Ognissanti a Strasburgo e Colmar

Piacevole break autunnale in Alsazia, buon vino, ottimo cibo e bei posti .
Scritto da: Luisella Tremolada
ognissanti a strasburgo e colmar
Partenza il: 31/10/2019
Ritorno il: 03/11/2019
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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E rieccoci qui… sperando di potervi essere utili con le nostre informazioni… Avevamo programmato da Settembre che per il week end dei morti saremmo saliti a Strasburgo a trovare un amico che si è trasferito là per qualche mese a lavorare. Abbiamo prenotato IBIS Strasbourg stade de la meinau e deciso di intraprendere il nostro viaggetto in macchina. La durata non è proprio irrilevante però, per una permanenza di 4 giorni si può anche fare. Partenza alle 5,30 dalla ridente Brianza direzione Como-Chiasso. Sosta per colazione a Ponte Chiasso e poi entriamo in Svizzera, ci eravamo già muniti di vignetta in precedenza. Attraversiamo Mendrisio, Lugano, il San Gottardo, Lucerna, Basilea e arriviamo dopo poco in Francia. Da Mulhouse prendiamo l’autostrada che ci porta, dopo un centinaio di km, a Strasburgo. Arrivati un bel sole ci dà il suo benvenuto, nonostante un ‘aria piuttosto frizzantina. Deposito bagagli e subito in centro con il comodissimo tram. Poche fermate e arriviamo alla fermata “homme de fer” dove scende la maggior parte dei passeggeri …e in pochi secondi ti ritrovi nella piazza Kleber. Place Kléber è la piazza centrale di Strasburgo, nel cuore dell’area commerciale della città, prende il nome dal generale Jean-Baptiste Kléber. Le sue due fontane in questo periodo non sono funzionanti causa lavori in corso in previsione dell’evento che sta per arrivare e che raccoglie ogni anno turisti da tutta Europa: i mercatini di Natale. Dopo un giretto in piazza scaldandosi al sole, una capatina da Galeries Lafayette e una in libreria, ci facciamo il nostro primo pranzetto al ristorante Kohler-Rehm proprio in Place Kleber. Vino e birre non mancano sul nostro tavolo e anche le pietanze sono subito apprezzate.

Pomeriggio lo trascorriamo per le viuzze del centro, ammiriamo la Cattedrale, ci compriamo un cappellino che ci ripari da queste folate di vento che ogni tanto ci saluta e con il tram raggiungiamo il Parlamento. Questo edificio di vetro, metallo e legno è stato ultimato nel 1999. Di forma slanciata, colpisce subito per la sua ampiezza. Appena si varca la soglia e ci si reca al centro della torre ellittica se ne comprendono le dimensioni. La visita all emiciclo con le cuffiette per la spiegazione non possiamo perdercela. È emozionante trovarsi lì… realizzare che siamo in un luogo dove vengono prese delle importanti decisioni. Frequentato dai deputati europei eletti dai Stati membri dell’Unione europea. Il Parlamento Europeo rappresenta la più grande assemblea parlamentare del mondo eletta a suffragio universale diretto. Usciti dal Parlamento, non prima di esserci fatti immortalare dalla macchinetta automatica per avere un ricordo simpatico di questa esperienza, costeggiamo il canale e attraverso una rilassante passeggiata, raggiungiamo il Consiglio d Europa. I diversi edifici del Consiglio d’Europa sono la dimora di un’ampia collezione di opere d’arte. Stati membri e non ed artisti vari hanno donato opere d’arte al Consiglio. Questi doni simboleggiano l’attaccamento dei donatori a una delle più antiche organizzazioni politiche d’Europa. Sono testimonianza del sostegno nei confronti di un’organizzazione che mette i diritti umani al centro della società e riconosce l’importante ruolo degli artisti creativi nel plasmare attitudini e comportamenti. Approfittiamo di questi momenti e apprezziamo pienamente ciò che ci circonda. Usciti dal Consiglio una bella e lunga camminata al tramonto ci riporta verso il centro dove ci gustiamo un bell’aperitivo in un locale pieno di gioventù chiamato Caupona Taverne e infine ci avviamo verso il ristorante della nostra prima cena a Strasburgo: Steakhouse district. Ottime tartares di carne extra large e ottima birra e vino… Soddisfatti e anche un po’ stanchini però ci avviamo verso il tram.

