Perù: itinerario di 15 giorni e consigli pratici
Indice dei contenuti
Per prima cosa, riassumo in breve l’itinerario:
Giorno 0: partenza da Malpensa, scalo a Toronto e arrivo a Lima a notte fonda
Giorno 1: visita di Lima
Giorno 2: Partenza per Paracas la mattina ed escursione alla Riserva di Paracas
GIorno 3: escursione alle Islas Ballestas, spostamento ad Ica in tarda mattinata e pomeriggio a Huacachina. Di notte bus per Arequipa
Giorno 4: arrivo ad Arequipa in tarda mattinata e visita della città
Giorni 5-6: escursione di 2 giorni al Colca Canyon, con arrivo la sera del giorno 7 a Puno
Giorno 7-8: escursione al Lago Titicaca, con tappa ad Uros, pernottamento ad Amantanì e veloce visita di Taquile. Rientro a Puno alle 15 e visita del sito di Sillustani.
Giorno 9: bus per Cusco, arrivo nel pomeriggio e giro veloce in centro
Giorno 10: montagne arcobaleno di Palcoyo
GIorno 11: Valle Sacra e treno per Aguas Calientes
Giorno 12: Machu Picchu e rientro a Cusco
Giorno 13: Pisac e Sacsaywaman
Giorno 14: visita di Cusco, rientro a Lima la sera e nella notte volo di ritorno per l’Italia
Come vedete, in 14 giorni l’itinerario è molto serrato e abbiamo dovuto togliere Nasca. L’ideale per questo giro sarebbe avere almeno un paio di giorni in più. Passo ora a dare qualche informazione generale e poi qualche dettaglio su ogni tappa.
Viaggiare in Perù è semplice, noi abbiamo prenotato tutto dall’Italia essendo in 4, ma abbiamo incontrato molta gente che aveva prenotato solo il volo e le prime notte. Si riesce tranquillamente a muoversi, al giorno d’oggi basta acquistare una sim prepagata all’arrivo e potrete fare ogni cosa con il vs telefono. Questo vi dà sicuramente più flessibilità e una soluzione si trova sempre, sia per alloggio sia per spostamenti. Consiglio invece di prenotare in anticipo i biglietti per Machu Picchu sul sito del ministero peruviano. Per spostarsi nel Paese utilizzate i numerosi bus a lunga percorrenza. La compagnia più famosa è la Cruz del Sur, online ne trovate altre, ma in loco ce ne sono moltissime, quindi anche senza prenotare troverete tranquillamente un biglietto al pomeriggio per partire dopo poche ore. I bus sono comodi, noi abbiamo usato Cruz del Sur e ci siamo trovati molto bene. Normalmente partono in orario dal capolinea ma all’arrivo un po’ di ritardo mettetelo in conto.
Altitudine: noi non abbiamo avuto grossi problemi, se non il fiatone ad ogni minimo sforzo. Già dal secondo giorno ci si regola nel dosare gli sforzi, ma inevitabilmente ad ogni minima salita, l’altezza si sente. Masticare e mangiare le foglie di coca aiuta, farmaci non ne abbiamo usati; il tutto è comunque soggettivo.
Clima: di giorno con il Sole si sente caldo, si sta anche a mezze maniche, ma un antivento è sempre da avere con sé. Come tramonta il sole e sale un po’ di brezza o vento, fa freddo la sera, meglio coprirsi, come in inverno da noi. A Cusco di sera ci sono 7-8 gradi, più freddo a Puno e sul lago Titicaca, dove una maglia termica è comoda. Per le escursioni è bene avere un buon pile, la giacca antivento e pantaloni da trekking, non servono felpati e pesanti, comodi quelli con le zip che possono diventare corti. Ad Aguas Calientes e Machu Picchu fa più caldo, essendo più bassi di quota. Qui non servono abiti termici, la sera abbiamo trovato 16-17 gradi
Lima: a noi, come a molta altra gente, non è piaciuta. Metropoli sudamericana, in agosto è perennemente umido e nuvoloso. Visti i pochi giorni che avevamo, col senno di poi la avremmo anche tagliata, arrivando di notte e partendo subito la mattina seguente. Plaza de Armas ed il centro non sono male, carino il Barranco, ma nulla di imperdibile. Un giorno è comunque sufficiente, visitate il mercato se avete tempo. Miraflores non ha nulla da offrire dal punto di vista turistico, cercate di alloggiare vicino alla linea del bus metropolitano, comodo per spostarsi.
