tempio sempre avvolto nelle nuvole, dove si possono apprezzare i rituali induisti e dove si vedono le donne lavorare e cucire le foglie per creare i cestini delle offerte. La curiosità di questo tempio, che sembra fuori dai circuiti turistici di massa, è che non possono entrare bimbi che ancora non hanno cambiato i denti e le donne in gravidanza perché porta sfortuna. Ultima tappa spirituale di questo viaggio è il Pura Tanan Lot (145k tutta la famiglia), tempio sul mare molto suggestivo ed apprezzato da tutta la famiglia. Si dice che i templi sul mare siamo visivamente collegati l’uno agli altri per proteggere i confini. È utile sapere che per arrivare al vero tempio bisogna bagnarsi i piedi, quindi è meglio portarsi dietro le ciabattine o un telo/sarong per pulirsi i piedi dopo. Anche qui ci sono molte bancarelle dove tutto è in vendita per 15000 rupie (1€). Spostamento poi a Nusa Dua con pranzo da Ganesha, dove mangiamo un ottimo pesce sulla spiaggia (800k per un red fish da 1,2 kg, 1 kg di calamari, un pollo grigliato, 4 succhi e una birra). Nell’attesa i bambini fanno il bagno, l’acqua è un brodo.

28 novembre: Padang Padang, Dreamland beach e Balangan (9 ore)

Oggi giornata dedicata alle spiagge e al relax. Cominciamo con Padang, distante circa 30 minuti da Nusa Dua. Spiaggia carina, ci sono da fare circa 100 scalini, ma sono tutti all’ombra e sotto ci sono Warung, ombrelloni (100k) e tavole da surf (100k). Qui il mare ha bei colori e non è mosso, l’acqua è più freddina di altri posti. Dreamland beach la usiamo come base per il pranzo, dove mangiamo su un warung sulla spiaggia. Nell’attesa che arrivi il cibo i bimbi sguazzano nell’acqua. Anche qui acqua molto bella, ma c’è una discreta onda. Per far fare il bagno ai bambini meglio il lato a dx del ristorante. Alle 3.30 ci spostiamo a Batalan, ma quando arriviamo troviamo una distesa di rocce ricoperte di alghe e non si può fare il bagno. Effettivamente alle 4 è segnato il picco della bassa marea, quindi magari questa spiaggia è bella con l’alta marea. Per consolarci dalla delusione ci concediamo un succo fresco nei warung sulla spiaggia e poi ci spostiamo alla spiaggia del nostro albergo. Acqua trasparente, fenomeno della marea anche qui visibilissimo, però si può fare il bagno.

29 novembre: Nusa Penida (11 ore)

Sveglia all’alba per prendere il traghetto da Sanur alle 8. Facciamo un’ora di navigazione su una barca veloce e alle 9 troviamo il driver che ci porterà in giro per l’isola ( traghetto + driver 60$ a testa, la gita ne vale la metà).C’è da premettere che sull’isola c’è un’unica strada tutta curve, a volte neanche asfaltata bene, grande come una corsia normale, che però è a doppio senso di marcia. Quindi, tornando indietro, non so se rifarei una gita così, considerato anche il fatto che le cose belle da vedere sono tutte distanti tra loro. Prima tappa Billabong Angel’s, praticamente una pozza che nessuno si filerebbe se non fosse vicino alla Broken beach, che invece merita una sosta per il suo arco naturale. È la volta poi di Kellingson beach, dove l’acqua ha un colore particolare. Dall’alto è bellissima, come in foto; noi non siamo scesi e ci siamo limitati a fotografare il promontorio e la spiaggia. Infine andiamo a Crystal Bay beach dove rimaniamo fino alle 4. Qui il mare è freddissimo, bei colori, c’è una modesta onda che non permette però di surfare. I bambini sono un po’ restii ad entrare in acqua x il freddo. In poche parole, se si hanno bambini, non mi sento di consigliare la gita, ne una permanenza di più giorni. Mi rimane il dubbio sul perché non organizzino il giro dell’isola in motoscafo (forse il vento o le forti correnti o è semplicemente per non togliere il business dei driver?).

30 novembre: Melasti beach

Ecco, questa è la spiaggia del paradiso, non a caso accanto ad un hotel da 1000$ a notte: acqua cristallina e calda, spiaggia bianca. Onde a largo per i surfers. Perfetta x i bambini e perfetta quando c’è bassa marea. Con l’alta marea si agita un po’ . Per pranzo andiamo nuovamente a Dreamland che con l’alta marea non ha onde. Wonderful!!! A cena nuovamente da Ganesha e poi shopping da Krisna, un luogo di perdizione dove tutto costa poche rupie e si possono comprare souvenir a poco prezzo ( magliette, sarong, calamite, braccialetti, saponi, scrub). A saperlo compravo tutto qui. E con lo shopping finale finisce la nostra vacanza e comincia il lungo viaggio di ritorno!

Consigli pratici

Come in tutta l’Asia il traffico la fa da padrona. Personalmente consiglio di muoversi con i driver piuttosto che prendere i taxi. Se non ne avete uno dall’Italia, ve lo proporrà il primo taxi che prenderete (noi pagato 540k al gg per 10 ore al gg).

Comprate una SIM all’aeroporto per comunicare con il vostro driver, perché spesso non c’è parcheggio quindi vi verrà a prendere quando lo avviserete di aver finito.

La parte dei templi sicuramente non sarà la preferita dai bambini: cercate di inserire in ogni giornata un bagno ristoratore ed inventate giochi (tipo contare gli scalini) per rendere i percorsi più “leggeri”.

Solo all’aeroporto siamo riusciti a prelevare 2,5 milioni, tutte le altre volte 1 milione.

A novembre fa caldo, ma è sopportabile.

Se avete deciso per Bali perché vi piace il mare, tenete d’occhio le maree e sappiate che il mare non è il pezzo forte di Bali. Le spiagge più belle sono a sud; nell’ordine Melasti (top), Dreamland beach e Padang Padang.

La vita costa poco, ma tutto si paga.

Tornando indietro salterei Lengian e Sanur e andrei diritta ad Ubud dove bisognerebbe soggiornare almeno 3 notti e non farei la gita a Nusa Penida, ma starei un giorno in più vicino Melasti beach e Dreamland.

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Gunug kawi

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