La nostra prima giornata a Strasburgo è stata davvero piacevole, quello che abbiamo visto finora ci ha soddisfatti ma è ora di riposare per essere in forma domani per una nuova giornata piena. Dopo un’abbondante colazione in hotel ci rechiamo con il nostro fidato tram in centro per acquistare i biglietti per il giro in battello per i canali di Strasburgo. Abbiamo optato per la soluzione battello coperto perché per ora non piove però… non si sa mai… il cielo non promette nulla di buono. L’imbarco si trova ai piedi della Cattedrale, presso gli sportelli Batorama. Per la precisione si effettua da Place du Marché aux Poissons, davanti al Palazzo dei Rohan. Noi abbiamo scelto la visita “Strasburgo, oltre 20 secoli di storia”: tour della durata di circa 70 minuti che ci ha portato per mano nelle varie anime di Strasburgo, città storica e capitale d’Europa. Verso la fine del tour inizia a piovigginare ma si può’ ammirare comunque ciò che scorre davanti ai nostri occhi attraverso le grandi vetrate. Finito il tour la nostra meta è il ristorante Le Pfifferbriader che si trova proprio sulla via dove ci lascia il battello… per fortuna perché la pioggia non accenna ad abbandonarci. Dopo un ottimo pranzo ci dirigiamo verso le varie zone della città, passeggiando a tratti sotto la pioggia. La petite France, i ponti coperti e scendendo verso il centro commerciale Place des Halles dove, dopo aver assistito a un concertino musicale in strada improvvisato da ragazzi bravissimi, ci rendiamo conto che essendo il primo novembre, festivo, i negozi sono chiusi. Visto il tempo che oggi non ci ha molto graziato, decidiamo di tornarcene in hotel 2 ore per riprenderci prima di cena, ma non prima di aver visitato la meravigliosa Cattedrale. La Cattedrale di Nostra Signora di Strasburgo è una delle chiese più note della Francia. Appena te la trovi davanti agli occhi, così imponente, ti lascia senza fiato. Al suo interno le vetrate del XII-XIV secolo e il rosone creano giochi suggestivi. L’organo monumentale presenta una sponda con meccanismi degna di nota e l’orologio astronomico monumento d’arte e di meccanica è di per sé un capolavoro del Rinascimento. La cena al ristorante Meiselocker ancora una volta la cucina Alsaziana non ci delude: mangiato e bevuto proprio bene assaporando alcune specialità della zona. In albergo. Mattinata dedicata a Colmar. Uscendo dall’autostrada, si incontra La Statua della Libertà di Colmar che è una replica in resina dell’originale di New York. Alta dodici metri, è installata all’ingresso settentrionale della città dal 2004, anno della sua realizzazione per celebrare il centenario della morte di Auguste Bartholdi, creatore della “Libertà che rischiara il mondo”. Parcheggiamo vicino alla stazione ferroviaria e ci dirigiamo a piedi verso il centro. Molto caratteristico, ci colpisce subito con le sue casette, i suoi colori e i suoi profumi. Ci addentriamo nelle viette caratteristiche e infine ci fermiamo a pranzo. Il ristorante Le Fer Rouge è davvero un incanto. Si mangia e si beve da favola. Sarà votato all’unanimità come il migliore ristorante in questo viaggio da tutti i partecipanti. Pomeriggio alla scoperta degli altri quartieri di Colmar, Petite Venice, le quartier des tanneurs, il mercato coperto e collegiata San Martino, ritorniamo a Strasburgo per shopping… visto che il giorno prima vi avevamo rinunciato causa negozi chiusi per festività. Non Si può tornare a casa senza qualche ricordino da Strasburgo. È la tradizione. Serata in un ristorantino carino di nome Petite Brass in Rue du Vieux-Marché-aux-Poissons. Mattinata di dolce far niente passeggiando per il quartiere Krutenau e pranzetto nel ristorante Kohler-Rehm.

Dove avevamo consumato il nostro primo pasto per chiudere in bellezza… proprio là dove tutto era cominciato. È ora di tornare in Italia ahimè… anche il tempo si ribella… partiamo con un tempo abbastanza clemente, ma la pioggia battente non ci dà tregua per tutto il viaggio di ritorno nella regione Elvetica. Arrivati in Italia finalmente si placa. Questi quattro giorni in Alsazia sono stati proprio un bello stacco… da tutto e da tutti. Se non si fosse presentata questa occasione di andare a trovare il nostro amico probabilmente non avremmo mai pensato di trascorrere 4 giorni in questa regione francese… pero’ siamo proprio contenti di aver sfruttato questa opportunità. Alla prossima… chissà dove… chi lo sa.

by Marilella



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