Paracas: la riserve è molto bella, il tour guidato in gruppo è troppo veloce e lascia poco tempo ad ogni sosta, meglio spendere qualcosa in più e farne uno privato se si è in gruppo numeroso. Peccato averla vista in un giorno nuvoloso. Molto bella anche l’escursione alle Ballestas. Arrivando qui partendo da Lima alle 7, si può fare la Riserva appena arrivati e le Ballestas il giorno dopo. Prezzo per escursione in gruppo 60-70 soles, privato 120 soles circa.
Huacachina: noi ci siamo divertiti tantissimo, insieme ad un altro gruppo di ragazzi. In un pomeriggio potete farvi un giro con dunebuggy e provare a fare sandboarding sdraiati sulla tavola. Se volete farlo seriamente, dovrete rimanere più a lungo e noleggiare una tavola adatta con gli attacchi. Noi abbiamo fatto un giro semplice e in questo caso è inutile restare la notte; ripartite per Arequipa o Nasca verso le 20 o le 21 e guadagnerete un giorno.
Nasca: l’abbiamo saltata per mancanza di tempo, ci hanno detto che comunque le linee meritano la visita. Tornando indietro, la faremmo al posto di Lima.
Arequipa: centro molto bello, noi l’abbiamo visitato in un pomeriggio, perché il bus era in ritardo un paio d’ore. Proprio quelle 2 ore perse ci avrebbero dato un po’ di calma in più e per visitare il centro città è sufficiente. Visitate il bellissimo Monasterio de Santa Catalina, andate al mirador de Yanahuara per avere una bella vista sulla città, visitate la cattedrale e passate dal mercato. Intorno ad Arequipa ci sono molte escursioni da fare, la più famosa al Colca Canyon, ma ne esistono molte altre, informatevi!
Colca Canyon: i tour sono essenzialmente di 2 tipi. Quello semplice, senza trekking, molto turistico di 1 o anche 2 giorni, che vi porterà solo alla Cruz del Condor, ma del Canyon non vedrete nulla. Il trekking che scende fino al fondo del canyon, 7 ore in discesa il primo giorno e 3 in salita il secondo, dislivello di circa 1200 metri sia a scendere sia a salire. Questi tour li potrete tranquillamente prenotare in città da qualsiasi agenzia, ma se preferite cercate online. Noi non abbiamo fatto né uno né l’altro. C’è una agenzia, Colca Trek (occhio al nome, perché ce ne sono altre con nomi simili) che propone un giro diverso, non turistico, ma non faticoso. Non farete trekking, solo qualche breve passeggiata e un bellissimo e panoramico giro in mountain bike (su asfalto). In questo modo potrete vedere bellissimi panorami del Canyon, ma non scenderete all’interno. Come contro, è molto più costoso degli altri, oltre i 200€ a testa per tutto (ingresso, pasti, escursione, trasporto a Puno incluso). Una escursione di trekking, sommando tutte le spese arriva intorno agli 80-100€. Lo abbiamo scelto perché eravamo indecisi se il trekking valesse davvero la pena, vista la fatica che comporta. Ad oggi, probabilmente lo farei, ma altri ragazzi ci hanno confermato che è davvero faticoso, ma sicuramente bellissimo. Valutate voi cosa preferite fare, la decisione è sicuramente personale!
Lago Titicaca: Puno è una delle città più brutte del Perù, usatela solo come appoggio. Le Uros sono una messa in scena, se potete evitate; l’alternativa è fare un salto alla penisola di Capachica con un collectivo e poi da lì raggiungere Amantanì. Da lì cercate un passaggio il giorno dopo per Taquile e poi Puno. L’esperienza di soggiorno ad Amantanì è unica ed indimenticabile, di notte godrete di un meraviglioso cielo stellato e la permanenza da una famiglia è arricchisce il tutto. Noi siamo passati dalle Uros, unico punto positivo è che abbiamo conosciuto molti ragazzi con cui abbiamo condiviso il resto del viaggio anche a Cusco, grazie al fatto che nei 2 giorni ci si ritrova tutti sulla stessa barca. Dal lago si torna alle 15 a Puno, c’è ancora tempo per una tappa a Sillustani, merita una visita, piuttosto che stare a Puno e se volete guadagnare tempo, partite tranquillamente la sera stessa per Cusco. Appena rientrate in città andate al terminal dei bus, a 200 metri dal porto e chiedete, qualcosa troverete.
Cusco: la città più bella del Perù, un bellissimo centro storico, tante viette che meritano una passeggiata, il pittoresco quartiere di San Blas dove spendere qualche ora, un mercato molto animato, piccola anteprima di scene di vita locale, mentre per quelle vere, del vero mercato della gente locale, basta proseguire dal mercato allontanandosi giusto di 1-2 vie dal centro e ne vedrete delle belle. Base per numerosissime escursioni, a Cusco troverete di tutto per organizzare quello che preferite. Per la visita della città, almeno una giornata intera è da considerare, meglio anche 2 per prenderla con calma.
Rainbow mountains: vanno tutti al Vinicunca, quella più famosa e più colorata, ma consiglio Palcoyo. Vedendo le foto di chi è stato al Vinicunca, sarete circondati dalla folla e sulle montagne non potrete salire. A Palcoyo c’è molta meno gente e vi godrete il panorama quasi tutto per voi. Il sito è molto grande e la camminata a salire più breve. A 4800 metri, anche questo può fare la differenza. Inoltre, non vi dovrete svegliare alle 3-4 del mattino, ma si parte alle 7. Fidatevi, è poco conosciuta, ma merita tantissimo
Valle sacra: noi siamo partiti da Cusco la mattina, tappe Chinchero, Moray, salinas di Maras e Ollantaytambo, dove abbiamo preso il treno per Machu Picchu alle 16.30. Giro fattibilissimo senza troppa fretta, partenza alle 7 da Cusco. Moray e le saline sono siti bellissimi, imperdibili. Chinchero molto carino, visitato la mattina presto eravamo quasi soli, tappa di circa 1 ora. Olltantaytambo visitato dopo pranzo era stracolmo di turisti. Il sito è comunque bello. In un altro giorno abbiamo visitato invece Pisac, più grande e più bello di Chinchero e Ollantaytambo e meno frequentato. Consiglio di arrivare al sito in taxi, prendendolo direttamente da Cusco (60-70 soles fino al sito) o arrivando al centro di Pisac con un collectivo (4 soles a testa + taxi fino al sito circa 20 soles). Da lì invece potete scendere al paese a piedi, passeggiata molto bella e semplice di un’ora abbondante. Il mercato c’è tutti i giorni, non fermatevi alle prime bancarelle ma fatevi un giro. Per tornare a Cusco, prendete un collectivo. Col senno di poi, si potrebbe escludere Ollantaytambo e fare tutto in un giorno, ma così non avrete tempo per fare la passeggiata a Pisac. Valuterete poi voi cosa preferite fare. Noi abbiamo fatto in questo modo, per prendere il treno da Ollanta verso Aguas Calientes, ma col senno di poi, a Machu Picchu ci arriverei con il minivan da Cusco e la successiva camminata da Hydroelectrica. Fra poco racconto meglio.
Machu Picchu: ed eccoci finalmente al simbolo del Perù, la prima cosa che viene in mente pensando a questo Paese. Imperdibile e affascinante, prenotate il biglietto in anticipo, entrate il prima possibile e godetevi il più a lungo il sito con meno gente possibile. Il biglietto può comprendere anche la salita al Wayna Picchu o al Machu Picchu. La prima è un po’ impervia, ma fattibile, la seconda più lunga. Quale scegliere è un bel dilemma, noi siamo saliti al Wayna Picchu e la vista è spettacolare. L’altra è più alta, richiede più tempo per salire ma dovrebbe essere meno ripida. Vi consente di stare nel sito un’ora in più. Inoltre sarete già avviati verso la Puerta del Sol, che dal centro del sito dista almeno 45 minuti a piedi. La guida la potete prendere all’ingresso, costo 200 soles a gruppo, si può dividere con altri viaggiatori; noi l’abbiamo presa e la consiglio. Attenzione al percorso che fa, perché la nostra non ci ha portato alla casa del guardiano ed il giro dura 2 ore. Per chi sale al Wayna, una volta scesi dovrete obbligatoriamente andare all’uscita passando per una parte del sito. (non so invece per chi sale alla montagna Machu Picchu). Con il biglietto che include la salita ad una montagna avrete la possibilità di rientrare 1 volta, quindi non preoccupatevi.Al secondo ingresso potete prendere la guida. Con l’ingresso alle 6 potrete girare un’ora soli nel sito, andare alla casa del Guardiano e poi salire su una delle montagne. Una volta scesi, uscite subito se volete prendere una guida, in modo che farete tutto il resto del sito guidati. In alternativa, potete girarlo in completa autonomia.
Come arrivare a Machu Picchu:
1) percorsi di trekking, Salkantay e Inka Trail. Costano un po’, ma per gli appassionati vale sicuramente. L’Inka Trail può durare da 2 a 4 giorni, il Salkantay 4 o 5 giorni se non sbaglio. Dipende dalle vs priorità e dal tempo che avete.
2) treno da Ollantaytambo, sconsiglio da Cusco. Il treno è già molto caro, minimo 120€ per andata e ritorno; partendo da Cusco ancora di più. Potrete invece raggiungere Ollanta come abbiamo fatto noi passando per la valle sacra, con un taxi che per tutto il giorno costa 180-200 soles e al ritorno, scesi ad Ollanta, prendere un collectivo, 10 soles a testa e in meno di un’ora e mezza sarete a Cusco, passando per una strada comoda e non trafficata. Fare in questo modo credo sia senza dubbio la scelta migliore se decidete di prendere il treno.
3) minivan da Cusco fino ad Hydroelectrica, 6 ore, di cui gli ultimi 30 km su sterrato, tutto curva e saliscendi. Si superano i 4000 metri e si scendo ben al di sotto nei 2000, nella foresta. Una volta arrivati, camminata seguendo la ferrovia circondati dalla foresta nebulare, 12 km. Costo di circa 60-80 soles per andata e ritorno.
Tornassi indietro, arriverei ad Aguas Caliente con l’opzione 3, dà più fascino di avventura e la camminata non deve essere male (così mi hanno raccontato); sappiate che richiede tutta una giornata che quindi spenderete così.
Per il ritorno invece opterei per il treno; dopo tutta la giornata a Machu Picchu, con sveglia presto, prendere ancora il minivan significa arrivare a Cusco alle 21.30 distrutti dalla strada. Dei ragazzi che lo hanno fatto, avrebbero fatto volentieri il viaggio in treno.
Con questo ho concluso, per tutte le informazioni riguardo ogni sito trovate tantissimo in internet, mentre io ho voluto condividere alcune esperienze più dal punto di vista pratico in base a come ho vissuto io il Perù con i miei amici.
Spero possano tornare utili, non resta che partire.
Buon viaggio!